Decisioni difficili
Entro nella mia aula ancora vuota. Gli alunni saranno qui
tra quindici minuti.
Poso la mia vecchia valigetta sulla scrivania e comincio a girare per l’aula.
Anche oggi non le ho parlato, perché? Ho forse paura di lei? E perché lei non
viene a parlarmi?
Tutte queste domande riempiono la mia mente e, in questo momento, avrei bisogno
di un Pensatoio.
Mi avvicino all’armadio e prendo un piccolo acquario con dentro un Avvincino.
Lo osservo con aria assente.
Cosa devo fare per superare questo momento? Forse sarebbe il caso di parlare
con Sirius. NO! Lui comincerebbe a prendermi in giro. Con Severus? Nemmeno lui
mi sembra la persona adatta.
La testa mi scoppia! Cosa devo fare? Alcuni alunni entrano nell’aula. Rimetto
l’avvincino nell’armadio e prendo alcune schede dalla valigetta.
Sono tutti in classe, chiudo la porta dell’aula e distribuisco distrattamente
le schede
“Questa è una scheda di ripasso.Avete un’ora di tempo per completarla.” Spiego
alla classe.
Mi siedo alla scrivania e penso: sempre a lei, Lyv.
E’ passato così tanto tempo dall’ultima volta che ci siamo visti.
Un’alunna mi chiede spiegazioni su una domanda; le rispondo senza guardarla, lo
sguardo fisso sulla cattedra.
Sua la campanella, chiedo a Ron di ritirate le schede e di consegnarmele.
Metto le schede nella valigetta ed esco dall’aula.
Ho un’ora libera e decido do tornare nella mia stanza.
Mi sdraio sul letto, le mani dietro la nuca. Guardo fuori dalla finestra: il
cielo di Settembre e azzurro pallido e il sole è coperto da alcune nuvole
minacciose.
Qualcuno bussa alla porta
“Avanti!” dico mettendomi a sedere
“Permesso. Remus dobbiamo parlare!” mi dice serio Sirius entrando nella camera.
Finalmente. Avevo bisogno di palare con qualcuno, sperando che Black non faccia
lo stupido
“Che hai?” mi chiede fissandomi negli occhi
“Niente!” mento abbassando lo sguardo
“Balle! Sputa il rospo!” mi dice
“Ok! E’ Lyv!” rispondo deciso
“Lyv Mason? La nuova insegnante?” mi chiede stupito
“Si, lei! Non ricordi chi è?” gli chiedo, Sirius comincia a pensare grattandosi
il mento con un dito
“Tassorosso, nostro stesso anno!” gli do un aiuto
“E’ lei?? NO! Mi prendi in giro!” mi risponde stupito
“E’ lei Sirius! E’ molto cambiata, ma è lei!” gli confermo
“La ricordavo diversa! Ma si era trasferita in Italia?” mi chiede
“Si, ma è tornata come puoi vedere!” gli dico
“Bè ottimo, no? Ora potrete rimettere le cose apposto!” mi risponde sorridendo
“Non è così facile, Sirius! Vedi….io e lei….non ti ho detto la verità!” gli
rispondo alzandomi in piedi
“Come non mi hai detto la verità?” mi chiede calmo
“Ricordi che io e Lyv siamo stati fidanzati per tutto il 7° anno?” gli chiedo
“Si, e allora? Vi eravate lasciati perché lei si doveva trasferire con i
genitori in Italia!” mi risponde
“E’ quello che ho detto, ma non è così!” gli rispondo risedendomi
“E allora dimmi il perché” mi chiede calmo, mettendosi comodo
“Ok. Dopo il diploma abbiamo continuato a vederci. Io mi trasferì in una
casetta isolata su una collina. Una notte di luna piena lei mi venne a trovare:
purtroppo mi trovò trasformato e la graffiai ad un braccio. Un graffio molto
profondo, sanguinava moltissimo. Nonostante le sembianze di lupo, la riconobbi
e scappai fuori. Lei tornò a casa e i suoi genitori, entrambi medimaghi, la
visitarono e curarono. Le chiesero dove si era procurata quel taglio e lei
raccontò che era caduta. I suoi, essendo medimaghi, sapevano cosa aveva
procurato quella ferita. Vennero a casa mia, mi dissero che ero stato poco
sincero, dovevo dire subito cos’ero. Mi vietarono di vedere ancora loro figlia.
Poco tempo dopo, Lyv mi mandò un gufo con scritto che tra noi era tutto
finito!” racconto cercando di tenere la voce calma.
Sirius, che finora era stato zitto ad ascoltami, parla
“Deve essere stata dura per te. Ma ora siete entrambi cresciuti e padroni delle
vostre vite. Prova a parlarle!” mi dice dolcemente
“Oh Sirius, non immagini quanto l’amo! Quando l’ho rivista il mio cuore ha
cominciato a battere così forte da farmi male!” gli rispondo
“Parlale!” mi dice ancora
“E se lei non prova più niente per me?” gli chiedo
“Tentare non nuoce!” mi dice.
Io annuisco. Sirius mi saluta, ha una lezione, ed esce dalla mia stanza.
Decido che è ora di parlare con Lyv. Devo prendere coraggio e farlo, prima che
sia troppo tardi.
Esco dalla mia stanza, Lyv passa.
Mi fermo a guardarla, nel suo vestito azzurro cielo. Lyv mi guarda e mi
sorride, io non riesco a parare; sono fermo in mezzo al corridoi rigido come un
stoccafisso!
Parlale,ora! Mi dice una voce nella mia mente. Muovo le labbra ma non esce
alcun suono.
Lei entra in un’aula e chiude la porta.
Mi sono lasciato sfuggire una grande occasione.
Passano tre ore, ormai il pranzo sarà pronto. Vado nella Sala Grande. Lyv non
c’è.
Mi siedo accanto a Sirius
“Le hai parlato?” mi chiede
“No!” gli rispondo sospirando.
Mi servo di pasticcio di pasta e continuo a fissare l’entrata della Sala. Lyv
non arriva, dov’è?
Le devo parlare, ho bisogno di lei!
Dio solo sa quanto l’amo e quanto è dura vivere senza di lei!
Siamo stati lontani quindici lunghi anni, pensavo di averla dimenticata, invece
è bastato rivederla per riaccendere in me,la fiamma dell’amore!
Non sono più un ragazzino, timido e pauroso! Sono un uomo e devo prendere
coraggio e parlarle!
Finisco di mangiare, saluto Sirius, ed esco dalla Sala.
Esco dal castello, diretto al mio angolo isolato: la collinetta a pochi metri
dal lago.
Mi siedo sull’erba fredda e leggermente umida, e penso.
Cosa le dirò? E se sbaglio a parlare? E se lei è già fidanzata o, ancora
peggio, sposata? Mi sto facendo un sacco di paranoie e ancora non le ho
parlato!
Sento dei passi dietro di me.
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Visto
che il primo capitolo nn è stato commentato spero che questo lo sia!^_^