Libri > Harry Potter
Segui la storia  |       
Autore: _Atropo_    16/02/2013    0 recensioni
-Mamma dice che assomiglio ad un Cardo: prima metto le foglie spinose, poi, se mi dai un po' di tempo, sboccio in un esplosione di colore. Comunque, stai attento: anche quando sarò fiorita, avrò sempre le mie spine pungenti-
Non tutte le storie parlano di Grandi e Famosi: alcune parlano semplicemente di quello che succede dietro i Grandi Eventi. E' forse il caso di tralasciare queste storie? solo perché, all' apparenza, sembrano essere poco importanti? solo perché sembra che non modifichino la storia che noi conosciamo?
Ecco qui una storia semplice, umile e senza pretese, che narra di una persona che, anche se non sembra, è speciale.
Spero tanto che possiate trovare piacevole questo racconto.
Genere: Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Primi anni ad Hogwarts/Libri 1-4
Capitoli:
 <<  
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Capitolo 4
L’anziano mago passava le dita nodose da uno scaffale all’ altro borbottando sommessamente, mentre le sue sopracciglia cespugliose si corrucciavano e si rilassavano, come il moto d’ ali di un gabbiano.
-Bene,bene…-disse il mago estraendo dal mucchio con delicatezza una sottile scatoletta. -Ora, giovane strega, prenda questa: quercia, peli di unicorno, 10 pollici e mezzo né flessibile né rigida.-
Erna, prese in mano la bacchetta e l’ agitò per aria timidamente. Questa emanò una scintilla luminosa, che infiammò un  orribile suppellettile sul bancone.
-Hem... proseguiamo-disse Olivander, spegnendo il piccolo incendio appena divampato – Deve sapere, che spesso ci vuole qualche tentativo prima di trovare la bacchetta giusta-
Ne provarono di ogni tipo: mogano, faggio, rovere, biancospino, ciliegio, piumaggio di fenice, peli di unicorno, crine, corde di cuore di drago, flessibili, rigide e chi più ne ha, più ne metta. Erna arrivò a pensare di stare seriamente antipatica alle bacchette.
Olivander era perplesso e spazientito: -Io-io non capisco…Ho provato tutto ciò che avevo in mente… -
Erna aveva una faccia da funerale e si guardava intorno a disagio, guardando tutti gli oggetti che aveva rotto, frantumato, incendiato co le bacchette precedenti.
-Mm…forse ho un idea-  Olivander sparì dietro il bancone grattandosi il capo canuto.
Riemerse dall’ oscurità dopo pochi minuti, reggendo fra le mani  una cofanetto di legno logoro e rosicchiato dalle tarme.
 -Questa bacchetta è molto vecchia, antica. Venne fabbricata dai miei predecessori quasi mezzo millennio fa’, e in cinquecento anni non ha mai trovato un padrone. E’ una delle bacchette più antiche che ho in negozio. Mi chiedo se lei possa essere la padrona tanto attesa. Questa è diversa dalle altre: è costruita secondo gli standard del 1500. Osservi… un vero capolavoro: ebano, corda di cuore di drago, 15 pollici esatti esatti, leggermente flessibile. La provi!>> disse Olivander con gli occhi che luccicavano di curiosità.
Erna scrutò la bacchetta: era nera  e un po’ opaca come una stecca di liquerizia, con venature  più chiare, più lunga rispetto alle precedenti; il manico era accuratamente intarsiato con incisioni di antiche rune.
Cautamente, la prese in mano, la rigirò fra le dita: questa emise dalla punta un piccolo sbuffo di vapore dorato e Erna si sentì invasa da una strana sensazione, come quando si ritrova un vecchio amico perso negli anni.
Olivander, che dopo tutti quegli anni di esperienza era diventato molto sensibile alla sfera emotiva altrui, percepì quel sentimento e sorrise soddisfatto:-Eccellente, sapevo che era quella la bacchetta adatta a lei… -
Sbrigate le formalità del caso, Erna salutò il fabbricante di bacchette, ringraziandolo della sua pazienza e comprensione, e uscendo dal negozio, si inoltrò nella viuzza affollata.
Esaltata per aver trovato la bacchetta giusta, si diresse verso il Ghirigoro trotterellando. Le ci volle un po’ prima di trovare il negozio e ancora di più per trovare i suoi genitori nel marasma della libreria.
-Ciao mamma! Guarda! Guarda! Guarda!- esclamò Erna sventolando la bacchetta davanti agli occhi dei genitori e rischiando di accecarli.-
-Em…si.- disse la Signora Grey scostandosi la bacchetta dal volto –Meravigliosa. Ora, usciamo da questa calaca e andiamo a bere una bella tazza di te. Così ci mostri per bene il tuo nuovo acquisto.-
Acquistati i libri di testo, si recarono in un grazioso cafè, dove gustarono te dai gusti più strampalati e Erna ebbe l’ occasione di mostrare  la sua meravigliosa nuova bacchetta.
Verso sera tornarono a casa, stanchi della giornata di compere.
La cena fu silenziosa, finche Emma non esordì con –A Hogwarts c’è una divisione in Case, giusto?-
-Già. Beh,la divisione non è che sia così netta: non è che se io sono in una Casa e tu in un'altra non ci possiamo parlare.>> disse il signor Grey.
-Ah. Capisco.E che Case ci sono?-
-C’è Grifondoro: lì ci sono persone molto coraggiose e di grande animo, ma spesso anche dei completi idioti pieni di sé.-
A questa descrizione, Erna storse un po’ il naso.
-E poi c’è Tassorosso- proseguì la signora Grey- Persone volenterose e oneste i Tassorosso: solo chi ha tanta voglia di lavorare finisce in quella Casa… e non è il tuo caso, visto che sei pigra come un bradipo.-
Erna sorrise sommessamente –E poi? Quali altre Case ci sono?
-Beh- proseguì il padre con enfasi – ovviamente, c’è la nobilissima Casata dei Corvonero. Le persone più brillanti, più intelligenti, le migliori…
-Hem-hem..-la signora Grey si schiarì la gola, evidenziando una nota di disappunto- Non esageriamo! I Serpeverde sono sempre stati la casata più nobile e perfetta. Devi sapere, cara, che in Serpeverde ci sono stati i maghi migliori di tutti i tempi. Merlino era un Serpeverde! E’ la migliore casa fra tutte, senza alcun dubbio.
-Ah! E poi ero io quello a esagerare…- sbuffò il signor Grey.
-Ok, mamma, tu eri Serpeverde e papà Corvonero, no? Mah… chissà in che casa finisco…-
-Vengo da Corvonero, ma secondo me la scelta migliore per te è Grifondoro: di sicuro crescerai ben diritta e impostata, ti insegneranno valori importanti e ti troverai tra compagni simpatici. Alla fin fine i Corvonero possono essere un po’ noiosi e ripetitivi.-
-Secondo me questa testolina finirà in Corvonero. Ha un bel cervello e di sicuro la fantasia non le manca. E poi, la mia casa, i Serpeverde, è fantastica, ma al giorno d’ oggi purtroppo non è più come una volta: ora è piena di figli di papà e non so se è l’ ambiente adatto a te.-
Dopo questa conversazione Erna ne sapeva quanto prima. I suoi genitori avevano idee discordanti e di certo non la aiutavano a capirci di più.
Erna ceò e andò a letto completamente sfinita, ma soddisfatta. Quella notte sognò spezzoni confusi del suo primo giorno a Hogwarts: faceva volare dei canarini (e non aveva l’ aria di essere un vero e proprio incantesimo), creava veleni al sapore di mirtillo e potava piante che continuavano a parlare delle ultime notizie in fatto di politica.
Intanto l’ estate stava volgendo al termine e il primo giorno di Settembre si avvicinava sempre di più.
 
 
Ave a voi che state leggendo! Scusate per il terribile ritardo nell’ aggiornamento del capitlo, ma ho una spiegazione: ho litigato ferocemente con la mia acida e bigotta prof. di Italiano, a riguardo di un mio tema,  e per un po’  di tempo mi è mancata l’ ispirazione… Magari non aggiorno molto velocemente, ma non smetterei mai di scrivere, perché è la cosa che mi rende più felice, che mi fa rilassare nei momenti di crisi e che mi fa divertire nei mei noiosi pomeriggi.  Invito chi vuole a lasciare un commento, anche piccolo piccolo: le critiche sono costruttive e mi aiutano a migliorare. :-)
A presto!
 
 
 
  
Leggi le 0 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<  
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Harry Potter / Vai alla pagina dell'autore: _Atropo_