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Autore: almostred    06/09/2007    5 recensioni
[ATTENZIONE:SPOILER EPILOGO DI DEATHLY HALLOWS]
Ron e Draco non avrebbero mai potuto immaginare che i loro figli sarebbero andati daccordo...Ma dopotutto é di una Weasley saccentona e di un Malfoy grifondoriano che stiamo parlando, mica pizze e fichi!Il primo incontro di Rose Weasley e Scorpius Malfoy.
Genere: Romantico, Comico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altro personaggio, Draco Malfoy, Ron Weasley
Note: nessuna | Avvertimenti: Spoiler!
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Allora gente!Ho finito da poco Deathly Hallows!E' stupendo, il mio preferito in assoluto!Come al solito Zia Jo non mi ha deluso. Mamma mia, quella donna è un genio!Comunque, visto che sono rimasta affascinata dall'epilogo, che a dire il vero avrei preferito più lungo,ho deciso di scrivere questa Shot su Rose e Scorpius. Questo è una specie di preludio. Qualche anno prima dell'epilogo. Ora, forse alcuni non saranno del mio stesso parere per la caratterizzazione di Scorpius, ma per me lui non assomiglia per niente di carattere a Draco. Anzi, l'opposto se possibile. Cavolo, ci voleva un Malfoy che rompe la tradizione Serpeverde no? ^_^

Comunque spero vi piaccia.

xxx

Marty


Could it be Magic





Baby I want you come, come, come into my arms

Let me feel the wonder of all of you

Could it be magic now, now, now and hold on fast

Could this be the magic at last”


Could it be magic-Take That




Ron camminava spedito per i corridoi del Ministero tirandosi dietro una bambina di circa 8 anni con i capelli di un rosso così acceso che si sarebbero potuti vedere ad un chilometro di distanza.

Era decisamente seccato.

Hermione era ancora in riunione ed era lei che avrebbe dovuto tenere Rose quella mattina, mentre lui era al lavoro. Non che avere con se la bambina lo scocciasse. Anzi, Ron adorava sua figlia.

Solo che il Ministero non era esattamente il parco giochi ideale per una bambina di otto anni. Oltretutto tutti i membri della famiglia sembravano essersi volatilizzati, tanto che Ron cominciava a sospettare che stessero organizzando qualcosa per il suo compleanno di domani.

E dire che aveva espressamente detto che non voleva nessuna festa!Che parenti degeneri.


“Papi, dove andiamo?”

“Nel mio ufficio piccolina, papà ha del lavoro da sbrigare.”


La bambina annuì seriamente come se avesse capito già che lavoro aspettava il padre.


“Vai a catturare i cattivi?”


Ron rise, girandosi un attimo a guardare sua figlia che lo fissava con gli occhi spalancati. Aveva gli occhi esattamente uguali a quelli di Hermione ed era anche sveglia come lei. In effetti l'unica cosa che aveva preso dal padre erano i capelli rosso fiammante.


“No, piccola, oggi no. I cattivi hanno fatto sciopero oggi.”

“Ma papi, i cattivi non possono fare sciopero, non è un vero lavoro e poi per che cosa dovrebbero protestare scusa?”


Come volevasi dimostrare, l'aveva smontato in un attimo. Del resto,non è cosa da tutti sapere cos'è uno sciopero ad otto anni.


“Hei Weasley, non sapevo che oggi fosse la giornata del papà.”


Ron cercò di controllarsi, doveva dare il buon esempio alla bambina, no? Non poteva mica saltare addosso a quel pallone gonfiato e riempirlo di botte davanti a tutti. Hermione l'avrebbe ucciso.

Alzò con calma gli occhi sul nuovo venuto che esibiva un sorrisetto insopportabilmente strafottente.


Draco Malfoy non sembrava cambiato di una virgola dagli anni della scuola. Si era solo fatto più alto e meno dispettoso, ma restava sempre un grandissimo rompiscatole.


Prima che Ron potesse rispondergli a tono però un ragazzino biondo che doveva avere all'incirca la stessa età di sua figlia, si avvicinò a Draco e gli tirò l'orlo della giacca.


“Papà, io dovrei andare in bagno. Mi accompagni?”


Ron sorrise, cogliendo la palla al balzo.


“Hei Malfoy, non sapevo che oggi fosse la giornata del papà anche per te.”


Draco Malfoy arrossì di rabbia. Non poteva permettere a un Weasley di insultarlo in quel modo.

Si chinò su figlio e gli diede un leggero scappellotto.


“Scorpius, quante volte ti ho detto che devi imparare ad essere autonomo!?E di non importunarmi mentre sto parlando con altri signori?!Ma insomma, perché devi assomigliare in tutto e per tutto a tua madre?!Ora sta buono qui.”


Il bambino chiamato Scorpius si imbronciò ma annuì al padre, massaggiandosi la testa.


“Malfoy!Non si trattano così i bambini, non te l'hanno insegnato?”


“Weasley, faresti meglio a tenere quella fogna chiusa, solo perché non siamo più nemici non significa che ho smesso di odiarti!”


“Oh, che paura!Ma senti un po', come fai tu ad avere un figlio?No, perché mi sembra davvero strano che qualche donna abbia deciso di sposarti, volontariamente...”


“Beh, io almeno me la sono trovata da solo la moglie, invece tu avevi quella zannuta della Granger che ti sbavava dietro dal primo anno!L'unica, che potrebbe sbavare sopra ad un tipo come te!”


“Malfoy, insulta pure me, ma non provare a insultare Hermione altrimenti ti spacco quel bel faccino che ti ritrovi. Poveraccio tuo figlio, costretto a sopportarti dalla mattina alla sera!”


“Non preoccuparti, Weasley se io avessi avuto te come figlio avrei preferito darti in adozione piuttosto che tenermi una specie di dalmata bianco e rosso.”


“Ora basta, mi sono stancato di ascoltare le tue ciance da poppante, andiamo Rose!”


Ron, ancora fumante di rabbia si giro a guardare sua figlia,o meglio, il posto dove avrebbe dovuto esserci sua figlia. Impallidì.


“Rose?Piccola dove sei?Rose!?”


Malfoy se la rideva, tutto contento di aver trovato un motivo per prendere ancora in giro Weasley.


“Ma come puoi perderti anche tua figlia, sei patetico Weasley!Scorpius è molto più ubbidiente!Vero Scorpius?”


Malfoy, se possibile, divenne ancora più pallido, dopo aver scoperto che anche suo figlio era sparito.


Ron e Draco si guardarono e iniziarono subito a darsi la colpa a vicenda.

Proprio un bel modo di iniziare la giornata.


***



Rose Weasley osservava con curiosità il ragazzino davanti a lei. Sembrava essere perfino più pallido di lei e aveva degli occhi di un azzurro così intenso che sembrava di guardare il cielo.

Il bambino chiamato Scorpius volse lo sguardo dal padre su di lei, e Rose fece finta di stare osservando il muro accanto a lui, arrossendo.

Dopo qualche secondo, si decise a fare un passo avanti e a tendergli la mano. Dopotutto non era mai una cattiva cosa farsi nuovi amici, anche se suo padre non sembrava molto amico del padre del ragazzino.

Scorpius esitò un po', lanciando un occhiata al padre, ma poi prese la mano della ragazzina e la strinse.


“Scorpius Malfoy.”

“Rose Weasley. Senti Scorpius, ho sentito che dovresti andare in bagno. Se vuoi ti ci accompagno io, lo so dov'è.”


Il ragazzo spalancò gli occhi arrossendo e lanciando un altra furtiva occhiata al padre.


“Ehm, veramente no, non ti preoccupare.”

“Ma dai, non ti vergognare!E' una cosa normale. E poi loro sono troppo impegnati a litigare per notarci. Su vieni!”


Rose iniziò a camminare spedita verso la fine del corridoio mentre Scorpius esitava ancora un po'.

Poi il ragazzino si decise e lanciando un ultima occhiata ai due uomini che stavano ancora litigando accanitamente, raggiunse quella strana bambina.


“Hei, aspettami. Ma sei proprio sicura di sapere dov'è?”


Lei si girò a guardarlo mentre camminavano fianco a fianco.


“Ah, finalmente ce l'hai fatta a deciderti!Ma certo che si, conosco questo piano benissimo perché sia mamma che papà lavorano qui e ci vengo molto spesso con loro. Invece tuo papà dove lavora?”


“Mio papà anche lavora qui, però lui non mi porta mai con se. Dice che sono solo un peso.”


Scorpius abbassò lo sguardo con aria triste.

Sul viso di Rise apparve un espressione indignata.


“Ma che padre degenere!Mio padre non direbbe mai una cosa del genere! Comunque secondo me scherza. Prova a chiederlo a tua madre, lei sicuramente lo sa.”


Il biondino annuì, decisamente risollevato.


“Si, gliel'ho già chiesto e mia mamma dice che papà è fatto un po' così, però quando vuole sa essere un uomo d'oro. Mio padre dice che io ho preso tutto da mia mamma mentre a lui gli assomiglio solo fisicamente. Mia mamma lo comanda a bacchetta mio padre!”


Scorpius gonfiò il petto, fiero di somigliare a sua madre. Suo padre era troppo freddo per i suoi gusti. Rose gli sorrise caldamente, facendolo arrossire.


“Si, anche mia madre è fatta così!Ed è strano perché lei è più piccola di papà però riesce sempre a fargli fare quello che vuole!Papi dice che io sono uguale a lei e che ho il suo stesso cervello. E che a Hogwarts sarò sicuramente la migliore del mio anno. Tu a che casa vorresti stare?Io sono quasi sicura che andrò a Grifondoro, anche se mancano ancora quasi tre anni. Ci sono stati tutti e due i miei genitori e anche i miei nonni e i miei zii.”


Scorpius si morse le labbra. Lui non aveva idea in casa voleva stare.


“Ecco, mio padre dice che io devo finire a Serpeverde, ma io non sono molto convinto di voler stare in quella casa...Mio padre dice anche che Grifondoro è la casa degli smidollati che si spacciano per coraggiosi, e che se finisco a Grifondoro sarà molto arrabbiato.”


La ragazzina assunse un espressione agguerrita. Ma come si permetteva quel signore antipatico di decidere per il figlio!Ma che modi!


“Prima di tutto Grifondoro è una grande casa, e non ci sono gli smidollati ma semplicemente gli arditi e i puri di cuore. Secondo, non puoi lasciare che tuo padre decida per te!Per me tu finirai a Grifondoro!Sei buono e gentile e simpatico, coraggioso non lo so però sono sicura che non andrai di certo a Serpeverde!”


Rose arrossì dopo la sua replica appassionata. E anche Scorpius diventò di un bel color porpora sulle sue guance pallide. Nessuno gli aveva mai fatto così tanti complimenti


“Ehm, g-grazie. Manca molto al bagno?”


“N-no. Ecco è proprio qui, ti aspetto fuori.”


“Si, grazie”


Scorpius entrò nel bagno e Rose si appoggiò alla parete con il cuore che le batteva forte. Che diavolo le succedeva?Non aveva corso e a meno che non stava avendo un infarto, il cuore non avrebbe dovuto minacciare di uscirle dal petto. E poi le guance!Perché andavano a fuoco?

Ma non ebbe tempo di rifletterci ancora su, perché una voce profonda la chiamò nel momento stesso in cui Scorpius usciva dal bagno con un espressione decisamente sollevata.


“ROSE!Che diavolo ci fai qui con questo piccolo teppistello e perché ti sei allontanata da me mentre stavo discutendo con quel signore?”


“Papà!Non è un teppistello e per tua informazione-”


“SCORPIUS!Come hai osato disubbidire ai miei ordini?”


“Ma papà-”


Ron si girò verso Draco, che stava rimproverando il figlio, con espressione trionfante.


“Ah ah, avevo ragione!E' colpa di tuo figlio che ha convinto mia figlia ad allontanarsi!Del resto non mi sarei aspettato niente di meno da un Malfoy!”


“Ma come osi!Caso mai è tua figlia che ha convinto mio figlio a disubbidire agli ordini che gli avevo dato!”


“No, papà!E' colpa mia!”


Scorpius si era messo di fronte al padre e aveva coraggiosamente alzato gli occhi.


“Ho convinto io Rose ad allontanarsi per accompagnarmi in bagno, visto che non sapevo dov'era...”


Rose lo guardò sorpresa. Perché si stava prendendo la colpa?Non era certo lui che l'aveva convinta a lasciare suo padre, semmai il contrario...


Ron lo guardò incerto da tutta quella sincerità, ma poi sembrò convincersi che era solo un modo per scampare la punizione, così riprese il cipiglio arrabbiato e guardò Malfoy con aria di sfida.

L'uomo se ne stava a guardare scioccato suo figlio, che aveva appena difeso una Weasley.


“Io te l'avevo detto. Mia figlia non farebbe mai una cosa del genere!”


“Oh, io credo che invece lo farebbe solo che stavolta c'è andato di mezzo mio figlio. E, Scorpius, sta certo che la punizione arriverà, e anche severa!Ti aspetta un'intera settimana senza Quiddich!”


Scorpius strabuzzò gli occhi. Un intera settimana?Ma suo padre era diventato pazzo o cosa?


“Ma papà-”


“Solo una settimana!Ma io gliene avrei date almeno due!E poi poi scusa, che razza di nome è Scorpius?”


“E' un nome illustrissimo, caro il mio plebeo. Non è colpa mia se tu non sai assolutamente nulla di nomi....”


Rose guardò suo padre con aria disperata, mentre lui si rimetteva a litigare con l'uomo biondo.

Voltò lo sguardo verso Scorpius che se ne stava imbronciato a guardare i due litiganti.


“Scusa, mio padre non è sempre così...comunque...”


La ragazzina fece un passo verso di lui, arrossendo.


“...grazie per esserti preso la colpa, è stato un gesto molto coraggioso.”


Si avvicinò al ragazzino e gli diede un timido bacio sulla guancia, per poi scattare via arrossendo e guardando il pavimento.


“Papà andiamo dai!Altrimenti farai tardi!”


E così dicendo la bambina prese una manona di sua padre e lo trascinò via.


“Rose ma che diavolo?!-”

“Sta zitto e cammina. Hai litigato abbastanza per oggi!”


Scorpius li guardò allontanarsi, rosso come un peperone e con un sorriso alquanto stupido sulle labbra.


“M-ma f-figurati.”

Sussurrò debolmente benché sapesse che lei ormai era troppo lontana per poterlo sentire.


“Scorpius che diavolo fai!Parlare e andare in giro con una Weasley!Ma che male ho fatto io per avere un figlio del genere?!”


Eppure, nonostante tutto quello che il padre stava dicendo sui Weasley mentre lo trascinava via, Scorpius non poté fare a meno di pensare che questi Weasley non erano poi così male, specialmente se questa si chiamava Rose, aveva una cascata di capelli rossi e due grandi occhioni castani.






  
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