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Autore: sharleenmaglione    21/02/2013    5 recensioni
I fatti avvenuti prima sono gli stessi dei libri originali; ho modificato gli ultimi eventi per dare un'opportunità a Piton e al suo amore per Lily.
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Minerva non pore a trattenere un sorriso nel vedere Severus attraversare il prato, verso le serre, dove con gran disappunto della professoressa di erbologia, strappava un fiore magico per portarlo a Lily.
 
Lily rideva e lo metteva al centro del tavolo. A volte il piccolo Harry lo appellava senza rendersene conto e ci tuffava dentro il viso, per riemergere sternutendo per le spore.
 
...spesso quando era Piton a tenerlo in braccio, Harry gli strizzava dispettosamente il naso adunco o gli tirava i capelli
“Non è cambiato affatto! Si è già guadagnato una settimana di punizione ancor prima di aver messo piede a Hogwarts”
 
E Lily rideva, e rideva… E avrebbe voluto tuffarsi tra le braccia forti di quell’uomo che la faceva sentire viva
Genere: Introspettivo, Romantico, Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Albus Silente, Harry Potter, James Potter, Lily Evans, Severus Piton | Coppie: Lily/Severus
Note: Lemon, What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Da Epilogo alternativo, Più contesti
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II PARTE
 
I professori non videro Piton ai pasti; lui si era riappropriato del suo vecchio studio nei sotterranei e non ne usciva se non quando era strettamente necessario.
 
Dopo una settimana, Silente bussò alla porta dello studio di Severus.
 
<< Severus, devo chiederti di aprire. Non costringermi a ricordarti che sono pur sempre il Preside di questa scuola, e che se ti convoco nel mio studio, tu in quanto professore dovresti avere la cortesia di presentarti. È una questione di educazione, su quella come ben sai non riesco a transigere.>>
 
Severus aprì la porta. Era livido. Silente ebbe un attimo di esitazione; Severus si spostò di lato per permettere al Preside di entrare. Silente entrò, e notò alcuni oggetti rotti, pergamene stracciate, piume spezzate.
 
<< Severus, ascoltami. So bene che stai affrontando per l’ennesima volta un dolore che ti prova, che ti logora, e…>>
 
<< Silente, risparmiami la tua comprensione e la tua compassione, di grazia. Non è poi tutta questa gran cosa, adesso, il mio dolore. Ho passato cose ben peggiori, e poi io sono venuto qui per “salvare la situazione”, tutto il resto era un surplus non dovuto. >>
 
<< Non devi dire così, sappiamo entrambi cosa hanno rappresentato per te le ultime settimane… >>
 
<< Cosa, Silente, cosa? Un amaro risveglio, lento, lento! È stata più veloce, più sincera la morte, Silente, lo sai? >> …
 
Poi Piton smorzo i toni, e mantenne un’espressività misurata, con una vena di delusione che traversava il suo ritrovato cinismo:
 
<< Ma ad ogni modo, non ho tempo né voglia di mettermi a discutere di tali baggianate. Vai a far del bene, sii onesto sincero! Bel ringraziamento. >>
 
Il tono di voce si fece quasi sprezzante, poi fu semplicemente duro: << Oh, non rimpiango le mie buone azioni, Silente, stai tranquillo. Niente Silente, non mi rammarico; chiedo solo di essere lasciato in pace, permettete? >>
 
Silente sospirò: << Vedi Severus, se io pensassi che questa è la conclusione, degna o indegna che sia, per le tue azioni, per la tua situazione, ti direi “ma si, ritorna a stabilire i tuoi vecchi binari, quelli rigidi, quelli amareggiati.” Ma non è tempo Severus; non mi piace vederti rassegnato…>>
 
<< Silente, non sono rassegnato. Sono semplicemente leggermente incazzato, permetti? >>

Silente scoppio in una risata di gusto. << Oh, Severus, quanti galeoni avrei pagato per vedere la faccia di Minerva se avesse sentito questa tua espressione!... >>
 
<< Ridi, Silente, ridi… >> 
 
<< Magari anche gli studenti avrebbero trovato più istruttiva un’uscita così colorita piuttosto che fatture volanti… Per fortuna che hai saputo calcolare bene la tua mira, Severus, con un orecchio in meno il signor Finnighan sarebbe stato in grado di apprendere solo per metà le prossime lezioni…  >>
 
<< Ma quale mira, Silente, quale mira se l’ho mancato!... >> sbottò Piton.
 
Silente uscì dal sotterraneo ridacchiando…
 
…. 
  
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