I due ragazzi osservarono la porta d'ingresso del covo. L'unico suono che era nell'aria erano le urla di Kakuzu contro la pianta carnivora.

« NO Zetsu! Metti giù quel panino/torre di Babele! »

« Ma io ho fame! »

« Non mi interessa, mettilo giù! Subito! »

I due continuarono ancora per molto finché uno strano oggetto non abilitato al volo comunemente chiamato Zetsu non volò fuori dalla finestra urlando.

Hidan e Kuria però non se ne accorsero troppo tesi.

« Quindi… Quando entreremo dovremo fare i fidanzati no? » chiese Hidan, girandosi ad osservare la mora al suo fianco. Lei annuì piano, lo sguardo perso nel vuoto.

« Te ne pentirai Kury… » sospirò l'albino, aprendo la porta e lasciandola passare. Kuria sospirò ed entrò quasi di corsa, dirigendosi verso la scala che portava al piano superiore, dovendosi però fermare.

« Oh no… » sussurrò a sé stessa mentre Hidan la raggiungeva.

« Che c'è? Ah… »
Davanti a loro c'era la persona che al momento non avrebbero mai voluto incontrare.
Gli occhi chiari di Deidara scontrarono quelli scuri della ragazza, lasciando trasparire una certa rabbia. Al suo fianco vi era Sasori che, come Hidan, osservava i due in silenzio. La tensione era tale che si poteva palpare.

« Ciao… » provò a iniziare il discorso con Deidara, pentendosene subito dopo l'occhiataccia di lui.

« Fammi passare, non è giornata. » disse schietto.

Kuria deglutì appena, ma non si mosse minimamente « Dovete andare in missione? » chiese osservando il rosso al suo fianco.

« Non sono affari tuoi.» disse secco, prima che Sasori potesse rispondere alla domanda.

« Non ti pare di risponderle un po' male? Se hai il cazzo di traverso sono problemi tuoi, neanche io le parlo così male se sono nervoso » provò a difenderla Hidan.

« E questi non sono affari tuoi invece. »

« Lo sono sì invece. »

« E sentiamo, perché? Cazzo frega a te di come le parlo? »
Hidan osservò prima Kuria che teneva lo sguardo baso, poi sospirò e osservò nuovamente Deidara « Mi frega perché è la mia ragazza. »

L'artista biondo spalancò appena gli occhi, ma tornò subito in sé.

« La tua ragazza? »

Kuria strinse gli occhi, sentendo lo sguardo di Deidara su di lei.

« Esattamente. » disse Hidan, una nota seccata nella voce.

« Bene, vi auguro di stare insieme per tanto e senza tradimenti. » detto questo superò i due, uscendo dal covo.

Sasori sospirò « Permesso… » disse superando anch'esso la "nuova coppia".

I due ragazzi rimasero in silenzio, in piedi, l'uno accanto all'altra osservando chi il pavimento chi il vuoto.

« Stai solo peggiorando la situazione lo sai no? » ruppe il silenzio Hidan, stranamente serio. Lei rimase in silenzio e lui continuò « Forse non dovevo nemmeno accettare di aiutare… Avremmo evitato tutti questi casini se… »

« Lo so Hidan, lo so! » esclamò, le lacrime che solcavano nuovamente il suo viso mentre saliva di corsa nella sua stanza. Vi si chiuse dentro e si sedette dalla porta, raccogliendo le ginocchia al petto e nascondendo il viso.

Hidan sospirò e salì al piano di sopra, bussando « Kury? » ottenendo solo silenzio sospirò nuovamente e disse « Credo che appena Dei torna gli andrò a spiegare tutto io… Dato che tu non hai intenzione di farlo e…»

« …Ti prego Hidan, lasciami fare… Ti prometto che gli parlerò… Ho solo bisogno di tempo… Giuro che gli spiegherò tutto il prima possibile… »

« … »

« Ti prego… »
« ...Va bene… »