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Autore: SJK93    20/02/2013    4 recensioni
Un trasloco, un semplicissimo trasloco dall’Italia alla capitale inglese. Dawn non sapeva che proprio così sarebbe cominciato il suo incubo.
Genere: Fantasy, Romantico, Sovrannaturale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Harry Styles, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Suoni, tanti, troppi che mi spaccavano le orecchie.
Odori.. così definiti, così perfetti.
Stavo riprendo coscienza, aprii gli occhi. La mia vista.. la mia vista era perfetta. Vedevo cose che prima non avrei mai neanche immaginato di notare.
Un minuscolo graffio sulla scrivania di Harry, una minima sbavatura tra i colori del copriletto..
Vedevo e sentivo suoni e odori come mai prima. Ed ero vuota. Dovevo riempire quel vuoto. Lui voleva essere colmato.
Comandò le mie gambe che corsero estremamente veloce fuori dalla porta solamente per essere bloccate da due guardie.
Non mi resi neanche conto che i canini si erano allungati e che cercavo disperatamente di divincolarmi dalle loro braccia possenti.
Io pensavo come prima.. ma non ero io, non mi controllavo. I miei pensieri non erano collegati al corpo e non erano collegati a quel vuoto.. Lui, lui comandava il mio corpo e io non potevo far altro che arrendermi e ascoltarlo.
Pregavo il mio corpo di fermarsi.. di non opporre resistenza alle guardie ma lui non ascoltava più.
Ne atterrai una con facilità e altra non sarebbe stata un problema se Harry non si fosse messo in mezzo.
Il vuoto non lo voleva in mezzo, voleva che lo cacciassi. Doveva togliersi dalla mia strada il più in fretta possibile. Lui era impaziente.
Non.. non riuscivo a non ascoltarlo. Scartai di fianco per superare Harry, non dovevo perdere altro tempo. Buttai a terra la guardia senza curarmene più di tanti e corsi per il corridoio.
Sentivo che Harry mi stava dietro, accelerai. Girai a sinistra nel corridoio per arrivare il più in fretta possibile all’uscita, non servì a nulla.
Dietro di me Harry era stato raggiunto da una decina di guardie e davanti a me ce n’erano altrettante che mi costringevano al muro.
Harry era in prima fila e si avvicinava con cautela. Non potrei fare a meno di ringhiargli contro.
“Dawn, calma. Vieni con me..” – mi allungò la mano.
La guardai disgustata. Non avevo bisogno della sua mano avevo bisogno di colmarlo. E tutti erano solamente un ostacolo a lui.
Guardai in alto e vidi un tubo che sporgeva dal soffitto, lui seguì il mio sguardò e capì subito cosa avevo in mente. Non li diedi neanche il tempo di aprire la bocca che avevo saltato, mi ero aggrappata a quel tubo e con uno slancio avevo già superato le guardie presenti. Ricominciai a correre.
“FERMATELA PORCA MISERIA!”
Sentii l’urlo di Harry. Accelerai.
“CHIUDETE TUTTE LE USCITE CAZZO, CHIUDETELE!”
Chiudere le uscite? Cosa?!
Dovevo arrivare prima, dovevo uscire. Mi diedi ulteriore slancio e mi catapultai fuori prima che riuscissero a chiudere del tutto le porte.
Ero fuori.
Respirai a fondo con l’unico obiettivo di trovare l’odore che mi interessava. Dovevo fare in fretta, stavano riaprendo le porte. Inspirai di nuovo, chiusi gli occhi. Trovato: Sangue fresco.
Seguii la scia, oltrepassai buona parte del bosco per poi trovarmi di fronte a una delle tante case vacanze che c’erano in zona. Prevalentemente in legno e immersa nel verde.
Mi accovacciai dietro degli alberi abbastanza grossi da coprirmi interamente. C’era un bimbo che giocava fuori, la madre lo controllava seduta sulle scale davanti alla porta d’ingresso.
Inspirai di nuovo, il sangue del bambino.. Dio era meraviglioso. Così puro, così giovane, così corposo.
Il vuoto lo reclamava, lo sentiva già scorrere tra le sue fauci.
La madre era ancora lì seduta e guardava attentamente il bimbo, se non se ne fosse andata in tempi molto brevi avrei attaccato anche lei. Non mi interessava.
“Noemi!”
Una voce maschile gridò da dentro l’abitazione, la madre si alzò per andare all’interno e il vuoto esultò.
Ero pronta a scattare in avanti, ma venni bloccata e sbattuta contro l’albero dietro il quale mi stavo nascondendo.
Mi dimenai come un animale in gabbia.
“E’ questo che vuoi essere Dawn?”
Harry aumentò la presa sui miei polsi attaccati alla corteccia.
“Allora? Vuoi ucciderlo?”
I suoi occhi erano puntati nei miei ed erano disperati.
Per la prima volta il vuoto tacque.
Che cosa stavo facendo? Che cazzo avevo intenzione di fare?
Io non voglio uccidere qualcuno, non voglio.
Questa non sono io e non lo voglio diventare.
Mi lasciai andare e mi sedetti sul terreno con la testa fra le mani e gli occhi pieni di lacrime, se solo queste ultime fossero esistite nel mio corpo ormai morto.
“Mi dispiace Harry, mi dispiace..” – sussurrai.
Si accovacciò di fronte a me, mi prese il viso fra le mani e mi accarezzò le guancie. Adagiò la sua fronte alla mia.
“Avevo paura di averti persa..”
M diede un lieve bacio, poi si portò il suo polso alle labbra e lo morse.
Non capivo cosa diavolo stesse facendo, quando me lo avvicinò alle labbra mi scansai.
“Dawn, bevi.”
Lo continuai a guardare male.
“So che hai fame, quindi bevi.”
Mi avvicinò di nuovo il polso alle labbra, questa volta lo accettai. Mi fidai. Bella cretina che ero.
Sentì un calore pervadermi tutto il corpo mentre il suo sangue entrava in circolo. E mentre bevevo avidamente sentii due parole sussurrate al mio orecchio.
Sei mia.

WRITER'S CORNER.

Massalve belle fanciulle! 
Vi volevo nuovamente ringraziare perchè siete meravigliose, tutte quante.
Grazie, grazie, grazie.
Grazie anche a chi non commenta ma mette questa ff tra le seguite/preferite/ricordate.
Siete meravigliose!
   
 
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