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Autore: Idra_31    19/02/2013    20 recensioni
Larry AU. High school AU, per essere precisi. Per essere ancora più precisi vi dirò che in questa storia i nostri ragazzi entreranno a far parte del glee club della loro scuola e diventeranno amici, ovvio. E non solo. Perché in qualsiasi dimensione Harry e Lou sono destinati a stare insieme, no? Have fun!
Genere: Generale, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Harry Styles, Louis Tomlinson, Un po' tutti
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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larry 22

Giuro che alla fine del capitolo mi vorrete bene e mi perdonerete l'ennesimo ritardo. Stavolta è stata colpa della connessione (che per ora c'è ma temo che da un momento all'altro sparisca di nuovo. Io domani devo vedere i Brits, perché non lo capisce?!). Penso sia opportuno dirvi subito quale canzone cantano i ragazzi in questo capitolo: si tratta di You Give Love A Bad Name dei Bon Jovi. Vi linko il video così potete sentirla (attenzione!, video ad alto contenuto di fighezza ): https://www.youtube.com/watch?v=KrZHPOeOxQQ

Qui testo e traduzione:  http://canzonimetal.altervista.org/you-give-love-a-bad-name-bon-jovi/



Mi sono fatto un'idea delle parti da assegnarvi nella canzone”, annuncia Savan, sventolando un plico di fogli. “Che ne dite di iniziare a provare per vedere come suona?”.

Il professore consegna a ognuno dei membri del glee club un foglio con stampato il testo della canzone e sui margini i nomi di quelli che dovranno cantare.

Uhm, bene, canto la prima strofa da solo”, nota Harry.

Almeno tu canti”, osserva Ed, risentito. 

Harry si affretta a cercare il nome del suo amico sul foglio e scopre la minuscola parte riservata a Ed e Louis alla fine della canzone.

Poteva andarti peggio”, cerca di consolarlo. “Josh non ha neanche mezzo assolo”.

Ed sbuffa, seccato.

Se è per questo neanche Alice. Ora tu dimmi se questa non è un'ingiustizia”.

Harry scrolla le spalle.

Non potevamo mica cantare una frase l'uno. Sarà per la prossima volta”, commenta.

Ed gli rifila una gomitata.

Parla quello che canta un'intera strofa”.

Ehi, è una bella responsabilità!”, protesta Harry, per nulla convinto. In realtà è onorato che Savan gli abbia assegnato il primo assolo, ma allo stesso tempo ha paura di mandare tutto a puttane. Fortuna che il video è registrato e avranno tempo di perfezionarlo.

Prendete le vostre sedie e mettetele in cerchio al centro della stanza”, ordina Savan, armeggiando con lo stereo. Dopo che tutti hanno trascinato le proprie sedie dove Savan ha indicato loro, il professore mette in mezzo lo stereo e si siede per terra, incrociando le gambe.

Adesso farò partire la base e ognuno canterà la propria parte. Non mi importa che sia perfetta, per il momento, voglio solo constatare quanto il pezzo che ho scelto per voi vi si addica”.

Un po' tutti si schiariscono la voce tossendo. Harry avverte Niall fremere al suo fianco.

Scusami in anticipo”, gli dice, sporgendosi verso di lui.

Niall ridacchia.

Non devi chiedere scusa a me, ma a Jon Bon Jovi!”.

Harry scoppia a ridere, poi nota con la coda dell'occhio che Louis  lo sta fissando. Ricambia lo sguardo, sforzandosi di sorridere. Louis gli fa l'occhiolino e si volta a parlare con Zayn. Harry avvampa. Gli basta così poco ormai.

Pronti?”, domanda Savan, con un dito sul tasto play. “Si parte”.

Shot through the heart and you're to blame-”

La canzone inizia senza un'intro, perciò sono tutti un po' spiazzati e fondamentalmente Niall è l'unico a cantare, quando avrebbero dovuto cominciare in coro.

Darlin', you give love a bad name”, canta subito dopo Zayn, un po' in ritardo rispetto alla musica.

Durante la parte strumentale Savan non stacca gli occhi da Harry e per fortuna gli da l'attacco quando tocca a lui. Harry stringe il foglio tra le mani, la strofa ormai memorizzata perché nei giorni precedenti ha ascoltato la canzone un'infinità di volte per prenderci confidenza.

An angel's smile is what you sell, you promise me heaven, then put me through hell, chains of love got a hold on me, when passion's a prison, you can't break free”, canta, gongolando come un'idiota perché sì, anche questa canzone gli fa pensare a Louis.

Oh, you're a loaded gun, yeah oh, there's nowhere to run, no one can save me the damage is done”, continua Liam, non riuscendo a stare fermo sulla sedia.

Shot through the heart and you're to blame, you give love a bad name, I play my part and you play your game, you give love a bad name, you give love, a bad name”, cantano tutti in coro, stavolta sul serio.

Entro la fine della canzone stanno tutti ghignando di felicità. Come prima volta è stata un successo e se si mettessero di impegno potrebbero farcela veramente a farsi selezionare per le Regionali.

Frenate gli entusiasmi, che ne avete di strada da fare”, afferma, infatti, Savan.

Adesso via queste sedie e fatemi vedere come vi muovete!”.


*

Harry e Louis scendono dall'autobus ridendo. Harry non si ricorda quando, come e perché abbiano iniziato a ridere, ma non riescono a smettere. Alcuni passanti li fissano, ma loro non se ne curano e continuano a sghignazzare, spintonandosi giocosamente.

Lou, finirai sotto una macchina!”, esclama Harry, correndo dietro all'altro ragazzo che saltella in mezzo alla strada.

Louis lo ignora. Harry lo raggiunge e lo trascina per la maglia sul marciapiede.

Non vorrai farti ammazzare proprio oggi?”, domanda, continuando a trattenerlo, non sia mai che Louis scappi e torni a fare il deficiente.

Perché? Oggi è un giorno speciale?”, ribatte Louis, a corto di fiato.

Ci sono molte ragioni per cui Harry vorrebbe rispondere di sì, ma non può confessare nessuna di queste ad alta voce.

Oggi Louis indossa il suo maglione bronzo con le trecce, che Harry adora più di quanto sia lecito; oggi Louis ha dimenticato a rasarsi e il filo di barba sulla sua mascella eccita Harry più di quanto dovrebbe; oggi Louis lo ha invitato a casa sua e staranno nella sua camera e ci sarà un letto dove Harry non vede l'ora di stendersi placidamente e già pregusta il momento in cui Louis si accoccolerà al suo fianco e affonderà la testa nell'incavo del suo collo e magari poserà di nuovo le sue labbra sul suo pomo d'Adamo e – Harry sta letteralmente vibrando d'anticipazione.

Haz, ti ho fatto una domanda”, afferma Louis. “Vabbe', lascia stare”.

Louis si piega per aprire lo zaino in cerca delle chiavi di casa mentre Harry si gode il panorama del suo sedere stretto in un paio di skinny jeans. Dovrebbero essere illegali, pensa, mentre l'altro ragazzo continua a frugare nello zaino.

Trovate!”, esulta Louis, stringendo in mano il mazzo di chiavi. Poi apre la porta e fa cenno a Harry di entrare in casa.

Ci sono i tuoi?”, domanda quest'ultimo.

Mia madre e Mark sono al lavoro e le mie sorelle dovrebbero essere qui da qualche parte”, risponde Louis, invitandolo a salire le scale.

Quindi finalmente le conoscerò?”, chiede Harry, curioso. Deve ammettere che avrebbe sinceramente voglia di incontrarle, dal momento che ne ha sentito tanto parlare.

Non so quanto ti convenga”, lo avverte Louis, con un sorriso malizioso.

Perché?”.

Perché si innamorerebbero di te e non ci sarebbe verso di staccartele di dosso”.

Harry ridacchia e lo segue in camera. Louis si chiude la porta alle spalle e molla lo zaino sulla sedia.

Quindi cerchiamo di fare meno casino possibile così non ce le ritroviamo tra i piedi”, continua.

Credevo le adorassi”, osserva Harry, appoggiandosi al muro. Louis non lo ha invitato a sedersi e l'unica sedia disponibile è ormai occupata dallo zaino e gettarsi sul letto come se fosse a casa sua gli sembra quantomeno inopportuno.

Ovvio che le adoro, ma non vorrei che ti spaventassero...o che tu spaventassi loro”.

Harry scoppia a ridere.

Faccio così paura alla gente?”.

A me ne fai abbastanza”, commenta Louis, tirandolo per un gomito verso il letto. Harry ha un brivido di anticipazione.

Tu non hai caldo?”, domanda, per allentare la tensione. La propria, almeno.

Louis solleva un sopracciglio.

Haz, siamo in menopausa?”, chiede, cominciando a slacciargli la camicia senza chiedergli il permesso. Harry lo lascia fare perché gli piace guardare le sue mani che lo spogliano, con calma e un po' di esitazione. Quando ha finito Harry si toglie la camicia e la lancia sulla sedia, rimanendo in t-shirt, poi si stende sul letto. La sua attenzione è catturata da un poster sul muro.

Anche a te piacciono gli Script?”, domanda.

Louis si stende al suo fianco.

Tantissimo! Sono stato al concerto che hanno fatto a Manchester due anni fa”, replica. 

Harry quasi soffoca per l'esclamazione di sorpresa che gli sfugge dalla labbra.

Davvero? C'ero anch'io!”, esclama.

Louis fa un ampio sorriso.

Allora era destino”, dice.

"Cosa?", domanda Harry,

"Noi", risponde con enfasi l'altro ragazzo.

Harry prova a trattenere il sorriso che sta nascendo agli angoli della sua bocca.

Non credo a cose come il destino”, afferma, anche se a eventi come questo non saprebbe che altro nome dare.

E a cosa crede Harry Styles?”, domanda Louis, facendoglisi più vicino.

Harry non ci ha mai pensato particolarmente. É sempre stato abbastanza certo delle cose in cui non crede, ma quali sono quelle in cui crede?

I believe in a thing called love”, canticchia, perché non gli viene in mente niente di intelligente da dire.

Louis si nasconde il viso tra le mani, ridendo.

Scontato, Haz, scontatissimo”, lo prende in giro, ma sembra segretamente compiaciuto.

Harry lo punzecchia  sulla spalla con un dito.

E tu in cosa credi, sentiamo”.

Louis torna serio.

Io credo nelle fate. Lo giuro! Lo giuro!”, declama solennemente.

Harry gli scoppia a ridere in faccia.

Hai un po' la sindrome di Peter Pan, in effetti”, osserva, dopo un po', immaginando Louis in calzamaglia verde e se stesso in camicia da notte svolazzare per i cieli. Quando si rende conto di essersi auto affibbiato il ruolo di Wendy ci manca poco che scoppi a ridere di nuovo, istericamente.

Perché sindrome, poi?”, esclama Louis, indignato. “Cosa c'è di male nel voler restare bambini per sempre?”.

Harry prova un istintivo slancio di ammirazione e affetto per l'altro ragazzo.

Se parto con un'altra canzone mi uccidi?”, domanda, ridacchiando.

Louis gli pizzica una guancia.

A cosa pensavi?”.

When I'm lyin' in my bed at night, I don't wanna grow up”, inizia a cantare Harry, “nothing ever seems to turn out right, I don't wanna grow up. How do you move in a world of fog that's always changing things, makes wish that I could be a dog-”.

Mio piccolo punk!”, lo prende in giro Louis, scompigliandogli i capelli.

Harry ride, rilassato e felice, e vorrebbe stare così per sempre, per sempre.

Louis poggia la testa su un gomito e lo guarda negli occhi, sorridendo quietamente. Harry sostiene il suo sguardo, con il cuore in gola. É uno di quei momenti in cui, se fosse più ardito, direbbe a Louis delle sciocchezze del tipo sono pazzo di te o ti prego, baciami. Ma Harry non è uno che di solito fa il primo passo, anzi, non lo fa mai, e questa è la sua benedizione ma a volte può essere anche una condanna.

Louis fa scorrere gli occhi sul suo viso, poi sul collo, e infine si ferma sul braccio.

Ho un'idea per il tuo prossimo tatuaggio”, afferma.

Harry segue il suo sguardo fino alla stella tatuata che sporge dalla manica della sua t-shirt, che gli ricorda quel pomeriggio passato con Louis, il rumore dell'ago elettrico, l'odore stantio della stanza e la mano di Louis stretta alla sua fino al momento imbarazzante e al crollo psicologico ancora inspiegabile dell'altro ragazzo.

Sarebbe?”.

Louis si sporge a prendere qualcosa dal cassetto del comodino e lo spostamento provoca un vuoto all'altezza del petto di Harry che lui definirebbe nostalgia se non fosse così ridicolo perché Louis è a meno di un metro da lui e non può mancargli già.

L'altro ragazzo gli sventola sotto il naso un pennarello.

Cosa vuoi farci con quello?”, domanda Harry, sospettoso, ma almeno Louis è tornato al suo fianco e se volesse potrebbe impiastricciargli tutta la faccia col pennarello, basta che stia vicino a lui.

Disegnarti il tuo nuovo tatuaggio”, annuncia Louis, sporgendosi per afferrargli il braccio. Harry fa per scansarsi, più per provocarlo che per reale desiderio di evitare l'altro ragazzo, anche perché sarebbe assurdo, lui vuole, lui desidera avere le mani di Louis addosso.

Sta' fermo, Haz”, gli impone Louis, afferrandolo per una spalla. Harry scivola via dalla sua presa, ridendo come un idiota senza una ragione. Louis gli prende le spalle con tutte e due le mani e lo schiaccia contro il materasso.

Ti prometto che non disegnerò un pene”, afferma, guardandolo negli occhi.

Giuri che non sarà niente che gli assomigli anche vagamente?”, scherza Harry.

Louis annuisce solennemente.

Croce sul cuore”.

Harry si rilassa sotto le mani dell'altro ragazzo che sono calde ma gli mandano brividi lunga la schiena e lui non dovrebbe eccitarsi per così poco.

Adesso fammi lavorare”, dice, prima di mettersi a cavalcioni su di lui.

Harry trattiene il respiro quando il cavallo dei pantaloni dell'altro preme contro il suo e Louis non poteva scegliere posizione migliore. L'altro si piega su di lui e gli immobilizza il braccio.

Fermo, mi raccomando”, ordina, voltando la testa per incontrare i suoi occhi.

Harry rabbrividisce quando la punta fredda del pennarello tocca la sua pelle. Louis la fa scorrere sul suo braccio con movimenti studiatamente lenti. Harry sposta la testa per sbirciare cosa stia facendo.

Non guardare”, gli intima Louis.

Non stai scrivendo il tuo nome, vero?”.

Una specie”.

Harry è elettrizzato al pensiero di avere impresso il nome di Louis sulla sua pelle per sempre. Cosa ci sarebbe di più simbolico? Louis è sempre, sempre, nella sua mente, anche quando non è con lui, anche quando non ci dovrebbe essere, nei momenti meno opportuni della giornata, quando Harry sta facendo colazione, per esempio, e sua madre gli sta parlando e lui non la sta ascoltando perché perso a ricordare la sensazione del sedere di Louis premuto contro la sua erezione; oppure quando sono al glee club e lui dovrebbe essere concentrato sulla canzone e invece è rapito dalla mascella di Louis e dal suo accenno di barba lasciato lì per farlo impazzire; o ancora quando sta guardando la TV e la domanda di un quiz gli ricorda il nome della marca di mutande che Louis indossa sempre e a Harry si annebbia la vista e tutto quello che vede davanti ai suoi occhi è la striscia di peluria, sottile e a malapena accennata, che una volta ha scorto sull'addome di Louis quando si è stiracchiato e la sua maglia si è sollevata.

E adesso la mascella di Louis è lì a portata di mano, anzi, a portata di bocca e Harry non esita a morderla, perché fa parte del piano, perché si vive una volta sola, perchè voglio scoparmi Louis qui adesso e per sempre.

Louis emette una specie di gemito, non di dolore né di fastidio.

Haz, che ti prende?”, domanda, sistemando il tappo al pennarello e rimettendosi ritto, e c'è quella luce maliziosa nei suoi occhi che fa uscire pazzo Harry e lo rende coraggioso e stupido.

Voglio morderti”, afferma, infatti, la voce roca per l'adrenalina e l'eccitazione.

Louis sembra genuinamente colpito e interessato ed entusiasta, forse. Qualunque cosa sia, Harry ormai è deciso a portare il suo piano al livello successivo. Fanculo.

Voglio morderti e baciarti e toccarti e farti qualunque altra cosa che non si potrebbe fare ma io la voglio fare perchè non ce la faccio più, Lou, ti prego”, mugola, spingendo il proprio bacino contro quello dell'altro ragazzo. 

Louis freme e chiude per un millesimo di secondo gli occhi.

Haz”, sussurra e Harry non capisce se sia un avvertimento o una preghiera o un'imprecazione, ma gli importa così poco ormai perché Louis non può, non deve, mettersi a cavalcioni su di lui ed essere così vicino e invitante e provocante, e non aspettarsi che Harry reagisca. Louis non può vivere e non aspettarsi che Harry reagisca, a un certo punto.

Louis è ancora immobile - le sue cosce strette intorno ai fianchi di Harry e gli occhi sgranati - e trema un po', stringendo i pugni. Harry fa scivolare le mani sotto la sua maglia e il contatto con la pelle liscia e calda dell'altro ragazzo gli fa mancare il respiro.

Lou”, mormora, accarezzando coi pollici i fianchi dell'altro. “Lou, ti prego, non ho mai implorato nessuno in vita mia ma sto perdendo il senno e se lo vuoi anche tu ti pre-”.

In una frazione di secondo Louis gli ha preso il volto fra le mani e ha premuto le proprie labbra contro le sue. Harry chiude gli occhi e affonda le unghie nella carne dell'altro così forte da farlo gemere e espirare forte dal naso. Louis bacia la sua bocca con una tale foga e intensità e bisogno che a Harry tremano le gambe e se non fosse disteso su un letto non avrebbe retto al connubio di sensazioni che lo travolge. Harry è accaldato ed eccitato e vorrebbe avere Louis dappertutto, come se non gli bastasse che l'altro stesse divorando la sua bocca, e rischia letteralmente di venire all'istante quando Louis passa la lingua sul suo labbro inferiore e comincia allo stesso tempo a far ondeggiare il bacino, su e giù, con una lentezza calcolata, o forse no, ma cosa importa perché Harry gli è subito dietro e asseconda il suo ritmo, lasciando che la lingua di Louis scivoli nella sua bocca. Gli sembra di sognare e che tutto questo possa finire da un momento all'altro e vorrebbe rallentare ma le spinte di Louis si fanno sempre più veloci e la sua lingua più insistente e Harry adora la sua lingua e vorrebbe che Louis non la smettesse mai, mai, di baciarlo. Louis si stacca un attimo dalla sua bocca e Harry lo segue istintivamente con la testa, ma Louis gli poggia le labbra sul' orecchio - le sue labbra umide della saliva di Harry e arrossate - e sussurra “Harry, ti voglio così tanto che non puoi neanche immaginare”, prima di sistemarsi meglio su di lui e far aderire completamente le loro erezioni e fiondarsi di nuovo sulla sue labbra. Harry graffia la schiena dell'altro solo per sentirlo gemere nella sua bocca e sente che sta per venire ma non vorrebbe ancora, è troppo presto, eppure è così eccitato, è come se avesse trattenuto la sua eccitazione per mesi e adesso finalmente, finalmente

Louis lascia andare la sua bocca ansimando e affonda la testa nel suo collo e lo lecca e lo morde e lo lecca di nuovo, artigliando con una mano i suoi capelli e strattonando la sua testa di lato - per farsi spazio - e continua a mordere e a leccare, mentre Harry boccheggia e percorre la schiena di Louis con le sue mani che non sanno dove fermarsi, perché vorrebbe toccare Louis dappertutto. Louis ritorna sulla sua bocca e la sua lingua gioca di nuovo con quella di Harry freneticamente e i suoi polpastrelli scavano solchi sulla sua testa e la sua erezione preme su quella di Harry veloce, sempre più veloce. Louis rantola e lascia scivolare la testa sulla spalla di Harry. Qualche secondo dopo, Harry serra gli occhi ed emette un verso roco direttamente nell'orecchio di Louis.

Il corpo dell'altro ragazzo si rilassa contro il suo. Harry gli accarezza i capelli.

Da quanto?”, gli domanda e spera che l'altro capisca senza bisogno di altre parole.

Da sempre”, replica Louis, il naso contro il suo collo e gli occhi ancora chiusi, “da fottutamente sempre”.

Qualcuno batte un colpo alla porta e Louis è immediatamente in piedi, come se fosse stato punto da qualcosa. Harry si sente sudato e appiccicoso nelle mutande e parecchio a disagio.

Aspetta un attimo!”, urla Louis, sistemandosi i capelli e non riuscendo a stare fermo con le mani.

Lou, c'è El di sotto”, afferma la voce di una ragazzina.

Ok, Lottie, fa-falla salire”, balbetta Louis, fiondandosi in bagno.

Harry si alza dal letto e controlla che non ci sia nessuna macchia sul cavallo dei suoi pantaloni. Non riesce a credere a quello che è appena successo e il cuore gli martella ancora nelle orecchie e se qualcuno gli parlasse in questo momento non capirebbe una singola parola, perché tutto ciò a cui riesce a pensare è Louis mi vuole, Louis mi vuole, Louis mi vuole 'non posso immaginare quanto', ma deve essere più o meno quanto lo voglio io, più o meno - più o meno?

La maniglia della porta ruota e Harry si ritrova davanti Eleanor Calder e la sorella di Louis che sbuca dietro la sua schiena.

Sai perché diamine Lou non risponde mai al cellulare?”, domanda la ragazza con tono stizzito. Harry scuote la testa incapace di proferire parola e si porta le mani sul cavallo dei pantaloni a coprire la macchia che non c'è, ma non si sa mai, il segno di quello che hanno fatto, qualsiasi segno, potrebbe essere evidente. E se non lo è sui suoi pantaloni lo sarà sulla sua faccia e Harry deve calmarsi, respirare e calmarsi.

Tutto bene?”, domanda El, leggermente preoccupata.

Sì, certo, sì. Perché?”, biascica Harry. 

Eleanor gli dedica uno sguardo stranito e domanda “Che fine ha fatto Lou?”.

Proprio in quel momento Louis fa capolino dal bagno in camera.

Ehi, El”, mormora avvicinandosi all'altra ragazza e sfiorandole le labbra con le proprie per una frazione di secondo.

Cosa stavi facendo di così importante da non poter rispondere al cellulare?”, si lamenta Eleanor. 

Louis avvampa ed è palese che stia cercando in tutti i modi di evitare lo sguardo di Harry.

Niente! Ho la suoneria disattivata”, spiega.

Avete finito di fare le vostre cose?”, domanda la ragazza, spostando lo sguardo da Louis a Harry.

Certo, Harry stava proprio per andarsene”, replica Louis, spingendo Harry verso la porta.

Sì, stavo-”.

Lottie, accompagna Harry di sotto, per favore”, ordina Louis alla sua sorellina.

La ragazzina annuisce e fa cenno a Harry di seguirla. Mentre scendono le scale – e Harry deve concentrarsi su ogni singolo scalino per evitare di ruzzolare giù – sente Lottie ridacchiare.

Io non sono stupida come quell'altra”, afferma.

Harry afferra il corrimano e si blocca nell'atto di scendere l'ultimo scalino.

Cioè?”, domanda con un filo di ansia.

So cosa avete fatto”.

Harry si sente improvvisamente in una specie di film dell'orrore, sotto lo scrutinio degli occhi di Lottie, il suo sguardo furbo e le sue frasi quasi minacciose.

Capisco Lou meglio di quanto lui creda e sono anche più sveglia di quanto lui creda”, continua la ragazzina.

Buon per te”, borbotta Harry, cercando di fuggire verso la porta. 

Lottie lo afferra per un polso.

Non l'ho mai visto stare così male come in questo periodo quindi per favore aiutalo tu”, implora.

Harry rimane pietrificato e non sa cosa dire e non capisce di cosa diavolo stia parlando l'altra.

Ok”, balbetta, accondiscendente.

Lottie lo lascia andare.

Grazie”, mormora, regalandogli un sorriso.

Harry esce di casa e corre verso la fermata. Una volta sull'autobus al primo brivido di freddo si rende conto di aver lasciato la propria camicia a casa di Louis. Improvvisamente si ricorda del “tatuaggio” che l'altro ragazzo gli ha disegnato sul braccio e abbassa gli occhi per guardarlo. Non è il nome di Louis, non è un pene e non è niente di quello che Harry aveva immaginato. Sono solo due lettere: Hi.

Avesse i soldi andrebbe a tatuarselo immediatamente.

ANGOLINO

Mi volete un po' di bene, vero? Ecco, questo sentimento non durerà a lungo xD

Comunque, le canzoni che Harry canticchia nel corso del capitolo sono I Believe In A Thing Called Love dei The Darkness e I Don't Want To Grow Up nella versione cantata dai Ramones. 

Il fatto che andiate ad ascoltare le canzoni che inserisco nei capitoli mi rende molto felice!

Alla prossima!

xxx


  
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