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Autore: Sarea Okelani    06/09/2007    17 recensioni
Ero convinto che Ginny avrebbe riacquistato la ragione. Dopo tutto era una Weasley, sangue del mio sangue.[...]
Oramai sono passati due mesi, ed Hermione dice che invece di andarmene in giro col muso lungo e sentirmi depresso perchè mia sorella diventerà La Signora Oscura del Male, dovrei farmi venire in mente le ragioni per le quali dovrei essere felice del loro rapporto.
Quindi, dopo lunghe sessioni di riflessione, ho trovato 5 ragioni per le quali sono contento che Ginny esca con Draco Malfoy.
Genere: Romantico, Commedia | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Ron Weasley | Coppie: Draco/Ginny
Note: Traduzione | Avvertimenti: nessuno
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Perchè Sono Contento che Ginny esca con Draco Malfoy

Autrice: Sarea Okelani

Traduttrice:
Serena89

Disclaimer: I personaggi appartengono a JKRowling; la fanfiction originale è stata scritta da Sarea Okelani e potete trovarla QUI

Rating: PG-13

Pairing: Direi Draco/Ginny

Categoria: Romance, Humor

Avvertimenti: Ron POV

Ringraziamenti: Sarea ringrazia la sua Beta Reader, Jade Okelani che illumina il suo cammino. Io ringrazio Sarea, che rallegra il mio con le sue stupende fic. E, ovviamente, la mia beta 
caith_rikku






Se conoscete Hermione, sapete anche che, più di ogni altra cosa, è una persona ragionevole. Riesce ad essere razionale persino quando dovrebbe essere talmente incazzata da voler uccidere qualcuno. Prendiamo, ad esempio, il caso di Malfoy e Ginny. Quando scoprimmo che uscivano (Argh!) insieme, ovviamente, la giusta reazione sarebbe stata correre in giro, urlare e sperare di far riacquistare la ragione a Ginny. Harry era d'accordo con me. Eravamo entrambi sul punto di iniziare, quando Hermione ci interruppe bruscamente e disse, con quella sua irritante voce calma, che invece di comportarci come due trote prepotenti (Oh, sì, disse proprio così!) dovevamo considerare un approccio più razionale se volevamo che Ginny ci desse retta. Ho provato ad obbiettare, dicendo che Ginny mi avrebbe dato retta comunque, perchè sono suo fratello maggiore e lei fa tesoro di ogni saggia parola che pronuncio, ma Hermione mi ha guardato come se fossi matto.


"Se credi davvero che lei non debba uscire con Malfoy, allora dovresti esporle le tue ragioni - sinceramente e senza urlare"  disse.
"No che non dovrei!" urlai " Ogni essere vivente con due neuroni da sfregare insieme capisce perchè dovrebbe volerlo vedere sul fondo di un lago. Non starci insieme"

Hermione sospiro "Ecco, questo non dirlo. E' un consiglio"

Ed io volevo davvero dirlo, ma, alla fine, ho dato retta ad Hermione e ho tentato di "ragionare" con Ginny. E sapete cosa ho scoperto? Non si può "ragionare" con lei. Quella ragazza è totalmente fuori di testa. Alla fine, avevo trovato cinque solide ragioni per le quali non dovrebbe uscire con il Perfido Malfoy.

1. E' un idiota
2. Ha i capelli da femminuccia
3. Si veste come una checca
4. Ha un talento naturale per le pozioni e le Arti Oscure, quindi è destinato ad avvelenarla o maledirla il giorno in cui lei lo farà arrabbiare, il che succederà sicuramente, visto che è particolarmente portata ad infastidire le persone.
5. Suo padre era un Mangiamorte ed anche lui lo diventerà.

Ed invece di essere grata del mio aiuto, è andata su tutte le furie e non m'ha parlato per una settimana E ha continuato a frequentare quel segaiolo.

Comunque, ero convinto che Ginny avrebbe riacquistato la ragione, prima o poi. Dopo tutto, era una Weasley, sangue del mio sangue. Ma le settimane passavano, e loro continuavano a palparsi nei corridoi e a passare ogni Weekend ad Hogsmeade insieme. Era disgustoso. La mia speranza che stesse solo prendendo in giro Malfoy morì, lentamente, di una morte dolorosa.

Oramai sono passati due mesi, ed Hermione dice che invece di andarmene in giro col muso lungo e sentirmi depresso perchè mia sorella diventerà La Signora Oscura del Male, dovrei farmi venire in mente le ragioni per le quali dovrei essere felice del loro rapporto.

Quindi, dopo lunghe sessioni di riflessione, ho trovato 5 ragioni per le quali sono contento che Ginny esca con Draco Malfoy.

1. Quando Grifondoro sconfiggerà Serpeverde nella prima partita dell'anno, Malfoy sarà umiliato non solo di fronte alla sua Casa (come ogni anno), ma anche di fronte alla sua ragazza. Ginny perderà il rispetto nei suoi confronti e lo mollerà.
2. Possiamo infastidire Malfoy con nuove, interessanti iniziative e lui non potrà reagire se vuole rimanere nelle grazie di Ginny.
3. Dovrà rendersi ridicolo a San Valentino per essere ciccio puccioso come tutti i ragazzi che vogliono far felice la propria piccioncina, o subirne le conseguenze in caso contrario.
4. Alla fine, si lasceranno.
5. Mh. Non riesco a trovarne altre, ma son sicuro che prima o poi mi verrà in mente.

Hermione dice che ogni volta che mi sentirò giù per tutta la questione Ginny/Malfoy mi basterà leggere la mia lista per sentirmi meglio. Spero che abbia ragione.

_-_-_

La curva di Grifondoro esultò quando Ginny mise l'ennesima Pluffa a segno. Stava giocando come un'indemoniata. Devo ammetterlo, mi aspettavo quasi che se la prendesse comoda, per il fatto che stiamo giocando contro Serpeverde e tutto. Ero sicuro che non avrebbe voluto imbarazzare il suo ragazzo, ma, a quanto pare, non avrei dovuto preoccuparmene. Ginny stava segnando così tanto che la mia nuova preoccupazione era che venisse soprannominata Ingozza Pluffe. Eravamo in vantaggio per 120 a 70, ed un momento dopo Harry impugnava il boccino.

Mi sciacquai allegramente sotto la doccia, sicuro che Malfoy avrebbe considerato la sconfitta come un affronto personale, visto che Ginny aveva giocato meglio di quanto non l'abbia mai vista giocare - e contro niente meno che Serpeverde! E se c'è una cosa che Malfoy odia, è perdere. Certo, anche i Weasley odiano perdere, come ha dimostrato oggi Ginny. Ovviamente, nessun Malfoy al mondo vale una sconfitta.

L'aria negli spogliatoi era rovente, per via del vapore, così avvisai Harry che l'avrei aspettato fuori. Ultimamente faceva qualcosa di nuovo ai suoi capelli che richiedeva ore di perfezionamento, anche se io non vedevo la differenza.

L'aria frizzantina del campo di Quiddich era rinfrescante, e quando sentii qualcuno discutere non ci feci particolarmente caso. Poi sorrisi, riconoscendo Ginny in uno dei due interlocutori. La sua voce proveniva dall'entrata dello spogliatoio femminile, dove pensai di dirigermi e congratularmi con lei per la stupenda partita.

Mi bloccai, comunque, quando sentii un'altra voce che - decisamente - non apparteneva a Natalie McDonald, la nostra cacciatrice.

E' sbagliato origliare, mi dissi, mentre mi appiattivo contro il muro, avvicinandomi per sentire meglio.

"Ow" sentii dire Malfoy "Dannazione, sta un po' attenta. E' dove Potter mi ha colpito per prendere il Boccino...ha i gomiti affilati"

"Credo che sia la sconfitta, a farti soffrire, più che il colpo di Harry", disse Ginny non suonando per niente compassionevole.

SI! Stava succedendo. Malfoy era irritato a causa della sconfitta e Ginny non aveva intenzione di assecondarlo. Comunque, che frignone.  Ho visto tutto, e Harry non l'ha colpito più forte di quanto lui stesso non abbia colpito Harry.

"Tu credi, eh?" La voce di Malfoy era incredibilmente bassa, tanto che dovetti sforzarmi per sentirlo "Credo di essere più addolorato per aver perso la nostra piccola scommessa. Avevo tante deliziose sorprese in serbo per te..." A stento carpì quello che disse dopo, ma una volta afferrate le parole desiderai non averlo fatto "...ti saresti potuta persino divertire"

"Beh" disse Ginny, dopo un breve periodo in cui l'unico (tremendo) suono udibile era lo sbaciucchiarsi dei due "Ho molti progetti per te, caro. Spero ti sia ricordato di portare i giocattoli"

Giocattoli? Aspettate un attimo, quali giocattoli? Soldatini di plastica*?

"Me ne sono ricordato" rispose Malfoy, in una voce che stentai a riconoscere. Sembrava che gli avessero ficcato 10 rane giù per la gola. "Hai vinto onestamente. Sono pronto a pagare i miei debiti"

"Non qui!" squittì Ginny ridendo "Più tardi, stanotte". Dopo di che fu la sua voce ad abbassarsi ulteriormente, ed anche se non avrei voluto sentire quello che disse, non potei evitarlo "In camera da letto"

Mi allontanai velocemente, non preoccupandomi che mi potessero sentire. Ew. Ewwww. EWWWWWW.  Volevo strapparmi via le orecchie. Magari Harry poteva Obliviarmi. Non volevo sentire mia sorella dire quelle cose! E, soprattutto, non volevo le dicesse a Malfoy. Con la punta delle dita Mi massaggiai le tempie, che avevano iniziato a pulsare preoccupantemente. Magari era un' aneurisma.

Cercando nello zaino, tirai fuori una piuma ed un pezzo di carta ben piegato. Erano necessarie delle correzioni.


Perchè Sono Contento che Ginny esca con Draco Malfoy

  1. Quando Grifondoro sconfiggerà Serpeverde nella prima partita dell'anno, Malfoy sarà umiliato non solo di fronte alla sua Casa (come ogni anno), ma anche di fronte alla sua ragazza. Ginny perderà il rispetto nei suoi confronti e lo mollerà!

  2. Possiamo infastidire Malfoy con nuove, interessanti iniziative e lui non potrà reagire se vuole rimanere nelle grazie di Ginny.
  3. Dovrà rendersi ridicolo a San Valentino per essere ciccio puccioso come tutti i ragazzi che vogliono far felice la propria piccioncina, o subirne le conseguenze in caso contrario.
  4. Alla fine, si lasceranno.
  5. Mh. Non riesco a trovarne altre, ma son sicuro che prima o poi mi verrà in mente.
_-_-_


Ok, quindi Ginny e Malfoy non si sarebbero lasciati per via di una stupida partita di Quiddich. Era abbastanza ovvio. L'ho preso in considerazione solo perchè mi aggrappavo a questa ingenua speranza che la loro non fosse una vera relazione. Era solo un incubo dal quale presto mi sarei svegliato. Era anche chiaro che Ginny non avrebbe mollato Malfoy solo perchè io volevo che accadesse. Se fosse successo (Merlino, ti prego), sarebbe stato a tempo debito.

Intanto, nulla mi vietava di divertirmi a spese di Malfoy. Dopo tutto, che male c'era?

Gli altri ragazzi di Grifondoro erano più che felici di aiutarmi. Beh, con un piccolo incentivo.

"Ginny!" esclamai, vedendola avvicinarsi "Da questa parte". Ero, con alcuni amici, di fronte all'Entrata della Sala Grande. Stavamo, appunto, per andare a pranzo.

"Ciao!" disse Ginny, procedendo lentamente verso di noi. Da quando Ginny cammina così lentamente? Potevo vedere la bocca aperta di Dean Thomas mentre osservava le lunghe e nude gambe di mia sorella. La gonna che stava indossando era indecente. Mi morsi la lingua, comunque, poichè questo non avrebbe mai funzionato se Ginny fosse stata in collera con me.

Non troppo gentilmente, diedi una gomitata nelle costole a Dean, che sospirò arcicontento. Non era mai uscito con Ginny, e tutti sospettavamo che avesse ancora un debole per lei. Quando, per la prima volta, Ginny mi aveva confessato, sul treno, tanti anni fa, di essere interessata a Dean sotto quel punto di vista, immediatamente feci in modo che Dean desistesse. Non ero sicuro che Ginny dicesse sul serio, ma per precauzione adempii ai miei doveri di fratello maggiore. Ed il risultato è stato che Dean non ha mai invitato Ginny ad un appuntamento e, ovviamente, mi pento amaramente di aver interferito. Almeno ora starebbe frequentando un tipo decente come Dean, invece di quel viscido, insopportabile


"Ron?"

Forzai un sorriso "Sì, Gin?"

Ginny mi scrutò con un velo di curiosità "C'è qualcosa che non va? Sembri strano"

"Quindi, ovviamente, non c'è niente che non vada" ridacchiò Neville. Stava diventando sempre più sfacciato, quel Neville. Ma non abbastanza, poichè un'unica occhiataccia provocò un docile "Scusa Ron"

Non ebbi il tempo di replicare, poichè vidi avvicinarsi il nostro bersaglio.
Immediatamente lanciai  il segnale a Seamus. Lui annuì, avvicinandosi con cautela a Ginny, e fingendo di inciampare. Si aggrappò alla vita di mia sorella e lei squittì, aggrappandosi a sua volta alle spalle di Seamus per non cadere. "Ooops" esclamò Seamus, sorridendo "Chiedo perdono per la mia goffaggine, madamigella". Solo Finningam poteva uscirsene con qualcosa del genere - che poi era il motivo per il quale era stato scelto, dopo tutto.

Ginny non sospettava niente. "Tutto a posto, Seamus?" Non aveva ancora tolto il braccio dalla vita di Ginny, ma lei non sembrava preoccuparsene, essendo un gesto più amichevole che lascivo.

Era evidente dallo sguardo minaccioso stampato sul volto di Malfoy, mentre si avvicinava, che a lui importava. Non riuscivo a non ridacchiare

"Hey Malfoy" Lo accolsi giubilante. Potevo permettermi di essere generoso. L'avevo visto raramente così cinereo, con le labbra serrate in un espressione di disappunto.

Ginny si girò sorpresa, "Ciao Draco" disse radiante, sollevandosi per dargli un leggero bacio sulla guancia. La mascella di Malfoy tremava pericolosamente mentre osservava, di proposito, il braccio di Seamus, ma Ginny non sembrava accorgersene. Seamus, in ogni caso, se ne accorse ed, al primo sguardo, si allontanò bruscamente da Ginny. Senza aggiungere altro, Malfoy la trascinò verso la Sala Grande, dove senza dubbio si sarebbe seduta al tavolo di Serpeverde per imboccarlo, come spesso faceva. Urgh.

Riserbai una speciale occhiataccia a Seamus, lanciandogli il suo Galeone "Non che te lo sia meritato" borbottai

"Ehi, ho rischiato seriamente la vita, per te, e questo è tutto il ringraziamento che devo aspettarmi?" si lamentò "Quello che ho fatto valeva molto più di un misero galeone. Quando si tratta di infastidire Malfoy, lo sai, sono sempre disponibile ma ho avuto l'impressione che volesse magicamente staccarmi il braccio. All'istante"

"Ah, non avrebbe fatto nulla del genere", tentai di glissare, benchè non ne fossi proprio sicuro. Dopo tutto, chi meglio di me poteva sapere che Malfoy era in grado di compiere azioni davvero malefiche?

"Già, beh, la prossima volta lasciami fuori", disse Seamus intascando il Galeone e facendo spallucce "Non mi dispiace osservare, ma mi chiamo fuori dal gioco pratico"

Malfoy mise il broncio durante tutto il pranzo, sembrando particolarmente infastidito. Lui e Ginny lasciarono presto la sala. Mentre mi recavo alla lezione di Erbologia, notai che Ginny si precipitava fuori da un'aula vuota e sembrava più scomposta di quanto non fosse a pranzo. Due secondi dopo anche Malfoy uscì dalla suddetta aula, la cravatta di traverso e i suoi capelli, normalmente impeccabili, completamente arruffati. Aveva un sorrisetto compiaciuto stampato in faccia, e decisamente non sembrava più così infastidito.

Ecco, vedendolo quasi mi tornò su il pranzo. E mentre la Professoressa Sprite tirava avanti una noiosa litania sugli effetti delle foglie di Yewlus, io aggiornai la famosa pergamena.


Perchè Sono Contento che Ginny esca con Draco Malfoy




1. Quando Grifondoro sconfiggerà Serpeverde nella prima partita dell'anno, Malfoy sarà umiliato non solo di fronte alla sua Casa (come ogni anno), ma anche di fronte alla sua ragazza. Ginny perderà il rispetto nei suoi confronti e lo mollerà.
2. Possiamo infastidire Malfoy con nuove, interessanti iniziative e lui non potrà reagire se vuole rimanere nelle grazie di Ginny.
3. Dovrà rendersi ridicolo a San Valentino per essere ciccio puccioso come tutti i ragazzi che vogliono far felice la propria piccioncina, o subirne le conseguenze in caso contrario.
4. Alla fine, si lasceranno.
5. Mh. Non riesco a trovarne altre, ma son sicuro che prima o poi mi verrà in mente.


_-_-_


Il giorno temuto era arrivato.

"Felice San Valentino" disse allegramente Mandy
Brocklehurst, saltandomi addosso e stampandomi un bacio sulle labbra.

"Er...yeah" dissi a malincuore. Odio questa festività; semplicemente non potevo mostrare entusiasmo per farfalle e cuoricini. Non c'era nessun'altro periodo dell'anno che, come San Valentino, dimostrasse quanto la rappresentanza maschile fosse deficiente. "Felice...ehr...beh, ecco è per te" e così dicendo le porsi una rosa. Io e Mandy ci frequentavamo da poco, quindi non era necessario donarle qualcosa di troppo spettacolare. Infatti, se lo avessi fatto, lei avrebbe creduto che volevo saltare le tappe e mi avrebbe mollato. Almeno, stando a quello che mi avevano suggerito le altre ragazze. Ero su un percorso minato. Un passo falso, e sarebbe stata la fine. Non mi sorprende che un quarto dei ragazzi abbiano preferito fingersi malati, invece che presentarsi in classe oggi.

"Adoro il rosa" esclamò Mandy, circondandomi con le braccia.

Wow. Mi aveva cucinato dei biscotti, che mi porse con un sorriso raggiante. Erano duri come rocce. Forse potevo usarli come fermacarte. Ficcai il pacchetto nella borsa, dicendole che li avrei assaporati quando sarei stato solo e avrei sentito la sua mancanza. La giornata procedeva splendidamente. Si stava dimostrando uno dei San Valentino meno imbarazzanti della mia vita.

Oltretutto, dovevamo aggiungere il piccolo piacere di vedere Malfoy rendersi ridicolo di fronte a tutta la scuola. O, in caso contrario, vedere Ginny che gli dava il ben servito. Una vittoria certa in entrambi i casi.

Tutto era possibile. Malfoy non dava l'impressione di essere uno di quelli che corteggiano le ragazze con le classiche serenate da San Valentino; o, comunque, non mi pareva di ricordare avesse fatto nulla del genere per le sue vecchie fiamme. Sicuramente a quelle Serpeverde andava bene l'idea che lui fosse il classico cattivo ragazzo, e così poteva fare quello che gli pareva. Ma Ginny non era certo una di quelle ragazze.

Non lo era, vero?

A cena, ogni ragazza era carica di regali di San Valentino. Avevo visto i miei poveri, tristi compagni rendersi ridicoli pur di compiacere le proprie valentine    recitavano poesie, si mostravano felici quando ricevevano mutande con motivi a fiori e cuoricini, cantavano stupide canzoni d'amore e devozione. Tutti noi guardavamo i nostri orologi con disperata e crescente trepidazione. Avrebbe mai avuto fine questo giorno?

A differenza delle altre ragazze, Ginny non era carica di regali. I suoi capelli non erano pieni di cuori luccicanti. Sulle sue unghie non c'era smalto rosa, rosso e bianco. Nessuno le aveva cantato canzoni o recitato poesie. Per quello che ne sapevo, Malfoy si era comportato come al solito, ignorando bellamente la giornata. Insomma, non si era reso ridicolo come una scimmia in calore di fronte ai suoi pari, pur di conquistare l'amore della sua bella. Infatti, non era nemmeno in sala per cena.

Mi aspettavo di vedere Ginny nera di rabbia, come minimo. O delusa. O in un mare di lacrime. Invece sembrava raggiante. Non che avesse detto una parola, ma potevo vederlo chiaramente. E potevano anche le altre ragazze.

"Allora, Ginny, che ti ha preso Draco?" chiese Calì Patil. Lasciatevelo dire, solo una ragazza poteva uscirsene con questa disumana schiettezza e passarla liscia. Se avesse tentato un ragazzo, si sarebbe trovato con qualche organo vitale in meno, il giorno dopo.

"Un biglietto", rispose Ginny con aria sognante.

Un Biglietto? Un biglietto? Un misero, schifosissimo, semplice bigliettino e mia sorella aveva quella espressione? Era impazzita? Era sotto l'Imperius di Malfoy? Le sue aspirazioni erano tanto basse? Non credeva, forse, di meritare qualcosina in più?

Seamus, come gli altri ragazzi che assistevano allo spettacolino, non riuscì a sopportare oltre e disse in tono sarcastico "E cos'era, fatto d'oro?"

"No" rispose Gin con la stessa aria sognante. "Era solo il classico biglietto di San Valentino"


"Cosa diceva?" chiese, con un pizzico di impazienza, Susan Bones. E comunque che diavolo ci faceva Susan Bones al nostro tavolo? E fu così che mi resi conto che non solo Susan, ma molte ragazze delle altre Case erano state attirate dalla curiosità al nostro tavolo.
"
" C'era scritto - ha detto - quello" sussurò Ginny, per poi arrossire visibilmente.

Tutte le altre rimasero a bocca aperta dallo stupore. E tutti noi ragazzi ci guardavamo in faccia, completamente disorientati. Malfoy aveva detto...quello? Ovviamente, nessuno di noi aveva la benchè minima idea di cosa quello fosse, benchè fossimo infastiditi dal fatto che, apparentemente, questo magico quello era un segreto che Malfoy aveva gelosamente custodito, senza degnarsi di condividerlo col resto della popolazione maschile, il bastardo. Se l'era cavata mandando a Ginny un'inutile cartolina,  l'aveva fatta sembrare  come il gatto che ha mangiato il topo e ne aveva reso l'invidia di tutte le ragazze che la circondavano. Dopo la dichiarazione di Ginny, infatti, tutte le altre ragazze osservavano con occhio critico il loro look sbrilluccicoso, tutti i regali che gli erano stati donati, tutti gli sforzi che avevamo fatto per loro, e trovavano tutto assolutamente incomparabile.

"Posso vedere" chiese, trepidante, Mandy e la mia fronte produsse un sonoro SDANG! mentre colpiva il tavolo. Non che qualcuno ci avesse fatto caso.

"Beh...va bene". Ginny raggiunse lo zaino e ne tirò fuori un'elegante busta color panna. Perfetto, quel segaiolo era persino riuscito ad evitare i classici colori di San Valentino.

Mandy aprì il biglietto esclamando "E' assolutamente meraviglioso!"

"E l'ha scritto a mano!" strepitò qualcun'altro "Non era stampata sul biglietto, quindi lui intendeva davvero ciò che ha scritto"

"E' una frase così semplice. Non ha nemmeno scritto i vostri nomi, non ne ha avuto bisogno. Ci siete solo tu, e lui" piagnucolò Lavanda "E' proprio come in un romanzo d'amore!"

"Sei così fortunata, Gin" disse qualche ragazza che non credevo nemmeno frequentasse Hogwarts.

Mentre le ragazze sbavavano sullo stupido biglietto di Malfoy ed i ragazzi fumavano di rabbia, riuscì a cogliere uno stralcio di quello che Malfoy aveva scritto. Diceva, molto semplicemente:

Ti amo.

Oh, cazzo.


Perchè Sono Contento che Ginny esca con Draco Malfoy


1. Quando Grifondoro sconfiggerà Serpeverde nella prima partita dell'anno, Malfoy sarà umiliato non solo di fronte alla sua Casa (come ogni anno), ma anche di fronte alla sua ragazza. Ginny perderà il rispetto nei suoi confronti e lo mollerà.
2. Possiamo infastidire Malfoy con nuove, interessanti iniziative e lui non potrà reagire se vuole rimanere nelle grazie di Ginny.
3. Dovrà rendersi ridicolo a San Valentino per essere ciccio puccioso come tutti i ragazzi che vogliono far felice la propria piccioncina, o subirne le conseguenze in caso contrario.
4. Alla fine, si lasceranno.
5. Mh. Non riesco a trovarne altre, ma son sicuro che prima o poi mi verrà in mente.



_-_-_

Devo confessarlo: di tutte le ragioni che avevo trovato per essere felice della relazione tra Ginny e Malfoy, la numero quattro era sempre stata la mia preferita. Mi piaceva perchè non ammetteva compromessi. Era Così sicura. Sembrava una conclusione inevitabile. La numero quattro aveva resistito quando le altre erano crollate, come uomini esposti al vento gelido della steppa. La numero quattro era la mia roccia.

Quindi potete immaginare il mio dolore, quando fui costretto a cacciare la piuma e barrarla come le altre prima di lei.

Perchè Sono Contento che Ginny esca con Draco Malfoy


1. Quando Grifondoro sconfiggerà Serpeverde nella prima partita dell'anno, Malfoy sarà umiliato non solo di fronte alla sua Casa (come ogni anno), ma anche di fronte alla sua ragazza. Ginny perderà il rispetto nei suoi confronti e lo mollerà.
2. Possiamo infastidire Malfoy con nuove, interessanti iniziative e lui non potrà reagire se vuole rimanere nelle grazie di Ginny.
3. Dovrà rendersi ridicolo a San Valentino per essere ciccio puccioso come tutti i ragazzi che vogliono far felice la propria piccioncina, o subirne le conseguenze in caso contrario.
4. Alla fine, si lasceranno.
5. Mh. Non riesco a trovarne altre, ma son sicuro che prima o poi mi verrà in mente.

Lavanda disse che era stato uno dei più bei matrimoni al quale avesse mai assistito. La cerimonia aveva preso luogo in uno dei giardini di rose di Malfoy, e la sposa era a piedi nudi. Mamma piangeva come una fontana, e non era l'unica. Voglio dire, cosa rende donne e matrimoni come una valle di lacrime? Se solo stessero piangendo per la ragione a causa della quale IO avrei pianto, se fossi il tipo di uomo che piange ai matrimoni. Ma no. Loro erano felici.

Persino Harry ed Hermione, i traditori, avevano accolto Malfoy a braccia aperte.

"E' ovvio che lui la AMA, Ron" disse Hermione, con esasperazione "Non credi che sia ora di accettarlo?"

"Quello che non posso accettare," dissi (piuttosto drammaticamente) "è che tu mi abbia mentito"

"Ti ho mentito?" ripetè Hermione, sembrando piuttosto sorpresa "Quando? Oh. Senti, quando ho detto che credevo che Ginny fosse ancora vergine, e non era ipocrita indossare l'abito bianco..."

"Non quello!" l'interruppi, a mia volta esasperato. Non ero tanto ottuso. Ginny e Malfoy avevano vissuto insieme per quasi due anni. Benchè coltivassi l'idea che si augurassero la buona notte con un casto bacio, per poi ritirarsi in camere separate ogni sera, non ci credevo veramente. Beh, qualche volta, forse, ma solo per il bene della mia salute mentale. "Intendevo, questo!" e, così dicendo, cacciai un logoro pezzo di pergamena.

"E cosa dovrebbe essere, di grazia?". Hermione me lo strappò di mano. I suoi occhi lo osservarono attentamente, mentre incrociavo con le braccia con indignazione. E poi fece qualcosa che mi sorprese. Rise. "Oh, Ron" disse, asciugandosi le lacrime agli occhi con un fazzoletto.

"Che c'è?" domandai. "Me l'hai detto tu, Hermione. Avevi detto che se scrivevo tutto, mi avrebbe fatto sentire meglio. Beh, non mi sento per niente meglio! Quando le prime tre non funzionarono, non persi la speranza. Avevo la numero quattro. La numero quattro mi ha aiutato a superare tanti momenti difficili. Ed ora, anche lei mi ha abbandonato!"

"Beh" disse Hermione, ripiegando attentamente la pergamena. Non rideva più. "Non ti ha davvero abbandonato. Solo un matrimonio su tre resiste al divorzio, in questi giorni e..."

Le lanciai un'occhiataccia. "Sono sposati adesso. E non ho intenzione di sperare che il matrimonio di mia sorella fallisca. Durante tutto questo tempo hanno avuto più di un'occasione per lasciarsi e, credimi, sarei stato felice come una pasqua, ma ora lui...è parte della famiglia" quasi mi strozzai nel pronunciarlo, ma intendevo davvero ciò che avevo detto.

"Oh, Ron" disse Hermione, questa volta trattenendo le lacrime. Mi gettò le braccia al collo, e potevo sentirla tirar su col naso. Persino Hermione stava piangendo. Vi dirò, c'è qualcosa di strano nei matrimoni. "Sono così contenta che tu dica questo"

"Su, su" tentai, imbarazzato. Dov'era Harry? Magari potevo provare ad appiopparla a lui.

Hermione tirò nuovamente su col naso, dopo di che si allontanò, con mio gran sollievo. I suoi occhi erano gonfi, ed il naso rosso. Chiaramente, avrei dovuto usare un Gratta e Netta sul mantello, prima di restituirlo al negozio. Intanto, Hermione rimise la pergamena ripiegata nella tasca del mio mantello.

"Hai ancora una ragione da eliminare", disse sorridendo. "Non sei mai riuscito a trovare la quinta"

"Non avevo bisogno della quinta ragione. Avevo la numero quattro" borbottai.

Lei sorrise, dandomi dei colpetti affettuosi sulla mano. "Credo che ti verrà in mente qualcosa. Ho fiducia in te"

Portai gli occhi al cielo, e mi misi in cerca di un bar. La numero quattro meritava un addio decente.


_-_-_

Passai le dita attraverso i soffici capelli di Jamie, fingendo di cercare qualcosa "Aha!" dissi "Credo di averne trovato uno."

"Fa vedere! Fa vedere!". Jamie mi saltellava in grembo, impaziente, e non era precisamente la cosa più piacevole del mondo, considerando che stava diventando piuttosto pesante per essere un bambino di quattro anni.

"Vuoi che te lo strappi via? Farà male", lo avvertii. Riuscivo a vedere il sorriso di Ginny, mentre mescolava ai fornelli qualcosa dal profumino delizioso.

"Okay", disse Jamie, quasi impercettibilmente.

"Lo farò molto velocemente", dissi e tirai via un capello.

Jamie si grattò la testa, dopo di che si girò verso di me tirandosi sulla ginocchia (ancora in braccio a me). Gli mostrai il capello, tenendoglielo fisso di fronte. Strinse gli occhi, per osservare meglio. "Vedi? Decisamente: rosa"

"Non mi sembra rosa", constatò, suonando incerto.

"Beh, però ha senso. Pensa ai capelli di tua madre, e poi a quelli di tuo padre. Quando con le tempere mescoli quei colori, non esce rosa? E' solo una questione di tempo, prima che tutti i tuoi capelli diventino di un acceso color rosa"

"No! Mamma, io non voglio i capelli rosa!" strillò Jamie, colpendomi sul naso.

"Niente mani!" urlò Ginny.

"Owww" biascicai, trattenendo a malapena parole che le orecchie di un bambino non dovrebbero sentire.

Jamie iniziò a piangere. "Mi prenderanno tutti in giro!"

"Zio Ron sta solo scherzando, tesoro" disse Ginny, guardandomi esasperato. Oh, certo. Anche lei si stava divertendo come tutti, ma ora era colpa mia.

"Mi stai facendo uno scherzo, zio?" Jamie mi guardò con quei suoi occhioni grigi, ora pieni di lacrime. Mi sentii alle corde.

"Ovviamente. Nessuno dei miei nipoti se ne andrà in giro con i capelli rosa" dissi burbero, e gli occhi di Jamie si asciugarono all'istante.

"Ho fame" annunciò.

"Ai vostri ordini, altezza. Il pranzo sarà servito a momenti" disse Ginny, portando gli occhi al cielo.

"Mamma prepara un'ottima zuppa di pomodoro", mi confidò Jame, saltando via dal mio grembo per poi sedersi al suo posto.

"E' perchè uso i pomodori freschi del nostro orto, non è vero tesoro?" disse Ginny, riponendo una piccola scodella fumante davanti a Jamie, e due più grandi davanti a noi. "E' meglio se ci soffi un po' sopra; scotta"

"Oh, non scotterà più quando avrò finito di sistemarla" pigolò allegramente Jamie.

"Sistemarla?" fu la mia muta domanda. Lei indicò Jamie, e notai che il bambino stava immergendo nella zuppa, con abbondanti cucchiaiate, del formaggio grattugiato. Dopo di che afferrò dei cracker, e li sminuzzò per poi farli cadere a loro volta nel piatto. Mescolò il tutto fino a quando non ne aveva creato una massa omogenea.

Ginny si accomodò, preparando la sua salsa in maniera simile. Io la preferivo semplice. Era davvero la più deliziosa zuppa di pomodoro che avessi mai assaggiato. "E' grandiosa, Gin"

"Oddio - mi sono dimenticata il pane nel forno!" si mosse, con la chiara intenzione di alzarsi ma le intimai di star ferma.

"Sei sul punto di cacciar fuori quel bambino da un momento all'altro" dissi "Lo prendo io". Ginny mi guardò male, come, d'altronde, fa con tutti quelli che osano alludere al fatto che sembra portarsi dietro un enorme pallone da spiaggia, non un bambino. Non ricordo che con Jamie fosse diventata così grossa.

"Ti starebbe proprio bene, se lo facessi" disse "Scommetto che non avresti la più pallida idea di cosa fare"

"Chiamerei Malfoy, ovviamente" dissi, posando il pane sul ripiano e tagliandolo.

"Perchè, così sareste in due a correre in giro, senza la più pallida idea di cosa fare?" ridacchiò lei.

Portai il pane a tavola. "Malfoy ha esperienza. L'ha già fatto una volta"

"Burro", disse Jamie, masticando zuppa, formaggio e crackers.

"Che fine hanno fatto le buone maniere?" lo rimproverò Ginny "Non parlare a bocca piena, e chiedi "per favore" quando vuoi qualcosa"

Jamie mandò giù il boccone, poi disse "Burro, per favore"

"Draco è stato completamente inutile, la volta scorsa", riprese Ginny "Era più spaventato di quanto non fossi io"

"Sai, son momenti che mettono a dura prova i nervi di un uomo" feci sulla difensiva.

Portai il burro a tavola, e Ginny ne spalmò un po' su una fetta di pane per il figlio. Mangiammo in confortevole silenzio fino a quando i piatti furono vuoti. Jamie se ne andò a giocare, mentre io aiutai Ginny a sparecchiare.

"Quando torna Malfoy?" chiesi

"Stasera", rispose Ginny, massaggiandosi la schiena. "E' stato via per più di una settimana. Mi manca"

"Non vi siete mai sentiti?" esclamai, piuttosto sorpreso.

"Sì, ci sentiamo via camino ogni sera, ma non è la stessa cosa. E' diverso quando lui è qui e può..." Ginny parve ricordare improvvisamente con chi stesse parlando, e si fermò, mentre le sue guance si coloravano di un tenue rosa. "Comunque sia, tornerà stasera", rispose spicciola, ma il suo volto era luminoso. "Ora, devo lavare i piatti"

"Non possono occuparsene gli elfi domestici?". Mi ci era voluto un po' per abituarmi all'idea che mia sorella avesse della servitù, ma tutto sommato ero felice che ci fosse qualcuno che l'aiutasse a prendersi cura della casa, specialmente nelle sue condizioni.

"Non mi dispiace farlo da me" disse, sorridendo "Ma non dirlo a Draco"

Pulii ancora un po' i piatti e lucidai il tavolo. La spazzatura finì nel cestino, e, come d'impulso, presi, dalla tasca, il malconcio pezzo di pergamena che ormai mi portavo dietro da anni. Lo aprii, osservando l'ultima frase. Come al solito, mi donò un sorriso facendomi sentire meglio, proprio come aveva detto Hermione. Ovviamente, non avrei dovuto dubitarne; lei non sbagliava mai.

Ed, essendo Hermione, probabilmente sapeva anche che, un giorno, non ne avrei più avuto bisogno. Osservai, da sopra la spalla, mia sorella: stava sorridendo, e canticchiava tra se e se mentre sciacquava i piatti. Gettai la pergamena nel cestino, insieme alle bucce di pomodoro, alle croste di pane che Jamie non aveva voluto mangiare, e ai resti del formaggio.


Perchè Sono Contento che Ginny esca con Draco Malfoy


1. Quando Grifondoro sconfiggerà Serpeverde nella prima partita dell'anno, Malfoy sarà umiliato non solo di fronte alla sua Casa (come ogni anno), ma anche di fronte alla sua ragazza. Ginny perderà il rispetto nei suoi confronti e lo mollerà.
2. Possiamo infastidire Malfoy con nuove, interessanti iniziative e lui non potrà reagire se vuole rimanere nelle grazie di Ginny.
3. Dovrà rendersi ridicolo a San Valentino per essere ciccio puccioso come tutti i ragazzi che vogliono far felice la propria piccioncina, o subirne le conseguenze in caso contrario.
4. Alla fine, si lasceranno.
5. Malfoy la rende felice.


FINE




Note della Traduttrice: Dopo tanta fatica, ecco che pubblico questa fantastica fic della mitica, intramontabile Sarea Okelani (luce di tutti gli shipper D/G). Lo so, lo so. Questo pairing è passato di moda, ma che ci posso fare? Ci sono affezionata, ecco. Spero che vi sia piaciuta.

Note di traduzione:

*
In realtà Ron dice "
Tiddlywinks", un famoso gioco poco conosciuto in Italia e che qui hanno tradotto "Gioco delle Pulci". Ho pensato di optare per qualcosa di più diffuso e facilmente riconoscibile come giocattolo. I soldatini di plastica sono la prima cosa che mi son venuti in mente. Avevo anche pensato al Twister, ma è un tantino compromettente :P






  
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