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Autore: Giuls_x    16/02/2013    1 recensioni
Spoiler 3x12 in poi.
Questa era una one-shot, che ho deciso di cambiare in fanfiction. Spencer va a trovare Toby in prigione, arrestato con l'accusa di stalking. Anche dopo questo fulmine a ciel sereno che avrebbe dovuto portare un po' di chiarezza, la situazione è ancora molto misteriosa. Mona, Toby... C'è ancora qualcuno ? Se si, chi è quel qualcuno ? Cos'ha spinto Toby a fare ciò che ha fatto ? Cosa ne sarà di Spencer ?
Genere: Drammatico, Malinconico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Spencer Hastings, Toby Cavanaugh, Un po' tutti
Note: What if? | Avvertimenti: Spoiler!
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-Sociopatico ?!-
La voce di Aria salì di un'ottava. Emily annuì sommessamente e si girò verso Hanna, che aveva un'espressione confusa.
-Cos'è che... Significa, esattamente ?-
Emily fece mente locale e cercò di riordinare le parole dell'agente. In che modo avrebbe potuto spiegarlo ? E poi... C'era un vero modo ? Mentre riorganizzava il tutto, le salì un nodo in gola pensando a Spencer e a quando gliel'avrebbero detto. Lei non avrebbe di certo avuto bisogno di spiegazioni. Fece un respiro profondo, e si decise a cominciare:
-Okay. Si tratta di...-
“Un disturbo antisociale della personalità”. Spencer, accucciata dietro la porta d'ingresso semiaperta di casa Fields, ripeteva nella sua mente le parole che Emily diceva a voce alta. Si era diretta a casa dell'amica per restituirle un cardigan, che le aveva prestato qualche giorno prima. La signora Fields, avendola vista da lontano mentre stava uscendo, le aveva lasciato la porta aperta. Avvicinandosi alla casa, però, Spencer aveva sentito tre voci distinte, che conosceva fin troppo bene. Scuotendo le spalle, ormai abituata all'atteggiamento che le ragazze tenevano con lei già da qualche mese, si era raggomitolata sull'uscio, misurando addirittura i respiri. In quel momento, però, si lasciò sfuggire un sospiro pesante. Non che la notizia la sconvolgesse più di tanto: lei già lo sapeva. La sociopatia era l'unica spiegazione logica e plausibile per il comportamento di Toby. Per il suo tradimento. Più che altro, era sconcertata che ci avessero messo così tanto a capirlo. Sentirlo dire ad alta voce, però, fece si che cominciasse a tremare impercettibilmente.
-Le persone con questo disturbo non riescono a conformarsi né alla legge, per cui compiono atti illegali, né alle norme sociali. L'elemento distintivo del disturbo è lo scarso rimorso mostrato per le conseguenze delle proprie azioni, per cui queste persone, dopo aver danneggiato qualcuno, possono restare emotivamente indifferenti o fornire spiegazioni superficiali dell’accaduto. Sono anche impulsive ed aggressive.-
Spencer annuiva silenziosamente, mentre la sua faccia si contorceva in smorfie di dolore. Col passare del tempo, si era abituata a controllare le sue emozioni, a non far trasparire il suo stato d’animo, ad incatenare quel demone nascosto nel suo petto, che premeva per uscire, e le faceva ardere la gola. Si era abituata a rimanere in silenzio quando le lacrime le salivano agli occhi, e c’era il rischio che la voce cominciasse a tremare; a ridere a comando, a sorridere, a fare carezze di incoraggiamento, fin quasi a riuscire a nascondere la circospezione dei suoi occhi, la pesantezza del suo respiro e la costante sofferenza di ogni suo gesto giornaliero. Ma, quando era sola, anche una Hastings orgogliosa e testarda come lei veniva travolta da quel vortice di emozioni che veniva represso per la maggior parte della giornata. In quel momento, non sapeva se definirsi sola, a causa della presenza di Hanna, Aria ed Emily appena a qualche metro da lei. Di conseguenza, anche il modo di vivere le sue emozioni era ridotto ad una via di mezzo: le smorfie erano accettabili, ma niente lacrime. Si morse violentemente il labbro, e cercò di rimanere in ascolto.            
–Come.. Come faremo a dirlo a Spencer ?- La voce di Aria era un sussurro.                                          
–Non so se sia il caso di dirglielo… Soffre già abbastanza-
Spencer sbuffò sonoramente alla proposta di Emily, ma subito trattenne il respiro.
-Inoltre, lo trasferiranno in un istituto specializzato, in Nevada.-
-Quando ?- La voce di Hanna tradì un leggero tremolìo.
-Domani.-
La solennità della voce dell’amica, rese Spencer inquieta. “Domani ?” Pensò, alzandosi di scatto, ma badando a non avvicinarsi alle finestre, nonostante le tende fossero chiuse. “No, non domani. Non può essere. Cosa aspettano ad informarmi ?!” Senza avvedersene, cominciò a soffiare col il naso ed a stringere i pugni fino a conficcarsi le unghie nella carne. Era riuscita, in qualche assurdo modo, a venire a patti col fatto che Toby l’avesse ingannata per tutto quel tempo. Non che l’avesse accettato, ovvio. Anzi, si può dire che non avesse del tutto assimilato la notizia. Era come se guardasse l’anno passato insieme da lontano, i loro baci, le sue carezze, i suoi occhi… Il fatto che l’avrebbero trasferito l’indomani, però, rendeva tutto più… Vero. Era come se la verità le fosse piombata addosso tutta d’un colpo, troppo pesante per le sue esili spalle. Il demone prese il sopravvento. L’autocontrollo mostrava ancora delle lacune. Tirò un calcio al muro e cominciò a correre.
 
Hanna, Emily ed Aria saltarono in piedi all’unisono, agitate dal boato proveniente dall’esterno della casa. Dopo un’occhiata fugace, si precipitarono alla porta d’ingresso.
-E’ aperta.- La voce di Emily era ridotta ad un soffio.
-Magari l’ha lasciata aperta tua madre…-
-Ed ha sbattuto a causa del vento.- Fu Hanna a completare la frase. –E’ così ragazze, fidatevi di me.-
-Se così fosse, Hanna, ora sarebbe chiusa.-
-Em, non essere paranoica ! E’ finita ragazze, basta ! Il team A non si è più fatto sentire. Godiamoci questa…-
-Calma passeggera ?-
-Aria, non cominciare anche tu. Io ora devo andare, Caleb mi aspetta. Ci vediamo domani a scuola.-
La bionda prese borsa e cappotto, e si allontanò a grandi passi da casa Fields. Aria ed Emily, insieme, diventavano insopportabilmente paranoiche. Talmente paranoiche, che spesso riuscivano a contagiare anche la stessa Hanna. Infatti, la ragazza, corse letteralmente fino a casa del suo fidanzato, e altrettanto fece durante il tragitto fino a casa sua. Corse anche fino a casa Montgomery, quando si accorse che Spencer non era rientrata.
  
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