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Autore: Kengah Neel    17/02/2013    2 recensioni
L'isola dei lupi fa parte delle isole maggiori la cui capitale è Arianrhod, una fiorente città sulla costa est dell'isola che fa da centro per gli scambi commerciali e da porto per le navi di passaggio.
Tra queste navi sbarcano anche quelle di pirati e filibustieri da tutto il mondo il cui scopo è barattare schiavi e armi.
Una notte un bucaniere viene ammutinato dalla ciurma e sua figlia, futuro capitano del vascello, viene comprata al porto da una ricca donna del luogo. Cresciuta in un ambiente di lusso ma costretta a lottare per guadagnarsi la giornata, Cassandra (chiamata Gray per via del colore dei suoi occhi) trova un lavoro onesto come fattorina e messaggera.
Tuttavia non è per lei un compito così semplice mantenere segrete certe informazioni, in special modo se la riguardano personalmente: la strega dell'Est, per evitare che una terribile profezia si compia, ordina a Cassanndra di custodire due degli amuleti capaci di predire il futuro, da consegnare alle streghe dell'Ovest e del Sud.
I problemi arrivano quando la ragazza sparge voce dell'accaduto e deve fare i conti con i cacciatori di taglie mandati dalla strega del Nord a sottrarle i manufatti ed ucciderla.
Genere: Avventura, Comico, Fantasy | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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-CAPITOLO 1-

 

Stavo correndo all'impazzata cercando di realizzare ciò che era appena accaduto in locanda; gli occhi di tutti i presenti erano puntati su di me mentre raccontavo la mia storia quando ad un tratto un tipo inferocito mi scagliò contro il tavolo e il boccale di idromele che con un colpo secco si infranse a terra versando ovunque quello che ne era rimasto.

Mi precipitai fuori ottenendo qualche secondo di vantaggio prima di accorgermi che il pazzo mi stava inseguendo a cavallo e, come se non bastasse, era anche armato.

Il respiro mi usciva dalla bocca come dense nuvole di fumo disperdendosi in una sottile nebbia che pareva quasi volesse nascondermi mentre il cielo era incorniciato da una luna talmente piena e luminosa da imitare a tutti gli effetti l'occhio di un lupo.

Ero sbalordita ma l'ho sempre saputo che essere sotto pressione riaccende in me l'istinto di sopravvivenza. Il mio corpo si muoveva da solo, libravo con agilità disumana scansando le robuste radici per seminare quello squilibrato, quando ad un tratto un fulmine sopra la mia testa squarciò il cielo di quella notte tanto splendida ed un cupo fascio di nuvole velò il faro della luna, dunque si fece presto buio.

La pioggia cominciò a scrosciare con insistenza tra le foglie fino a coprire il rumore degli zoccoli dietro di me così accelerai la corsa ritrovandomi improvvisamente oltre la fitta boscaglia, in un vicolo cieco: l'oceano in tempesta si ribellava all'orizzonte, tra lampi e saette, offrendo uno spettacolo incomparabile. Rimasi senza fiato a quella visione ma sapevo che non avevo alternative se non saltare giù dal dirupo poiché il frenetico scalpitio di zoccoli da lì a poco mi avrebbe raggiunta.

Una voce tuonò furente dagli alberi confondendosi col rumore delle onde che si infrangevano sotto di me:

-Ti troverò, ragazzina! Tu hai qualcosa che serve a me!-

In preda al panico mi accostai con cautela al bordo del precipizio e, accompagnata dal suono della pioggia, raccolsi tutto il coraggio che avevo e mi lasciai cadere fissando quel sorprendente panorama che andava dissolvendosi ancora per una volta.


A quanto pare né la prima né l'ultima.

Miracolosamente, ero ancora viva. Mi risvegliai accanto a una roccia rovente su una spiaggia, a mattino inoltrato. Era ancora stordita e confusa dalla notte prima ma riuscii ad udire distintamente il cinguettio di una rondine di mare. Le mie labbra erano secche e avevano ancora il sapore del sale così, per prima cosa, decisi di festeggiare la mia fortuna andando a bere in una locanda che scorsi alla fine della baia.

Malgrado i miei occhi (di un particolare grigio vitreo e luminoso, mi dicevano) fossero ancora socchiusi e sensibili alla luce riuscii a leggere l'insegna in legno quasi distrutta, che recitava

'Jolly Roger' dunque salii a fatica i pochi gradini che conducevano a una porta saloon ma quando la aprii non trovai altro che una babilonia.

Rimasi sconcertata; di tutte le taverne che avevo visitato in vita mia (e credetemi, ne ho viste tante) questa era la più rumorosa in assoluto e non era ancora calato il sole!

In un attimo realizzai di essere finita ad ovest dell'isola e questo non mi piaceva affatto, nonostante ciò mi diressi con passo pesante al bancone guardandomi intorno, dopodiché mi abbandonai sullo sgabello chiesi al barista di servirmi qualcosa.

Il locandiere dai capelli di un colore biondo cenere mi ignorò, pareva che non mi avesse sentito per colpa di quel putiferio tuttavia, qualsiasi fosse la ragione, detestavo essere ignorata.

Urlai con tutto il fiato che avevo in corpo, con voce nervosa di chi è sfinito da una fuga e un naufragio ma stavolta il ragazzo si girò a fissarmi... come tutto il locale, del resto.

-Che avete da guardare?-

sbottai girandomi verso quella gentaglia esterrefatta

-E tu, portami da bere!-

bofonchiai stizzita.

A quanto pare al giovane di fronte a me dava fastidio la presenza di signore in un posto simile difatti mi volse le spalle con noncuranza e sembrava quasi che fosse abituato ad essere trattato in quel modo. Poco dopo si voltò con due boccali di sidro ed osservandomi incuriosito esordì:

-Non ti ho mai visto da queste parti, qual è il tuo nome?-

-Cassandra.-

-Tutto qui... Cassie?-

-Cassandra Gray.-

Il ragazzo sgranò gli occhi bevendo un sorso dalla sua caraffa e, non soddisfatto della mia risposta decise di scoprirne di più offrendomi da bere.

-Una Gray ad ovest! Un posto come questo non si addice al tuo nome. Come ci sei finita in questa bettola?-

-Non ne ho la più pallida idea e non sono in cerca di guai, se è questo che vuoi sapere.-

risposi 'ingentilita' dall'alcool.

-Comunque sia io mi chiamo Alvar, per gli amici Al...-

Tornando a guardarmi rimase scioccato dall'avidità con cui stavo trangugiando la mia bevanda (qualsiasi cosa ci fosse in quel boccale era disgustoso!)

-Sei sicura di stare bene?-

Asciugandomi le labbra con la mano in stile 'scaricatore di porto' risposi

-Ti hanno mai detto che fai troppe domande? Dammene ancora.-

Alvar si sporse dal bancone scrutando la mia cintura con un'espressione contrariata e fece cenno a una tizia al tavolo là vicino. Appena dopo, ancora in attesa della mia doppia razione, mi accorsi che il ragazzo aveva spostato lo sguardo da me a qualcuno alle mie spalle ma non feci in tempo a girarmi che mi trovai di fronte una donnona nerboruta intenta a sgranchirsi il collo, il che non era molto confortante, specialmente quando abbassò gli occhi su di me.

-Un'altra?-

disse la gigante con aria seccata

-Eh già... sai che non mi piace prendermela con le ragazzine.-

rispose lui con lo stesso tono.

Sapevo bene che l'ovest dell'isola era territorio di risse e scazzottate ma non avrei mai pensato di trovarmi coinvolta in una di queste e così, specialmente perché non ero una brava combattente, cercai di trovare una soluzione diplomatica per evitare lo scontro.

-Ehi, calma... parliamone!-

-Sei l'ennesima ubriacona senza il becco di un quattrino, vero?-

Mi interruppe lui esasperato.

-Come, scusa?-

-Dov'è la tua borsa da viaggio, Cassandra Gray?-

riprese scandendo minacciosamente il mio nome, come se io non fossi stata l'unica a presentarsi in quel modo.

In un attimo mi resi conto che la mia bisaccia era sparita ma ero certa di averla avuta con me quando mi lanciai giù dal dirupo. Forse l'avevo persa in mare oppure...

 

 

 



Note dell'autrice:

-Benissssimo! Nel primo capitolo non ho messo molta azione ma posso anticiparvi che dal secondo in poi ne vedremo di tutti i colori: streghe inutili, draghi suscettibili, cavalcatrici di orsi, ladri onesti e cacciatori di taglie!A parte il fatto che non so scrivere  ehm... che ci ho messo un sacco solo a ideare il primo capitolo, non sono sicura di poterne postare regolarmente (devo apportare alcune modifiche perchè la storia l'ho già scritta ma in terza persona!).
Bien, grazie in anticipo per le visualizzazioni (alle recensioni non ci spero poi tanto xD)!

Debby

P.S. Se volete avere un'idea precisa dei personaggi cercatemi su Deviantart!! Debby1996

 <3

  
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