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Autore: Mr Tobi    16/02/2013    0 recensioni
Dopo la Crisi dell'Oblivion, un gruppo di soldati in missione segreta si reca nel continente perduto di Akavir, con l'intento di recuperare una preziosa sotanza in grado di fermare la scalata al potere per il trono imperiale, ora vuoto.
Gli agenti e il loro mago dovranno fare i conti con nemici ben più potenti di loro, immischiati in un conflitto che cambierà il destino del mondo
Genere: Avventura, Drammatico, Fantasy | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo 11-I quattro saggi e l'Anziano

Varel dovette riscuotersi ben presto dalla visione che lo aveva incantato: avvertiva chiaramente la debolezza del suo corpo, appena svegliatosi da un lungo torpore, e per questo Saeko lo accompagnò in una casetta vicina, sempre costruita col legno di misteriosi alberi.

Dentro vi era un mobilio minimalista, ma essenziale, come già visto dagli Tsaesci: un letto, un tavolo imbandito con cibi dall'aspetto strano e dei curiois bastoncini e due sedie, oltre ad un armadio con un piccolo specchio annesso.

Varel si sedette al tavolo, guardando i piatti tutti coperti da una panno bianco.

Saeko gli fece compagnia, ma non proferì parola; poi, ad un certo punto, Varel ruppe gli indugi.

-Si può sapere cosa è successo al ponte di pietra e cosa significa la frase “alcuni di essi sono persi nel loro cammino”?-

-Mi dispiace Varel- disse Saeko tristemente-ma nemmeno io sono riuscita a capire cosa esattamente sia successo e l'incontro di oggi dovrebbe chiarire il tutto; ecco perché devi essere in forma e disposto ad aspettare a lungo per le risposte che brami, e che bramo anch'io.-

Capendo che nessuna chiarimento sarebbe arrivato dalla sua compagna, Varel decise di mangiare e scoperchiò i piatti: dentro vi erano vermi ed insetti di ogni sorta, con contorni di formichine che non se ne stavano ferme un secondo; Varel osservò i cibi che gli erano stati serviti, poi iniziò ad avvertire conati di vomito, accentuati da Saeko, che aveva iniziato a mangiare quelle schifezze con gusto, prendendole con i bastoncini ed infilandosele in bocca.

A quel punto Varel riuscì a ricacciare dentro il disgusto che provava, e si decise a mangiare uno dei vermi più lunghi con le bacchette fornite, mentre Saeko lo guardava incuriosita. Il mago lo prese con la punta dei bastoncini e poi se lo cacciò in bocca, intero, iniziando a masticarlo: si accorse che, nonostante la sensazione di viscosità, il verme era gustoso e saporito.

In breve iniziò a mangiare anche lui alacremente, vinto dalia debolezza e dalla fame che lo attagliavano.

Dopo il pranzo, Varel si recò nella sua camera di degenza, e si rimise i suoi panni, che non aveva indossato, e questo lo apprese da Saeko, per più di sei giorni. Dopodiché, dato che avevano ancora qualche ora prima dell'incontro coi quattro saggi, Varel e Saeko si misero a passeggiare per le strade (a terra) della città dei Tang Mo; numerose scimmie li guardavano con occhi penetranti eppure sfuggevoli, mentre i due camminavano mano nella mano per la città.

Tutto ispirava un sentimento di pace e di contemplazione, sebbene i Tang Mo sembrassero sapere cosa i due giovani sentivano l'una per l'altra. Per questo Varel e Saeko si diressero verso una radura disabitata, dove si diedero, presi dalla felicità per essersi ricongiunti, molti baci ed effusioni. Non andarono a fondo, ma il sollievo di entrambi per l'incolumità dell'altro bastò a riempirli.

 

L'incontro ebbe luogo in una delle strutture più alte presenti nella città: l'interno era spoglio di fronzoli, e vi era solo un tavolo a cinque posti, con annessa una panchina per tre persone; e difatti il capitano Farel, con addosso la corazza, era già presente, e parlava con i quattro saggi: essi erano simili tra loro nell'aspetto, ma i bastoni che impugnava ognuno di loro erano differenti, e tutti erano arricchiti da piume sulla cima del bastone. Vedendoli, i quattro Tang Mo si accomiatarono dall'umano, e presero posto nelle quattro sedie che spettavano loro.

La quinta era stranamente vuota.

Saeko e Varel presero posto sulla panchina, attendendo l'inizio dell'incontro con i Tang Mo.

Poi il più alto dei quattro consiglieri si alzò e disse-Dunque, oggi ci ritroviamo riuniti con una rappresentante dei nostri antichi nemici e con degli ospiti umani: essi sono qui per cercare una sostanza, il sangue di Akatosh, per salvare la loro terra, ma questa questione verrà approfondita più tardi; ora si alzi Saeko Kodai, ambasciatrice degli Tsaesci, giunta qui per stipulare un trattato di pace ed alleanza tra i nostri popoli. Prego.

E si sedette; dopo un veloce inchino, Saeko iniziò a dichiarare cosa la loro spie avessero scoperto sulle attività di Tosh Raka, incuriosendo non poco i quattro saggi, che non proferirono parola per tutto il discorso. Saeko non si avventurò nel raccontare cosa esattamente cercassero Varel ed i suoi compagni, ritenendolo compito loro in primis. Concluse il suo discorso con una richiesta: -E proprio per la pericolosità che sta raggiungendo il piano di Tosh Raka, vi chiedo di stipulare un contratto d'alleanza tra gli Tsaesci ed i Tang Mo.-

Si sedette, mentre i quattro saggi confabulavano tra di loro, con una serie di borbottii e grugniti, costituenti la lor lingua ufficiale. Poi diedero il loro responso.

-Abbiamo capito tutto ciò che hai detto, o Saeko Kodai; sappiamo da tempo che Tosh Raka sta architettando qualcosa, ma i nostri popoli sono sempre stati in pace tra loro, e non vediamo il motivo di rompere questa tregua ed allearci con voi, che, se mi permetti, avete più volte tentato di invaderci e renderci schiavi, cosa evitata nei secoli proprio dall'intervento di Tosh Rake e dei suoi felini guerrieri.-

-Comprendo i vostri trascorsi con il mio popolo, consiglieri, ma le nostre spie hanno rivelato qualcosa che vi potrebbe nuocere seriamente.

-E cioè?-chiesero in coro le scimmie.

-Tosh Raka ha deciso di allearsi con il popolo di Kamal-

Ciò a cui assistette Varel, fu la scena più bizzarra della sua vita: i quattro saggi iniziarono ad ululare ed a schiamazzare, perdendo quell'aura di saggezza e serenità che possedevano pochi minuti prima della notizia; poi iniziarono a rilassarsi, pur essendo ancora eccitati.

-Le tue notizie sono molto gravi-disse il più basso dei quattro-ci permetteresti di verificarle?

-Certo- rispose senza esitazioni la donna.

In quel momento i quattro puntarono i loro bastoni nella direzione di Saeko, ed iniziarono a scandagliare la sua mente: con il loro potere perlustrarono i più profondi recessi della sua personalità fino a scovare la veridicità della sconvolgente notizia: il oro peggiore incubo s'era avverato.

-Stando così le cose-dissero in coro-noi sciogliamo il patto d'alleanza con Tosh Raka ed il suo popolo: che sia maledetto per aversi alleato con i Kamal ed aver stretto patti con quel popolo dannato. E per tanto accogliamo volentieri il patto di pace e d'aiuto reciproco tra il nostro popolo e gli Tsaesci.-

Fecero cenno di avvicinarsi a loro a Saeko, poi due Tang Mo entrarono nella sala, portando al centro del tavolo un piatto d'oro, dove versarono dell'acqua. Poi i quattro saggi si recisero una vena ciascuno con dei coltelli, imitati da Saeko ed il sangue che colò si unì e si mescolò nel recipiente, fino a divenire uno specchio rosso uniforme.

-Con questo i nostri popoli sono uniti in un vincolo sacro, che nessuno potrà infrangere, ora e per sempre.-

Dopodiché i quattro si congedarono, dicendo a Saeko di uscire con loro: l'incontro che sarebbe seguito di li a poco era cosa riservata a i due Cyrodilici ed all'Anziano. Varel avrebbe voluto chiedere spiegazioni ai quattro saggi ed a Saeko, ma non ve ne fu la possibilità.

Passarono alcuni minuti, durante i quali Farel ed il mago si dissero tra loro le loro impressioni, poi ci fu un piccolo muggito ed una scimmia vecchissima e decrepita fece il suo ingresso nella stanza: essa era dotata di un bastone molto lungo, intagliato con ghirigori e arabeschi complicati; la barba scendeva fino a terra, e più volte rischiò di inciampare, e per questo vi erano due Tang Mo che stavano attenti ad evitare tale fine.

Il vecchio Anziano si sedette sulla sedia, e dopo un silenzio carico d'attesa, squadrò i due umani presenti e disse-E voi chi siete?

-Sono i due umani con i quali dovevate conferire, Anziano-disse uno dei due Tang Mo, alzando gli occhi al cielo esasperato.

-Ah,si. E' vero. Dunque voi siete color che sono giunti fin qui per trovare il sangue di Akatosh, giusto? Temo allora di dovervi dare una brutta notizia, anzi due, per la precisione: la prima riguarda la vostra missione, l'altra riguarda solo il mago elfico.

Varel si alzò per ringraziare l'Anziano, ma questi lo anticipò, dicendo che i convenevoli avrebbero solo rallentato quella riunione, e vi era molto da discutere.

-Prima di tutto, devo informarmi che il sangue di Akatosh è tutt'altro che sicura per voi umani: essa è una fonte d'energia talmente potente che solo Tosh Raka fu in grado di maneggiarla. Se volete veramente recuperarla, io non vi fermerò, ma mi sentivo in dovere di dirvi i pericoli che correte.

Infine-disse rivolgendosi a Varel- qualche notte fa ho visto chiaramente una parte del tuo futuro. Avvicinati, cosicché io possa dirti cosa ho avuto in visione.

Varel si avvicinò, e l'Anziano gli posò una mano sulla fronte, passandogli le immagini che aveva visto.

Varel si ritrovò la mente invasa dalla confusione, ma dopo alcuni secondi, vide se stesso di fronte ad una porta gigantesca, poi la scena si dissolse per far spazio

a Varel, perso nel buio e solo, con addosso la sensazione che qualcosa lo stesse osservando dalle tenebre. Infine Varel vide chiaramente un'immagine di Saeko che si tingeva di un colore inquietamente simile al rosso. E nel sottofondo, un ruggito potente e terrificante coronava un serie di immagini tutt'altro che incoraggianti.

Il contatto si sciolse, e Varel si ritrovò attonito nella stanza dell'Anziano, assieme al capitano Farel.

-Dunque, è questo il futuro che mi attende?-

-Uno dei tanti futuri,si.-L'Anziano dimostrò di colpo un milione di anni in più di quelli che aveva: evidentemente lo sforzo per la condivisione mentale era stato eccessivo.

-Comunque, il nostro popolo ha accondisceso al lasciarvi partire per la vostra missione e...-

L'Anziano fu interrotto da un Tang Mo che entrò di corsa nella stanza.

-Temo di dovervi riferire una brutta notizia: Tosh Raka ha fatto spostare il sangue divino nella Torre Rossa.-disse quello, e l'Anziano si disse parecchio preoccupato; congedò il messaggero, che riferì di aver già dato la notizia ai quattro saggi. Poi si rivolse a Varel ed al capitano.

-Ora sappiamo indicarvi la via, ma la vostra meta è ben più che pericolosa. Volete procedere nella vostra missione?

-Si-dissero assieme i due, dopo un minuto di raccoglimento tra di loro. Dopodiché si congedarono dalla scimmia e si diressero verso l'ospedale dei Tang Mo. Varel aveva parecchie cose da chiedere a Saeko, e questa volta era deciso ad ottenere le risposte che voleva.

 

  
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