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Autore: Chiaronzics    19/02/2013    2 recensioni
"I suoi occhi. Non sapevo quale fosse il suo nome, ma i suoi occhi. Diavolo, erano davvero stupendi. In quel momento avrei voluto soltanto restare a guardarla per sempre. Occhi Di Ghiaccio. Quello sarebbe stato il suo nome nei miei sogni"
Londra. Un anno a disposizione. Cinque Ragazzi. Una ragazza. Due cuori che si uniranno, due anime simili, eppure così diverse.
Amicizia e Amore. Quale conterà di più?
Genere: Commedia, Fluff, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Harry Styles, Nuovo personaggio, Un po' tutti, Zayn Malik
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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…Cinque anni dopo.

 

-Claire.

La neve scendeva morbida in quella giornata di Dicembre, la vigilia di Natale. Mi sentivo così, come quei fiocchi bianchi che si posavano leggeri sul davanzale della finestra della mia camera. Ero stranamente felice, finalmente sarebbe tornato. Guardai la fede d’oro bianco che avevo all’anulare sinistro e sorrisi, ripensando a due anni prima, quando avevo detto il “Sì” più importante della mia vita, avvolta in un lungo abito bianco, e con il capo velato. Mi allontanai dalla finestra, e mi diressi lentamente verso il corridoio, dopo aver preso il libro dalla copertina blu, poggiato sul letto. La prima copia del mio romanzo. Avevo pubblicato un romanzo e non riuscivo a crederci... Lui era fiero di me, e lo sarebbe stato sempre, sebbene non fosse stato presente negli ultimi due mesi. Riposi il libro sul ripiano più alto della nostra libreria e scesi lentamente al piano inferiore. In fondo alle scale vidi una ragazza, una giovane donna sorridermi. “Tutto bene?” Chiese, cullando il piccolo Jake. Era un bambino fantastico, amato moltissimo dai suoi genitori e da tutti noi. Aveva dei grandi occhi azzurri, contrastanti con i capelli scuri che aveva ripreso da sua madre. Era molto vivace, e il Natale lo aveva stancato parecchio, aveva trascorso le ultime cinque ore a giocare con Emily. Sebbene avessero due anni di differenza, la bambina con i capelli ricci e occhi color nocciola, e il piccolo Tomlinson erano molto amici fin da allora. Passavano molto tempo assieme a giocare, ma in quel momento erano crollati entrambi. “Per fortuna si sono addormentati, non avrebbero resistito! Sono troppo affamati!” Sussurrò Danielle, seduta sul divano, di fronte al camino acceso. Il salotto era illuminato soltanto dal chiarore del fuoco e dalle luci dell’albero di natale. L’atmosfera era incredibile, quasi indescrivibile. Eravamo tutte molto in ansia, non vedevamo l’ora di rivedere i ragazzi.

“Dopo due ore di intensa cucina ce l’abbiamo fatta!” Esclamò Taylor. Dopo essersi avvicinata alla culla di Amy, sua figlia. La cantante Americana aveva acquistato molta visibilità, e non faceva altro che rilasciare interviste sulla neonata Ashley e la sua relazione che andava a gonfie vele con Harry. La sua carriera musicale non era per nulla trascurata. Non faceva altro che strimpellare la sua chitarra e comporre canzoni. Sembrava quasi che la presenza della bambina non facesse altro che incrementare la sua vena artistica.

Mi misi a sedere accanto a Danielle e diedi un buffetto ad Emily, poi la coprii con il plaid rosso. Mi accorsi che stavo fissando il fuoco, senza pensare a nulla in particolare, solamente quando sentii un gelido nasino umido che mi toccava la mano. “Floyd.” Sussurrai al cucciolo di Golden Retriver. Si era affezionato molto a me in questi ultimi due mesi, era stata una presenza costante in quella casa che, altrimenti, sarebbe stata troppo vuota soltanto per me. Gli accarezzai il muso e lo lasciai mettersi comodo a godersi il calore del fuoco scoppiettante. Sorrisi e mi alzai, dirigendomi in cucina. Presi il tacchino che stava finendo di rosolare nel forno e inserii la torta al cioccolato, la preferita dei bambini.

“Zia Claire?” Sentii una vocina proveniente dalla porta scorrevole della cucina. “Tyler, tesoro!” Esclamai, scompigliandogli i capelli biondi. “Dov’è la mamma?” Chiese piagnucolando. “E’andata a prendere il papà e gli zii.” Sorrisi dolcemente e lo presi in braccio. “Ma come ti sei fatto grande! Ormai sei un ometto!” Esclamai. Assomigliava terribilmente a Niall, e il maglioncino verde che indossava non taceva le sue origini anglo-irlandesi. “Sta davvero tornando questa volta?” Lo guardai negli occhi color blu mare. Era davvero felice, e rendeva me ancora più euforica. “Spero proprio che Babbo Natale mi porti lui per Natale.” Nonostante avesse soltanto quattro anni era un bambino molto intelligente, e mi lasciava sempre sbalordita. Sorrisi senza dire nulla, poi lo lasciai scendere. In quello stesso istante udimmo il rumore di alcune macchine che si stavano avvicinando all’abitazione. Tyler cominciò a saltellare in giro per casa e a gridare ‘Sono arrivati, sono arrivati!’, tanto che svegliò Emily e Jake. I bambini erano felicissimi e persino Floyd cominciò a guaire. Sorrisi e mi diressi verso il portone d’ingresso per aprire.

 

-Zayn

Avevo il cuore che batteva forte. Non vedevo Claire, la mia Claire, da due lunghi mesi. Non appena aprì sorrisi, era più bella di come ricordassi. Le diedi un lunghissimo bacio e le accarezzai dolcemente i capelli. Diavolo, mi era mancata da morire. Diedi un buffetto a Tyler e accarezzai i capelli a Jake, poi diedi un bacio sulla fronte ad Emily ed entrai in casa. Il salotto era decorato con addobbi sul rosso e il bianco, c’era profumo di torta al cioccolato. Presi un biscotto dal piatto sul tavolinetto di vetro di fronte al divano e mi diressi al piano superiore, per poggiare la valigia, piena di abiti e regali per tutti.

Amavo anche io il Natale, e amavo il fatto che fossimo riusciti a fare una pausa dal tour invernale per stare con la nostra famiglia. Era così bello essere, finalmente, a casa. Nonostante riuscissi a parlare molto spesso con Claire al cellulare e tramite Skype, era assolutamente più appagante tenerla stretta a me, avvolta in un abito rosso, decisamente natalizio. Era di buon umore e rendeva me ancora più felice. Aveva un viso diverso dal solito, ero stato via decisamente troppo. “Sì, mi sei mancata da morire.” Le sussurrai, stringendola in vita. “Sei stupenda.” Aggiunsi. Mi sorrise, togliendomi il fiato. La guardai negli occhi e la baciai nuovamente. “Finalmente sono a casa.”

 

Dopo esserci rimpinzati di cibo ci riunimmo tutti attorno al fuoco. La maggior parte di noi era riuscita ad accaparrarsi il posto sul divano, mentre i bambini erano seduti a terra a giocare con Floyd e Claire. Sorrisi nel guardare quella dolce scena. La ragazza era molto premurosa con i piccoli, e lasciava che le sue amiche passassero del tempo con i rispettivi mariti, in totale tranquillità. “Com’è stata la prima parte del tour?” Chiese Eleanor, ad alta voce, in modo che tutti potessero partecipare attivamente alla conversazione. “Faticoso, ci siete mancate un sacco.” Rispose Harry, dando un bacio a Taylor che stava allattando la piccola Ashley. “Voi invece?” Chiese Niall, addentando l’ennesimo biscotto. “Come siete state senza di noi?” Continuò, masticando a bocca semiaperta. “Papà!” Esclamò Tyler, guardando torvo suo padre. Tutto scoppiarono in una fragorosa risata. “Noi abbiamo un regalo per un uomo che oggi compie gli anni.” Disse Danielle. “Un uomo meraviglioso.” Continuò Eleanor, guardando dolcemente Louis, che aveva assunto un colorito rossastro. Ali si sciolse dall’abbraccio del biondino e si diresse verso l’albero di Natale, si chinò e prese un pacchetto, poi si diresse verso Jake e gli porse la scatola. Il bimbo si avvicinò al papà con un sorriso furbetto stampato in viso. “Per te!” Esclamò. “Tanti auguri, papà!”

Happy Birthday to you. Happy Birtday to you.

 Happy Birthday to Lou, Happy Birthday to you!

 

Intonammo quella canzoncina che sembrava così da bambini, ma lo fece sorridere ugualmente. Il mio amico sembrava seriamente felice, e avevo idea che fosse il Natale migliore di sempre. Scartò il regalo e i bambini gli donarono anche un disegno che avevano fatto mentre Taylor e Danielle cucinavano i biscotti. “Grazie, è stupendo.” Sussurrò Louis a Jake, gli scompigliò i capelli e notai lo sguardo fiero del bambino che sorrideva. Louis ci sapeva davvero fare con i bambini, e adorava suo figlio in modo particolare. Claire si alzò, si avvicinò a me e la feci sedere sulle mie gambe. “Devo parlarti.” Sussurrò. “Qualcosa non va, amore?” Chiesi un tantino preoccupato, sebbene il suo viso non mostrasse alcuna tensione. “E’ tutto perfetto. Aspetto un bambino.” La guardai per capire se stesse scherzando. Desideravamo moltissimo un figlio, e quello era davvero uno splendido regalo di Natale.

Credevo che quel momento sarebbe stato soltanto nostro, ma in realtà tutti avevano sentito quella sua ultima frase. Guardai Harry, si avvicinò e abbracciò Claire. “Sono davvero felice, sorellina.” Dopo tutto quel tempo per loro erano ancora ‘fratelli’. Non mi dispiaceva il loro rapporto, ma vedevo che era speciale e particolare. Esaminavo ogni volta lo sguardo di Harry e capivo che voleva davvero bene a Claire, un bene diverso da quello che le volevo io. Le sfiorò il ventre e lei lo lasciò fare per un secondo soltanto, poi il ragazzo mi sorrise e abbracciò anche me, come in segno di approvazione, sebbene non fosse necessaria.

 

“Adesso dobbiamo andare a dormire, perché è molto tardi, altrimenti Babbo Natale vedrà che siamo ancora svegli e non verrà con la slitta e le renne per portarci i regali di Natale.” Disse Eleanor, prendendo in braccio Jake. Sebbene si stesse rivolgendo in modo particolare a lui, guardavo i volti attenti di Emily e Tyler che la fissavano ascoltando ogni singola parola. “Possiamo tornare domattina a pranzo?” Chiese la bambina a sua madre, la quale rispose “Domani andremo a casa di zio Niall e zia Amy, ricordi?” Sorrise e la prese in braccio. “Ciao, zio Zayn” Esclamò la bimba sbadigliando. Le diedi un bacio sulla fronte e scompigliai i capelli a Jake e Tyler. “Buonanotte, ragazzi. Grazie della bella serata.” Dissi, chiudendo la porta non appena ebbero attraversato il vialetto.

Salii in camera da letto, e vidi Claire già sotto le coperte. Tolsi il maglione e indossai i pantaloni del pigiama. Mi infilai sotto il piumone, accanto alla ragazza. La strinsi a me e cominciai a baciarla dolcemente. “Questa casa era vuota, senza di te.” Disse, voltandosi a guardarmi. “Eri con Floyd.” Scherzai. La ragazza rise di gusto, poi continuai. “Mi sei mancata da morire anche tu.” “Ma tu non eri solo. Anzi, avete fatto sold out in ogni singola tappa!” Esclamò. “Sai, magari possiamo aver cantato per milioni di ragazze, ma quella che amo è proprio qui, di fronte a me.” Sorrise, poi prese la mia mano e la portò sul suo ventre. Sentire qualcosa era prematuro, ma, anche avere la consapevolezza che li ci fosse il nostro bambino, era una gioia immensa. “Secondo te sarà un maschio o una femmina?” “Perché non potrebbero essere due gemelli? Un maschio e una femmina, magari.”

 

Era Natale, avremmo avuto un bambino, ed io ero l’uomo più felice del mondo. 

 

-Ti amo, Occhi di Ghiaccio.- Pensai.

“Ti amo, Zayn.” Disse, quasi avesse la facoltà di sentire i miei pensieri.

“Anche io ti amo, Claire.” Risposi, stringendola a me. 

  
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