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Autore: mila96    17/02/2013    14 recensioni
Mia nasconde un segreto, può far soffrire le persone semplicemente guardandole negli occhi. Un giorno scopre che Liam ha dei Doni simili ai suoi e capisce di non essere sola.
Ha una sorella gemella ma... è scomparsa. Forse dovrà rinunciare all'amore per trovarla, ma è pronta a tutto. che ne dite?
Genere: Fantasy, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Liam Payne
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Fu come tornare a respirare dopo aver trattenuto il respiro molto a lungo. Mia tossì forte un paio di volte prima di sentire la mano calda di Liam sulla sua schiena. Lentamente la stanza buia prese forma davanti ai suoi occhi.
-          Va tutto bene – la rassicurò Liam.
Lei si voltò a guardarlo di scatto. All’improvviso era cambiato tutto, lui era cambiato. Era sempre lui, ma Mia riusciva a vedere anche tutti i ragazzi che era stato prima di quel momento.
-          Mia? Se mi senti, di qualcosa – Liam sembrava allarmato.
La ragazza batté più volte le palpebre prima di rispondere.
-          È fantastico – riuscì a sillabare.
-          Si, peccato che tu stia parlando in russo – rispose leggermente divertito lui.
Mia lo guardò con gli occhi spalancati.
-          Io non so il russo – disse ma sentì nella sua voce una pronuncia dura che non le apparteneva.
Si spaventò e quasi cadde dallo sgabello. Si accorse che il suo respiro stava accelerando. Liam le coprì le mani con le sue.
-          Mia. È tutto a posto, calmati. Respira. Devi spegnere i ricordi, lo so che non ti è ancora tutto chiaro ma credimi, è meglio così.
Gli occhi viola della ragazza saettarono per la stanza.
-          Come… come faccio? – chiese balbettando.
Liam l’abbracciò e la ragazza appoggiò la testa all’ampio petto dell’amico sentendo le lacrime salirle agli occhi.
-          Devi sentire te stessa. Respira e pensa a com’eri prima di quest’esperienza, cerca di ritornare ad essere quella persona. So che è difficile ma con il tempo diventerà molto più semplice, credimi.
Dopo un po’ Mia smise di tremare e riuscì a concentrarsi. Fece un respiro profondo e si concentrò sul ricordo più vivido che aveva. La prima volta che aveva letto un suo racconto davanti ad un pubblico. Ricordò le ginocchia che le tremavano e i palmi sudati che stropicciavano i fogli che aveva scritto con tanto impegno. Il maglione che la mamma le aveva fatto prudeva e gli sguardi della gente la mettevano a disagio. Ma quando aveva iniziato a leggere tutto il resto era svanito, c’era solo lei con le sue parole. Poi il silenzio, aveva alzato la testa ed era partito un applauso fragoroso.
Fu come togliere un tappo da una bottiglia di spumante. Mia tornò ad essere semplicemente... Mia. Respirò a fondo e si accertò che le braccia di Liam fossero ancora attorno alla sua schiena. Sentiva i suoi ricordi vorticarle nella testa, lontani però dai suoi pensieri più importanti. Era come aver stipato tutta la memoria in un angolino sicuro.
Sorrise a Liam e gli fece segno di lasciarla andare.
-          Grazie – gli sussurrò all’orecchio.
Ora che sapeva quello che avevano condiviso lo amava più di prima. Ripercorse mentalmente quello che aveva visto durante quei pochi minuti di trance. Aveva vissuto delle vite avventurose e mozzafiato, degne di un romanzo di Dumas o di Dan Brown.
-          Ricordo il viso di Josh! – esclamò ad un tratto non appena se ne rese conto.
Liam la guardò sorpreso.
-          Davvero?
-          Si, cioè, non in questa vita. Ma in quelle passate si.
Sentì gli occhi riempirsi di lacrime e affondò la faccia nel petto di Liam perché lui non la vedesse piangere. Liam le accarezzò lentamente i capelli.
-          Andiamo a dormire, che ne dici? – propose sbadigliando.
-          Non ho sonno – rispose Mia.
Voleva ancora andare alla scogliera anche se in realtà cascava dal sonno.
Liam le sorrise dolcemente.
-          Mia, lo vedo che sei stanca, prometto che domani faremo tutto ciò che vuoi.
La ragazza annuì e insieme andarono in camera di Mia dove entrambi si addormentarono subito, le loro mani intrecciate.
Quella notte Liam sognò il Principio.
Blu corre fuori dalla tenda e sorride a William, che da ormai quattro ore se ne sta seduto su un masso ad aspettare.
-          È una femmina! – urla felice andandogli incontro.
William la abbraccia e per la felicità la solleva da terra. La giovane donna porta ancora i segni della recente gravidanza. Lei e Joshua hanno avuto un maschio, forte e robusto.
-          Siano ringraziati gli Dei – esclama – è sana? Sta bene?
-          Si, si. Ha i tuoi occhi – risponde Blu asciugandosi il sudore dalla fronte.
Lui sorride anche se avrebbe voluto che la bambina avesse preso i magnetici occhi della madre.
-          Posso vederle? – chiede con voce esitante.
-          Certo, vieni – dice sua cognata spingendolo verso la capanna.
Quando entra vede sua moglie cullare un piccolo fagotto tra le braccia. Gli si inumidiscono gli occhi per l’emozione.
-          Non starai piangendo William? – lo prende in giro Violet.
-          No, no. Ho solo qualcosa nell’occhio – scherza lui.
Violet gli passa la bambina e lui non sa come comportarsi. La stringe delicatamente tra le mani attenta a non farle male.
È arrivato a Cantuaria da due anni e da allora sono cambiate tantissime cose. Lui e Violet si sono sposati dopo che il padre di lei le ha concesso l’annullamento dell’accordo preso precedentemente, perché ha capito che la figlia era davvero innamorata. La stessa cosa è successa a Blu e Joshua. E ora entrambi hanno dei figli. Il re ha abdicato e si è trasferito con la consorte nel sud della regione, vicino a delle tribù celtiche, e ha lasciato il trono alle sue figlie. Blu e Violet sono delle ottime regine.
Non è mai stato così felice in vita sua.
Sua sorella Tatia entra nella tenda correndo. Ha stretto un forte legame con Violet da quando sono arrivate. Il fatto che non si precipiti subito al capezzale della ragazza lo preoccupa.
-          È arrivata una donna anziana. Dice che vuole parlare con le due gemelle – dice nervosa – ho un brutto presentimento.
Se Tatia ha un brutto presentimento bisogna allarmarsi, William lo sa bene. Blu e Violet sono le uniche gemelle di tutto il villaggio, probabilmente di tutta l’isola.
Violet si solleva dal giaciglio su cui stava riposando.
-          Rimettiti subito a sedere, Violet – la minaccia William lasciando la piccola nelle mani della sorella.
-          No – la ragazza si alza faticosamente in piedi e inizia a cambiarsi – potrebbe aver bisogno di ospitalità. O di cure mediche. O di entrambi. Sono la regina, devo andare.
William sa che è una causa persa in partenza e si limita a sorreggere la moglie mentre attraversano Cantuaria sotto una sottile pioggia.
Arrivano alla capanna degli ospiti dove c’è la porta aperta. L’interno è illuminato da diverse candele.
-          Posso cavarmela adesso – Violet congeda suo marito con un colpo secco della testa.
Remissivo William la lascia andare e si allontana a passo lento. Violet entra nella piccola capanna ed incontra lo sguardi di sua sorella. Davanti a lei è seduta una vecchietta raggrinzita con la pelle dorata e i capelli banchi come la neve.
-          Salve Violet, siediti vicino a tua sorella – dice la vecchia con voce estremamente ferma.
La ragazza ubbidisce e Blu le stringe forte la mano.
-          Io sono Artemis – si presenta la donna – ho attraversato molte terre per trovarvi. Vengo da molto lontano e sono molto vecchia. Come i miei occhi stanchi vedono voi due siete identiche, perfettamente uguali.
-          Non siamo uguali – la interrompe Blu – i nostri occhi sono diversi.
-          Non parlo del vostro aspetto esteriore cara, parlo dei vostri cuori.
Le due sorelle si guardano perplesse.
-          Cosa possiamo fare per lei? – chiede Violet. Non capisce cosa sta succedendo e non vede l’ora di scoprirlo.
-          Sono venuta per farvi un dono. Vi cambierà la vita. Lasciate che vi spieghi. All’alba dei tempi, quando ancora Roma ed il suo impero non esistevano io ero una giovane ragazza. Colui che Non è Concesso Nominare mi diede un enorme potere e mi chiese di darlo ad un umano affinchè nel mondo si creasse la pace e l’equilibrio.
Violet sapeva perfettamente cosa stava pensando sua sorella, questa donna è una pazza, sta delirando.
-          Scioccamente decisi di dare questo Dono all’uomo che amavo. Ma il Potere lo cambiò, lo usò per ottenere il potere e massacrare le genti. E quando glielo tolsi impazzì e scatenò la sua furia su tutto quello che gli capitò davanti. Così iniziò la prima Era Glaciale. Il mio compito ora è trovare qualcuno a cui dare questo potere.
Le due gemelle si guardarono.
-          Perché non lo tieni tu?  - domanda Blu.
La vecchia ride teneramente.
-          Questo potere è troppo grande per essere contenuto in una persona sola. Per questo voglio darlo a voi due, che siete perfettamente uguali. Così ci sarà equilibrio e una parte non sopraffarà l’altra.
Le due gemelle si scambiano un’occhiata.
-          Cosa vorrebbe dire avere questo Potere? – azzarda Violet.
-          Vuol dire portare la pace. Potrete aiutare tutti quelli in pericolo – spiega lentamente la donna.
Violet ci pensa su qualche istante e, capendo che anche la sorella ha deciso pronuncia il suo verdetto.
-          Ci sto.
 

 

Saaaalveeee. Sono tornata.
Scusate se ci ho messo una vita ma 
avevo perso l'ispirazione.
Grazie mille per le recensioni, siete fantastiche!
Spero vi sia piaciuto!
  
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