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Autore: Rey_    18/02/2013    7 recensioni
SOSPESA.
Spin off di Coming back whit you.
Cat e Niall.
"Fino ad oggi la musica è stato il mio grande amore, da quando conosco te, tu sei la canzone più bella mai scritta”
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Niall Horan
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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1:  The meeting.

                
 


“Oh, andiamo Niall. Lascia vincere anche gli altri!” si lamentò per l’ennesima volta Louis, dopo che il suo amico l’aveva ancora battuto alla play. Niall sorrise sotto i baffi, stringendosi innocentemente nelle spalle.
“E’ impossibile che tu vinca contro di me, mettiti l’anima in pace” gli disse, sorridendo beffardo. Louis alzò gli occhi cristallini al cielo e posò il suo joystick.
“Allora gioca da solo” sibilò, mollandolo lì e cominciando a smanettare con il cellulare. Il biondino sbuffò.
“Codardo”
“Spaccone” rispose al volo il moro, facendogli una smorfia.
“Perché state litigando?” si intromise improvvisamente Zayn, facendo il suo ingresso nella stanza con la sua solita camminata lenta e decisa e il suo sguardo indifferente.
“Niall bara”
“E Louis non è capace a perdere” replicò al volo Niall all’accusa dell’amico, facendogli una smorfia che il moro ricambiò immediatamente.
Zayn ridacchiò, sprofondando nella poltrona con il suo libro.
“Siete due idioti” commentò infine, con una scrollata di spalle.
Niall alzò gli occhi al cielo, ignorandolo. Da quando aveva cominciato ad uscire con Perrie, ancora non gliel’aveva però presentata ufficialmente, sembrava aver messo la testa a posto e non riusciva a pensare ad altro.
Le giornate passate ad infastidire Liam erano ormai un lontano ricordo e Niall inorridiva ogni volta che pensava che anche lui un giorno avrebbe potuto fare la fine dei suoi amici: innamorati e completamente assenti.
Sembrava che fossero perennemente in un altro pianeta, sempre con la testa tra le nuvole e quel sorriso da ebete stampato sulla faccia.
Rabbrividì e pensò che se l’amore l’avrebbe reso così, allora preferiva mille volte rimanere solo e spensierato senza dover dipendere disperatamente da qualcuno.
No, non si sarebbe mai innamorato.
A volte si sentiva solo, si, soprattutto quando i suoi amici si dedicavano alle loro ragazze e lo mollavano per stare con loro, ma lui aveva il suo cibo e la sua chitarra.
Con quella sarebbe sempre sopravvissuto, senza altri problemi.
L’unico che si salvava era Louis, che non cambiava mai, ma che rosicava troppo quando perdeva alla play, praticamente sempre.
Quindi si ritrovavano a bisticciare ad ogni partita. A volte Niall aveva anche pensato di lasciarlo vincere, ma poi non ci sarebbe stato gusto: era divertente vederlo diventare rosso dalla rabbia, le guance che gli si gonfiavano e il nervosismo che lo rendeva irritabile.
“Allora, che facciamo ragazzi?” si intromise Liam con il suo solito sorriso dolce stampato sulla faccia; era quello che probabilmente aveva stregato Cher e lui, ovviamente, non smetteva mai di usarlo a suo piacimento, anche per farla cedere durante le loro quasi inesistenti discussioni e per averla sempre vinta.
“Aspettiamo che tornano Harry e Jenny e finalmente mangiamo” rispose Niall, mettendosi teatralmente la mano sullo stomaco, interpretando il suo ruolo da perenne affamato. I ragazzi ridacchiarono e Zayn scosse la testa sconsolato.
“Cher non torna?” chiese Louis, rifilando un’occhiataccia a Niall, che rise tra se e se, per poi guardare Liam, che però non fece in tempo a rispondere perché fu interrotto dalla voce di Cher che era appena tornata a casa.
“Ciao, ragazzi” salutò tutti, con un sorriso stanco.
“Ehi, com’è andata?” scattò in piedi Liam, prendendola tra le braccia e scoccandole un bacio sulle labbra.
Niall distolse immediatamente lo sguardo, facendo una smorfia.
Ecco il primo che se ne tornava nel suo mondo.
I due si ritirarono in un angolo del salotto a parlottare tra loro, Liam l’espressione preoccupata, Cher abbattuta. Era facile intuire il problema; da una settimana era tornata in città Danielle, la strega che non solo aveva tolto due anni di spensieratezza al suo amico, ma era anche tornata per continuare a rovinargli la vita quando finalmente sembrava aver trovato la felicità.
Non l’aveva mai sopportata, ma i suoi commenti non avevano mai fatto tentennare Liam, per questo lui era stato ben felice di potergli dire: ‘te l’avevo detto’, quando lei si era rivelata ciò che lui pensava che fosse fin dall’inizio.
Poi però gli era toccato il compito di consolarlo, perché quella stronza l’aveva veramente ridotto una merda.
La vacanza che per primo aveva appoggiato a Liam, dove aveva trovato Cher, si era rivelata poi l’unica medicina al cuore spezzato del suo migliore amico.
Chiodo scaccia chiodo, no?
I suoi pensieri furono interrotti dallo sbattere della porta d’ingresso e dalla voce squillante di Jenny.
“Siamo a casa!” urlò, facendo automaticamente sorridere Niall. Quella ragazza era adorabile, e a lui era andata a genio solo al primo sguardo. Senza considerare il fatto che lei sapeva tutto di loro ancora prima di conoscerli, era entrata in sintonia con lui quasi subito, capendolo e sintonizzandosi sulla sua lunghezza d’onda, con i suoi sorrisi e le sue battute che non facevano mai ridere nessuno.
Niall si alzò per raggiungere gli altri in cucina, dove avrebbe finalmente messo a tacere il suo stomaco brontolante, ma si bloccò sul posto quando notò qualcuno mai visto prima accanto a Jenny.
Se ne stava in silenzio, mezza nascosta dietro di lei, le guance rosse e lo sguardo basso.
Niall piegò un po’ la testa di lato curioso, e spostò lo sguardo su Jenny, che gli sorrise al volo.
“Ragazzi, lei è la mia amica Cat” presentò la ragazza, che arrossì sotto lo sguardo di cinque persone puntato su di lei.
Harry le sorrise incoraggiante, evidentemente già si erano conosciuti e lei ricambiò, con uno più timido.
“Miao” commentò Louis, con la sua solita espressione divertita. Jenny alzò gli occhi al cielo, mentre Cher ridacchiava.
“Sei sempre il solito idiota” lo riprese Zayn, facendosi poi avanti per porgere la mano alla ragazza.
Niall, immobile sul posto, si limitava a fissarla in silenzio.
Era un po’ bassa, con curve deliziose al punto giusto che la rendevano desiderabile da chiunque, nonostante l’orribile divisa scolastica, ma Niall non si era accorto di quello.
Non riusciva a smettere di fissare il suo viso, così delicato e femminile, incorniciato da capelli svolazzanti tendenti al rosso.
Quando lei alzò improvvisamente gli occhi su di lui, un sorriso timido sulle labbra, sussultò, preso in contropiede dalle sue iridi azzurre, quasi del colore del ghiaccio.
Sotto agli spruzzi di lentiggini intorno al naso, un delizioso rossore le colorò le guance, e Niall sentì il suo cuore perdere un colpo, per poi ripartire a correre più veloce del solito, come faceva soltanto quando saliva sul palco e cantava per le sue fan.
Si stupì di questa reazione, mentre le orecchie cominciarono a fischiargli e i suoi occhi sembravano intrappolati da quelli della ragazza. Non riusciva a distogliere lo sguardo e non l’avrebbe fatto per nulla al mondo, se Jenny non avesse preso Cat per mano, distrendola e facendo liberare finalmente gli occhi dai suoi.
Niall si voltò, cercando di riprendere fiato e respirando profondamente, sotto lo sguardo confuso di Louis, mentre il cuore gli rimbombava nelle orecchie.
Jenny cominciò a presentare Cat ai ragazzi e a farle vedere la casa, ridendo con lei e snocciolando qualcuna delle sue patetiche battute alle quali, con grande sorpresa di Niall, Cat rideva.
Ma la cosa che lo sorprese di più era che quando la risata cristallina della ragazza gli arrivava alle orecchie, lui si sentiva morire, il cuore che prendeva il volo e le gambe che sembravano di gelatina.
Cher doveva avergli attaccato la febbre, il raffreddore e qualsiasi cosa aveva avuto la settimana scorsa, non c’era altra spiegazione.
“…e lui è Niall” concluse Jenny, indicandolo a Cat con un gran sorriso. Lui sembrò risvegliarsi e si sforzò di sorridere, porgendole la mano, leggermente sudata, e sussultando al contatto con la sua, piccola e delicata.
“Ciao” sussurrò, sentendo caldo. Cat arrossì e gli sorrise, quasi uccidendolo.
“E ora, andiamo tutti a mangiare!” esclamò Cher, portandogli di nuovo via Cat, prendendola a braccetto.
“Si, così facciamo contento Niall” si aggiunse Harry con una risata e con uno sguardo complice, al quale Niall ricambiò con un debole sorriso, ancora scosso dalle milioni di emozioni che l’avevano travolto in soli due minuti.
Sembrò tornare in se, ignorando il fatto che per la prima volta si era dimenticato di avere fame e che in cucina lo aspettava il suo pranzo. Non era mai successo prima, per questo evitò di pensarci per non aumentare ulteriormente la sua preoccupazione.
Doveva stare male, molto male.
“Niall, che ti prende?” bisbigliò Liam, avvicinandosi e guardandolo curioso.
“Perché? Sto benissimo” la voce gli uscì piuttosto acuta, cosa che fece preoccupare ancora di più il suo amico.
“Sei tutto rosso” commentò, guardandolo attentamente. Niall deglutì rumorosamente, passandosi energicamente una mano tra i capelli, per cercare di calmarsi in qualche modo.
Possibile che quella ragazza dovesse fargli quello strano effetto?
“Si, infatti. Vado a prendere una boccata d’aria” annunciò freneticamente.
“Una boc…Ma, Niall, dobbiamo mangiare!” esclamò stupito Liam, strabuzzando gli occhi e attirando l’attenzione su di loro. Lui distolse immediatamente lo sguardo e scrollò le spalle imbarazzato.
“Si, voi iniziate. Io vi raggiungo tra un attimo” borbottò, uscendo a grandi passi, non prima però di aver lanciato un ultimo sguardo verso Cat, che lo guardava curiosa.
Con il cuore in gola, uscì all’aria aperta imponendosi di respirare e di tornare in se.
Passarono esattamente cinque minuti, tempo che impiegò per regolarizzare il respiro e tornare piano piano in se stesso, che il rumore della porta di ingresso lo fece sobbalzare.
Quando si voltò, tutti i suoi sforzi di tranquillizzarsi andarono all’aria, incrociando gli occhi azzurri di Cat. Sentì il suo cuore perdere un battito e si voltò di scatto, accucciandosi il più possibile sullo scalino, per permetterle di passare.
Con un’occhiata fugace, lei lo superò, e si avviò verso la macchina con la sua camminata un po’ traballante ma che Niall trovava incredibilmente tenera.
Il suo cuore perse un colpo, quando realizzò che lei se ne stava andando e si rese conto che non poteva permetterlo, non senza averci parlato nemmeno una volta.
Si alzò di scatto, guidato dall’istinto, il cervello momentaneamente andato, e la chiamò.
“Ehi, Cat!” esclamò, sentendosi strano al solo pronunciare quel nome.
Il viso sorpreso di Cat spuntò fuori dal finestrino e Niall si sentì vagamente in imbarazzo, mentre si avvicinava a passo titubante verso la macchina, non rendendosi conto che lei non sarebbe andata da nessuna parte, perché quella era la macchina di Harry.
“Non ti fermi a pranzo?” si sforzò di chiederle, sentendosi le tempie pulsare sotto il suo sguardo cristallino e indecifrabile.
Poi lei si aprì in un bellissimo sorriso, mettendo in mostra una fila perfetta di denti, che gli fece tremare il cuore e fece spuntare automaticamente un sorriso sollevato sul suo viso.
“Certo, mi ero dimenticata il cellulare” rispose lei, mostrandoglielo e saltando giù dalla macchina, barcollando un pochino. Dopo aver ripreso l’equilibrio, rossa di vergogna, chiuse lo sportello e si voltò nuovamente verso di Niall, sorridendo ancora.
“E tu? Mangi o te ne stai seduto sulle scale tutto il giorno?” le chiese lei, con un vago sorrisetto divertito.
Niall sembrò rilassarsi al suo tono di voce allegro e leggero, e scrollò le spalle.
“Credo che mangerò, se non voglio essere divorato dal mio stesso stomaco” replicò con un gran sorriso.
Cat scoppiò a ridere, una risata cristallina che risuonò fino all’angolo più profondo del cuore di Niall, e poi scosse la testa.
“Avevo sentito voci che dicevano di quanto tu fossi perennemente affamato”
“Sfortunatamente non posso smentirle” rispose, sentendosi finalmente rilassato e sorridendole di nuovo, come se non potesse farne a meno.
“Allora entriamo, non voglio sentirmi in dovere di recuperare i tuoi resti” scherzò lei, facendo una piccola smorfia e arricciando il naso.
Niall rise, la prima vera risata di quella giornata, e le fece segno di seguirlo, facendola passare avanti a lui per poi raggiungerla e adattare il passo al suo.
Rientrarono in casa in silenzio e raggiunsero i ragazzi, lanciandosi un ultimo sguardo complice e un sorriso che, per l’ennesima volta, fece accelerare il battito del cuore di Niall, prima di sedersi e dedicarsi al loro pranzo, distratti dagli altri ragazzi.
Niall, di nuovo nel suo mondo, sentì piano piano scivolare via la tensione che gli aveva stretto lo stomaco fino a quel momento, e ricominciò a scherzare e a sorridere come suo solito.
Nonostante questo, sentiva che c’era qualcosa che non andava in lui, ma non capiva esattamente cosa gli stava succedendo.
Sapeva solo che c’era una vaga sensazione che lo metteva in allarme e gli consigliava di iniziare a preoccuparsi.







EHM, CIAO.
Allora, come posso spiegarvi questa pazzia?
Vadiamo...mi sono resa conto che nella ff
Coming back with you Nialler era l'unico rimasto solo e, visto che da ingrato non si accontenta di me ùù, ho sfornato questa sorta di spin off.
Non sarà molto lunga, quindi non preoccupatevi, circa sei o sette capitoli, credo.
Comunque, per chi non sa di cosa sto parlando, leggetevi la ff sopranominata e capirete :)
Spero vi piaccia.
Come sempre tanto amore.
Sara.




 

  
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