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Autore: harryslies    21/02/2013    6 recensioni
Arrivata davanti a scuola vide un ragazzo seduto sulla scalinata che si guardava intorno. Appena la vide si alzò in piedi e le corse incontro.
«Louis!», gridò Emily praticamente saltandogli addosso.
«Emily, quanto mi sei mancata», disse Louis stringendo a sé la ragazza.
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«Mi dispiace di averti lasciato in quel modo qualche giorno fa, senza dirti neanche una parola», disse Emily abbassando lo sguardo.
«Ti prego, non mi ricordare quel momento», disse Harry ancora visibilmente scosso. «Cosa pensiamo di fare?», fece il riccio mentre, con la mano destra, sollevò il mento di Emily.
«Non credo di essere in grado di sopportare, oltre ai problemi derivanti dalla scuola, anche le delusioni d’amore», fece Emily prima di enorme sospiro.
«Quindi è davvero finita?», chiese Harry, quando anche l’ultimo briciolo di speranza che gli era rimasto iniziava a svanire.
Genere: Drammatico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Harry Styles, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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(Consiglio di leggere il capitolo con, come sottofondo, Read All About It di Emeli Sandé)



Amelia si stava spazzolando i lunghi capelli biondi mentre ripensava al giorno precedente. Aveva trascorso l’intera giornata di San Valentino insieme a Zayn e si era divertita come non mai. Sorrise ripensando a tutto ciò che avevano fatto insieme e, per la prima volta nei suoi diciotto anni, non si era mai sentita più fortunata. Aveva degli amici stupendi ed un fidanzato meraviglioso, non il solito bastardo che prima ti porta a letto e poi ti spezza il cuore.
Dopo aver riposto la spazzola nell’armadio, Amelia uscì dal bagno e tornò in camera. Prese il suo zaino, facendo attenzione a non svegliare sua sorella Grace, e, infine, uscì chiudendosi la porta alle spalle. Dopo aver salutato la madre, uscì di casa incamminandosi verso quella di Beth.
Le due ragazze avevano deciso di andare a scuola insieme, lasciando soli i rispettivi fidanzati. Erano un po’ di giorni che Emily non si univa a loro; solitamente se Emily non c’era, era perché aveva appuntamento con Harry, ma, dopo il loro ultimo litigio, la ragazza aveva trascorso meno tempo insieme alle sue due migliori amiche.
«Allora? Com’è andata ieri?».
«Benissimo, il miglior San Valentino della mia vita», fece Amelia più allegra che mai.
«Immagino, Zayn è un ragazzo davvero dolce», rispose Beth.
«Anche Niall è un tesoro. Che ti ha preparato di speciale?», chiese curiosa Amelia.
«Mi ha portata fuori a cena in un ristorante davvero stupendo. L’unica cosa che non voglio sapere è il conto della cena», disse Beth facendo ridere Amelia.
«Chissà Emily ed Harry», fece Amelia dopo una breve pausa.
I magnifici sorrisi sui visi delle due ragazze svanirono lentamente. Entrambe sospirarono ripensando all’orribile situazione nella quale si trovavano Emily ed Harry.


 


 

Un giorno prima



L’ultimo ad aver parlato era stato Harry e il silenzio, che si era creato dopo le sue ultime parole, lo stava facendo impazzire. Harry aveva tremendamente paura che la risposta di Emily alla sua domanda potesse essere “Si, è davvero finita”. Quelle semplici parole gli avrebbero spezzato il cuore.
Harry amava Emily con tutto se stesso: non aveva mai provato niente di simile per nessun’altra ragazza e quel sentimento gli sembrava ancora più strano sapendo quanto si erano odiati a vicenda gli anni precedenti.
Harry sentiva le lacrime diventare sempre più insistenti, non voleva separarsi da Emily: lei lo rendeva davvero felice; in qualche modo, Emily era anche riuscita a far riavvicinare Harry e suo padre e lui le era immensamente grato.
«Ti prego, Emily. Non voglio che la nostra storia finisca qui, ma se questo è ciò che vuoi dimmelo subito. Questo tuo silenzio mi sta uccidendo», fece il riccio.
«Harry».
«Emily, ripensa a tutto ciò che abbiamo fatto insieme…», iniziò nuovamente il ragazzo.
«Harry».
«Emily, davvero, ripensa a tutte le belle giornate che abbiamo trascorso insieme, ripensa a qualche mese fa quand’eravamo nel vialetto. Ripensa a capodanno, a tutte le scemenze che abbiamo fatto insieme agli altri…».
«Harry».
«Non puoi dimenticare tutto così e far finire tutto. Ho bisogno di te, ti…».
«Harry, stai zitto un attimo», fece Emily tappando la bocca del ragazzo che non smetteva più di parlare. «Io ti amo, Harry, ma è difficile stare insieme ad una persona che non parla dei suoi problemi. Bisogna parlarsi in una relazione altrimenti si finisce come noi: litighiamo sempre, anche per le cose più stupide, e quando non litighiamo e ci stiamo divertendo c’è sempre qualcosa che va storto», disse Emily prima di una breve pausa.
«Emily», fece il riccio.
«No, Harry. Lasciami parlare», disse Emily interrompendo subito il ragazzo. «Non voglio una storia così seria da portarmi al matrimonio nel giro di un anno, ma non voglio nemmeno una storia fatta solamente di litigate e problemi nascosti. Mi dispiace», concluse la ragazza incamminandosi verso casa.
«Emily, posso cambiare. Ti prego, dammi un’ultima possibilità», fece Harry seguendola.
«Sono le ultime possibilità che rovinano una relazione», disse la ragazza accelerando il passo.
«Emily, ti prego. Ascoltami».
«Non credo ci sia molto altro da dire».
«Perché non puoi perdonarmi, dimenticare quel che è successo e darmi un’altra occasione?», chiese Harry.
Emily sentì i suoi occhi riempirsi di lacrime: si era ripromessa, qualche giorno prima, che non avrebbe più pianto per Harry. Lo amava con tutto il cuore, non poteva negarlo, ma ogni giorno la faceva stare male. Le sue parole non dette, i problemi nascosti e le litigate la rendevano sempre più fragile ed Emily se ne accorgeva ogni giorno sempre di più.
«Emily, ti prego», fece Harry mentre la ragazza saliva i quattro gradini della sua villetta. «Emily», disse afferrandole un braccio e costringendola a guardarlo negli occhi. «Non mi hai nemmeno detto qualcosa riguardo quello che ti ho scritto».
La voce di Harry aveva perso la solita calma che la caratterizzava. Era evidente che il riccio aveva paura di perdere Emily, si poteva leggere nei suoi occhi e si poteva notare nei suoi movimenti.
«Era dolce», fece la ragazza accennando a un sorriso mentre apriva la porta di casa.
«Tutto qui?», chiese Harry aprendo, in modo disperato, le braccia.
«Perché stai ancora provando a farmi cambiare idea?».
«Perché ti amo, Emily. È così difficile da capire?», disse il riccio alzando il tono della sua voce e facendo indietreggiare la ragazza.
«Anche io ti amo, Harry, ma…».
«Allora qual è il problema?», fece Harry quasi urlando.
«Non sono sicura di fidarmi ancora di te».
Harry fu colpito dalla realtà di quelle parole, forse Emily aveva ragione. Si era sempre fidata di lui e lui era sempre riuscito a deluderla. Emily l’aveva anche perdonato più volte di quanto Harry realmente meritasse.
Il riccio sospirò scuotendo la testa, consapevole dei numerosi sbagli commessi. Louis gli aveva detto più volte di parlare con Emily dei suoi problemi, ma lui non l’aveva mai ascoltato.
Non aveva dato retta nemmeno a sua sorella Gemma e a sua madre che volevano entrambe il meglio per lui ed Emily. Gemma aveva anche minacciato Harry di raccontare tutto ad Emily, ma poi non l’aveva fatto, sperando che il fratello dimostrasse di essere abbastanza maturo per affrontare i suoi problemi.
Harry alzò gli occhi al cielo per non far cadere le lacrime che si erano impadronite dei suoi occhi. Odiava non avere più nulla sotto il suo controllo e non sapeva cosa fare. Iniziava a credere che Emily avesse ragione: come poteva fidarsi di lui dopo tutte le bugie? Harry si era spinto troppo oltre e questa volta doveva accettare le conseguenze delle sue azioni.
Inoltre, Harry sapeva quanto fosse testarda Emily e sapeva anche che non sarebbe più riuscito a farle cambiare idea: l’unica soluzione era dimenticarsi di lei. Il riccio sapeva che non sarebbe stato facile, ma aveva promesso ad Emily che l’avrebbe lasciata in pace se lei non l’avesse più voluto vedere.
Il cielo sopra di loro iniziava a scurirsi e l’aria gelata iniziava ad essere più pungente.
Così come nella mente di Harry, anche in quella di Emily, viaggiavano migliaia di frasi, non ancora dette, che forse avrebbero potuto salvare la loro relazione.
Harry si avvicinò lentamente ad Emily e le schioccò un bacio sulla guancia destra, molto probabilmente l’ultimo bacio che avrebbe potuto darle.
«Mi dispiace che sia finita così, ma so che riusciremo a superare anche questo», fece Harry porgendo la sua mano destra ad Emily.
La ragazza la osservò per qualche minuto ripensando a tutto ciò che aveva condiviso con Harry, a tutti i sorrisi che quel ragazzo le aveva regalato e a come le aveva permesso di sentirsi davvero felice.
Emily si era sempre chiesta, prima di iniziare la sua storia con Harry, come mai la vita dovesse sempre mettere alla prova gli uomini nei modi più diversi; spesso si era chiesta come mai non potesse avere qualche secondo di vera felicità, ma doveva sempre lottare per non mostrare la sua debolezza di fronte agli ostacoli incontrati lungo il cammino.
Iniziata la sua storia con Harry, Emily aveva creduto che la vita le avesse concesso un momento di pausa; aveva creduto, con tutta se stessa, da quel momento in poi, di non dover più nascondere le sue debolezze.
Emily sentiva di avere una possibilità per essere davvero felice e questa possibilità era Harry.
E stringere quella mano protesa verso di lei sarebbe stato come accettare la fine della loro relazione, probabilmente per sempre, e rinunciare ad essere felice, ma Emily non era sicura che fosse realmente ciò che desiderava.
In quei pochi istanti, Harry era riuscito a metterla in difficoltà, a farla dubitare delle scelte prese. Quel bacio, che lui le dava sempre sulla guancia destra e che riusciva sempre a metterla in difficoltà in ogni situazione, l’aveva resa ancora più insicura.
Emily aveva paura che, chiudere le cose con Harry, la riportasse nello stato d’infelicità dal quale aveva tanto faticato per uscire. Aveva paura che, chiudere le cose con Harry, significasse perdere una delle persone più importanti della sua vita, che l’aveva aiutata in tutti i modi.
Emily aveva paura e, sapere quali sarebbero state le conseguenze delle sue azioni, la spaventava ancora di più.
Così, con le lacrime che le segnavano le guance, Emily afferrò, con entrambe le mani, il viso del riccio e posò le sue labbra su quelle del ragazzo, facendolo indietreggiare leggermente. Erano giorni che non aveva nemmeno sfiorato quelle labbra e le sembrava fossero trascorsi secoli dal loro ultimo bacio.
Harry le era dannatamente mancato e, sentire le mani del riccio, contro la sua schiena, avvicinarla al suo corpo, la faceva sentire protetta. Emily era convinta che Harry l’avrebbe ancora ferita e resa debole, ma era consapevole che, senza di lui, avrebbe fatto difficoltà a superare qualsiasi cosa.
«Perché l’hai fatto?», chiese stupito il riccio terminato il bacio.
«Ti odio perché mi fai sempre cambiare idea su tutto e ti odio per come ti sei comportato, ma so che senza di te tutto sarebbe più difficile», rispose Emily senza trattenere le lacrime.
«Quindi mi stai dando una seconda possibilità?».
Emily sorrise, nonostante le lacrime, e, prima che potesse dire qualsiasi cosa, Harry posò le sue labbra su quelle della ragazza.






 
Harry osservava Emily abbottonarsi i jeans e infilarsi la felpa che gli aveva chiesto in prestito giorni prima. Improvvisamente, un sorriso si fece largo sul suo viso: non credeva di essere così fortunato e, dopo il perdono di Emily, aveva davvero compreso quanto lei fosse speciale.
Il riccio si alzò velocemente dal letto e si avvicinò alla ragazza, che stava sistemando alcune cose all’interno del suo armadio. Le scostò leggermente i lunghi capelli castani e posò le sue labbra sul collo di lei, che sorrise immediatamente.
Appena si voltò, Emily abbracciò il riccio e lo strinse a sé poggiando la testa contro il petto scolpito del ragazzo. Lui le baciò la fronte e continuò a sorridere, felice di aver risolto i problemi che caratterizzavano la loro relazione.
«Mi sei mancato, Harry», sussurrò Emily.
Il riccio le baciò nuovamente la fronte cogliendo la nota di tristezza nelle parole della ragazza. La strinse a sé più forte, facendole capire che non se ne sarebbe andato e che, questa volta, non avrebbe fatto più nulla per deluderla.
«Hai voglia di venire da me?», chiese il riccio.
«Per cosa?».
«Ho una sorpresa per te. È San Valentino oggi, ricordi?».
«Pensavo di averla già ricevuta la mia sorpresa», fece Emily sorridendo.
In un secondo, Harry posò le sue labbra su quelle di Emily. Le era incredibilmente mancata e, averla nuovamente tra le sue braccia, lo riempiva di gioia.
I giorni precedenti si erano incontrati numerose volte nei corridoi, ma Emily non si era mai fermata nonostante Harry cercasse di attirare la sua attenzione.
«Questa sorpresa è diversa e sono sicuro che ti stupirà», fece il riccio terminato il bacio.
Poco dopo, i due ragazzi uscirono dalla villetta di Emily e si diressero verso casa Styles.
Durante il tragitto, Emily aveva chiamato la madre per dirle che sarebbe andata a casa di Harry quel pomeriggio.
Susan, dopo aver collegato tutte le parole dette dalla figlia, urlò di gioia, felice che Emily avesse sistemato le cose con il suo ragazzo.
Susan era innamorata di Harry e, nonostante fosse al corrente del comportamento che teneva prima di frequentare Emily, sapeva che per sua figlia era perfetto perché non aveva mai visto Emily così sorridente dopo la fine della sua storia con Michael.
Inoltre, Susan aveva avuto la dimostrazione di quanto Harry tenesse a sua figlia dopo tutto ciò che aveva fatto per lei. Ed il bellissimo mazzo di rose che spiccava sul tavolo in cucina, andava solamente ad aumentare la stima che Susan provava nei confronti del riccio.
Una volta arrivati a casa Styles, da vero gentiluomo, Harry prese il cappotto di Emily e lo posò sull’appendiabiti. Immediatamente, le braccia del riccio avvolsero Emily. La ragazza si voltò e guardò il riccio negli occhi sorridendogli.
«Stai bene?», chiese Harry sistemando una lunga ciocca di capelli dietro l’orecchio di Emily.
«Si», rispose lei affondando una mano nei ricci del ragazzo.
«Sei sicura?».
Emily annuì e avvolse il collo del ragazzo con entrambe le braccia.
Il sole stava cercando di farsi spazio tra le nuvole e sembrava voler regalare una bella giornata a tutti gli abitanti di Holmes Chapel. La pioggia e la neve erano cadute, su quasi tutta l’Inghilterra, senza tregua e il sole era l’ultima cosa che tutti gli inglesi speravano di vedere.
Harry condusse Emily nella sua camera chiedendole di concedergli cinque minuti. La ragazza annuì e si sedette sul letto del riccio in attesa del suo ritorno.
Emily notò nuovamente che la camera di Harry era incredibilmente ordinata; in un angolo, però, vide una grande quantità di palline di carta. La ragazza ne prese una, stirò leggermente la carta, e lesse le prime righe.
Sorrise pensando a quante volte Harry avesse cambiato idea riguardo cosa scriverle. Inoltre, Emily sapeva quanto Harry odiasse scrivere lettere o bigliettini alle persone, sia ad amici o semplici conoscenti sia ai propri familiari.
Emily fu distolta dai suoi pensieri quando la luce, nella stanza di Harry, si spense. Immediatamente, chiamò il ragazzo per capire quale fosse il problema. Poco dopo, vide la porta della camera aprirsi ed Harry entrare.
Il ragazzo si avvicinò ad Emily lentamente fino a posare le sue labbra su quelle della ragazza, che si sdraiò sul letto. Ad Emily era mancata incredibilmente la sensazione che provava, ogni volta, che Harry le si avvicinava.
Emily fu scossa dai brividi che le mani fredde di Harry, contro la sua schiena, le crearono. Harry aveva iniziato a lasciare una scia di baci lungo il collo della ragazza, che col braccio destro circondava le spalle del riccio.
Emily, pur provando piacere da quel contatto, riusciva a trattenere a stento le lacrime. Harry si staccò dalla ragazza soltanto quando iniziò a sentirla singhiozzare e sentì una sua lacrima bagnargli una guancia.
Tutto ciò che fece Harry fu stringerla a sé, farla sentire al sicuro tra le sue braccia.
Emily non sapeva esattamente cosa l’avesse portata, in un secondo, a sentirsi incredibilmente triste. Inoltre, si sentiva tremendamente in colpa per non essere in grado di offrire ad Harry ciò che meritava e desiderava, come lui faceva sempre con lei.
«Ti prego, non piangere», fece Harry dolcemente, afferrando il viso della ragazza con entrambe le mani. «Non c’è fretta, nessuno ti obbliga a fare sesso con me questa sera», disse Harry vedendo la ragazza scuotere la testa. «E se non è per questo, ricordati che io ci sarò sempre per te, in ogni momento e in ogni situazione. Non credere mai di essere sola al mondo. Non credere di non essere mai abbastanza e non pensare, nemmeno per un secondo, che la tua vita valga meno di quella degli altri. Sei una delle persone più meravigliose che conosca e meriti tutto ciò che di buono questa vita può offrirti».




 

Un giorno dopo

 

Amelia e Beth erano ormai arrivate davanti a scuola, l’ultima parte del loro tragitto era stata caratterizzata dal silenzio creato delle considerazioni che, ognuna delle due ragazze, stava facendo nella propria mente.
Amelia aveva deciso di accompagnare Beth al suo armadietto prima di affrontare la sua prima lezione della giornata. Beth si era anche ricordata, dopo numerosi richiami da parte della bionda, di riconsegnare ad Amelia il quaderno di matematica, chiesto in prestito per copiare alcuni appunti.
Amelia, pur essendo ancora intontita, come tutte le mattine, notò la testa riccia di Harry spiccare tra la folla.
«C’è Harry», fece toccando il braccio di Beth. «E sembra anche più felice del solito», continuò Amelia preoccupata, non riuscendo a capire chi fosse la persona con cui il riccio stesse parlando.
Le due ragazze guardarono il riccio temendo che avesse già trovato un rimpiazzo per la povera Emily, che molto probabilmente avrebbe avuto bisogno di più tempo per superare quella terribile situazione.
Appena videro che la mano di Harry era intrecciata a quella di Emily, entrambe urlarono di gioia, attirando l’attenzione degli studenti nel corridoio e, in particolare, quella dei due diretti interessati.
Le due ragazze non lasciarono ad Emily nemmeno il tempo di prendere fiato che subito le saltarono addosso. Quell’enorme abbraccio, pieno di gioia e segno di grande amicizia, confortò incredibilmente Emily, che era stata lontana, per parecchi giorni, dalle sue amiche. Sciolto quell’abbraccio, Amelia e Beth si fiondarono su Harry, che rimase colpito dal gesto delle due ragazze. Il riccio capì immediatamente che, quell’abbraccio, era un segno di perdono, ma anche di riconoscenza, era il modo migliore mediante il quale Amelia e Beth potevano esprimere la loro gratitudine ad Harry, nel rendere, ogni giorno sempre di più, Emily felice.
Quell’abbraccio rappresentava ciò che milioni di belle parole non sarebbero mai riuscite ad esprimere.













eccomiiiiiiiiiii (:
vi chiedo subito IMMENSAMENTE e INCREDIBILMENTE scusa per avervi fatto aspettare così tanto tempo per poi leggere questo schifo di capitolo -.- spero, con i prossimi capitoli, di non farvi aspettare troppo, ma quest'ultimo anno di liceo è veramente tremendo. non ho tempo per fare niente che non siano compiti -.-  cercherò di trovare dei momenti in cui scrivere, ma non vi posso dare un'ipotetica data di quando posterò il prossimo capitolo (che devo ancora iniziare a scrivere). i'm soooooo sorry :(
spero solo di non deludervi, spero solo che la storia vi piaccia ancora. so che vi potrebbe venire voglia di picchiare Emily perchè è sempre depressa e piange sempre, però la storia l'avevo immaginata così fin dall'inizio, non sto scrivendo cose a caso solo per continuarla.
e già dall'inizio volevo creare una storia in cui i due protagonisti non hanno una relazione facile come succede in quasi tutte le ff. vi assicuro che, alla fine (se mai ci arriverò), tutte le cose strane verranno spiegate e non ci saranno cose lasciate in sospeso. in più capirete anche tutti i compartamenti dei vari personaggi (:
parlando del capitolo...l'ho scritto in 3825482653 giorni diversi e ho cambiato tantissime cose ogni volta che lo rileggevo. mi dispiace per avervi fatte preoccupare per Harry ed Emily, ma alla fine tutto è tornato a posto e non poteva succedere diversamente (:
ringrazio IMMENSAMENTE tutti coloro che ancora, dopo diciassette capitoli, hanno la pazienza e la voglia di leggere la mia storia. ringrazio IMMENSAMENTE anche tutti coloro che continuano ad aggiungerla tra le seguite/preferite/ricordate (: grazie mille perchè mi rendete felice anche quando sono completamente sommersa dai compiti :D
ringranzio, in modo particolare, @ella2412 (: le tue recensioni, te l'ho già detto, mi rendono davvero felice e spero che la storia non ti abbia stufata (:
ho già detto che ringrazio tutti IMMENSAMENTE?! ahahahahahah
va bene, me ne vado.
spero che il capitolo vi sia piaciuto e spero che mi diciate anche che ne pensate con una recensione (anche di due parole) :D
seguitemi su twitter così saprete come sono messa con i capitoli della ff (@harryslies)
un bacio, Elisa c:
  
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