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Autore: Flagiu_Mustang    05/09/2007    6 recensioni
Cosa succede se tre giovani maghi decidono di cimentarsi con...Farina,uova e zucchero? ...Preparatevi,perchè un nuovo magico trio vi farà morire dal ridere!!
Genere: Demenziale, Comico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Draco Malfoy, Harry Potter, Hermione Granger
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Un salutone speciale a ladyElric92 e alla mitica Meme!

…Questa fic è merito vostro!

•°o.OI maghi dei fornelliO.o°•

Questa storia, ispirata a fatti realmente accaduti, è ambientata alla fine della guerra tra Harry Potter e Lord Voldemort che ne è uscito sconfitto. La guerra ha cambiato molte cose e ha creato nuove amicizie…

 

In una calda giornata d’agosto il sole splendeva su un’elegante, grande (diciamo pure enorme) dimora inglese.

Tutto sembrava calmo fino a quando un grido esasperato giunse dalla cucina: "FINISCILAAA!!!".

Hermione Granger, in preda ad un attacco allergico, fissava i suoi due migliori amici: Harry Potter e… Ron Weasley?

No, Draco Malfoy! (Altrimenti di chi poteva essere l’enorme dimora?)

"Scusatemi ragazzi, ma non è mica colpa mia se non smetto di starnutire!" protestò.

Draco le rivolse uno sguardo gelido "Questo non vuol dire che tu non sia insopportabile!", come al solito intervenne Harry a mettere pace tra i due "Dai, ora basta, lo vogliamo fare questo dolce o no?".

Così presero a radunare i vari ingredienti sul tavolo, "Bene, abbiamo tutto" disse Draco "Cominciamo con 300 grammi di farina".

Harry prese la confezione e la aprì, ma quando, guardandosi intorno, non vide alcuna traccia di una bilancia, rivolse uno sguardo interrogativo a Hermione.

"Non per fare la pignola, Draco, ma come li pesiamo 300 grammi di farina senza una bilancia?" chiese acida quest'ultima, rivolgendosi verso il biondo.

Calò il silenzio.

Draco,non trovando una risposta,rivolse lo sguardo verso Harry,sperando che al moro venisse un'intuizione geniale (sapeva che era una speranza vana, ma valeva la pena tentare).

Harry,dal canto suo,teneva ancora il sacchetto della farina in mano e guardava Hermione.

Hermione, infine, stava ancora aspettando una risposta da Draco e lo guardava con occhi furiosi.

Harry, prima che l'amica cominciasse a sbraitare contro il biondo, esordì con un poco convincente: "Nessun problema facciamo ad occhio!".

Gli altri due si guardarono e, capendo che era l'unica soluzione possibile, si rivolsero ad Harry rispondendogli in coro: "Allora non fidiamoci di te!".

Harry mise il broncio, gli altri due iniziarono a ridere; dopo un po'anche il moro si lasciò contagiare dalle risate, che cessarono solo dopo alcuni minuti.

Quando si furono ripresi del tutto, cominciarono a versare in una ciotola la farina, poi aggiunsero lo zucchero e le uova;

"Mescolo io! (etciù!)" disse Hermione entusiasta, ma Draco subito la bloccò rivolgendogli uno dei suoi sguardi gelidi, che accompagnava un "Direi che non è il caso… se non vogliamo che i tuoi bacilli diventino l’ingrediente principale della torta!".

Ignorando l'espressione carica d'odio che la brunetta gli rivolgeva, Malfoy si impossessò del cucchiaio di legno e cominciò a mescolare con energia, muovendo il polso in un particolare movimento ellittico.

Harry ed Hermione lo osservavano attentamente, non si aspettavano che l’amico possedesse un segreto talento da pasticcere…

"Così si eliminano i grumi" spiegò Draco agli altri due, felice di mostrarsi superiore anche in quel campo.

Quando Harry si lasciò sfuggire un "Ma lo sai che sei proprio bravo?", il biondo iniziò a sfoggiare una così vasta gamma di sorrisi compiaciuti che gli altri due dovettero insistere parecchio per farlo smettere;

alla fine lui si allontanò, offeso, per andare a scaldare del burro lasciando l’impasto da mescolare ad un impegnatissimo Harry.

Poco dopo Draco tornò col burro e si riappropriò dell’impasto mentre Hermione imburrava la teglia, unico compito che gli altri si erano sentiti di assegnarle, e Harry versava lentamente del latte nell’impasto.

"Ancora un po’…" disse Draco, "Ancora un po'..."

 

"Nooo! Lo hai allagato! Tu non hai le mezze misure, vero?!".

"Ooops" sussurrò Harry, mentre sul suo volto si formava un'espressione imbarazzata.

"Non preoccupatevi" intervenne Hermione "basta aggiungere ancora un po’ di farina…".

Andarono avanti così per un po’, fino a quando l’impasto non raggiunse la giusta densità: a quel punto avevano raddoppiato la dose di farina e triplicato quella di zucchero, ma questo non sembrava preoccuparli molto.

"Ci siamo" disse Draco, massaggiandosi il braccio con cui aveva mescolato, "ora dobbiamo solo grattugiare la buccia di un limone".

"Draco, tu hai una grattugia, vero?" chiese Harry preoccupato, memore della situazione che si era creata per la mancanza della bilancia, e della mancata sfuriata di Hermione.

"In effetti… no!"Disse debolmente Draco, sperando con tutto se stesso (altra vana speranza) che l'amica non lo avesse sentito.

Ma fu tutto inutile: la brunetta aveva assunto subito la sua migliore espressione omicida, e aveva già cominciato a sbraitare contro l'amico( "Bravo, e ora come lo grattiamo il limone?!"), ma Harry,prontamente, tirò fuori la soluzione: "Ehi,perchè non proviamo a grattare la scorza con un coltello?ci vorrà un po',però..."

Hermione parve calmarsi un po'a quella proposta, quindi distolse l'attenzione da Malfoy, che nel frattempo si era fatto piccolo piccolo in un angolo, prese un coltello e iniziò a grattare la scorza di limone nella ciotola.

Dopo venti minuti era arrivata a grattare un centimetro quadrato di scorza, ma non per questo si perse d’animo; i problemi giunsero quando dovette andare a dar fondo al suo quinto pacchetto di fazzolettini di carta lasciando limone e coltello ad Harry. Era appena tornata in cucina dall’ingresso, dove aveva la borsa coi fazzoletti, (viste le dimensioni della casa il tragitto aveva richiesto circa dieci minuti, anche se fatto di corsa) quando ad Harry cadde il limone nell’impasto.

 

Silenzio imbarazzato.

 

Nell'istante immediatamente successivo succedettero una serie di cose:

Harry assunse la sua migliore espressione da angioletto, poi sfoderò lo sguardo più dolce e supplichevole del suo repertorio;

la vena posta sulla tempia di Draco iniziò a pulsare velocemente, mentre un sopracciglio si inarcava, facendo assumere al proprietario un'espressione raggelante.

Gli occhi di Hermione si trasformarono in due fessure, mentre le sue labbra si contraevano fino a diventare una linea sottile che, come Harry sapeva fin troppo bene, non prometteva niente di buono.

Ad Harry sembrò perfino che i capelli dell'amica fossero diventati più gonfi e ricci.

 

E poi...

 

Le urla di Draco infransero il silenzio, seguite a ruota da quelle di Hermione.

Il povero Harry si rifugiò dietro il tavolo, mentre veniva sovrastato dall'enorme quantità di ingiurie che i suoi 'migliori amici' gli stavano lanciando.

Gli sembrava di distinguere dei comunissimi "Idiota! Incapace! Mani di pasta frolla! Ma come cavolo hai fatto a sopravvivere per 17 anni contro Voldemort se non sai nemmeno grattugiare un limone?! Mai pensato di usare quel piccolo neurone che vaga nella tua testa?! Dovrei pietrificarti e buttarti di sotto da una rupe!" (che carina, doveva essere quella simpaticona di Herm) uniti a degli insulti più "particolari": "Razza di stupido Grifondoro! Sporco mezzosangue! La prossima volta te lo faccio io il sectumsempra! Sporco mezzosangue! Lo zio Voldy era l’unico che ti aveva capito davvero! Sporco mezzosangue! Ora ti avadakedavrizzo!" (non aveva mai capito perché Draco chiamasse mezzosangue chiunque lo facesse arrabbiare… mah… difetti di famiglia!).

Aspettò con pazienza che i due finissero,dopodichè si azzardò a far uscire lentamente la testa dal suo nascondiglio; constatando che i due si erano un po' calmati, decise di porre una domanda a quella che sembrava la più calma dei due: sfoderò un bel sorriso innocente e con una vocetta angelica disse "Hermione...Posso leccare il limone?"

 

L'espressione di Hermione passò dallo sbigottito all'incredulo, dopodichè riassunse l'espressione omicida di poco prima:

"NOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOO!!!"

(gli uccellini sull’albero vicino alla finestra scapparono terrorizzati, e i vetri delle finestre cominciarono a tremare paurosamente)

"ti pregooooooooooo…." Cercò di convincerla il bambino sopravvissuto.

"ti ho detto NO!" insistette la ragazza

"…daiiiiiiiii…"

"Vedi Herm, se gli dici no e basta non capirà mai… ci vogliono maniere un pochino più… come dire… decise." suggerì Draco, con un finto tono pacato; la vena sulla sua tempia, però, non aveva ancora cessato di pulsare.

Quindi il biondo guardò Hermione e, con un cenno d'intesa, i due estrassero la bacchetta (non si capisce perchè non l’avessero ancora usata) e insieme gridarono "CRUCIOOO!".

Harry, per niente scosso (lui ai Crucio c’era abituato, ormai), dopo qualche minuto si rialzò e…

"Ora lo posso leccare quel limone?"

Draco ed Hermione capirono che era inutile insistere e, rivolgendosi uno sguardo rassegnato, lo lasciarono fare...

In fondo (ma molto in fondo) gli volevano bene!

Ancora una volta Draco diede prova della sua abilità da pasticcere versando l’impasto nella teglia in maniera straordinariamente omogenea, ma dopo...

"Herm, la puoi mettere tu in forno?"

"Meno male, mi aspettavo che tu non avessi nemmeno il forno… Comunque va bene, ma perché dovrei farlo io?"

"Perché io mi brucio…" disse l’altro fissando intensamente il pavimento.

Harry ed Hermione risero e quest’ultima infornò la teglia.

Si stavano già dirigendo,in costume (presi dal guardaroba degli ospiti di Draco… talmente grande da fare invidia a quello di Armani!) verso la piscina quando sentirono dei passi nell’ingresso: mamma Narcissa era tornata!

Prima che qualcuno potesse fermarla piombò in cucina, ma alla vista di tutto il disordine che i tre avevano lasciato nella stanza, strabuzzò gli occhi e… svenne!

Ma fu solo un attimo: subito dopo si alzò, i capelli e il vestito miracolosamente in perfetto ordine, puntò il dito verso una macchia particolarmente grossa sul lustro pavimento di marmo e gridò "PULITEEEEE!".

Nessuno osò protestare.

Un secondo dopo il trio era impegnato a lanciare incantesimi "Gratta e Netta" ovunque nella monumentale cucina e a chiedersi come era possibile che un singolo dolce potesse creare tutta quella sporcizia.

Finalmente finirono e poterono farsi un bagno in piscina (se piscina si può definire uno specchio d’acqua delle dimensioni del lago di Garda) e poi si abbuffarono del frutto del loro duro lavoro, tutti e tre con un sorrisone soddisfatto stampato in faccia.

FINE ^^

E’ la nostra prima fic a sei mani, quindi siate clementi!

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