Storie originali > Soprannaturale > Angeli e Demoni
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Autore: Fujiko_Matsui97    18/02/2013    1 recensioni
Le mie ali erano ferite,spezzate,lacerate.Come il mio animo.
Tremante,riuscii a malapena ad alzare il capo,scorgendo un lampo di soddisfazione negli occhi di quel demone,così maledettamente bello,ma anche così dannatamente spietato.
"è finita.Non c'è più niente che tu possa fare,sei spacciato." dissi a me stesso,e rivolsi un ultimo,implorante sguardo a quel viso angelico,incorniciato da morbidi boccoli biondi.
Fu allora,quando osservai quelle succose e accattivanti labbra pronunciare un 'addio' in un modo tanto veloce quanto impercettibile,che capii.
Lei non l'aveva,un cuore.Non l'aveva mai avuto.
Genere: Dark, Introspettivo, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: Raccolta | Avvertimenti: nessuno
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Parte I Episodio II

 

 

 

Raramente a Fuyuki Kurumi capitava di scorgere sulla Terra edifici così grandi.

Inoltre,provendendo dal Paradiso,si ritrovava ad essere molto critico riguardo alla maestosità dei paesaggi e delle costruzioni,ben sapendo,con orgoglio,che nulla avrebbe potuto superare i canoni celestiali.

E anche questa volta era così,solo che quell'eleganza lo aveva stupito profondamente.

Si decise ad entrare,finalmente,dopo che le sue dite si erano completamente intrizzite per il gelo; attraversò i corridoi,riflettendo sull'incontro con la direttrice il giorno prima: il suo gli era sembrato quasi un interrogatorio,e non aveva potuto non abbandonarsi ad un sospiro di sollievo quando aveva completato tutte le procedure per l'accesso in quella scuola.

Ma ora era lì,pronto per la sua missione.

Era straordinariamente calmo,avrebbe dato filo da torcere a quei ragazzi e se ne sarebbe tornato a casa,come aveva previsto.

Bussò prima di entrare,trovandosi al centro dell'attenzione di circa trenta alunni:

-Oh,benvenuto Fuyuki!Entra!- lo accolse con gentilezza l'insegnante,una bella donna con capelli ricci e corvini e occhiali fuori moda.

Il ragazzo abbozzò un sorriso,raggiungendola e incrociando gli sguardi degli altri.

-Ragazzi,questo è il vostro nuovo compagno di cui vi ho parlato,Fuyuki Kurumi!Mi raccomando fatelo sentire a suo agio in questa scuola!Vai a sederti accanto a quel banco vuoto,Fuyuki!-

Quest'ultimo fece appena in tempo a sedersi che si udì un rimbombare veloce di passi,e la porta spalancata con violenza: -Mi scusi!Mi scusi per il ritardo!È suonata solo da pochi minuti,la prego,mi lasci entrare!-

-Kinoshita,giuro che questa è l'ultima volta che ti faccio entrare dopo che la campanella è suonata!Forza,vai al tuo posto!-

Tutti ridacchiarono alla vista del roteare degli occhi della ragazza,accompagnato da una serie di smorfie che doveva essere l'imitazione dell'insegnante.

Fuyuki non potè evitare di unirsi alle risatine,anche se aguzzando più la vista,la voce gli morì in gola: man mano che si avvicinava al suo banco,non potè non notare la sua bellezza sovrannaturale.

-Prima che mi sieda,ciao,sono Yuko Kinoshita!- si ritrovò il suo viso a pochi centimetri dal suo e arrossì d'istinto,osservando le sue labbra sussurranti: -Mmh...molto piacere,Fuyuki.-

La osservò di sottecchi accomodarsi senza eleganza,ma ciò nonostante non perse un minimo di charme ai suoi occhi.Non potè fare a meno di chiedersi il perchè.

 

 

Era passato quasi un mese dall'arrivo di Fujiko in quella scuola,e le cose andavano meglio ogni giorno,si ritrovò a pensare quest'ultima con un mezzo sorriso.

Tentò,pur se con la mente da tutt'altra parte,di scribacchiare qualche appunto di chimica,impaziente che suonasse la campanella.

La professoressa di teatro aveva convocato tutta la sua classe,spiegando che voleva coinvolgere tutti loro in un progetto,e lei non vedeva l'ora!

Sapeva che riguardava sicuramente uno spettacolo di fine anno,aveva avuto modo di ascoltare varie testimonianze di parecchi studenti,sfruttando la sua popolarità,e aveva scoperto che l'Istituto Shimura era famosissimo per il suo club di recitazione.

Al trillo della campana balzò in piedi,fiondandosi fuori dall'aula,non accorgendosi della figura di Otaru,e facendolo quasi cadere: -Wow...dove corri,razzo umano?!-

-Scusa Otaru,ti spiego dopo!Ci vediamo in teatro!-

Uscì ridendo squillante,e il ragazzo si girò perplesso verso gli amici,che nel frattempo avevano radunato i libri nelle cartelle in tutta calma.

-Voi ci avete capito qualcosa?!Che dobbiamo fare in teatro?-

-Ma come,non ricordi?!Oggi la professoressa doveva parlarci di quel progetto...-

-Aaahh...si,ora ricordo,ma non capisco il perchè di tanto entusiasmo,dopotutto sarà solo un'altra delle tante fatiche da aggiungere allo studio!-

Otaru si era improvvisamente ricordato di quella faccenda,e non aveva potuto evitare di sbuffare.

Un'altra seccatura!

Per giunta,era scontato che se ne fosse dimenticato: la professoressa Martinez era argentina e arrivata da poco in quella scuola,per cui Otaru l'aveva praticamente rimossa dai suoi pensieri.Yuko,invece,il suo solito entusiasmo si che era sempre nei suoi pensieri,anche se alla risposta di Haruko lasciò cadere l'argomento.

-Sai com'è fatta,Otaru...vive con gioia qualunque progetto!- gli sorrise la migliore amica,stringendogli la mano: -Forza,andiamo.-

 

 

Sfrecciava per i corridoi,ignorando gli studenti che la salutavano e le bidelle che protestavano perchè: 'Non si corre nei corridoi,potresti farti male!' come le imitava lei.

Tzè...come se loro ci rimettessero qualcosa.

-Professoressa,sono qui!-

-Oh,buongiorno Kinoshita...ma sei sola?-

-Ehmm...si,sono venuta prima perchè non posso restare per il pomeriggio.-

-D'accordo.- la donna sfilò dalla borsa un copione: -Leggilo stasera e fammi sapere se sei interessata...è ispirato al dramma di Romeo e Giulietta.-

Gli occhi di ghiaccio di Fujiko scorsero dall'alto verso il basso,tentando di catturare quante più parole era possibile.Era interessata...interessata sul serio!

Ma voleva essere la protagonista...a tutti i costi.

Recitare in un ruolo secondario non avrebbe avuto senso.

-I provini quando ci sono?-

-Domani sera.-

-Di già?!- sussultò lei: le sue aspirazioni si stavano allotanando con estrema lentezza,come un animaletto impaurito che fugge nella tana.

-Si,purtroppo è un progetto che dobbiamo terminare il prima possibile,dato che il festival è alle porte.Se sei interessata firma sulla bacheca accanto al ruolo che vorresti avere nella recita.-

-Lo farò.Grazie,arrivederci!-

Raccolse la borsa e se ne andò,il copione stretto fra le mani: non avrebbe rinunciato.

Le piaceva recitare,inoltre lo faceva di continuo,e quotidianamente.

Quello non sarebbe stato un ostacolo.

Firmò con eleganza,non scoraggiandosi di fronte a tutte quelle firme (che dovevano essere circa una ventina) che formavano quasi un girotondo accanto alla sua.

Mentre usciva s'imbattè in Euiko e le sue amiche,che le si pararono davanti.

Alzò un sopracciglio: -Permesso..?-

-Che ruolo intendi fare,sottospecie di Barbie?-

Fujiko roteò gli occhi,annoiata: non si era ancora stancata di quel soprannome.

Quella ragazza era davvero impossibile.

-Hai problemi di udito,Euiko?Eppure mi sembra di averti detto svariate volte che il mio nome è Yuko,no?-

-Già,ma il mio soprannome ti si addice molto di più.Allora,vuoi rispondermi o no?-

Fujiko decise di ignorare il suo tono acido: -Ho intenzione di fare Giulietta.-

-Bhe,stammi a sentire un po',angelo ipocrita...- si avvicinò al suo viso,sibilando velenosa: -Non-puoi.Non puoi.Giulietta è un ruolo che spetta a me,tu non sei in grado di donare eleganza al personaggio.-

-Può darsi...- sorrise lei,con un'aria mite che spiazzò Euiko: -Ma questo lo deciderà la professoressa!Ci vediamo!-

Mentre si allontanava,riuscì ad udire i grugniti odiosi di Euiko,e rise sotto i baffi.

 

 

Laila Kora,vedova Sakuishi,sedeva in veranda.

Aveva quell'aria caratteristica delle signore anziane quando sanno che il tempo non si sarebbe mai sognato di dare una seconda chance,in quella vita monotona.

Non aveva mai avuto problemi,nè passatempi coi quali riempire la mente,da quando suo marito era passato all'altro Mondo.

Almeno fino a quando Haruko non le aveva raccontato,tremante e impaurita,del suo pericoloso dono,più di un mese prima.

Era stato allora,Laila aveva chiuso gli occhi,inspirando profondamente da una sigaretta,che lei aveva rivelato a lei e ai suoi amici della ex combattente che era stata nella guerra eterna degli Angels e dei Devils,e della vittoria incontrastata dei primi.

A pensarci,ancora provava un moto di rabbia.

Col tempo aveva imparato quale fosse stato l'errore dei Devils: orgoglio,e sicurezza della propria vittoria.Troppa sicurezza,a ripensarci.

-Nonna.-

Nel vedere la nipote,le regalò un sorriso inaspettato: -Tesoro,come mai non sei a scuola?-

La vide scrollare le spalle,le trecce si muovevano al ritmo del vento: -Oggi non c'erano corsi pomeridiani,e Yuko non poteva uscire con noi,quindi abbiamo rimandato.-

La nonna si voltò abbastanza in fretta perchè la ragazza notasse una curiosità malsana nei suoi occhi neri: -Yuko?-

-Si,è una ragazza nuova,molto,molto bella.-

-E...vi sembra il caso di rinunciare ad uscire perchè lei non è presente?-

Haruko provò una fitta di imbarazzo,mascherata con maestria di umiltà: -Bhe,si...ecco vedi,nonna il fatto è che...ci siamo accorti che senza di lei non ci divertiamo abbastanza.-

Laila sbattè le palpebre un paio di volte,prima di voltarsi nuovamente verso l'orizzonte: -Capisco.-

No,non era vero.Non capiva.

In più,provava una sensazione strana.

-Nonna,si sta alzando il vento!Quante volte ti ho detto di non uscire sul terrazzo con questo freddo?!-

Al sorriso strafottente dell'anziana e all'ennesima folata potente di vento,Haruko allungò una mano davanti a sé,dipingendo con grazia immaginaria uno scudo di fronte a loro che,invisibile,fece cessare il vento in loro direzione.

La nonna non si congratulò: sapeva che quelle erano semplicemente le basi di un potere che,se allenato,poteva portare a sconvolgere la natura e le leggi tessute su di essa.

-Quando arrivano gli altri per allenarsi?-

Haruko guardò lo schermo del cellulare,prima che le apparisse il nome di Yuko sul display: -Dovrebbero essere qui a momenti.-

 

 

Fuyuki si strinse forte nella giacca a vento,correndo: proprio in quel momento doveva venire a piovere?!E non poteva nemmeno usare i suoi poteri da Angel per farla smettere!

Effettivamente,in strada non vi era nessuno,ma Fuyuki non poteva rischiare: se un passante fosse apparso all'improvviso durante un incantesimo,sarebbero stati guai seri,e il bandimento dal Paradiso non sarebbe stata un'idea tanto infondata.

Strizzò gli occhi cercando di mettere a fuoco attraverso le lenti da vista piene di gocce,e notò davanti a sé una figura familiare,delicata...sorrise: ma certo!

Era quella ragazza che aveva conosciuto a scuola,Yuko!

Aprì le labbra per salutarla,ma le richiuse subito: c'era qualcosa che non andava.

Un istinto che gli pulsava dentro gli suggeriva,e anche piuttosto deciso,che era meglio nascondersi; prima di mettere a fuoco,lo ascoltò,nascondendosi fluido dietro un muretto.

Udiva le sue parole urlate,probabilmente per farsi sentire dall'interlocutore nonostante tutta quella pioggia:

-No,no Haruko,ascoltami!!!Casa mia è troppo lontana,non è che posso passare da te finchè non spiove?!Nooo,ho detto finchè non spiove!!!Riesci a sentirmi?!-

Fuyuki era troppo concentrato per non notare una figura incappucciata e scura che si accostava velocemente alla ragazza,e quando venne il momento non riuscì ad avvertirla in tempo.

-Merda!!!-

Fujiko imprecò e,chinatasi per raccogliere il cellulare ormai fradicio per la caduta,riuscì solo a sentire lo strappo della borsa dal braccio prima di avvertire il sangue ribollirle nelle vene,e posare i suoi occhi glaciali sul ladro.

In un istante l'uomo venne avvolto da una fiamma così alta che solo a vederla faceva deglutire.

Fujiko urlò,scivolando a terra e arretrando a quella vista mostruosa,mentre l'uomo consumava in quelle grida agghiaccianti gli ultimi istanti della sua vita,sentendo la pelle viva lacerarsi e dissolversi ad ogni frustata di lingue di fuoco.

Cadde a terra,consapevole che nemmeno le pozzanghere potevano allentare quel rosso,il viso semisciolto fissava con orrore Fujiko,contratto in un dolore senza pari,che si consumava negli occhi color ghiaccio della ragazza,ora con sfumature rossastre lungo le pupille.

La ragazza non potè fare nulla quando lui le artigliò una caviglia,nella speranza di una salvezza,ma la ritirò quasi digustata,mentre in stato di estremo terrore osservò quell'uomo strapparle un brandello dei jeans,prima di dissolversi completamente,assieme al fuoco.

In tutto questo,il dispaly del cellulare,sull'asfalto bagnato,continuava a lampeggiare la scritta 'Haruko Sakuishi',ma ormai nemmeno quell'espediente poteva servire a far tornare le cose innocenti come prima,mai più.

 

Fuyuki si dovette quasi reggere perchè le ginocchia non gli cedessero: in più di duecento anni di guerre fra esseri divini,non aveva mai sentito,nè tantomeno visto,niente del genere.

Il cuore pompava sangue in maniera indescrivibile,rubandogli quei pochi tratti di ossigeno che gli servivano per avere un respiro regolare.

 

Fujiko non sentiva più niente.

Il cuore le aveva smesso di battere nel petto da qualche istante ormai,ma lei riusciva solo a osservare quel corpo carbonizzato dinanzi a lei,con occhi vitrei.

Come un morto.

Nonostante l'agghiacciante scena,non riusciva in alcun modo a distogliere lo sguardo,i suoi arti non rispondevano,nessuna fibra del suo corpo le rispondeva.

Ormai c'era qualcosa di superiore dentro di lei a cui,a partire da quell'istante,avrebbe dovuto obbedire,costantemente.

Con il graffio profondo sulla pelle giovane che pulsava prepotente,si sollevò con fatica in piedi,barcollando una volta che i suoi piedi toccarono terra.

Con labbra livide,osservò come una folata di vento portava via le ceneri umane,disperdendole fra le nuvole di Tokyo.

Alzò lo sguardo,fino ad incontrare una telecamera di videosorveglianza che giaceva sul tetto di un edificio,proprio davanti a lei.

Senza una parola né un gesto,la macchina esplose in mille pezzi infuocati,depositandosi ai suoi piedi.

Le forze le mancavano,la coscienza le mancava,si sentiva svuotata di qualcosa che mai più sarebbe ritornato.

Solo una soluzione persisteva nella sua mente: doveva andare da Haruko.

 

 

Con occhi ancora asciutti e pelle gelata,Fuyuki osservò quel demone distruggere la videocamera,poi,senza preavviso,si guardò intorno.

L'Angel,ancora non del tutto padrone dei suoi sensi e delle sue azioni,si ricordò di teletrasportarsi via solo dopo un istante,quando ormai gli occhi di Yuko avevano incrociato gelidi i suoi,ancora inesperti.

Nulla da fare,ormai l'aveva scoperto.

Appena in casa,non badò nemmeno a sollevare le imposte,scaraventando barcollante lo zaino sul letto ancora sfatto,si premette due dita sulle tempie,massaggiandosele: l'odore di chiuso gli provocava conati di vomito,lo stomaco gli si era contratto in un dolore pulsante di disgusto.

Si avvicinò all'enorme specchio consumato,sfiorando il riflesso con le dita.

Un vortice di luce gli fece socchiudere gli occhi già provati:

-Fuyuki...che è successo?Problemi con la missione?-

Il ragazzo incrociò con un mugolio lo sguardo del suo superiore,l'anziano Maeestro Supremo.

In quel momento non gli importava nulla di deludere le sue aspettative,l'unico suo pensiero era evitare la morte,specie se violenta e sofferta:

-I-io...ho bisogno di aiuto.-

 

 

 

 

 

________________________________________________________

 

Note dell'Autrice

 

Bonjour,chers lecteurs :3 (cari lettori)

Scusate per l'attesa,ma ora che il mio compleanno è passato (e ora che ho la febbre e costretta a casa -.- xD) posso ricominciare a scrivere!

Da quanto avrete capito,bhe,è da qui che inizia la grande avventura,e le novità non sono finite proprio per niente! Per cui per favore,continuate a seguire la storia,e fatemi sapere cosa ne pensate,così mi sento motivata a continuare questo progetto!

Oddio sembro uno slogan pubblicitario O.o

Bhe lasciamo stare!xD Buona giornata a tutti,e recensite!<3

 

-FM.

   
 
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