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Autore: AliceRos waldorf    17/02/2013    6 recensioni
Isabella non è la classica bella ragazza,anzi è l'esatto opposto, ha gli occhiali e l'apparecchio, ma con l'andare avanti del tempo Isabella imparerà ad amarsi, e a cambiare la sua vita, questo grazie a delle persone che le staranno vicina facendola apprezzare per quello che è.
" lei e ? " il signor Edward mi guardava accigliato e con un sorrisino di circostanza " buongiorno,io sono Isabella Swan, la sua nuova segretaria "
Genere: Fluff, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Alice Cullen, Edward Cullen, Isabella Swan, Jasper Hale, Rosalie Hale | Coppie: Bella/Edward
Note: AU, Lemon | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessun libro/film
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Innanzi tutto vorrei ringraziare tutte quelle che hanno messo questa storia tra le preferite, le seguite e le ricordate. Sono felice che vi sia piaciuta, anche perché è stato scritto alle 3 di notte, e a me quando non ho sonno mi vengono le idee più strambe, e quindi ho detto “hoo, ma perché non scriviamo un po’” , quindi è stato scritto un po’ cosi, ma comunque sono felice che vi sia piaciuta.

Era passata ormai una settimana da quel bruttissimo giorno al giornale, il signor E.CULLEN mi aveva chiamata due giorni dopo dicendomi che potevo andare a lavorare il giorno dopo, e ora sono precisamente 4 giorni che lavoro qui,e ogni volta che entro in questo edificio è sempre più brutto, mi sento un emarginata, sono riuscita a fare amicizia solo con una ragazza, è molto carina, porta sempre i capelli alzati in una coda di cavallo, e come me ha gli occhiali, con l’unica differenza e che a lei non le rovinano la faccia come a me, si chiama Angela, ed è veramente simpatica, e a quanto pare come me anche lei ha difficoltà a fare amicizie, ovviamente siamo a L.A., dove devi essere bella,bionda con profondi occhi azzurri per piacere alla gente non brutta e con gli occhiali, ma cerchiamo sempre di non farci tanto caso.
Prima di andare in ufficio mi dirigo al bar vicino al giornale, a prendere la colazione a MR. Universo, o sia il “Signore Edward Cullen “ o meglio quello che mi tratta peggio di tutti, ma non perché mi guarda con cattiveria o disgusto, o perché mi critica o cose del genere,no,ma perché mi guarda sempre  con quella virgola di pietà,che a me fa stare peggio, ok, sono brutta ma non fatemelo pesare ancora di più, e poi anche io sono una ragazza umana, non sarò carina, ma che bisogno c’è di guardarmi come se fossi infetta da un virus? Ah chi li capisce è bravo.
Presa la colazione mi dirigo direttamente nell’ufficio del signor Edward Cullen, lui mi ha ripetuto più volte di chiamarlo semplicemente Edward,ma a me risulta difficile, è un mio superiore, e anche se ha solo quattro anni più di me, non cela faccio  a chiamarlo Edward, è più forte di me.
<< Buongiorno Signor Cullen, ecco la sua colazione >> lui mi guarda con un sorrisino di ringraziamento, ma con sempre quel pizzico di pietà, << Oh grazie Isabella, ma quante volte devo dirti di non darmi del lei, mi fai sentire molto più vecchio di quello che sono,…e non dire che lo fai perché sono un tuo superiore  >> mi dice con fare minaccioso, ma con un sorriso divertito <> scuote il capo << okok ho capito, ma cerca di abituarti ok, nessuno qui mi da del lei, qui è come se fossimo tutti amici, ma con dei doveri e delle responsabilità, ma credo che il lavoro sia meno pesante, è più piacevole >> il signor Edward con me non si rivolge come un capo si rivolge alla sua segretaria, lui in questa azienda tratta tutti come se fossero suoi amici, è divertente,solare,simpatico ed è anche un ottimo amico da quello che ho visto, e nel suo lavoro è geniale, il migliore <<   Isabella? Scusa potresti chiamare mio padre e dirgli se può raggiungermi in ufficio? Digli che devo parlargli di una cosa importante ok, grazie >> suo padre, colui che mi ha assunto in sua insaputa, che mi ha assunta perché sono brutta e cosi lui non può distrarsi a lavoro, facendomi sua sulla scrivania. All’inizio l’ho odiato, ma poi ho pensato che lui non lo ha fatto con cattiveria, e che oltre ad abbassare la mia autostima, mi ha dato uno dei migliori lavori che potevo chiedere. Mentre sto per uscire dal suo ufficio il signor Edward mi richiama << Ho, Isabella, ho visto che hai preso una colazione per un esercito, vuoi favorire? Va a finire che se mangio tutto poi ingrasso e mi dovrai portare sulla coscienza, e tu non vuoi questo per il tuo capo vero Isabella? >> disse assottigliando gli occhi cercando di essere minaccioso, ma a me scappa una sonora risata subito seguita da lui << haha, no, non voglio questo, ma io ho già  fatto colazione, quindi mi dispiace ma credo che un kiletto in più non le faccia male >> dissi per poi serrare le labbra per evitare di ristoppiare a ridere << oh grazie Isabella, questo mi costerà 1 ora e mezza di corsa, ti hanno mai detto che sei  molto gentile? Sai una cosa? Questa me la paghi e sai come? >> mi guardava minaccioso e con un sorriso sadico, io un po’ spaventata negai con il capo, e lui accentuando il suo sorriso disse << tu verrai con me a correre, haha farai 3 km di corsa con me hahaha e ora va donna, aspetto mio padre haha, a e se puoi di a Jacson che lo voglio nel mio ufficio il prima possibile >> io a quelle parole spalancai gli occhi, ma si era fumato qualcosa? Io cerco di essere gentile con lui comprandogli tre cornetti a cioccolato e un cappuccino, e lui mi ripaga con tre km di corsa? Ma dove sono andata a finire?
Mi diressi alla mia scrivania fuori dall’ufficio del signor Edward, e composi il numero del signor Cullen signor
<< pronto? >>
<< Signor Carlisle Cullen? Sono Isabella Swan la segretaria del signor Edward Cullen >>
<< hoo si buongiorno, mi dica pure >>
<< volevo solo dirle che il Signor Edward la aspetta nel suo ufficio, ha detto che deve parlarle di una cosa alquanto importante >>
<< certo, però gli dica se è possibile oggi pomeriggio verso le 13, perché prima non posso sono impegnato >>
<< certo se aspetta un secondo glielo dico….., signor Edward ho chiamato suo padre dice se può venire verso le 13 visto che prima non può perché impegnato >>
<< certo, ma gli dica che non faccia tardi perché alle 14 ho un appuntamento, grazie Isabella >>
<< di niente, è il mio lavoro…., signor Cullen ho appena informati il signor Edward, ha detto che per le 13 è perfetto ma di non far tardi perché alle 14 ha un appuntamento >>
<< certo, allora buona giornata Isabella >>
<< anche a lei >> e staccai.
Poi mi diressi all’ufficio del signor Jacson, bussai e quando senti << avanti >> aprì poco la porta, non entrando completamente << Signore, ha detto il Signor Edward che l’aspetta nel suo ufficio il prima possibile >> appena finii di parlare il signor Jacson sbiancò, forse il signor Edward lo avrebbe licenziato << certo un secondo e arrivo >> disse, io feci un cenno con il capo e uscii dell’ufficio.
Erano precisamente le 12 e 55 quando  il signor Cullen venne in ufficio, salutandomi e dandomi il permesso di andare a mangiare, io salutai il signor Cullen e informai il Signor Edward << signor Edward io vado a pranzare, vuole che prenoti qualcosa anche per lei? >> lui mi sorrise << no grazie, la colazione era abbondante se mangio ancora dovremmo correre più di 3 km haha >> il signor Edward, da quando quel Jacson era uscito dal suo ufficio è un po’ torvo,ma non me ne curai poi tanto ancora spaventata all’idea dei 3 km, salutai e andai a pranzare. Una volta uscita dall’edificio incominciai a respirare, mi sentivo meglio lontana da tutti quei sguardi cattivi. Dirigendomi al primo Take way che trovai mangiai una piccola pizzetta ripensando alla “fantastica” corsa di 3 km con il capo, oddio che mi aspettava ancora? Ma dove cavolo ero finita?



Spero che anche questo capitolo vi sia piaciuto, mi raccomando commentateeeeee ciaoooooo!!!!!

  
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