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Autore: GiordinHoran    21/02/2013    3 recensioni
Quando si scrive non si puo' fingere, i sentimenti non sono intercambiabili, viene fuori chi siamo. La parte più vulnerabile di noi, che non parla.
Perchè se la bocca è collegata al cervello, le mani sono collegate al cuore.
Genere: Generale, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Niall Horan
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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                                                                                                                                                                                                 'I'm the fire, he's my light.'

Dal finestrino i paesaggi scorrevano, cambiavano e mutavano nel giro di pochi minuti, ero toppo imbarazzata per dire a Niall di rallentare, così mi sforzai di focalizzare ogni minimo dettagli seppure a quell'elevata capacità. Quell'albero che qualche istante prima stavo tanto ammirando scompariva in un nano secondo, lasciando solo in me il ricordo di quella figura. 
Tutta la mia vita stava scivolando dalle mie mani ed io non potevo fare altro che vederla andar via così come Niall anche quell'insulso pezzo di vetro mi lasciava alle spalle sfumature di verde e giallo. Il sole tramontava ormai, il suo turno almeno per lui per oggi era finito; era ora di lasciare posto alla notte e alle sue stelle, alle malinconie della sera.
Sembrava che la terra si fosse ribaltata, eravamo da ormai quindici minuti in quella macchina e casa mia ancora sembrava lontana, qualcuno da lassù mi ascolta? Quanto ancora dovrò soffrire stando così vicino a qualcosa che non posso avere?
'Cazzo, ci siamo persi.' Niall sbattè le mani con forza sul volante tanto da farmi sussultare, vedevo il terrore nei suoi occchi. Scese dalla macchina e iniziò a guardarsi intorno, ma niente. Si prese la testa fra le mani, per poi lanciare un'occhiata minacciosa verso il cielo. Credo fermamente che potesse comunicare visivamente con le stelle, visto che due di loro le aveva negli occhi, che brillavano con il riflesso del chiarore di luna.
'Ronnie...dovremmo passare la notte qui.' disse senza proferire altre parole e appoggiandosi di schiena alla quercia vicina. Percepivo il mio cuore rimpicciolirsi ad ogni sua parola, stava scomparendo del tutto.
'Non hai proprio idea di dove possiamo essere?Infondo qui è tutto uguale, potremmo essere dietro casa mia e non accorgersene nemmeno.' Ribattei, mi resi conto solo poco dopo di quanto fosse stupido quello che avevo appena detto tanto che lui si limitò a far cenno di no.
Erano le undici ormai e le ombre della notte iniziavano a farsi sentire, il freddo entrava penetrando nelle ossa e gli inquietanti rumori degli animali notturli, per quella sera sarebbero stati la nostra ninna-nanna.
Niall si alzò di scatto e prese una coperta dal bagagliaio, esclamando con un sorriso malizioso 'Ne porto sempre una di scorta nel caso mi perdessi nel bosco, sai com'è..la tv insegna molto.' 
-Ne hai solo una?
mi limitai a dire. -'Si, di solito le mie avventure notturne le ho sempre immaginate da solo.Mi spiace'. Ridemmo insieme.
'Avvicinati più a me, sennò non basterà per entrambi.' Quella parole mi scaldarono più di quanto cento coperte potessero fare, mi sentivo il fuoco dentro. Io ero come un cerino e lui era la scintilla pronta ad accendermi. 
Infilai la testa nell'incavo del suo collo, l'unico posto in cui avrei dovuto dormire per sempre. Lui mise una mano sulla mia spalla e iniziò a sfregare cercando di generare calore. Ecco le scintille,le scosse elettriche, fulmini allo stomaco.
Senza rendermene conto tirai un gemito, lui fece una risatina. E a quanto pare entrambi trovammo l'un l'altro estremamente eccitanti.

  
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