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Autore: Eliessa    19/02/2013    1 recensioni
Hai tutto e niente allo stesso tempo.
Hai affetto ed amore, ma non possiedi nessun oggetto all'ultima moda: nessun I-phone, nessuno I-Pod, nessuna borsa firmata.
Niente di niente. Tutto ciò che hai sono cose astratte.
Hai una famiglia fantastica ed una sorella che ami più di te stessa.
Ma un giorno capisci che tutto ha una fine.
Un giorno capisci che la vita non è una favola.
Un giorno capisci che chi ti sta accanto ti tradisce.
Un giorno scopri tante cose, ma quello che puoi fare è solo andare avanti per te e tua sorella.
Genere: Drammatico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: What if? | Avvertimenti: Tematiche delicate
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Notizie sconvolgenti


 
Milena, Sara e Fabio erano seduti a tavola e la maggiore tra le due sorelle era ancora rimasta stupita per la frase che aveva detto il padre.
Fabio non ha mai capito che Lavinia lo stava solo usando. Era una specie di passatempo.
Per lei era un modo di evadere dalla realtà, per lui una cosa seria.
Due modi di vedere la vita diversamente.
 
-Ma papà, come può essere? Tu ti sposi con Lavinia? No, non ci credo!-esclamò Sara.
-E invece si, non si discute.-rispose il padre.
-È qui che ti sbagli. Ora ne paliamo con calma. Papà tu non puoi sposarti con Lavinia. Come fai a non capire che quella è solo una donna crudele che ti sta usando? Mentre sta con te, sta con altri 10 uomini, ti sta usando solo per qualche notte di sesso ed ancora non te ne sei accorto. Ma come fai? Per non parlare di questi.-Sara prese il braccio della sorella che le era accanto e le alzò la manica della maglia. -Questi non se li è fatti cadendo dalle scale.-
-Ma non puoi neanche affermare che è stata Lavinia.-
-Ma perchè non ti svegli, papà! Non ti riconosco più, credimi.-
-Sara, tu vedi così Lavinia perchè pensi che prenderà il posto di tua madre, ma non sarà così. Non è come la stai dipingendo tu. Lavinia è una donna dolce.-
-Se per dolce intendi alzare le mani, non oso pensare che concetto che hai di violenza.-Ad un tratto qualcuno suona al campanello. Era la compagna di Fabio.
-Vado io.-rispose Milena. Dopo qualche attimo ritornò in cucina con la donna. Lavinia vedendo nel volto di Sara una faccia arrabbiata subito chiese -Ho interrotto qualcosa?-
-Si, e se mi fai il favore di uscire da quella stessa porta da cui sei entrata la mia serata sarebbe perfetta.-disse con calma apparente Milena.
-Ma Fabio, tu permetti che tua figlia mi parli così?-
-No, infatti. Sara rivolgi immediatamente le tue scuse.-continuò il padre sbattendo un pugno sulla tavola.
-Dalla mia bocca non usciranno mai le scuse per una donna del genere. Papà decidi, o Lavinia o noi.-La ragazza aspettò qualche attimo e non ricevendo alcuna risposta dal padre, tirò a sé la sorella ed insieme andarono nella loro stanza.
-Sara, tu pensi davvero che andare via di casa sia a soluzione migliore?-chiese Milena.
-Si Mì, lo penso davvero. Rimanere qui sarebbe un inferno. Un inferno, capisci? Vedrai che troveremo una soluzione.-
-Ma forse papà potrebbe cambiare se restassimo con lui.-
-No, per fargli cambiare idea dobbiamo prendere una decisione molto drastica. Sara, domani stesso dobbiamo andare via di casa.-
-Per andare dove? Ci hai pensato a questo? E soprattutto come vivremo? Chiederemo l'elemosina ai semafori?-
-Ti giuro che una soluzione la trovo, ma devi fidarti di me. Lascio la scuola se serve, lavorerò 24 ore al giorno per mantenerti, ma tu fidati di me.-Milena iniziò a piangere.
-Scusa, io non voglio piangere, ma...-
-Scc... Se ne senti il bisogno piangi pure. Io sono qui accanto a te.-E mentre Milena continuava a piangere abbracciata al corpo della sorella, dagli occhi di Sara scendevano delle lacrime.
Lacrime silenziose, invisibili agli altri, ma non a se stessa.
Doveva mostrarsi forte, doveva dare coraggio alla sorella e non poteva permettere che il suo lato più fragile e debole uscisse allo scoperto, soprattutto in quel momento.
Dopo qualche minuto Sara riprese a parlare.
-Prepara delle valigie con i tuoi vestiti, gli effetti personali e tutto quello che potrebbe serviti per scuola. Domani stesso andremo via.-
-Via? E dove?-
-Mi è venuta in mente un'idea.-Sara prese il telefono e chiamò la sua migliore amica, Luana. -Lù, ho bisogno di te più che mai. Potresti prestarmi quel monolocale che hai in centro, ovviamente pagherei l'affitto ai tuoi. Un modo lo trovo, te lo giuro. D'accordo, alle otto davanti casa mia. A domani bella.- La ragazza chiuse la chiamata. -Visto? Ho sistemato tutto. Ora però prepariamo le valigie.- La sorella annuì.
Due ore dopo, esattamente alle 22.58, Fabio entrò nella camera delle ragazze.
Sara e Milena, sentendo i passi dell'uomo, nascosero in tempo i trolley che erano aperti con delle coperte.
-Domani usciamo di casa alle dieci per andare in comune tutti quanti, mi raccomando, siate puntuali. Ah, Lavinia si ferma qui questa notte.-Disse conclusivo Fabio.
-Non c'interessa, ora per favore esci.-rispose Sara.
-Sara...-
-Esci ho detto! Vai via da questa stanza.-continuò urlando la ragazza. Fabio a quel punto senza replicare nulla uscì dalla stanza.
 
Il giorno dopo, le due sorelle si svegliarono alle sei.
Si prepararono per quella nuova giornata triste e felice allo stesso tempo.
Una volta pronte, Sara scrisse un biglietto che lasciò in bella vista, in modo tale che il padre al suo risveglio l'avrebbe letto subito.
"Te lo avevo detto o noi o lei. Dimenticati delle tue figlie."
Alle otto spaccate Luana era sotto casa dell'amica.
Sara e Milena uscirono senza fare il minimo rumore.
Una volta fuori salirono nell'auto dell'amica.
-Oggi non ti lascio. Andiamo al monolocale e parliamo.-
-Ma non avevi da fare con Gianluca?-
-Tu hai più bisogno di me.-Luana abbracciò l'amica, poi mise in moto e partì.
Quella mattina aveva inizio il nuovo futuro delle sorelle Tavessi.
   
 
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