Capitolo 7.
(parte 3.)
“Quando
capirai, ragazzo
che non sono
come le altre?”
(Give
Your Heart A
Break- Demi Lovato)
Mi infilai
anche l’ultima delle due sneakers. Guardai la sveglia sul
comodino della mia
camera, 19.57, ero in perfetto
orario. Feci le scale e scesi in soggiorno, per aspettare Matt. –Dove vai, signorina?- chiese
mio padre
tamburellando con le dita sul divano. Signorina?
Stava scherzando? –Vado
da Austin,
c’è anche Alex, è per un progetto di
storia.- mentii, non mi avrebbe mai
dato il permesso di uscire con un ragazzo per un appuntamento. –Alex? Il figlio dei Constancio?-
chiese. Uh, quarto
grado era iniziato. –Si,
lui.- dissi
mentre il campanello suonò. Cazzo.
–Io vado, Austin
è qui. Ciao papà.- dissi
per poi schioccargli un bacio su una guancia. Mi avvicinai alla porta,
l’aprii
e pregai, mentalmente, che mio padre non vedesse Matt.
Forse
lassù qualcuno ascoltava le mie preghiere, o forse era solo
questione di culo,
ma mio padre appena io aprii la porta andò in cucina per
cenare.
Uscii di
casa e mi richiusi la porta alle spalle.
-Ciao Cathy.- disse un
sorridente Matt. –Hey.- lo
salutai. Portava dei jeans a
vita bassa, e una maglietta con dei disegni. –Stai
benissimo.- mi indicò e diventò rosso,
Matt
timido? Che mondo parallelo era mai quello? -Oh,
grazie, anche tu.- dissi arrossendo a mia volta. La gente ci avrebbe confuso per due pomodori,
dovevamo stare attenti,
altrimenti ci avrebbero mangiato.
-Saliamo in
macchina?- disse
interrompendo il silenzio che
si era creato fra di noi. Annuii e salii sulla sua Range Rover nera, il
che era
strano, perché Austin ne aveva una identica solo che era
rossa.
Austin,
Austin, Austin perché il
mio pensiero andava a lui anche quando ero sola con Matt?
-Allora, come
sta Hope?- chiesi
cercando un qualsiasi
argomento di conversazione. Vidi le sue nocche stringersi attorno al
volante. –Bene, visto che ha un
nuovo ragazzo che la
ama.- disse accentuando la parola ‘ama’.
Si notava che era furioso, ma
cercava di trattenersi. Sorrisi mentalmente, era
libero. –Scusami, non
volevo.- dissi imbarazzata. –Non ti preoccupare, è solo
colpa di quella
puttana.- disse facendo un mezzo sorriso. Un silenzio
imbarazzante ricadde
fra di noi, e continuò per tutto il viaggio fino a casa sua.
La
macchina si fermò davanti ad un’abitazione di
color bianco, che il tempo aveva
reso un po’ grigiastro. –Questa
è casa
mia.- disse, dopo che fummo scesi dalla macchina,
indicandola con fare
teatrale. Ridemmo entrambi.
Non si
comportava come il Matt che
la gente descriveva, non si comportava da puttaniere.
-E’
carina.- dissi dopo
essere entrata. –Grazie.- mi
sorrise, appoggiando le
chiavi su un mobile antico che si trovava nel corridoio
dell’ingresso. Mi
guardai intorno, era una casa veramente bella, non di quelle da
catalogo di
design, ma di quelle che diventano belle col tempo, con tutti gli
oggetti che i
proprietari accumulano con gli anni e fanno fatica a buttare, quelle
che danno
l’idea di vissute.
-Matt, Matt,
Matt!- urlò
una bambina bionda, scendendo
le scale. Era seguita a sua volta da un’altra bimba, mora con
gli occhi color nocciola.
–Destiny! Avevi promesso di non
scendere!- sbraito frustato il ragazzo. –Tu
devi essere Cathy, il mio fratellone mi ha parlato di te.- mi
disse la bimba con fare innocente. Matt
aveva una sorella?
-Scusami,
Destiny e Ross, la sua amichetta,
avevano promesso che non sarebbero uscite dalla cameretta di mia
sorella.- disse
Matt per poi far passare una mano fra i suoi capelli. –Ma
c’era un mostro nell’armadio!- urlò
la mora che era stata in
silenzio per tutto il tempo. –Non
esistono i mostri!- disse il ragazzo scocciato. Le due
bambine si
imbronciarono, e Matt rimase paralizzato non sapendo cosa fare. –Ora, io e il principe Matt andremo a
sconfiggere il mostro dell’armadio; ma sarà
un’impresa ardua e ci serviranno
due aiutanti valorose, siete con noi?- dissi con aria
solenne. Ci sapevo fare con i bambini,
era una
dote di famiglia. Matt rise, e due sorrisi si aprirono sui volti delle
bambine.
Destiny mi venne incontro e mi abbracciò. Era
la quintessenza della dolcezza. –Noi
siamo con te, e con il nostro principe!- disse Ross
prendendomi per mano,
mentre Destiny fece la stessa cosa con suo fratello. Velocemente le
bambine ci
portarono in una cameretta rosa. –E’
lì.- indicò la bambina bionda. –Lo
sconfiggeremo!- disse Matt, che doveva essere entrato nel
personaggio,
visto che fece finta di andare al galoppo di un cavallo bianco
immaginario fino
all’armadio. Aprii l’anta piano e di qualche
millimetro, fece finta di
guardarci dentro e poi richiuse il tutto velocemente. –E’
enorme, dobbiamo stare molto attenti o ci mangerà tutti.- disse
cercando di trattenersi dal ridere. Aprii di nuovo l’armadio,
e iniziò a
combattere con un maglione fucsia, fino a quando non venne
‘risucchiato’
dentro. –Ha preso mio fratello!- disse
Destiny con gli occhi lucidi. Ci credeva
davvero? –Non ti
preoccupare mia
giovane amica, ora lo tireremo fuori di lì, e uccideremo il
mostro!- dissi
tutta eccitata avvicinandomi all’armadio, dove aprii
l’anta. Sentii una mano
afferrarmi il polso e venni trascinata dentro. Finsi un piccolo urlo e
chiusi
l’anta con un calcio. Nel buio riuscì a
distinguere la figura di Matt che stava
sogghignando, cosa che feci anche io. Era una scena ridicola e
imbarazzante
contemporaneamente, ma il fatto che dovessimo stare vicini, molto
vicini, la
rendeva mozzafiato, almeno per me.
Dopo poco
notai il guardaroba aprirsi, e le due bambine cercarono di tirarci
fuori.
Il
risultato ne fu che tutti e quattro cademmo per terra divertiti.
Ridemmo, fino
a quando non ci fece male lo stomaco. –E
adesso, per il vostro coraggio, Miss. Destiny, Miss Ross, Miss Cathy,
vi
nominerò mie principesse.- scherzò
Matt prendendo una spada di plastica e
nominandoci sue principesse. Uh, uh, uh
ero la principessa Cathy, di appartenenza di Matt, suonava bene. –E adesso vi invitò al mio
banchetto, per festeggiare.-
disse correndo uscendo dalla camera, scendendo le scale, ed
entrando in
quella che doveva essere la cucina, naturalmente sempre seguito da me e
dalle
due bambine.
Cenammo
tutt’insieme e finimmo col guardare ‘gli
unicorni magici’ seduti
sul divano,
in salotto.
Diciamo che
non era stata la mia
idea di appuntamento romantico.
Verso le
ventidue Destiny e Ross si addormentarono e Matt le portò in
braccio in camera
della bionda.
-Scusami, ma
devo tornare a casa.- dissi
guardando lo schermo del mio
telefono. –Si, ora ti porto a
casa.- disse
riprendendo le chiavi che qualche ora prima aveva appoggiato da qualche
parte.
Uscimmo e
risalimmo sulla Range Rover.
Quando
arrivammo davanti a casa mia, notai che parcheggiò la
macchina, e scese anche
lui. Cosa diamine stava facendo?
Mi
accompagnò alla porta. –Scusa,
per
stasera. Doveva essere qualcosa solo fra noi due…-
disse dispiaciuto. –E’
stato fantastico, era da tanto che non
mi divertivo così.- sorrisi, cosa che fece anche
lui. Dovevo sembrare una sfigata che non si
divertiva da secoli. –Bhè,
allora fantastico, a domani.- disse
avvicinandosi e poggiando le sue labbra sulla mia guacia, per poi
andare via.
Si, quella era stata la serata più bella di
sempre.
Ciao
belle!
So
che questo non è il
capitolo romantico che vi aspettavate. Sinceramente neanche io mi
aspettavo che
uscisse così, ma mi sono lasciata prendere, e qualche giorno
fa ho visto
Narnia, e mentre scrivevo mi è venuto in mente
l’armadio guardaroba, e re
Peter, e principe Edmund, e la principessa Lucy, e la regina Susan, ed
eccoci
qua lol. Voi dovete sapere che amo letteralmente Le Cronache Di Narnia,
e mi mancano
tantissimo , come mi manca
Harry Potter,
si sono anche una potterhead lol. Non so se avete visto ma ieri Austin
ha fatto
un #ASKAUSTIN dove ha detto che il
suo piatto preferito è la pizza e che un posto che vuole
vedere è l’italia,
quindi deve
venire qua. E poi sposerà
di sicuro un’italiana visto che ama il nostro paese fbghdh e
mi dispiace
illudervi, ma quella sarò io. AHAHAHAHAHHAHAHAHAH
l’importante è crederci.
Detto
questo vorrei
farvi un massive thank you lol a voi che recensite, perché
mi rendete così
felice, quindi grazie mille!
Grazie,
di cuore.
E
grazie mille a @Chiara_99
per il meraviglioso banner, lo amo da impazzire.
Sofia.