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Autore: dafne87    06/09/2007    7 recensioni
La stava di nuovo fissando con quegli occhi inquietanti ma tanto misteriosi e bisognosi d'affetto allo stesso tempo. Avrebbe trovato mai il coraggio di confessargli tutto? Quel giorno decise di dire basta, e così fece -Mi sono rotta le scatole!- si diresse verso il suo obbiettivo..
Genere: Romantico, Commedia | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Neji Hyuuga, Tenten
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Neji e Ten ten: confessioni

Neji e Ten ten: confessioni. [capitolo uno]

 

*i personaggi hanno tutti 16/17 anni.

 

 

 

Erano compagni di squadra da tanti anni ormai, eppure il loro rapporto era rimasto sospeso nel tempo. Era come se una patina trasparente avesse ricoperto tutto lasciandolo così..a mezz'aria e indecifrabile..

Da parte su Ten ten sapeva il perchè di tutto ciò e si era stufata. Quel giorno decise di dire basta, e così fece.

-Mi sono rotta le scatole!- gridò improvvisamente, alzandosi da tavola.

Suo padre la guardò come se fosse pazza, a sua madre le venne un colpo -Ten Ten, sei in te?-

-Mai stata più in me di così, adesso la faccio finita e voi non potrete fermarmi!- decisa si avviò verso la porta di casa e uscì saltando sui tetti di Konoha.

 I genitori rimasero impalati a vedere la sua figura volteggiare nell'aria -Saranno gli ormoni- concluse suo padre.

 

 

Passarono diversi minuti prima che potesse avvistare il suo obbiettivo: eccola lì.

Un sorriso di trionfo si dipinse sulle sue labbra -Villa Hyuuga- fece per prendere un kunai ma si accorse che non aveva portato la sua sacca ninja.

-Poco male, riuscirò a entrare lo stesso!- si guardò circospetta finchè non individuò la villa cadetta e ci saltò agilmente sopra.

Purtroppo era stata troppo sicura di se', non aveva messo in conto le enormi abilità del clan Hyuuga.

Una voce dietro di lei la fermò -Chi sei?- la posizione era quella tipica dell'attacco che erano soliti usare.

Ten ten si irrigidì, questo non l'aveva previsto ma se non voleva morire subito le conveniva farsi riconoscere.

Si voltò lentamente verso la figura ignota -Non sono una ladra, sono un ninja della foglia!- mise subito le mani avanti.

La figura davanti a lei si distese a quelle parole, poi si avvicinò. Ten ten andò nel panico *Forse vuole ancora uccidermi, dopotutto è risaputo che gli Hyuuga non si fanno di questi problemi* pensò la kunoichi.

Era già pronta per supplicare pietà quando la figura le si posizionò davanti, mettendole una mano sulla spalla.

 

-Ten ten sono io..-

La giovane si ritrovò davanti il compagno di squadra Neji. In effetti avrebbe dovuto capirlo che era lui, anche se conciato così non l'aveva  mai visto. Il ragazzo infatti indossava una lunga tunica candida legata in vita da un nastro nero e i capelli gli ricadevano morbidi sulle  spalle, sciolti. Neji era in pigiama.

Ten ten non resistette a quella vista e scoppiò a ridere.

Neji, prontamente,le mise una mano sulla bocca -Ma sei impazzita? Vuoi che ti sentano tutti? Sai che non faresti una bella fine..- proclamò stizzito.

Quando la ragazza si fu calmata, il jonin tornò a fissarla -Allora..a cosa devo una tua visita alle 10 di sera?-

Quando la fissava con quegli occhi bianchi le incuteva quasi timore.

Per un attimo perse tutto il coraggio, poi scrollò la testa e decise di farla finita una volta per tutte.

 

-Vorrei parlarti di una cosa della massima serietà- esclamò dandosi un contegno.

-Va bene, ma non qui..ci sono troppi occhi indiscreti..- borbottò il ragazzo, conducendola negli appartamenti della villa cadetta.

Ten ten rimase perplessa, lei non aveva percepito nessuna presenza. Poi, una volta, entrata si guardò intorno.

Nonostante fosse la villa cadetta era di uno splendore accecante nella sua semplicità. Rimase col naso per aria finchè Neji non la condusse  in una stanza.

Probabilmente la SUA stanza.

Rigorosa e semplice, con un futon intatto e un comò di legno chiaro, su cui appoggiavano delle pergamene e un pettine. Era proprio da lui.

-Dunque?- il giovane Hyuga la scrutò ancora, cercando di capire il motivo di tanta urgenza.

Ten ten cercò di far uscire le parole..oddio la stava di nuovo fissando con quegli occhi inquietanti ma tanto misteriosi e bisognosi d'affetto allo stesso tempo.

-Ecco..so che probabilmente compromettererò la nostra.."amicizia" però è da tanto che ci penso..- certo dire "amicizia" era stato un azzardo.

E' vero che forse lo conosceva meglio di chiunque altro, ma non erano mai stati niente di più che buoni compagni di squadra.

Neji la guadò interrogativo. Che diamine era preso a Ten ten? Era così strana.

 

-Neji io..- Ten ten abbassò il viso, totalmente in imbarazzo.

Oddio lo sapeva che non sarebbe riuscita a trovare le parole..cos'era meglio "mi piaci" oppure "sono innamorata di te da sempre"?

Decise che avrebbe seguito l'istinto, e così fece.

 

Si sporse sulle ginocchia, mettendo le mani a terra per reggersi, e lo baciò.

Inutile dire che il giovane Hyuuga era rimasto a dir poco scandalizzato, tanto che all'inizio non fece altro che rimanere immobile con lo sguardo da pesce lesso.

 

Ten ten si rialzò prontamente, fiera di se', la missione era stata compiuta -Wiii finalmente! scusa Neji ora devo proprio andare, ci vediamo domani al campo d'allenamento come al solito. Ciaoooo!- scappò, dopo che ebbe finito la raffica di parole.

Neji tornò subito in se', col senno di poi si accorse di quello che era successo.

Furioso si affaccio alla finestra della sua camera e urlò con quanto fiato aveva in gola -TEN TEN! GIURO CHE ME LA PAGHI!- mezza villa Hyuuga  fu svegliata dalle sue strilla.

 

Il giorno dopo si ritrovarono come sempre al campo d'allenamento.

I due ragazzi erano soliti incontrarsi prima, per allenarsi per conto, loro senza la presenza di Lee o Gai-sensei.

Puntuali come due orologi svizzeri (lui di più) si trovarono l'uno di fronte all'altro.

Ten ten sfoggiava un sorriso a 32 denti, Neji era più cupo del solito.

-Cosa proponi di fare oggi, Neji-kun?- domandò andandoli più vicina.

Il jonin non le rispose.

Ten ten ci riprovò -Difesa o attacco?- ma non ricevette risposta anche stavolta.

-Neji? Yu-uh, ci sei?- non le passò neanche per l'anticamera del cervello che potesse avercela con lei per quello che era successo la sera prima.

Il ragazzo aprì gli occhi perlacei -Sto ancora aspettando. Sbaglio o ieri dovevi farmi un discorso della massima serietà?- un ghigno malefico si disegnò sul suo volto.

Ora era chiaro. Neji non l'aveva presa bene e ora voleva metterla in imbarazzo.

Anzi no, in ridicolo..vide infatti arrivare Lee e il maestro, pronti per il loro allenamento quotidiano, però prima del solito.

Lui l'aveva fatto apposta. Che crudele!

 

Se non aveva avuto il coraggio di dirlo davanti a lui, come pretendeva che l'avesse con tutto il gruppo presente?

Una rabbia ceca la fece tremare da capo a piedi. Stavolta aveva davvero esagerato!

 

Lee si avvicinò al gruppo -Salve ragazzi!Allora qual era questa notizia urgente?- chiese curioso, passando dallo sguardo di Neji a quello di Ten ten.

-Ce lo dirà Ten ten- riprese Neji.

Il maestro notò subito l'atteggiamento insolitamente spavaldo del jonin e la rabbia crescente della sua allieva, così presagì una qualche disgrazia in arrivo. Meglio filarsela quando a Ten ten girava storta.

-Ehm Lee..forse è meglio che andiamo..- tentò di tirarlo via, ma il giovane era troppo curioso per lasciar perdere.

-Allora Ten ten-chan cosa devi dirci?- l'ignaro Rock Lee saltellava da una parte all'altra. Non sopportava i segreti, ed era immensamente curioso.

-Dai Ten Ten, perchè non parli?- disse particolarmente sprezzante lo Hyuuga.

Alchè la kunoichi perse del tutto la pazienza.

-NEJI HYUUGA IO TI HO SOPRAVVALUTATO, SEI UN INSENSIBILE, CAFONE, FISSATO E STRONZO!IO NON TI RIVOLGERO' MAI PIU' LA PAROLA!- detto questo gli rifilò un bel ceffone e scappò via in lacrime.

 

Rimasero tutti impalati, ancora sconvolti per la scena appena vista.

Nessuno aveva mai osato tanto con Neji, e lei l'aveva persino schiaffeggiato.

Neji si massaggiò la parte lesa -Accidenti se ha le mani pesanti..- borbottò.

Lee si ridestò dallo stupore -Neji ma si può sapere che le hai fatto?- si scagliò subito contro di lui in difesa dell'amica.

Il jonin però non lo ascoltava. Ten ten era scappata piangendo..ma perchè si era comportato in quel modo? Cosa gli era passato per la testa? Voleva fargliela pagare per un bacio? Era proprio arrivato al fondo.

 

Corse via nella direzione in cui era fuggita Ten ten, lasciando un Rock Lee a dir poco furibondo -Nejii stavo parlando torna quiii!-

Il maestro Gai osservava tutto da una certa distanza -Ah che bella la giovinezza!- sorrise tirando il pollice in su'.

 

 

Continua…

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

  
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