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Autore: Megan204    21/02/2013    2 recensioni
[DA RIVEDERE]
Non voglio un altro trio o altri malandrini. Voglio solo delle nuove storie. Qui si parlerà della nuova generazione, e tutto partirà dalla nascita della prima di questa generazione: Victoire. Da lì la nascita di tutti gli altri, gli anni a Hogwarts, gli amori, e credetemi li ne vedremo delle belle. Come sarà una vita senza Lord Voldemort?
Genere: Avventura, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Un po' tutti | Coppie: Hugo/Lily, James Sirius/Dominique, Lily Luna/Lysander, Rose/Scorpius, Teddy/Victorie
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nuova generazione
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23 Luglio 2012 (Molly)
 
Sono ormai mesi che io e mia madre viviamo nella stessa casa senza rivolgerci la parola, cosa che imbarazza papà e Lucy. Mia sorella è piccola, ma non è cosi stupida, anzi, è una bambina intelligente e sa afferrare il succo della situazione. A pranzo siamo tutti insieme, ma per me è come se non esistesse mia madre e viceversa. Oggi verrà Ribes con suo padre Alexander, conosceranno mio padre e Lucy, almeno, mia sorella dice così. Io ho deciso di parlare a mia madre, tentando di chiarire tutta questa odiosa situazione. Quella lì non è mia sorella, ma accetterò la sua esistenza come ha fatto Lucy.
-Molly… Io mi devo preparare di qua, do fastidio?-
-No Lu, fai pure..-
Mia sorella indossa un paio di pantaloni scuri e una semplicissima maglietta bianca, che gli sta leggermente larga, con sopra un cardigan in tinta coi pantaloni. Mette delle ballerine eleganti ma per me un po’ antiquate.
-Lu, mi spieghi perché tendi a metterti quella terra che ti rende grigiastra?- Mia sorella ha una bella pelle, che copre con una terra di un colore orribile rubata a mamma, che la rende grigiastra, con l’aria da topo da biblioteca. Indossa i suoi enormi occhiali quadrati, che coprono i suoi occhioni verdi. I capelli rossi li lega in una coda.
-Così mi sento meglio, appaio meno bella….-
-Boh..- Non ricordo di aver visto mia sorella in tutta la sua bellezza molto spesso. Tende ad abbruttirsi perché è timida, e ha paura di mostrarsi come realmente è. Assomiglia alla mamma, anche se tende a nasconderlo, ed è bellissima. Solo che si trucca per diventare più brutta… Chi la capisce è bravo.
-Lu, Audrey dov’è?-
-Con me puoi anche chiamarla mamma, comunque è nella stanza delle donne… Va a parlarle.-
Mi alzo dal letto e mi dirigo al piano superiore nella stanza delle donne, che è una stanza in cui ogni donna può sentirsi in paradiso. Ci sono tutti gli abiti di mia madre, più un enorme mobile con uno specchio, con appoggiato sul suo piano trucchi, smalti e accessori per acconciare i capelli.
Prendo un respiro profondo e busso.
-Avanti Lu!-
-Non sono Lucy..-
-Ah, ciao Molly..-
-Posso parlarti?- Non riesce a guardarmi negli occhi, problema che io non ho.
-Dimmi pure..-
-So che ho sbagliato a reagire in quel modo, so che ho sbagliato a dire che non sei più mia madre, so che ho sbagliato a scappare, a comportarmi come ho fatto, ma non capivo la situazione. Ho sbagliato e lo ammetto. Lucy, con la sua intelligenza che io non ho, mi ha spiegato quello che io non ho voluto sentire da te. Mi ha spiegato il motivo del tuo gesto, ha provato a farmi capire quanto era sbagliato il mio atteggiamento, ha provato a capire me e te per farci uscire qualcosa di sensato e utile. Ed è uscita la conclusione che tu sei mia madre, io ti voglio bene, io non ho digerito il fatto di essere rimasta all’oscuro di ciò. Non sono disposta ad accogliere tua figlia a casa mia, perché io ho una sorella, e tante sorelle e fratelli acquisiti, i miei cugini. Lei non potrà mai aspettarsi di essere trattata come Lucy. Ma sono disposta ad accettare questa situazione, sono disposta a “dividerti” anche con lei, non farò scene ne piani diabolici che sono la cosa che mi riesce meglio. Sono qui “in segno di pace”. Se tu sei disposta a perdonarmi dopo questa scenata che si è svolta in questi mesi. A settembre io sarò a Hogwarts, e devo essere certa che a casa ho mia madre che mi sostiene, in qualunque casa io sia, in qualunque caso.- Mia madre ha le lacrime agli occhi.
-Abbracciami.-
Quanto mi era mancata.
Quanto mi era mancato il suo profumo.
Quando mi erano mancate le sue mani che mi accarezzavano i capelli.
Mio padre e Lucy fanno capolino sulla porta, per poi unirsi al nostro abbraccio, formando un abbraccio a quattro.
-Belle le mie donne.- Mio padre sorride.
-Verrai anche te a conoscere Ribes?-Chiede timorosa mia madre
-Si, verrò.-
-Allora vatti a vestire!- Urla mia sorella.
-Che cosa urli!?-
-Quanto mi erano mancate queste due pesti.- Con un sorriso mamma si rivolge a papà

Un’ora dopo siamo tutti in salotto ad aspettare Ribes e Alexander.
DIN DON.
-Vado io!- Mamma si alza e va alla porta
Mi appaiono davanti un uomo affascinante con una ragazzina, che effettivamente assomiglia a mia madre e ad Alexander.
-Alexander, Ribes, lui è Percy, mio marito, lei è Lucy, la mia secondo, anzi terzogenita e lei è Molly.-
-Piacere- Dico stringendo la mano a entrambi, rivolgendo un sorriso cordiale.
-Lu, Molly, perché non fate vedere la casa a Ribes mentre noi parliamo?-
-Va bene ma..- dico io, facendo cenno a Ribes di seguirmi. Dopo averle mostrato il primo piano senza fiatare chiedo:
-Ribes, a che anno sei e in che casa a Hogwarts?-
-Grifondoro, a settembre inizio il 3° anno… Te?-
-Inizio il primo anno, ma sarò una Grifondoro, lo so. Mentre Vic, Lys e Ted sono o nel caso di Lys saranno Corvi, almeno adesso so con chi stare, d’altronde sei la mia sorellastra!- Sorrido.
-VENITE QUA CHE RIBES DEVE ANDARE!-
-Va bene!-
Ribes e Alexander se ne vanno, si sono messi d’accordo che Ribes starà qui una massimo due volte a settimana. Sono felice.

(Ginny)

Stasera siamo invitati a cena……… Dai Dursley. Sono preoccupatissima, secondo Harry Petunia e Vernon odiano la magia. E avere in casa 5 maghi non è il massimo. Soprattutto se alcuni si chiamano James Potter e Lily Potter. Prego dio che Jamie stia bravo. James ha 7 anni, Albus 6 e Lily 4. James l’ho vestito con un paio di jeans e una maglietta eleganti, Albus con un completo da uomo in versione bambino e Lily con un vestitino bianco. Harry indosserà pantaloni, camicia, giacca e cravatta. Io indosserò un abito lungo senza maniche allacciato dietro il collo con uno scollo abbastanza vertiginoso sulla schiena, di un nero lucente. Indosserò delle scarpe con il tacco di color argento che si allacciano sulla caviglia con una specie di bracciale con delle pietre. Mentre sono intenta a truccarmi sento aprirsi la porta e appare la piccola Lils. Ha i capelli rossi molto lunghi, con i miei occhi.
-Amore della mamma, cosa c’è?-
-Voglio tare con mamma!-
-Vieni qua piccola stellina mia!-
Lascio perdere il trucco, al diavolo! Preferisco sdraiarmi sul letto coccolando mia figlia. Sa di cioccolato, come il bagnoschiuma che le piace tanto.
-Gin, dobbiamo andare…-
Prendo Lily per mano e mi dirigo in salotto. I Dursley non hanno mai visto ne sanno i nomi dei nostri figli. Neanche me conoscono, in realtà. In salotto ci prendiamo tutti per mano e ci smaterializziamo.
Privet Drive n°4
-Ragazzi, state bravi. Ginny sei pronta?-
-Non sono certo dei babbani a spaventarmi, ho affrontato persone ben peggiori.- I Carrow, Voldemort, Bellatrix, i Mangiamorte, Morgana.
La porta di apre e appare Petunia Dursley.
-Harry, entrate.- La sua voce è distaccata e fredda. In salotto ci sono Vernon e Dudley, credo.
-Zio Vernon, zia Petunia, Dudley, lei è mia moglie, Ginevra, e loro sono James Sirius, Albus Severus e Lily Luna.-
Abbozzo un sorriso, la faccia di Petunia è sconvolta. James, Lily, Severus.
-Beh, venite a mangiare.-

La cena trascorre senza dire una parola, finchè Dudley non inizia a raccontare che è fidanzato con una cerca Marcella, e che si sposeranno a breve. Poi Harry mostra a me e ai bambini la sua stanza e il sottoscala. Ora capisco perché li odiava. Al momento dei saluti Petunia si rivolge a Harry:
-Lily assomiglia a tua madre, è bellissima.- Lì capisco che Petunia Dursley amava sua sorella, nonostante fosse una strega, l’amore per una sorella va oltre qualsiasi cosa, anche il più grande degli ostacoli.


Eccomi, sommersa dai compiti ma eccomi. Come se non bastasse oggi mi sono quasi distrutta un dito, schiacciandomelo tra due pesi e scrivere è molto più difficile con un dito in meno. Passando al capitolo. A ME PIACE. Dimostra che tutti hanno un cuore, Petunia come Molly. Non so quando ci rivedremo, prevedo giorni critici... Se mi succede come al solito non scriverò, per problemi miei, però voi non centrate, tenterò di aggiornare a breve.Ricordatevi la parte in cui parlo della bellezza di Lucy, a breve potrà tornarvi utile
Un bacio, Megan.
  
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