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Autore: fubuki yuri    21/02/2013    9 recensioni
I nostri calciatori preferiti in trasferta invernale! Tra allenamenti, festini notturni e gare di sci potrebbe sorgere qualche imprevisto...cosa combineranno i nostri eroi?
Genere: Avventura, Azione, Comico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Axel/Shuuya, Nathan/Ichirouta, Shawn/Shirou, Un po' tutti, Xavier/Hiroto
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Ciao a tutti!
Mi scuso per il ritardo nell'aggiornare questa storia, ma dovete sapere che sono quasi tre settimane che non riesco a concludere il capitolo in modo decente... continuo a scrivere e a cancellare! Alla fine, visto che il tempo passa e la fanfiction prende polvere, ho deciso inserire quello che ho scritto anche se è più breve rispetto a come lo volevo e non mi piace.
Vi prometto che il prossimo capitolo sarà migliore!
Intanto ci tengo a ringraziare tutti coloro che hanno letto il capitolo precedente e soprattutto chi ha commentato... GRAZIEGRAZIEGRAZIEEEE!!! mi avete resa felicissima!
Vi lascio alla storia!



L'alba era giunta da poco quando il signor Veteran si apprestò a partire alla volta di Tokio per recuperare lo staff dell'Inazuma Japan e condurlo fino a residenza Coldbreeze.
La luce tenue e rosata dei primi raggi di un sole pallido e neonato stentava ad insinuarsi tra le tende che coprivano le finestre del salotto dove ancora riposavano i membri della squadra.
L'uomo si avvicinò il più silenziosamente possibile ad uno dei ragazzi, facendo attenzione a non disturbare il sonno degli altri.
"Kidou?" Chiamò a mezzavoce.
Il giovane stratega si mosse lentamente impiegando qualche istante per destarsi del tutto e, nascosti dalle lenti degli inseparabili occhiali da aviatore, i suoi occhi scarlatti si schiusero mettendo a fuoco la sagoma dell'autista.
"Scusami se ti ho svegliato, Yuuto." Bisbigliò Veteran "Ma sto partendo e volevo avvisarti."
"Ha fatto bene, signore."
"Per le prossime ore resterete in questa casa senza potervi affidare alla presenza di adulti responsabili."
"Non deve preoccuparsi! Dopo tutto siamo più che in grado di badare a noi stessi."
"Ne sono convinto." Assentì il conducente del pulmino Inazuma "Ma mi sentirei più tranquillo se tu accettassi di assumere la responsabilità di tenere d'occhio i tuoi compagni per evitare che si caccino nei guai."
"Se serve a rassicurarla le prometto che lo farò."
"Speravo che lo dicessi! Ora posso partire senza preoccupazioni." Sorrise l'uomo "Sei un ragazzo con la testa sulle spalle e so di poter fare affidamento su di te."
"Non la deluderò, signore."
"Ne sono certo! Adesso devo andare, ti auguro una buona giornata!"
"Altrettanto, e faccia buon viaggio!" Rispose Kidou seguendolo con lo sguardo finchè non ebbe oltrepassato la soglia della villa e la porta non si fu chiusa alle sue spalle.
Uno strano e sottile senso di inquietudine si fece strada in lui mentre ripensava alla promessa che aveva appena acconsentito a mantenere; razionalmente sapeva che di lì a quella sera, quando Veteran avrebbe fatto ritorno accompagnato dal Mister e dalle sue collaboratrici, era piuttosto improbabile che si verificassero incidenti o disastri di portata tale da mettere in serio pericolo i giocatori della nazionale giapponese, ma questa confortante consapevolezza non riusciva a zittire le voci congiunte del pessimismo e dell'ansia.

"A cosa stai pensando tanto intensamente, Yuuto?"
"Jirou!" Sobbalzò il ragazzo bruscamente distolto dal proprio rimuginare "Non credevo fossi sveglio!"
"Questo rompiscatole mi ha tirato un calcio." Disse Sakuma indicando Fudou, ancora addormentato di fianco a lui, e assestandogli una gomitata per ripicca.
Al che il centrocampista spalancò gli occhi e saltò in piedi come una molla, brontolando qualcosa di incomprensibile in una lingua che suonava vagamente simile al tedesco.
"Buongiorno Akio!" Ridacchiò Kidou osservando divertito l'espressione stralunata dipinta sul volto del compagno.
"Sei stato tu!" Fece quest'ultimo additando Sakuma con aria accusatoria "Mi hai dato una gomitata!"
"Te la meritavi."
"Stavo dormendo!" Protestò il moro indignato.
"Se è per questo ero anche io nel mondo dei sogni quando hai avuto la bella idea di prendermi a calci!"
"L'avrò fatto senza volerlo! Non posso controllare i movimenti del mio corpo quando dormo!"
"E io non posso controllare i miei istinti  omicidi quando vengo svegliato a suon di calci!"
"Ma è possibile che voi due non abbiate niente di meglio da fare che litigare a quest'ora del mattino?!" Intervenne Kazemaru sbadigliando infastidito "Stavo dormendo così bene!"
"Anche io prima di essere svegliato dal vostro parlottio!" Rimarcò Kogure stiracchiandosi.
"Parlate per voi!" Ribatté Tsunami "Ho la schiena a pezzi! Vorrei sapere chi me la fatto fare di dormire su questo dannato divano!"
"E io cosa dovrei dire?! Ti faccio presente che ho trascorso la notte sul pavimento!" Disse Midorikawa con voce ancora impastata dal sonno.
"Usando il sottoscritto come cuscino, tra l'altro!" Puntualizzò Hiroto.
"Ho dovuto ingegnarmi visto che Tachimukai si è accaparrato tutti i cuscini disponibili!"
"Ho il collo delicato!" Si giustificò il portiere "Mi viene la cervicale se non riposo nella posizione corretta."
"Secondo me sono tutte scuse!"
"Lasciamo perdere!" Conciliò il rosso "Visto che siamo tutti svegli, diamoci una mossa e prepariamoci per gli allenamenti!"
"Non proprio tutti, a dire il vero." Precisò Fubuki "Il capitano dorme ancora."
Gli occhi di tutti si puntarono su Endou che ronfava indisturbato a dispetto della confusione che lo circondava.
"Non si smentisce mai!" Sospirò Kazemaru scuotendo il capo contrariato.
"Vorrei sapere come riesce a dormire in mezzo a questo trambusto!" Commentò Sakuma quasi ammirato.
"Ci vuole ben altro per disturbarlo quando dorme, credimi!"
"Qualcuno lo svegli!" Tagliò cordo Fudou, ancora di cattivo umore a causa del brusco risveglio.
"E come, di grazia? Non si sveglia neanche con le cannonate!"
"Fate largo!"
Goenji si fece strada tra gli amici trasportando una pentola che aveva provveduto a riempire d'acqua fredda.
"Non vorrai...?!"
"E invece si!" Rispose il bomber deciso per poi avvicinarsi al portiere della Raimon e svuotare su di lui l'intero contenuto del recipiente.
Seguirono istanti di silenzio teso; tutti fissavano Endou pietrificati in attesa di una sua reazione.
Il giovane aggrottò le sopracciglia nel sonno e strizzò gli occhi apparentemente infastidito prima di... girarsi su un fianco e riprendere a russare con rinnovato vigore!
"Non posso crederci!" Mormorò Shuya attonito.
"Nemmeno io!" Fece eco Kabeyama con gli occhi sgranati per l'incredulità.
"Io invece non mi stupisco più di nulla; lo conosco troppo bene." Replicò il corridore dai capelli turchesi "Arrenditi Goenji, non sai con chi hai a che fare!"
"Inizio a rendermene conto." Assentì l'attaccante sconcertato come mai era apparso prima di quel momento "Vado a fare colazione! Ho bisogno di mettere qualcosa sotto i denti."
"Colazione?!" Scattò in piedi Endou, perfettamente sveglio "Qualcuno ha detto colazione?!"
"Non è possibile!" Articolò difficoltosamente il biondo.
"Perchè mi guardi in quel modo, Shuya? Non startene lì impalato! Andiamo a fare colazione e poi subito ad allenarci! Non perdiamo tempo!"
Il cannoniere rivolse uno sguardo interrogativo a Kazemaru, troppo frastornato per pronunciare parola.
"Lascia perdere Shuya, ci sono cose che vanno al di là della comprensione umana." Disse Ichirouta battendo delicati colpetti sulla schiena del compagno in segno di solidarietà.
"Di cosa state parlando?"
"Niente di importante, Endou! Andiamo a mangiare!"
"Ottima idea, ho una fame!" Approvò il capitano entusiasta seguendo i compagni in cucina "Ehi, ma... qualcuno sa dirmi perchè sono tutto bagnato?!"

A distanza di poco meno di un'ora la squadra al completo era riunita nei pressi del campo da gioco annesso all'abitazione e la sessione di allenamento fuori sede ebbe ufficialmente inizio.
Mentre Tachimukai ed Endou si alternavano a difesa della porta mettendo alla prova le proprie abilità nel tentativo di parare i tiri di Goenji, Fubuki ed Hiroto, difensori e centrocampisti si esercitavano nei passaggi e nei dribbling in una sorta di caotico tutti contro tutti.
La seconda fase dell'allenamento invece, secondo le istruzioni impartite da Kudou, si svolse incentrata sulla messa a punto di nuove tecniche speciali e sul perfezionamento di quelle già collaudate.
"Sono soddisfatto!" Dichiarò Kabeyama quando, finalmente, giunse l'ora di fare ritorno alla residenza per consumare il pranzo "La mia nuova tecnica difensiva è quasi ultimata!"
"L'allenamento da i suoi frutti!" Commentò Endou allegro "Anche la tecnica combinata di Fudou e Kazemaru sembra essere quasi completa."
"Il mister sarà sicuramente soddisfatto dei nostri progressi!" Affermò convinto Midorikawa "Chissà, forse dopo aver constatato quanto siamo migliorati deciderà che non è il caso di esagerare con gli allenamenti intensivi!"
"Io non ci conterei troppo." Replicò Sakuma "Kudou non è il tipo da andarci leggero con gli allenamenti! Scommetto che non appena arriverà ci metterà sotto senza lasciarci un attimo di tregua, come al solito."
"Può darsi, ma visto che non sarà qui prima di stasera possiamo prenderci il pomeriggio libero!" Stabilì Tsunami "Ci meritiamo un po' di svago, no?"
"Assolutamente!" Concordò Kogure.
Fubuki sorrideva con lo sguardo rivolto verso le piste innevate a poca distanza dalla villa, pregustando il momento in cui avrebbe potuto saggiarle con lo snowboard.
"Non stai più nella pelle, vero Shirou?" Fece Kidou interpretando i pensieri del compagno che annuì di rimando.
"Porta ancora un po' di pazienza! Tra poco potrai finalmente mettere la tavola ai piedi!"
"Non prima di avermi aiutato a preparare il pranzo!" Saltò su Midorikawa, nuovamente calatosi nel ruolo di despota implacabile al servizio della buona cucina.
Il lupo dei ghiacci sospirò rassegnandosi all'idea di attendere ancora un paio di ore mentre l'ex capitano della Gemini Storm iniziava ad impartire ordini e direttive prima ancora di aver varcato l'ingresso di casa.





"Sono distrutto!" Sbuffò Fudou lasciandosi cadere pesantemente su una delle sedie disposte attorno al tavolo appena apparecchiato da Hiroto e Kidou "Penso di non aver mai lavorato tanto in vita mia!"
"A chi lo dici!" Esclamò Tachimukai occupando il posto accanto "Mi fanno male le mani per tutte le verdure che ho affettato!"
"Non voglio più vedere una singola, dannata carota per i prossimi trecento anni!"
"Quante storie!" Li rimbrottò Midorikawa togliendosi il grembiule da cucina indossato fino a quel momento "Dovreste essere contenti di esservi resi utili e comunque dovevate solo pulire e tagliare gli ortaggi per il ramen!"
"Ti sembra poco?!"
"Sei davvero senza cuore, Ryuuji-kun!"
"L'importante è che siamo riusciti a preparare il pranzo senza far esplodere la cucina!" Intervenne Hiroto sedando la discussione sul nascere "Non so voi, ma io muoio di fame!"
"Anche io!" Diede manforte Kabeyama.
"Allora ognuno al proprio posto!" Fece l'ex alieno dai capelli verdi esortando i compagni a sedere a tavola "Il pranzo è servito!"




Una volta consumato il pasto e terminato di sparecchiare, i ragazzi si alzarono da tavola sollevati all'idea di poter finalmente disporre di un intero pomeriggio di libertà e divertimento.
"Io vado alle piste!" Annunciò Fubuki, smanioso di ricongiungersi al suo amato snowboard.
"Non così in fretta!" Lo frenò Midorikawa bloccandolo mentre indossava il giaccone invernale "E' il tuo turno di lavare i piatti!"
"Ma...!"
"Niente ma! Oggi spetta a te e a Kazemaru!" Lo interruppe il centrocampista "E tu non fare quella faccia, Ichirouta! Sai bene che ognuno deve fare la propria parte!"
"Se mi lasci andare adesso prometto che mi occuperò delle faccende domestiche al posto tuo per tutta la durata del ritiro!" Tentò di corromperlo l'albino.
"Bel tentativo Shirou, ma adesso vai a lavare i piatti!"
"Ti pregooooooo!"
"Non mi incanti con l'espressione da cane bastonato!"
Fubuki abbassò il capo sconfitto e depresso avviandosi in cucina seguito da un Kazemaru quanto mai scontento.
"Ci vuole fermezza!" Borbottò serio Midorikawa "Fermezza e disciplina!"
Annuì convinto allontanandosi a passo marziale mentre Hiroto e Sakuma facevano del loro meglio per soffocare le risate.

Quando, alfine, i due incaricati al lavaggio delle stoviglie portarono a compimento quella che sembrava un'impresa ai limiti della sopportazione alla noia, gli altri componenti dell'Inazuma Japan erano già usciti a divertirsi da almeno una mezz'ora.
"Non ci hanno neanche aspettati!" Bofonchiò Kazemaru indispettito.
"Sicuramente ci staranno attendendo alle piste!" Disse l'altro più che mai impaziente di raggiungere gli amici.
Senza ulteriori indugi, i due indossarono le proprie tenute invernali e lasciarono l'abitazione per dirigersi verso i campi da sci, con gli snowboard in spalla.
Il primo in cui si imbatterono una volta giunti ai piedi delle discese innevate fu Gouenji, che sedeva imbronciato su una panchina esposta ai raggi del sole timido di quel gelido pomeriggio.
"Dove sono gli altri?" Lo interrogò Ichirouta salutandolo con un cenno.
Per tutta risposta il biondo indicò un tratto di pista ove risultavano perfettamente distinguibili, seppur in lontananza, le sagome di Endou e diversi altri compagni.
"Come mai non sei con loro?" 
"Non me la cavo molto bene sulla neve." Replicò l'attaccante seccamente, quasi infastidito dalla sua stessa ammissione.
In quel momento Kidou e Sakuma giunsero zigzagando elegantemente con le proprie tavole tra gli sciatori sparsi sulla pista, preceduti dal capitano della Inazuma che apriva la strada ruzzolando in caduta libera, incapace di riacquistare il perduto equilibrio.

"Fubuki! Kazemaru!" Esclamò il portiere massaggiandosi il didietro dolorante non appena la sua corsa priva di controllo si fu conclusa in un goffo capitombolo ai piedi dell'atleta dalla chioma azzurra "Le piste sono fantastiche! Dovete provarle!"
"Purché non siate imbranati come Endou!" Precisò Fudou congiungendosi al gruppetto dopo aver percorso l'ultimo tratto del tracciato sciistico con impeccabile abilità "Ha travolto un gruppo di bambini che facevano lezione di sci e seminato il panico tra tutti!"
"Non sapevo che foste così bravi con lo snowboard." Osservò Kazemaru rivolto al centrocampista e a Sakuma, sovrastando le proteste di Endou.
"Abbiamo imparato quando ancora frequentavamo la Royal Academy." Spiegò Jirou "Tutti gli anni ci portavano in montagna e ci impartivano lezioni di sport invernali."
"Adesso capisco perchè ve la cavate così bene."
"Ma non bene quanto Fubuki!" Intervenne l'estremo difensore della nazionale "Quando lo avrai visto all'opera, Fudou, ti passerà la voglia di prendere in giro gli altri!"
"Ma davvero?" Fece l'altro squadrando il giocatore di Hokkaido con interesse "Sono curioso di vedere di cosa sei capace, pallidone!"
Il compagno non lo ascoltava neanche, troppo preso dalla smania di mettere la tavola ai piedi dopo tanto tempo.
"Perchè non facciamo qualche discesa, Shirou?" Lo esortò il numero due "Tanto per scaldarci."
"Certo!" Acconsentì la prima punta dell'Hakuren fremente.
Non aveva ancora mosso un passo in direzione dello skilift che il vociare caotico prodotto da Kogure, Tsunami, Tachimukai, Midorikawa ed Hiroto, intenti a sgolarsi nel tentativo di attirare la sua attenzione, lo indusse a fermarsi.
"Ti stavamo cercando, fratello!" Disse il surfista "Devi insegnarci a surfare sulla neve, ricordi?"
"Surfare sulla neve?" Ripeté Fubuki sconcertato.
"Hai promesso di darci lezioni di snowboard!" Gli rammentò Tachimukai.
L'espressione dell'albino mutò radicalmente.
"Non te ne sarai dimenticato!" Fece Midorikawa rivolgendogli uno sguardo severo.
"No! E' solo che speravo di fare qualche discesa prima di iniziare con le lezioni." Azzardò guardando Kazemaru in cerca di sostegno.
"Ma puoi farlo dopo!" Obbiettò il portiere della Fauxshore "Ti prego Fubuki-kun!"
"Per favoreeeeeee!" Diederò man forte gli altri quattro.
"Va bene." Sospirò il ragazzo rassegnato prima di essere trascinato dagli amici verso il pendio adibito all'esercizio dei principianti.
"Povero Shirou!" Commentò Kidou "Sembra che la sfortuna oggi non gli voglia dare tregua!"
"Era così impaziente di fare snowboarding!" Aggiunse Sakuma.
"Vorrà dire che ci raggiungerà più tardi!" Sorrise Endou salutando con la mano il gruppetto che si allontava "Che ne dite di tornare in pista?! Ho proprio voglia di fare un'altra discesa!"
"Certo che sei autolesionista!" Replicò Fudou "Non ti è bastata la figuraccia di poco fa?!"
"Nemmeno per sogno!" Ribatté il moretto facendogli una linguaccia per poi correre in direzione dello skilift.








  
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