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Autore: Jessire    04/09/2007    2 recensioni
cosa ci fa Ginevra Weasley ad un festino nella Sala Comune dei Serpeverde??
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Blaise Zabini, Ginny Weasley
Note: What if? (E se ...) | Avvertimenti: nessuno
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La mattina dopo arrivò troppo presto, secondo la piccola di casa Weasley

La mattina dopo arrivò troppo presto, secondo la piccola di casa Weasley.

 

Nonché avesse fatto un incubo oppure non avesse chiuso occhio

 

No, la colpa della sua impazienza nel sapere che la notte era conclusa era un bellissimo sogno.

 

Un sogno che riguardava anche un bel serpeverde, moro e dagli occhi luccicanti…un ragazzo misterioso ma che le aveva rubato il cuore.

 

Erano in un mondo dove i problemi non esistevano, dove la casta dei Purosangue era uguale a quella dei Mezzosangue….dove non esistevano rinnegati e né sporchi ideali razzisti.

 

Purtroppo il sogno si era concluso e lei doveva tornare alla dura realtà…doveva uscire da quel letto caldo per iniziare un latro faticoso giorno.

 

A rendere faticoso quel giorno fu l’arrivo di un gufo grigio…il tipico gufo scolastico.

 

Ginny lesse la lettera con il cuore in gola.

 

 

Signorina Weasley,

 

ho appena appreso che un paio di giorni fa lei ha partecipato ad una festa illegale nei dormitori dei Serpeverde.

 

Ora, per quanto dispiaciuta sia, io e il professor Piton riteniamo che per raffreddare i futuri desideri di partecipazione ad ulteriori atti illegali, sia necessaria una punizione.

 

La preghiamo di farsi trovare nell’aula di Trasfigurazione questo pomeriggio alle ore 15.00

 

Prof.ssa Minerva McGranitt

 

 

 

- ma come avrà fatto?? -si chiese Ginny preoccupata

 

Dopo aver fatto una doccia veloce scese a colazione con la sue compagne di stanza

 

Si sedette al solito tavolo dai colori rosso-oro, baciando sulla guancia Ron, Harry ed hermione.

 

Decise di non guardare il tavolo delle Serpi poiché non era ancora pronta al confronto con ma due paia di occhi scintillanti

 

Mangiucchio una brioche e bevvè un po’ di cappuccino, leccandosi poi quel poco di schiuma rimastale sulle labbra.

Draco tirò una gomitata al suo compagno affianco

 

 

- e cribbio! Un po’ di contegno!!

 

 

- ah!! – sospirò lui

 

 

- Blaise devo dedurre che con la Weasley ti sei spinto oltre le parole di ieri?? Precisamente dentro il tuo letto?- chiese Draco malizioso

 

 

- deduci male, amico. Non abbiamo fatto nulla se non baciarci

 

 

- Blaise?! Sicuro di star bene?! Ti ricordo che…

 

 

- si si.. la nostra sfida. Draco ormai non me ne importa più nulla. Ora che ho trovato lei non sento nulla verso le altre ragazze

 

 

- tu sei proprio partito, caro vecchio! Come fai a non sentirti attratto da….Daphne - disse Draco al passaggio della ragazza

 

 

-uhf se la sono fatta tutti! E anche io un paio di volte- disse Blaise stizzito

 

 

- quindi pensi che la Weasley sia.. una suora??

 

 

- non una suora ma…non è simile alle nostre ragazze

 

 

- è per questo che ti piace tanto??

 

 

- penso di sì. Sai ho riflettuto stanotte…sono stanco di tutte queste oche e di tutte le loro superficiali attenzioni.

 

 

Draco bevvè in silenzio il suo tè verde

 

Lui non era abituato a queste riflessioni…secondo lui queste oche, come le aveva chiamate Blaise, erano ancora eccitanti e soprattutto era disponibili al momento del bisogno.

 

 

Si riteneva ancora giovane per buttare via la sua vita e dedicarne una parte solo ad una donna, quando invece poteva averne quante ne voleva.

 

Più tardi, quel pomeriggio

 

Ginevra arrivò davanti all’aula di Trasfigurazione.

 

Si bloccò di colpo.

 

Blaise Zabini era appoggiato con le braccia incrociate sul muro davanti all’aula.

 

- Ginevra- la salutò lui, con un sorriso malizioso

 

 

- Zabini-

 

 

Lui le si avvicinò, con un sopracciglio alzato

 

 

- chiamami Blaise…non avevi problemi a dirlo ieri, se mi ricordo bene

 

 

- ecco…Blaise…questa nostra amicizia, se così la posso chiamare, non so che fine abbia-

 

 

- per me, intendi?-

 

 

- esatto

 

 

- Ginevra ti ho detto che mi piaci…e molto. Cos’altro vuoi che ti dica??

 

 

- la parola di un Serpeverde non vale nulla

 

 

- oh è questo il punto! La mia casata- disse lui assottigliando la vista

 

 

Dopo una breve pausa ritornò a parlare

- Ginevra…tra poco la scuola finirà. Cosa hai intenzione di fare? Di tenermi alla larga finché io non mi sarà dimenticato di te? Beh non servirà. –

 

 

Ginevra rimase muta

 

 

- cosa vuoi fare?? Passare con me questi pochi mesi e poi chi si è visto si è visto?!

 

 

- non so cosa succederà da questo lato… so solo che non voglio separarmi da te. Non adesso

 

 

- Blaise viviamo in due mondi totalmente diversi…e seppur io provi lo stesso che provi tu…-

 

 

- e allora perché fai tutte queste storie?!

 

 

- sai benissimo che una volta finita la scuola non ci potremmo più vedere!Tu diventerai un Mangiamorte come tuo padre e dovrai uccidere…io tornerò dalla mia famiglia e..

 

 

- l’ordine??

 

 

- come fai a sapere dell’Ordine?

 

 

- ho le mie fonti

 

 

- anche. Non sarebbe così lontana la possibilità di dover combattere l’uno contro l’altra

 

 

- pensi che alzerei la bacchetta contro te??

 

 

- non so – disse la rossa scuotendo la testa rassegnata.

 

 

Aveva molta confusione in testa…e anche sui suoi sentimenti

 

 

Sì certo si sentiva attratta da quel bel moro e dai suoi incredibili occhi…ma i loro mondi erano differenti.

 

 

Non lo conosceva molto anche se quello che sapeva non le era poi così utile.

 

Certo non era un bastardo come Malfoy…ma un qualcosa di oscuro c’era sempre dentro di lui.

 

 

Il problema era: sarebbe riuscita a trovare il coraggio di rompere la barriera che sentiva dentro di sé?

 

 

Quell’ostacolo creata dai pregiudizi e gli stereotipi ripetuti sino allo sfinimento sulle persone che appartenevano alla casata dei Serpeverde??

 

 

- ho davvero il coraggio di intraprendere una relazione con Blaise Zabini??- si chiese

 

 

Le sue riflessioni furono fermate dalla porta dell’aula che si aprì.

 

 

La professoressa McGranitt era ferma sulla porta, e osservava i due ragazzi.

 

 

Erano posti l’uno di fronte all’altro.

 

 

Di solito in una situazione simile si sarebbero sentite urla e risate sguaiate.

 

 

Ma i due ragazzi stavano discutendo piano e non sembravano insultarsi

 

 

- beh…un passo avanti, almeno c’è stato- disse lei, con voce severa

 

 

- scusi professoressa?- chiese confusa Ginevra

 

 

- Signorina Weasley entri…e anche lei signor Zabini-

 

La donna girò le spalle alla coppia e si diresse verso la cattedra, lasciando così la possibilità di chiedere chiarimenti al moro

 

- perché anche tu?

 

 

- sono il tuo supervisore

 

 

-di nuovo?! Ma cos’è una persecuzione?!

 

 

- no. Solo la mia astuzia.- disse lui ghignando piano

 

 

- è inutile. Sei sempre il solito bastardo

 

 

  
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