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Autore: Spica6277    20/02/2013    6 recensioni
Luna ha sedici anni, ed è una ragazza qualunque... finchè non incontra un bellissimo e misterioso ragazzo che le cambierà la vita. A complicare le cose ci si mette Samuele, un altro ragazzo arrivato da poco in città, e Luna si accorgerà che nei due qualquadra non cosa.
Genere: Fantasy, Suspence | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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4. Uno sguardo che fa dire la verità

 

 

Quando sentii il campanello suonare nel tardo pomeriggio sperai fossero i testimoni di Geova o i venditori Folletto. Non sarei assolutamente stata in grado di intavolare una conversazione con qualcuno che mi conoscesse personalmente. Eppure quando vidi una macchia bionda indistinta attraverso il vetro opaco del mio portoncino a mandate non mi sentii sorpresa. Samuele. Un nome così comune, eppure così particolare. Un nome da angelo. Aprii la porta e lui mi sorrise. Il mondo parve illuminarsi, ma tutta quella luce era al contempo smorzata dagli occhi... castani? Ok, avevo decisamente le allucinazioni. D'impulso gli sbattei la porta in faccia.
«Oh mio dio. OH. MIO. DIO. Ommioddio» cominciai a mormorare in preda all'isteria.
Feci un respiro profondo. Riaprii la porta. Non sembrava offeso.
- Scusami - fu l'unica cosa che riuscii a dire.
- Non fa niente... - rispose socchiudendo gli occhi come quella mattina a scuola. Eppure i suoi occhi erano inequivocabilmente color cioccolato al latte. Stavo per chiedere anche a lui delle lenti a contatto, ma mi trattenni. Avevo già fatto la figura della scema a sufficienza per un mese intero.
- Vuoi fare un giro?
Annuii senza volerlo. Stavo per correggermi, ma lasciai perdere. Misi scarpe e giacca, afferrai la chiave per rientrare ed uscii. Anche se ormai il sole si era nascosto dietro le montagne il cielo era piuttosto chiaro.
- Perché tuo fratello è così... - riflettei per un istante - ...enigmatico?
Sorrise di nuovo prima di rispondermi.
- Mah, non saprei. Penso sia una cosa di famiglia.
- Ma non vuole nemmeno dirmi come si chiama, è normale che faccia così?
- Credo non sappia nemmeno lui perché... - mormorò, guardandosi distrattamente intorno.
Mi accorsi che stavamo andando verso il boschetto dove lo avevo incontrato per la prima volta.
- Voglio mostrarti un posto che ho scoperto ieri - disse prendenomi la mano con la sua guantata e trascinandomi nella boscaglia. Una vocina dentro di me mi diceva che non avrei dovuto fidarmi di lui così tatno, ma non riuscivo a dirgli di no. Continuai a camminare sovrappensiero, riuscendo chissà come a non cadere di faccia sul terreno fangoso e impastato di foglie morte.
- Eccoci qui - disse Samuele, interrompendo di colpo il rincorrersi scomposto dei miei pensieri.
- Oh... - mi lasciai sfuggire. Era una piccola radura, al centro della quale si ergeva un pino enorme. Era un piccolo angolo di paradiso, l'erba era verde e lucida di rugiada nonostante fossimo in pieno inverno.
- Bello, vero?
- Cavoli, è spettacolare! Sembra che qui sia maggio, invece che gennaio inoltrato.
Annuì, come se avessi fatto un complimento a lui anzichè al paesaggio. Ci sedemmo su un provvidenziale masso ai piedi del pino.
- Da dove arrivate tu e tuo fratello? - chiesi ad un tratto.
- Da un paesino a nord. Molto, molto piccolo.
Era davvero evasivo come suo fratello.
- Raccontami qualcosa di te - implorò, cambiando discorso.
Era l'ultima cosa che mi sarei aspettata.
- Cosa vuoi che ti dica?
Si girò e mi guardò intensamente negli occhi. Mi sentii annegare in quello sguardo così profondo che sembrava scurirsi man mano.
- Quello che vuoi.
Non sapevo nemmeno perché, ma cominciai a parlargli di me. Di come mi sentissi. Della mia vita. Della mia famiglia. Delle mie giogie e dei miei momenti bui. Dei miei desideri e delle mie paure. Ero come catturata da quei due pozzi ora di petrolio. Nel frattempo anche il cielo si era scurito. Ci rialzammo e ci incamminammo nuovamente verso casa mia. Un silenzio inquietante ci avvolgeva, eppure non era quello a spaventarmi: come avevo potuto raccontare tutti i fatti miei a quello strano ragazzo? Ero piuttosto riservata, non amavo parlare di me. Come aveva fatto a convincermi? Era bastato che io guardassi i suoi occhi... Davanti al portoncino cominciai a salutarlo:
- Senti, mi dispiace di aver parlato così tanto, di solito... - ma quando mi girai verso di lui era sparito.
Maledizione. Alla luce della luna appena spuntata il mio giardino appariva desolato. Si sentiva come me.


 

 




Piccolo (beh, non tanto piccolo) diario di bordo
 

Eccomi qui! siete contenti di avere di nuovo mie notizie?
parliamo della storia. "Samuele, un nome da angelo" non è una mia trovata idiota, me l'ha raccontato una mia amica che è appassionata di angeli. a quanto pare tutti i nomi che finiscono in -ele sono nomi di angeli, quindi Ezechiele, Daniele, Gabriele, Michele e compagnia bella sono nomi adatti ai servi di nostro signore. la cosa mi è parsa una figata assurda, così l'ho scritto nella storia... e magari ora sapete anche voi questa curiosità, sono felice di insegnare anche qualcosa oltre a sclerare... :D
un'altra cosa, prima che mi dimentichi: i capitoli hanno un nome particolare, se ci fate caso ogni capitolo è intitolato con una caratteristica che hanno i personaggi (intendo Samuele e lui, anche se c'è un capitolo che riguarda Luna... vabbè, a voi non ve ne frega niente, molto probabilmente, anche perchè prima o poi ci arriveremo)
oh, un'altra cosa: non credo di riuscire ad aggiornare prima di lunedì prossimo per una serie di problemi che non sto qui a spiegare. I'm so sorry, ma spero portiate pazienza...
L'ultima cosa è un piccolo spoiler (non nel senso che parlo della storia o faccio anticipazioni, ma nel senso che vi do un'idea della lunghezza della storia): ho finito precisamente il 26/01/2013 di scrivere la storia in cartaceo (eh già, è passato un bel po' dall'ultima volta che ho copiato un capitolo, lo ammetto), sono venute fuori tredici facciate e mezza... che è pochissimo per una persona normale, ma per chi non lo sapesse la mia grafia è microscopica. alla fine ogni capitolo è più corto di una facciata scritta da me, ma visti al computer sono tutta un'altra cosa... forse dovrei scrivere più piccolo ancora, magari arrivo a farci stare una storia intera in tre facciate... mmh, risparmierei spazio...
*momento di riflessione sulla cosa*
Lasciamo stare, scrivo abbastanza piccolo, meglio non bruciare le diottrie di chi legge le mie bozze.

sull'orlo della disperazione da storia lunghissima rispetto ai suoi standard,
S.

P.s.: so di averlo già detto, forse ne avrete fin sopra i capelli di sentirvelo dire, ma se avete dei dubbi o volete semplicemente sapere qualcosa riguardo alla storia scrivetemi, rispondo a tutti. recensioni, messaggi privati, critiche... sono bene accetti, dopotutto è normale avere delle domande da fare... se non rispondo nel giro di qualche giorno cercate la risposta nel Piccolo diario di bordo del capitolo successivo, sicuramente ci sarà!


SOLITO ANGOLO DEI RINGRAZIAMENTI

FALLEN99, che come ormai avrete già capito troverà il suo nome fra i ringraziamenti per un bel po'
_Lally, che mi incoraggia un casino a continuare con le sue recensioni
cate394rina, solo perché sei tu che mi hai fatto iscrivere a efp. e perché voglio vedere se riesco a farti smettere di dire che sono un'idiota.
Giuli_97, che anche se non ha ancora recensito so che sta leggendo (eh si, sono onnisciente!)
PinaProser95, perché ha chiesto una cosa diversa dal solito e l'avrà! ù.ù

Grazie!

  
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