Tonks era 3 giorni che non vedeva
Sirius, non aveva chiesto
di lui, e tutto sommato andava bene cosi, la cosa
di cui più aveva paura e incontrare Black
mentre c’era Remus con lei, che continuava a inseguitala,
sembrava un cagnolino
che aspettava la pappa.
Non avevano dormito insieme, Tonks non voleva non poteva riuscirci,
cosi ogni
sera gli aveva dato la buona notte. Lui non replicò mai ,
pensava fosse una
giusta punizione per il comportamento prima della sua partenza, anche
se sperava
che Tonks cedesse a quella resistenza secondo lui “ forzata”,
le aveva
mandato un Gufo con una rosa la mattina del 3° giorno con un
invito
”Sta sera io e te sotto uno spicchio di luna in
giardino, Ti amo Remus!”
Tonks accartocciò quella lettera fino a allora aveva sempre
conservato ogni suo
biglietto ma con quella ci fece una palla e la getto nel cestino. Si
risdraiò
sul letto e pensò.
La sua tenera civetta Fanny la raggiunse accovacciandosi di fianco a
lei,
- Fanny , cosa devo fare? Dimenticare? ..ma non riesco.
- Disse Tonks
girandosi su un fianco e accarezzando il morbido animale, che con il
becco le
diede dei colpetti sul naso.
- Fanny se vuoi tirarmi su, vuoi fare un lavoro per me?-
la civetta
annui quasi come una persona ed emise un gridolino di gioia.
-Trova Sirius e dimmi se sta bene, sono preoccupata sono 3
giorni che non lo
vedo!-
La civetta girò per la
camera in attesa che la ragazza si
alzasse per aprire la finestra.
Fanny si posò sulla spalla di Tonks e si prese
l’ultima carezza, poi parti per
la missione che la sua padrona le aveva dato.
Tonks torno sul letto e i
addormentò presa dalla noia,in
quel pomeriggio di caldo.
Le sembro che fossero passate ore quando si risvegliò per il
battito d’ali di
Fanny che tutta agitata si era posata sul fondo del letto e le tirava i
lacci
degli anfibi e il bordo della gonna.
- che c’è – disse
Tonks ancora assonnata
-Fanny? ..Fanny che ti prende..lascia cosi lo
rompi…- la sgridò Tonks ,
ma l’uccello si avvicino a beccargli del dita e la tirava
emettendo gridolini,
e poi girando vorticosa sul soffitto, per poi riposarsi sulla testa del
letto e
gridare fortissimo!
Tonks si copri le orecchie
- ma sei matta che ti
pren….. Sirius!- ora ricordava
cosa aveva chiesto all uccello,e se Fanny si stava comportando cosi e
perche
cera qualcosa che non andava.
- Fanny Sirius ha bisogno di aiuto? Dov’è-
chiese Tonks in ginocchio sul
letto, l’uccello emise ancora un grido di consenso. Poi fece
cadere una
burrobirre vuota a terra,e prese una mantello che una sera Draco aveva
lasciato
da lei, portandoglielo in grembo
- Draco burrobirre..
burrobirre.. draco?!-e Tonks
capi, dov’è che andava sempre a bere con Draco?
-LA stamberga!!!.. grazie piccola!- e scendendo dal
letto accarezzo
l’animale che grugni contenta e fiera del suo lavoro.
Tonks prese il mantello sulla sedia vicino alla porta, discese le sale
velocemente e prese la porta di ingresso sbattendola.
Hermione e Gorge erano appena usciti dalla cucina e la videro uscire
come una
furia, come la porta sbatté si guardarono disperati e si
tapparono le orecchie,
la mamma di Sirius si era svegliata per quel fracasso e stava gridando
- Sudici ibridi ignobili..
sottospecie di umani. Vergogna
dei maghi viaaaa dalla mia casa via!-
Con un grande sforzo Hermione e George riuscirono a
richiudere le tende, mentre dal piano di
sopra Ginny e Bhet si affacciavano a guardare
-Tonks è uscita e se non prende a calci il porta ombrelli…- disse Hermione
- Sbatte la porta!-
concluse George
Le ragazze affacciate alzarono le spalle scotendo la tesa, e Hermione
sorrise
rientrando in cucina con il ragazzo a seguitò.
- e’ un grande auror Tonks, fosse meno sbadata ..-
disse Weasley
- Già, ma sembrava accigliata, forse era di
fretta!- concluse Hermione
- Ma che diavolo.. chi
l’ ha svegliata.. se è stato quel viscido
elfo lo schianto- disse Draco entrando.
- Niente Kreaker.. tua cugina Malfoy.. non la
conosci…ah.. voi Black subito
pronti a dare la colpa a quel povero elfo, mai a badare alla vostra
irruenza.
- rispose Hermione
Draco non
replicò ma sospirando, andò a
prendersi del caffè
-Non molli mai con sta storia degli Elfi e Greanger?-
Disse il principe
delle serpi con aria non curante, Hermione era pronta replicare ma
George la
fermò con una mano sulla bocca e scotendo la testa, lei
sbuffo gli fece una
linguaccia alle spalle e si calmò.
Tonks intanto si materializzava alla
Stamberga, salì le
scale e vide Felpato in compagnia di un uomo dal ghigno beffardo.
prontamente disse:
-Ti ho trovato eco dov’eri finito cuccioline-
- è suo? Stavo per portarlo al canile-
rispose l’uomo misterioso.
Tonks lo guardò in tralice, poi rispose
-oh si certo è mio- disse avvicinandosi
ai due
- vieni qui bello andiamo! ..grazie mille- Nel
chiamare Sirius, Tonks
sviarti delle strane vibrazioni, che la raggelavano.
- lavoro al dipartimento delle creature magiche.. stavo per
portarlo via. -
Disse gelido l’uomo.
Tonks raggelo davvero
-O no..e che gli piace andarsene in giro..cmq non è
pericoloso e di solito
non si avvicina a nessuno...-
e guardò Sirius come con aria di rimprovero
-Non so che gli sia passato per la testa...-
-che non sia scappato a sentir nominare canile...ha paura sa
com'è-
e guardo ancora piu torva Sirius “ma che ti
è preso perche nn sei
scappato?”pensò
-comunque lavora al ministero? strano nn l' ho mai vista..io
sono un auror
sa com'è vengo spesso li...- Chiese all uomo
insospettita, aveva un aria
lugubre, non vedeva l’ora di andarsene.
-si
io la conosco!
lei è Ninfadora Tonks! è un' onore conoscerla!!
purtroppo io sono stato
trasferito da poco..lavoravo a Parigi fino a qualche giorno fa- Rispose l’uomo con finto entusiasmo.
Sirius
ascoltava
irrequieto, di tanto in tanto abbaiava in direzione della porta
-Che
ce bello?ora
andiamo...- Gli
disse per
calmarlo, anche lui avvertiva qualcosa di strano.
-gia.. trasferito da poco..non mi hanno
avvertita..può mica farmi veder il
suo tesserino...il nome prego?-e guardò Sirius
avvicinandosi alla uomo con
la banchetta stretta sotto il mantello
L’uomo
sorrise e
porse il tesserino
-Ted
O' connor
dipartimento creature magiche- Recitò Tonks
leggendo
- piacere Ted-e gli
porse la
mano, L’ uomo la strinse ma Tonks venne ripercorsa da un
altro brivido lungo la
schiena, forse dovuto a quelle mani gelate.
Sirius
era sempre più
irrequieto, ma non volle mostrarlo più di tanto.... voleva
portare Tonks fuori
di li...ma come fare??? “caspita....posso ancora
abbaiare”
-piacere!- Rispose l’uomo guardandola negli
occhi,poi
chiese
-e il cane come si chiama?-
-emm..
Lui
T-T...Tobia, ecco...-rispose
poco convinta e Felpato guaì in protesta.
-sa ho molti cani..- aggiunse e rise un
po’ nervosa, ammonendo Sirius
per il guaito
-ma ora noi andiamo.. Tobia si sta agitando-
concluse Tonks
-a
presto Tonks e
a presto Tobia!-
replicò
l’uomo con un sorrisetto, poi gli si avvicinò a
Sirius
-ti aspetto per le vaccinazioni- gli
sussurrò gelidamente .Felpato
corse dietro il letto, poi
Ted sorrise ancora e si smaterializzò
-Dai se ne andato- disse Tonks poi camminando verso
di lui prese la
porta e usci
La porta si riaprì, alle sue spalle e ne uscì
Sirius in veste umana..
-Tonks aspetta per favore... – le disse
Lei si fermo sui
gradini senza voltarsi
in un sibilo disse
-Dimmi...-
-Beh....
Grazie x poco fa... me la
sono vista un po' maluccio... – Riuscì
solo a Dire Sirius alzando gli occhi
al cielo. ”forza .... dai...” si incitò,
-Oh..
figurati- disse
lei mentre stava
per riprendere a
scender le scale
-ehm....ascolta... – aggiunse Black
Tonks era quasi
delusa da quell
parole..e un gradino alla volta concluse la rampa di scale prendendo la
maniglia della porta
_ credo che dovremmo chiarirci....una volta x tutte!-
“ecco”pensò
Tonks”ci siamo..”
il momento che per 3 giorni aveva rimandato era quindi arrivato.
-Non ce molto da dire..-disse lei fermandosi e
voltandosi verso di
lui.
-ah no???- Il suo sguardo si fece beffardo...e si
avvicinò alla ragazza
scendendo velocemente.
-Credi realmente nelle tue parole??-
-Sirius
cosa vuoi dirmi.. avanti
parla- rispose lei quasi sbuffando.. ma era solo una finta e
lui lo sapeva
-sei una donna forte...- e dicendo ciò le
strinse le spalle con le
mani e lei ora
venne presa da un brivido
caldo.
-ma credo che stai caricando su di te il peso di troppe
problemi.. -un
sorriso dolcissimo uscì dalle sue labbra
-lascia a me e a Remus la possibilità di prendere
le nostre decisioni..e per
una volta nella vita...decidi per te ciò che realmente vuoi-
-Io non lo so cosa voglio Sirius e questo il problema.. l'unica cosa
che so e
che 3 giorni fa sono scesa da camera tua dopo una delle notti piu belle
della
mia vita e...mi sono trovata lui davanti.. gioioso felice di vedermi
disponibile buono.. mi ha guardata negli occhi chiedendomi se andava
tutto bene
e io gli ho mentito.. e ho mentito ancora a cena con lui dicendo che
non sapevo
dov'eri e lui..lui ti adora Sirius e io non voglio che perda fiducia in
te! –
Rispose Tonks alterandosi.
-Cara Tonks...lascia il problema di Remus e me a noi due....
Lui ti vuole
bene, senza dubbio, ma non posso fare finta che non sia successo niente.
-
intanto con una mano gentile, sfiorava il viso della ragazza
-non eri solo una fantasia.... ricordi?-
- è vero.. ma.. ma...lui mi ama...e io amo lui..-disse
abbassando la
testa per gli occhi lucidi. Era confusa davvero ma in parte mentiva per
il bene
dei loro amici. Fece per andare di nuovo ma lui la trattenne per un
polso prendendole
poi la mano. Tonks aveva il volto semigirato, basso fisso a terra su
una
mattonella mancante del pavimento, come se quel buco potesse suggerirle
che
fare,o forse aveva troppa paura di guardarlo negli occhi.
- e per me non provi nulla?- disse
dolcemente Sirius come se quelle parole fossero uscite da
sole contro il
suo volere
-Io non posso Sirius.. non posso..-dissE scotendo la
testa..e cercando
di divincolarsi dalla sua stretta che ora era un semi abbraccio.
-Hai visto cosa ho fatto?sono andata in cerca di mangiamorte
perche non
volevo soffrire piu- rispose
con gli
occhi lucidi
-avresti fatto star male qualcun altro però...-
disse lui, spingendola
dolcemente contro il muro che affiancava la porta e lentamente e con
dolcezza...giocando un po' naso contro naso..cercò la bocca
della giovane...
-sei un amore- aggiunse
Lei si senti
morire... chiuse gli occhi
e una lacrima calda scese su una guancia, Sirius la cancello con la
mano, cerco
di spingerlo dolcemente per scappare da cio che più
voleva..lui.. ma cedette ai
baci di Sirius.Lui strinse forte come x farle capire che non l'avrebbe
mai
lasciata, poi tornando un po' più lucido le disse
-Voglio starti vicino..se tu me lo permetterai-
-Cosa pensi che posso fare io..,Non posso abbandonarlo Sirius perche
non
capisci...è il tuo migliore amico...sono sicura che
basterà rivederlo e anche
te cambierai idea- Rispose allontanandolo da lei.
-le idee le ho già cambiate rivedendo te!! a Remus
so badare senza che
qualcun altro ci pensi.- rispose lui molto più
duro di quanto fin
ora fosse stato
-che
intendi
Sirius?-
-Niente.....lascia stare... se non l' hai ancora
capito.....è inutile che io
continui a parlare!!!-
dicendo ciò...guardò intensamente Tonks e con i
pugni stretti per la rabbia di
non poterla avere scostò lo sguardo da lei, anche lui
fissava una trave rotta,
augurandosi che questa le portasse consiglio.
Una domanda affollava la sua mente, non capiva perche?Forse non aveva
patito
gia abbastanza perdendo James? O non aveva sofferto perdendo tutto e
finendo ad
Azkaban senza che nessuno gli credesse, neanche quell amico che tanto
lei
annoverava, non aveva gia pero abbastanza nella sua vita da non
potergli essere
nenake concesso di amare una donna davvero?
Lei era perfetta e forse con il tempo avrebbero potuto costruire
qualcosa di
piu di qualche notte insieme, ma questo pensiero che l’aveva
rasserenato tre
giorni prima ora si faceva piccolo lontano buio pieno di ostacoli.
Tonks non
aveva torto, ma per lui non era giusto e basta!
Non aveva nulla all infuori di Harry e di Lupin, e lei dannazione
doveva essere
proprio la donna di uno dei 2?e soprattutto Lui aveva mandato Remus tra
le sue
braccia!
La riguardò lei non parlava
“argomento
chiuso?” penso con rabbia e si
smaterializzò
Lei ci rimase male con il suono di lui che spariva richiuse gli occhi e
altre 2
lacrime le solcarono le rosee guance, nessuno le avrebbe asciugate. Si
appoggio
al muro, e si prese il volto tra le mani. Si rimise in sesto e diede un
pugno
alla parete prima di staccarsi, l’intonaco le cadde in tesa.
era sporca e impolverata ora e Lui era andato via.. ma alla fine forse
era
meglio cosi Remus l'aspettava ed era come sempre
da quando era tornato in ritardo a ogni
appuntamento con lui.
avviso ai gentili lettori: la storia segue la traccia di un gdr,quindi e da li che la storia è ispirata oltre chedalla mia fantasia. i capitolo veranno pubblicati con una certa frequenza(giornaliera) fino al capitolo 11..poi hihi vedrò