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Autore: cleomery    08/09/2007    1 recensioni
Eccomi qui..con una nuova fic ambientata all'epoca dei malandrini!! Cosa succederà in un ipotetico settimo anno? Voldemort sta prendendo potere..e i ragazzi del settimo anno..si troveranno alle prese con avventure e amori, amicizie e qualche professore un po scontroso..Leggete e commentate please! cleo88!!! ;)
Genere: Romantico, Commedia, Avventura | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Bellatrix Lestrange, I Malandrini, Lily Evans, Lucius Malfoy, Narcissa Malfoy
Note: Lemon, What if? (E se ...) | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Premessina: 
ragazze..ho commesso un'errore madornale! Narcissa non ha l'età di bellatrix 
ovviamente..fonti sicure mi dicono che è più piccola..siccome non so esattamente 
di quanto preferisco non dare loro molti anni di differenza..quindi dove ho 
scritto che lei ha diciassette anni ho sbagliato..ne ha quindici! E Bellatrix 
diciassette...tutto chiaro vero? grazie dell'attenzione..vi lascio al capitolo! 
          
           
            
            
       

 

Ad Ambra..che mi ha aiutata tanto..grazie!

 

Proposte

 

Il capo abbandonato indietro sulla poltrona rivestita di velluto verde, lasciava cadere una cascata di serici e lisci capelli sulla spalliera smeraldina. Il collo da cigno scoperto era candido e perfetto.
Il maglioncino con i colori della sua casa, di filo, con lo scollo a V lasciava intravedere il reggiseno di pizzo verde scuro.
Le braccia abbandonate sui braccioli e le gambe leggermente accavallate, Narcissa Black era appena uscita da un'estenuante riunione di prefetti.
Il ballo di Halloween era vicino, ormai settembre era finito e con se si era portato via l'estate e le temperature miti.
L'autunno era stato accompagnato dai colori caldi e dalle varie sfumature del cielo che man mano si faceva sempre più nero come in quella giornata.
Una scrociante pioggia iniziò a cadere dai grandi nuvoloni , mentre un tuono rimbombava nelle spesse mura del castello.
Ma non fu quello che fece salire un brivido lungo l'esile schiena della ragazza..bensì le mani del suo futuro marito che cominciavano a massaggiarle le spalle.
-Ti vedo stanca mia cara..-
-Molto..credo che infatti andrò a riposare nella mia stanza...- spostò le braccia del ragazzo dal suo collo e si alzò raccogliendo la borsa.
-Ti accompagno..-
Salirono le scale del dormitorio proseguendo veso una porta un po più in alto dove la targhetta "prefetto" brillava sotto la fioca luce delle fiaccole.
Narcissa spinse la porta lasciando che Lucius entrasse dopo di lei, poi la richiuse andando a poggiare la borsa sulla scrivania in fondo.
Non fece in tempo a voltarsi che subito due forti braccia le cinsero la vita e due labbra andarono a baciarle il collo.
Un alro brivido la percorse tutta, e riuscì a stento a trattenere un gemito di disapprovazione. 
Mani grandi e gelide che risalivano sul suo ventre piatto, andarono a sfiorarle i seni, poi nuovamente le spalle, dove rimasero ferme.
La voltò continuandò a lasciare baci roventi su quella pelle bianca, scendendò verso il basso, affondando la testa fra i seni prosperosi.
Le sfilò la maglia con violenza, spingendola verso il letto, facendola appoggiare contro uno dei pali di legno che reggevano il baldacchino.
Le braccia di Narcissa aggrappate al solido legno, e la sua mente totalmente assente, presa dal panico.
Lo detestava, lo odiava con tutta se stessa, e non poteva fare altro che assecondare i suoi capricci, i suoi desideri, perchè così le avevano imposto.
La pressione del corpo di Lucius sul suo cominciava a farsi sentire, come la sua voglia crescente...
Sollevò il corpo della ragazza con facilità andando a posarlo sulle morbide coperte.
Strappò le calze sottili toccando la serica pelle che rabbrividiva a quel contatto.
Le scostò l'intimo andando a violare con le dita la sua femminilità. La Black cercò di spostare le mani del ragazzo con le sue, ma lui fu più veloce e le bloccò i polsi in una morsa ferrea continuando la sua opera.
Ormai non aveva scampo, nuda, sotto di lui, ancora intrappolato nei boxer neri, con i polsi bloccati e le gambe serrate.
-Lucius no, ti prego..- sussurrò chiudendo gli occhi per paura di una sua reazione
-Hn...non opporre resistenza Narcissa, sarà peggio, lasciati andare..- sibili gelidi contro le sue labbra imprigionate in un bacio non desiderato.
Le separò le gambe tornite con la mano libera, sfruttando quella forza che la sovrastava, liberandosi finalmente dell'ultimo indumento rimastogli indosso.
E la penetrò con forza, violenza, facendole quasi male.
-No..lasciami ti prego...- sussurrò ancora lei cercando una via d'uscita.
Malfoy si arrestò per un attimo, ordinandole di aprire gli occhi, poi spinse nuovamente più forte di prima strappandole un gemito di dolore.
-Mi fai male, lasciami..- la Slytherin cercò di liberare i polsi, ma la stretta si fece più dura e dolorosa.
Si mosse ancora dentro di lei, col respiro affannato spezzato dai gemiti, sentendo i muscoli rigidi della ragazza sotto di lui.
-Lasciati andare Cissy, ormai non puoi più nulla.- bisbigliò impossesandosi ancora una volta delle sue labra, mordendole, succhiandole, lambendole con la lingua.
Ancora una volta spinse forte facendola capitolare finalmente. Poco dopo fu la sua volta.
Il corpo della quindicenne si rilassò sotto il suo peso, mentre ancora una volta si agitava in lei, insaziabile.
-No, basta ti prego Lucius, lasciami stare...-
Sbuffando, il ragazzo uscì dal suo corpo, appoggiandosi di fianco a lei che istintivamente si tastò i polsi finalmente liberi, dove spuntavano due segni violacei.
Voltò il capo dalla parte opposta prendendo un lenzuolo e coprendosi il corpo mentre due lacrime le solcavano il viso.
-Mia cara Narcissa..non sempre le cose vanno come desideriamo. Prima o poi sarai mia, e mi pregherai di ripetere questo gesto.-
Si rivestì in fretta per poi avvicinarsi nuovamente al letto e a lei.
-Riposati, ti vedo parecchio scossa...- e ghignando uscì finalmente dalla stanza.
Narcissa Black, scoppiò in un pianto disperato, mentre il suo copro veniva scosso da tremiti leggeri.
Tremava, e si disperava davanti all'ormai chiara rpospettiva del suo futuro.

I sotterranei erano bui e tetri a quell’ora, celavano segreti in ogni angolo; le ombre delle fiaccole che si stagliavano sui muri si muovevano febbricitanti, impazienti. Le torce appese ai muri di pietra grezza e umida, illuminavano ben poco di quel corridoio largo e silenzioso, lasciando molte zone buie, antri oscuri, che mettevano in soggezione quei pochi studenti che si aggiravano impavidi per il sotterraneo.
Tutt’altra aria si respirava nelle Torri, specialmente in quella dove vi erano i dormitori Grifondoro.

Una calda luce avvolgeva la Sala Comune di quella casa, riscaldando l’atmosfera tipicamente autunnale.
Era ormai ora di cena e la Sala Grande era gremita di adolescenti, in preda alla fame. Fatta eccezione per quei soliti ritardatari, che si facevano attendere con ansia, o magari non avevano proprio appetito.
L’ambiente allegro e accogliente era semivuoto.
Un ragazzo dall’aria affascinante stava seduto su una delle poltrone davanti al maestoso camino spento, con le braccia incrociate dietro il capo ricoperto di folti capelli corvini e un ghigno sadico stampato in faccia. Quando vide il suo migliore amico scendere le scale del dormitorio scoppiò in una rumorosa risata che destò la sua attenzione
-Ahahahah ramoso!! E siamo nuovamente al famoso 2 di picche!!!! Allora è proprio vero che ti stai innamorando della Evans...- urlò il ragazzo ancora ridendo.

James si girò, con un ghigno che lentamente andava formandosi sulle sue labbra .

-Sirius Black! Ma che piacere vederla! Come mai gia di ritorno dal pomeriggio di fuoco con..uhm..com'è che si chiama..Sally di Corvonero??-

-Jasmin...Tassorosso! Sally è stata ieri. cmq non hai ancora risposto alla mia domanda Jamie..ti stai davvero innamorando del prefetto perfetto?-rispose sirius con la sua solita risata cristallina

-N..no!!!-rispose James spostando rapidamente lo sguardo ovunque tranne che negli occhi dell'amico-..io ed Evans...ridicolo...- concluse il ragazzo con un'espressione trasognata, visto che un'impettita ragazza, dai rossi capelli legati ordinatamente in una coda alta, aveva appena sceso le scale del dormitorio femminile.

-SIRIIIIIIIIIIIIIUSSSSSSSSSSSSSSSSSSSSSSSSSSSSSSSSSSSSSSSSSSSSSSS....-un urlo disumano echeggiò per la sala comune dei Grifondoro, non appena Sirius ebbe aperto la bocca.

Entrambi si voltarono verso il luogo da cui proveniva la voce, mentre la faccia del povero Black sbiancava alla vista di un ragazzo dal viso bonario, in quel momento rosso di rabbia.

-Oh cazzo!!!!!!!!!!!!! James...scappa!!!!!!!!!!mi sa..che...ha..ha trovato lo scherzo....!...AIUTOOOOOOOOOOOOOOOOOO- urlò Sirius scappando via attraverso il buco del ritratto della Signora Grassa, seguito dall’altro Malandrino, la cui espressione trasognata era scomparsa, sostituita immediatamente da un ghigno malefico degno di lui.

- Lily!Lily!-disse il ragazzo, strattonando la prefetto dalla fulva chioma

-Hai visto dove sono andati quei maledetti?-

- Remus! Calmati..voglio sapere prima che diavolo è successo!!-rispose Lily con tono autoritario.

- Quei..quei...quei maledetti-riuscì a dire il 2°prefetto..balbettando dalla rabbia

-Hanno spogliato Severus dopo averlo immobilizzato..e..e..lo hanno rivestito con i miei libri!!!!!!!!Grrrrrrrrrrr- ringhiò il ragazzo in un’espressione cagnesca..

Fu un attimo. Un lampo di fuoco si vide improvvisamente negli affascinanti smeraldi della rossa, accompagnato da un urlo che fece tremare le mura del castello

-POOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOTTEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEER!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!-

Raggiunse i due ragazzi fermatisi in un corridoio a riprendere fiato, afferrandoli per le orecchie, con un’aria tipica della McGrannit.
-Voi due..imbecilli...! Come avete osato?- li lasciò bruscamente facendoli finire col fondoschiena sul freddo pavimento.
Si può ben immaginare l’aria spaventata di quei due, mentre la Evans, con le mani poggiate sui fianchi snelli, li riprendeva, ripetendogli più e più volte quanto fosse stato scorretto e disgustoso il loro gesto, urlando e strepitando come un’ossessa.

-Dove si trova Piton in questo momento?- terminò esausta chiudendo gli occhi e ispirando una grande boccata d’aria per calmarsi.
-Emh…credo sia ancora davanti al bagno dei ragazzi…- bisbigliò Felpato abbassando lo sguardo per non incontrare quello della rossa.
-Calmati Lily…- si disse la Evans respirando ancora profondamente –Con voi due non finisce qui, andrò dalla vicepreside e le racconterò l’accaduto, ed ora andate subito a cena! Ci rivediamo dopo in Sala Comune…- e sparì a passo di marcia, lasciandoli soli nel corridoio deserto, con le urla che echeggiavano ancora nelle loro teste.

-Dai ammettilo però.. è stato divertente passare davanti al bagno e vedere quel verme di Piton appeso per le braccia davanti alla porta, coperto solo con i libri di Remus!-
-Mi dispiace solo che dovrà ricomprarli il poverino visto l’uso che ne hanno fatto gli amici..- sghignazzò Giuly mandando giù una forchettata di insalata.
-Ragazze smettetela poverino! Ma non immaginate come si sia sentito? Uff…- sbuffò Lily spingendovia il piatto visto che il suo appetito era andato a farsi una passeggiata.
-Non capisco perché lo difendi di continuo..Tesoro..stiamo parlando di quello schifosissimo di Severus Piton..compare di Malfoy!-

-Ancoraaaaa…ma non capite? Non ha amici, è solo! E magari sta con quello li solo per non rimanere senza nessuno!-
-Ma smettila…è un viscido infame al seguito di quel raccomandato! Punro..e tu lo difendi sempre..sei troppo buona..te lo dico sempre io..-
-Basta non mi va di discutere…comunque avranno una punizione esemplare quei ragazzi! Se la meritano proprio.-
Le due amiche si sporsero per vedere meglio i Malandrini che sentirono subito gli sguardi su di loro.
James osservò Lily che lo scrutava con occhi severi, così fu costretto ad interrompere quel contatto visivo, spostando subito l’attenzione sul suo piatto.
Tutti erano tornati ai proprio discorsi, mentre Sirus era ancora voltato verso il trio delle ragazze e le fissava.
Giuly se ne accorse e vedendo che puntava la Brown le diede un colpetto sulla spalla facendola voltare verso il ragazzo che le fece l’occhiolino strappandole un sorriso.
Subito dopo, il sorriso era sparito, lasciando posto ad una tetra e triste espressione che fece preoccupare le due amiche.
- Katy cos’hai?- chiese premurosa la Evans carezzandole una mano poggiata sul tavolo.
-Oh…nulla..sono solo un po stanca..- alzò la testa sorridendo dolcemente, mentre le amiche, rilassate tornavano ai proprio discorsi.
Non riusciva a seguirle, non captava più nessuna delle loro parole, pensava solo a come sarebbe stata la loro vita senza di lei, a quello che sarebbe successo dopo…
Si esternò dal mondo, fissando il bicchiere di acqua che aveva fra le dita, studiando il vetro trasparente, e l’acqua cristallina che vi ondeggiava all’interno, seguendo i movimenti del suo polso, oscillando, e guardava le forme storpiate attraverso quel liquido così puro.
Immagini confuse, diverse, simile alla realtà che le appariva davanti agli occhi come un incubo, storpiata e confusa.

- Mia sorella non è scesa a cena, sai il motivo?- domandò al ragazzo di fianco a lei.
Il corpo perfetto era costretto in una camicia bianca con lo stemma di Serpeverde, troppo stretta sul seno forse.
I boccoli color petrolio le ricadevano come una cascata sulla schiena perfettamente eretta. Un ciuffo più liscio degli altri le copriva la fronte scendendo quasi fino ad una palpebra ricoperta di un ombretto nero.
Le ciglia folte erano curve e perfette, e conferivano al suo sguardo un’espressione più intensa.
Era degna del soprannome che le avevano affibiato Bellatrix Black: Princess. Si perché la secondogenita della purissima famiglia Balck aveva un’aspetto regale. La perfetta Principessa dei Serpeverde, dall’aspetto di una dea. Le curve del corpo, tutte al loro posto, facevano cadere ai suoi piedi ogni ragazzo della scuola, che ingannato dalla bellezza eterea della diciassettenne, si lasciava incantare dai suoi occhi magnetici e dalle sue labbra rosso passione, cadendo nelle spire della Principessa, alquanto malefica.
Era una cosa sconosciuta a pochi, la cattiveria della Black. Manipolatrice e padrona di se stessa, usava ogni arma a sua disposizione per ottenere ciò che desiderava.
Erano rinomati i nomi presenti nella lista dei suoi numerosi e fortunati amanti, che, illusi pensavano di averla conquistata o magari dominata, mentre erano solo succubi dei suoi desideri.
Spiatissima e seguitissima perfino dal fotografo ufficiale della Gazzetta di Hogwarts.
Era l’incontestabile Principessa della Scuola di Magia e Stregoneria Bellatrix Black.
-Si sono andato a farle visita nella sua stanza poco fa ed era molto stanca.- Lucius rispose con tono piatto, continuando a mangiare imperterrito.
Malfoy sarebbe stato il perfetto compagno della Principessa. Il classico Bello e Dannato lui. Magnifico, uno dei pochi ad avere classe ad Hogwarts, destinato ad avere il potere.
Ma qualcosa era andato storto e i piani del destino erano stati cambiati.
Le stelle non avevano voluto che il futuro di Bella si incrociasse con quello di Malfoy.
E così quando due anni dopo la loro entrata nella scuola, Narcissa Black entrò a far parte del corpo studentesco, per la sorella maggiore non ci fu più speranza.
Le aveva messo gli occhi addosso, e la strada della bionda era stata segnata. Era lei la futura sposa di Lucius Malfoy.
-Andrò a trovarla dopo cena allora..- si limitò a dire la ragazza bevendo il contenuto del suo calice.
-Stasera Roduphus ti tiene nella sua stanza o posso venire a farti visita?- il giovane si accostò al viso della mora sussurrandole quelle parole che le fecero comparire un ghigno sulle labbra a dir poco malizioso.
-Non credo che ci saranno più incontri di quel genere fra di noi…-
-E..di grazia..perchè?-

-Se non ricordo male mi hai confermato che mia sorella rimane la fidanzata ufficiale di Lucius Malfoy, non sono la tua ruota di scorta, non intendo più essere la tua amante mi dispiace..-
-Hn…- il biondo, poggiò una mano sulla coscia tornita della ragazza risalendo con lentezza fino a sfiorarla delicatamente, facendola rabbrividire..
-Ne sei sicura Bella?-
-Smettila potrebbero vederci.- scoccò fredda, trattenendo un gemito mentre lui le scostava l’intimo, carezzandola ancora.
-Lucius per favore…allontanati.- sentenziò ancora socchiudendo gli occhi, serrando le mani sulla tovaglia pregiata.
-Fermati dannato Malfoy..!- sussurrò con voce tremante mentre il ragazzo ghignava indifferente
-Mmh..ti prego se Roduphus ti vede saranno guai per me e per te..- continuò la ragazza cercando di regolarizzare il respiro.
-Non ho sentito ancora la tua risposta definitiva Bellatrix…ti libererai per la solita ora?- chiese continuando la sua dolce tortura ormai al limite.
-Oh..verrò va bene!- si lasciò sfuggire un gemito soffocato quando Lucius terminò la sua opera trionfante, lasciandola finalmente in pace.

-Ho parlato con la McGrannit, e….vi vuole nel suo studio venerdì sera per la punizione. Non fatemi domande perché non so di cosa si tratti, ma dalla sua espressione.. non era niente di piacevole!-
-Dai Evans ti prego non puoi mettere una buona parola con la Vecchia e dirle che è stato solo uno scherzo innocente?- domandò Sirius con la faccia da angioletto
-Assolutamente no!-
-Ah..dannate donne…dovrò dare la brutta notizia a Caroline…-
-Quale brutta notizia? A chi poi??- chiese l’amico stupito..
-Caroline, quella del quinto di Grifondoro..bè…dovrò dirle che venerdì sera non potrò vedermi con lei perché la adorabile prof di Trasfigurazione mi ha messo in punizione proprio la sera che dovevo uscire con lei!-
La rossa scosse la testa andando a sedersi su una poltrona più isolata delle altre, aprendo un libro, pronta a leggerlo con calma.
-Bene..io vado a farmi un giro..non mi va di andare in bianco stasera..tu invece? Amico mio o stai perdendo colpi..o la testa per quella ragazza! Che è peggio forse..ci vediamo Jam..- così dicendo se ne andò dalla Sala Comune con passo elegante, pronto ad ammaliare qualche studentessa.

James aspettò che la Sala si svuotasse quasi del tutto, era rimasto li nel vano tentativo di terminare un tema per Lumacorno, ma la presenza della Evans nella stanza lo distraeva continuamente.
Si era infatti incantato più e più volte a guardarla leggere, con le gambe rannicchiate al patto, celate da una coperta di cotone bianco, mentre ogni tanto si portava una ciocca fulva dietro l’orrecchio.
Lei non aveva mai alzato gli occhi dalla sua lettura, così che aveva avuto tutto il tempo di osservarla in ogni piccolo suo gesto.

Tornò al suo compito non accorgendosi che aveva appena chiuso il libro e si era avvicinata a lui con passo leggero.
-Ancora qui Potter?- domandò facendolo sobbalzare
-Evans! Si sto cercando di finire questo stupido testo di Pozioni ma non ricordo nulla sull’ultima lezione..- rispose un tantino imbarazzato.
-Se vuoi posso darti una mano..ma non farti troppe illusioni…la prima e l’ultima..- gli sorrise facendolo arrossire un po, poi l’autocontrollo ebbe la meglio e tornò con i piedi per terra.
-Grazie…- distolse lo sguardo dal suo cercando di concentrarsi sul compito, ma le gambe della ragazza, poggiate sul bracciolo della poltrona gli confondevano le idee.
-James? James?!?!- lo richiamò alla realtà, passandogli una mano davanti agli occhi fissi sulla pergamena.
-Oh..si scusa..dicevi?-

Finalmente mezz’ora dopo riuscirono a terminare il lavoro, a fatica, ma finirono.
-Bè..ora che…abbiamo rotto il ghiaccio Evans…puoi anche uscire con me!- propose il ragazzo ritrovando lo spirito Malandrino.
-Mmmmh..ci risiamo…no, no e ancora no!- rispose scocciata la ragazza alzando gli occhi al cielo.
Ramoso si avvicinò veloce, cingendole la vita con un braccio, mentre con l’altro le spostava una ciocca proprio come aveva fatto lei poco prima.
Lily arrossì improvvisamente, poggiando una mano sul petto del ragazzo come per scacciarlo, ma incontrando il suo sguardo i suoi buoni propositi si persero per strada.
Non riuscì a muovere più un muscolo, poteva solo notare com’erano belli quegli occhi profondi, che si specchiavano nei suoi.
-Dai..per favore..una sola…se poi non vorrai più vedermi sarai libera di farlo non trovi?!- chiese accostandosi di più al suo viso

-I…io..veramente..-
-Ancora non capisco come fai a resistermi Evans..- ed ecco che se ne usciva con le sue solite battutine arroganti e presuntuose..!

Lily si riprese prontamente, allontanandolo da lei con modi bruschi.
-Sei il solito arrogante sicuro di se Potter! Non uscirò mai con te!- scosse la testa e salì infuriata le scale del dormitorio femminile, lasciandolo solo nella Sala Comune.
-Ma cosa ho detto??- chiese sapendo che comunque non l’avrebbe sentito, quindi salì anche lui in dormitorio chiudendosi alle spalle la porta, rimuginando su dove avesse sbagliato anche quella volta.

 

 

 

Spazio d'autrice:

Scusate gli errori ma non ho tempo per rileggerlo..giuro! Spero solo che vi sia piaciuto..Grazie a tutti quelli che leggeranno..e che hanno letto anche gli altri chappy..

Un grazie speciale va sicuramente ad Ambra come ho già detto, che mi ha aiutata nella stesura di questo capitolo..grazie grazie grazie!

E poi ovviamente anche a Potteriana_88_ e a lillina88 che hanno recensito e spero lo faranno di nuovo..inoltre invito tutti voi che leggete a recensire..a me farebbe molto piacere! grazie a tutti..un bacione..cleo! ;)


 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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