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Autore: hexleviosa    18/02/2013    2 recensioni
Cosa accadrebbe se durante "Harry Potter e il principe Mezzosangue" Draco e Hermione si fossero segretamente fidanzati e ora fosse giunto il momento di separarsi per la ricerca degli horcrux?
Dal capitolo 16:
“Grifondoro, culla di coraggiosi e nobili di cuore”? Pf, avrebbero fatto meglio chiamarla “Grifondoro, culla di masochisti e pazzi suicida”!
RIELABORAZIONE IN CORSO! RIELABORATO CAPITOLO 1!
Genere: Fluff, Guerra, Song-fic | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Un po' tutti | Coppie: Draco/Hermione
Note: What if? | Avvertimenti: Tematiche delicate | Contesto: II guerra magica/Libri 5-7, Dopo la II guerra magica/Pace
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- Questa storia fa parte della serie 'Per la Vita che Verrà'
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PER LA VITA CHE VERRÀ

19. NERVOSA? SOLO UN PO'

 

Alla fine erano tornati insieme a letto, nella stanza che Fleur aveva loro assegnato.

Draco l'aveva abbracciata e le aveva accarezzato lentamente i capelli, in un gesto intimo e dolce. Hermione si era addormentata quasi subito, l'abbraccio rassicurante del biondo era stato un vero e proprio toccasana per lei e la spossatezza per ciò che era accaduto negli ultimi giorni aveva certamente contribuito. Al contrario il Serpeverde ci aveva impiegato un po' di più. Aveva osservato la fidanzata che dormiva beatamente per una buona mezz'ora ma alla fine anche lui aveva ceduto e si era abbandonato a Morfeo.

 

Il ticchettio del pendolo e il dolce incedere dei tacchi faceva da colonna musicale a quella fredda notte. La bionda figura slanciata camminava fiera e sicura di sé per i corridoi del tetro maniero.

-Cissy.- si voltò verso la persona che l'aveva chiamata. Un tempo, quand'era giovane, ella il modello di donna che voleva diventare, il suo modello da seguire. Ora provava solo ribrezzo per ciò che la sorella era diventata.

-Bellatrix, ti serve qualcosa?-

-Tu sai, vero?- chiese avanzando lentamente con fare provocante -Tu sai dov'è Draco.-

-Se anche lo sapessi non consegnerei mai mio figlio nelle vostre mani.- rispose a tono Lady Malfoy.

-Perchè insisti? Perché continui a proteggerlo? È soltanto un traditore se Lui o Lucius sapessero che tu lo stai coprendo non te la farebbero passare liscia.- sussurrò.

-Non mi importa. Per mettere le mani su mio figlio dovranno passare sul mio cadavere. Se ora vuoi andare a riferire ciò che ti ho detto fa' pure, non mi farai mai cambiare idea.- rispose orgogliosa.

Dopo quelle parole a Bellatrix non rimase che andarsene così voltò le spalle alla sorella. Narcissa la osservò allontanarsi. Sapeva che non avrebbe aperto bocca su quello che si erano dette. Ora la priorità di quella pazza era vendicarsi di Draco e, certa che Lady Malfoy non avrebbe ceduto, aveva deciso di lasciarla in pace.

L'ultima delle sorelle Black si ritirò alle sue stanze, suo marito non c'era. Probabilmente stava coordinando una delle tante missioni da parte del Signore Oscuro, prima dello scontro finale. Lucius non era stato certo il marito perfetto, tutto il suo matrimonio sembrava un terribile incubo. Ma l'avrebbe rifatto. Avrebbe risposato il braccio destro di Colui-che-non-deve-essere-nominato centinaia di volte, perché le aveva donato la cosa più bella di tutta la sua inutile vita, l'unica cosa per cui valesse la pena di lottare: Draco. In realtà Narcissa Black in Malfoy era molto più simile a Lily di quanto gli altri pensassero. Anch'ella avrebbe dato la vita per suo figlio, l'avrebbe difeso da tutto e tutti, anche da suo marito.

 

Intanto, a villa Conchiglia tutto era tranquillo e silenzioso. Gli abitanti della casa stavano facendo sogni chi più chi meno tranquilli, si riposavano prima del grande giorno, della battaglia finale, perché sapevano che oramai mancava davvero poco. Dormivano tutti, tutti tranne una.

Hermione aprì un occhio, poi anche l'altro. Non sapeva che ora fosse ma fuori era ancora tutto buio, dalle tapparelle non filtravano i raggi del Sole, tutto era buio e sicuramente era ancora piena notte. Si rigirò tra le braccia di Draco in cerca di una posizione comoda per riuscire a riaddormentarsi.

Era letteralmente terrorizzata per ciò che sarebbe sarebbe potuto accadere in un futuro che era certa essere molto prossimo. Erano in guerra da quasi un anno e sapeva bene che prima o poi sarebbe giunto il momento della resa finale ma il tempo era proprio volato.

Sbuffò innervosita dal fatto di non riuscire a prendere sonno e lentamente, dopo essere scivolata via dalle braccia di Draco, si alzò dal letto cercando di non far rumore. Scese le scale illuminate da un 'Lumus' appena sussurrato e si diresse in cucina. Si servì di un bel bicchiere d'acqua fresca cercando di tranquillizzarsi e, seduta sul tavolo da lavoro, osservò per qualche minuto le stelle che brillavano più che mai nel cielo nero. Individuò facilmente la costellazione del Drago, dalla quale prendeva il nome il suo bellissimo fidanzato. Quando era ad Hogwarts e si sentiva nervosa o agitata si rifugiava spesso sulla torre di astronomia, magari in compagnia di un bel libro e di una coperta. Là su, lontano da tutto e da tutti, eppure così vicino, le sembrava di stare in paradiso, non c'era niente di meglio al mondo. Però si sbagliava, alla fine qualcosa di ancora meglio l'aveva trovato, ma è proprio questo che significa essere innamorati, nessun posto è migliore che stare accanto a lui.

Tornò in camera ancora più sveglia di prima, ormai anche il poco sonno che aveva se n'era andato abbandonandola definitivamente. Entrò in camera e si richiuse la porta alle spalle.

-Draco.- un sussurro.

-Mmh.-

-Draco.- il tono di voce si alzò.

-Mmh.-

-Draco, vuoi svegliarti?-

-Cosa c'è?- si lamentò il biondo. -Perchè ora che hai finito la tua passeggiatina notturna vieni a rompere le scatole a me?- la voce giunse soffocata dal cuscino.

-Allora se n'è accorto.- sorrise la riccia tra sé e sé.

-Non riesco a dormire.- spiegò.

-Dai, vieni qua.- le sorrise tirandosi un po' su e aprendo le braccia come invito.

Hermione non se lo fece ripetere due volte e si fiondò sul letto stretta a Draco, mentre quest'ultimo si affrettava a coprirla con il soffice piumone.

-Merlino, Herm! Hai i piedi ghiacciati.- la rimproverò.

-Non è colpa mia, è il pavimento che era freddo!-

-Mai sentito parlare di pantofole, ciabatte, calzini,...?-

-Mmh, sai che non le sopporto, non fare il noioso. E poi scusa, se non dà fastidio a me perché dovrebbe darlo a te?-

-Mah, non saprei! Forse perché ti appiccichi a me come una cozza e mi punti quei due pezzi di ghiaccio che ti ritrovi al posto dei piedi sulle gambe?- chiese sarcastico.

-Be' è questo il prezzo da pagare per essere il mio fidanzato, se non ti va' bene non hai che da dirlo.-

-Stupida.- rise lui stringendola ancora di più a sé -Solo, ricordami di regalarti un bel paio di pantofole per il tuo compleanno.-

-Se ci arriveremo.-

-Intendo dire se ci arriveremo vivi o se ci arriveremo ancora come fidanzati.-

-Se ci arriveremo vivi, mi sembra ovvio che ormai tu senza di me non puoi stare. Chi vuoi che ti sopporti se non la sottoscritta?- rispose ridendo per alleggerire la tensione.

-Ci sono ragazze che darebbero un braccio per poter avere anche solo un mio bacio.- disse per scherzare, anche se la riccia sapeva bene che era vero.

-Ah, sì? Allora devo ritenermi molto fortunata.-

-Molto fortunata, miss Watson.-

Hermione si accoccolò meglio tra le braccia del biondo e passarono alcuni minuti di silenzio tanto che Draco pensò si fosse addormentata.

-Dra?-

-Sì?-

-Dimmi qualcosa.-

-Cosa vuoi che ti dica?-

-Non so, qualsiasi cosa.-

-Ti amo.- alla Granger si illuminarono gli occhi, non era la prima volta che le dichiarava così apertamente i suoi sentimenti ma il fatto che l'avesse fatto in quel momento, in quel modo così spontaneo l'aveva resa felice e incapace di pensare a qualsiasi altra cosa.

-Che c'è? Ti sei emozionata per così poco? Pensavo lo sapessi già.-

-Sì, solo che... era da un po' che non me lo dicevi.-

-Ti amo?- lei annuì nel buio della notte e Draco percepì solo il lieve movimento fatto con la testa.

-Ti amo, ti amo, ti amo, ti amo.- ripeté stampandole piccoli baci su tutta la faccia e facendola ridere di gusto.

-E tu?- le chiese fermandosi a pochi centimetri dal suo viso.

-Io cosa?- chiese facendo finta di niente.

-... - Draco non parlò ma Hermione era quasi sicura che in quel momento avesse messo su una smorfia tra l'incredulo e lo scocciato e non potè fare a meno di sorridere.

-Sciocco, sai benissimo che anche io ti amo.- sussurrò prima di coinvolgerlo in un dolce bacio.

Passarono tutto il resto della notte a coccolarsi e a baciarsi. Intanto fuori da quella stanza il sole iniziava pian piano a sorgere e a illuminare la Terra coi suoi caldi raggi.

La sveglia sul comodino segnava le sette e un quarto quando un lieve bussare alla porta li fece ridestare dal loro mondo dei sogni ad occhi aperti.

-Herm? Malfoy? Siete svegli?-

-Ci puoi giurare, Sfregiato.- ghignò Draco, come al solito sempre molto gentile.

-Be' vestitevi e scendete in sala, io e Ron vi aspettiamo di sotto.-

-D'accordo Harry, ci vediamo tra cinque minuti.- rispose la Grifondoro cordiale.

-Altro che San Potty, sei sempre il solito guasta feste.- ringhiò il biondo ricevendo in risposta un pizzicotto sul braccio dalla riccia.

Hermione si alzò dal letto e quando appoggiò i piedi sulla fredda superficie in marmo non potè fare a meno di rabbrividire anche se c'era abituata. Tirò su le tapparelle facendo sì che il sole illuminasse tutta la stanza.

-Mmh, tira giù quell'affare, così mi accechi!- sbottò coprendosi il viso con un braccio.

-Dai Draco, non fare il dormiglione, è ora di alzarsi.-

-Io non sono un dormiglione, sei tu che mi hai tenuto sveglio tutta la notta!-

-Be' non mi sembra ti sia dispiaciuto, ma se preferisci la prossima volta ti lascio dormire.-

-No, no, non intendevo quello. E poi io sono perfettamente riposato, non vedi? Sono fresco come un fiore!- Draco si affrettò a mettere le cose in chiaro prima che alla riccia passassero in mente strani pensieri.

Dopo una doccia veloce Hermione fece sparire le sue occhiaie grazie a un correttore ma il Serpeverde non sembrava della stessa idea.

-Scordati che io mi faccia truccare da te! Non sono mica una checca come Potty e Lenticchia!-

-Punto primo: non insultare i miei amici. Punto secondo: non ti voglio truccare, voglio solo fare sparire quelle brutte occhiaie. Sei tu che ti preoccupi sempre che il tuo bel faccino non si rovini.-

-Se i tuoi 'amici' scoprono che mi sono fatto impiastricciare la faccia da te con quella diavoleria da donna non la smetteranno mai più di prendermi per il culo.-

-Hanno poco da prenderti per il culo. Anche loro si sono fatti, come dici tu, 'impiastricciare la faccia' da me. Quindi sta zitto e lasciami fare, non se ne accorgeranno neanche.-

-Ok, hai vinto.-

-Sì... però magari siediti sul letto se non non ci arrivo.-

-Nana.- la prese in giro bonariamente.

-Non sono una nana, sei tu che se alto come un Mezzo-Gigante.-

 

 

 

 

** SPAZIO AUTRICE **

Ehi ciao! Come va'?

Lo so, lo so, sono in terribile, anzi, terribilissimo ritardo e mi scuso per ciò.

Non ho scusanti: non ho avuto problemi in famiglia, non mi è morto il cane, il gatto né il coniglio (che non ho) e non devo studiare per nessun esame.

Ho avuto semplicemente perso la fantasia e immaginazione, ma non temete: sono andata a 'Chi l'ha visto' e finalmente le ho ritrovate XD

Ma quanto sono stupida? Va be' d'ora in poi cercherò di aggiornare più in fretta e conto di postare il prossimo capitolo entro domenica.

 

P.S.: mi duole dirvi che ormai mancano solo due/tre cap ='(

 

P.P.S.: grazie mille a chi mi ha seguito, mi segue e continuerà a seguirmi.

A chi recensisce:

 

P.P.P.S.: chi vuole può anche chiedermi l'amicizia sul mio profilo facebook http://www.facebook.com/hexleviosa.efp?ref=tn_tnmn
e sulla mia pagina dedicata ad Emma Watson http://www.facebook.com/pages/Tu-che-resterai-con-Emma-Watson-fino-alla-fine/338553766255233?ref=hl

   
 
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