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Autore: Ella_x    22/02/2013    6 recensioni
-Buongiorno ragazzi- salutò rivolgendo lo sguardo verso la classe.
I suoi occhi azzurri si scontrarono con quelli altrettanto azzurri di Becky e il cuore di quest’ultima perse un battito.
-Io sono Louis Tomlinson, il vostro nuovo insegnante di scienza per tutto l’anno- spiegò entusiasta sfilandosi la giacca marrone e mostrando un fisico perfetto avvolto in una camicia a quadri.
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Science can be just what is, not what it could be.

Capitolo 13

La pioggia era sempre più forte e le gocce si infrangevano contro l’ombrello veloci e violente.

 Becky aveva gli occhi socchiusi,la guancia appoggiata al petto di Louis che la guidava nel buio della sera.

Il professore si fermò d’avanti ad un cancelletto nero,a qualche decina di metri dal lago.

Becky lo osservò cercare e afferrare un mazzo di chiavi con cui spalancò il cancello.

La guidò verso un viale che la ragazza non riusciva a vedere,a causa del buio e dell’acqua.

Lo sentì aprire una porta,fino a spingerla dentro,seguendola.

Becky si guardò in torno,sentendo un calore piacevole avvolgerle il corpo,sostituendo le gocce d’acqua gelide.

Osservò il cottage con il parquet di legno scuro e le pareti colorate di giallo pallido.

Un piccolo divano di pelle marrone al centro della stanza ricoperto da cuscini,affiancato da una cassa di legno che faceva da tavolino.

Un tronco ardeva nel camino di pietra ricoperto da un paio di cornici che raffiguravano il professore con quattro ragazzine bionde che gli somigliavano terribilmente e una televisone.

E infine una libreria enorme traboccante di libri dalle copertine variopinte.

-L’ho vista dalla finestra della mia camera..dopo mi spiega tutto,intanto deve asciugarsi- Louis prese la mano di Becky che lo seguì in silenzio,salendo due rampe di scale in legno.

Il professore aprì la porta di un bagnetto piccolo ma molto carino e ordinato -Ha bisogno di vestiti?- domandò,passando una mano tra i capelli con fare nervoso.

-M..m..magari un p..pantalone- balbettò Becky tremendamente in imbarazzo.

Louis annuì,prima di aprire un’altra porta di fianco.

Fece a Becky un segno che la incitava a seguirlo.

Il professore entrò in una camera abbastanza spaziosa,con un’enorme finestra che dava una vista sul lago da cui Becky riusciva a distinguere anche la barca su cui si era rifugiata.

Un enorme letto matrimoniale,tremendamente alto e imponente,con la testiera di legno scuro era sfatto in mezzo alla camera.

Due comodini dello stesso colore del legno posti ai lati di esso e un armadio uguale a cui l’insegnante si avvicinò in cerca del pantalone.

-E’ il più piccolo che ho,può andare?- domandò sbucando da dentro l’armadio e sventolando una tuta grigia e stretta che usava tempo fa, per fare jogging.

-Va benissimo- sussurrò Becky,prendendolo e chiudendosi in bagno sotto ordine del professore.

Si osservò allo specchio posto sul lavandino,notando le sue guancie arrossate,i capelli completamente bagnati attaccati alla fronte e una lunga scia nera sotto gli occhi.

Imprecando inumidì con l’acqua un pezzo di carta igienica,togliendo il trucco sbavato dal viso.

Non solo era piombata in casa del suo professore completamente bagnata,non solo aveva dovuto scroccargli dei vestiti,aveva anche fatto il tutto nelle sembianze di un panda.

Sentì fuori dalla porta il suono del campanello,sentendosi ancora più fuori luogo.

Si liberò finalmente di quel maledetto vestito rosso gocciolante,entrando nella vasca da bagno.

Si insaponò con il bagnoschiuma al pino,sentendo il profumo del signor Tomlinson avvolgerla completamente.

Una volta lavata e profumata,si asciugò con l’asciugamani bianca che le aveva dato il professore poco prima.

Afferrò una spazzola dal mobiletto di fianco alla vasca da bagno,pettinando i capelli tremendamente annodati per poi asciugarli e legarli in una coda.

Aprì il suo zaino per prendere la maglietta che aveva portato da casa,notando che era completamente zuppa d’acqua.

-Maledizione..- imprecò legandosi l’asciugamano attorno al busto prima di aprire la porta e sporgere con la testa fuori dalla porta.

-Signor Tomlinson- chiamò,non ricevendo nessuna risposta.

-Professore!- riprovò alzando il tono di voce.

Probabilmente il suo professore era sceso giù per aprire alla porta quando avevano bussato.

Si avvicinò alla bocca delle scale,sentendo solamente il rumore della televisione.

Probabilmente avevano sbagliato casa e il professore stava guardando la tv.

Scese le scale con i piedi scalzi,sentendo dei brividi di freddo percorrerle il corpo avvolto solo dall’asciugamano.

La tv era accesa ma il salotto era vuoto,Bbecky sentì il rumore di una pentola in cucina così felice di aver finalmente trovato il professore si avviò verso la stanza.

-Signor Tomlinson,potrei avere anche una magl..- Bekcy si bloccò sull’uscio della porta,sentendo le sue guancie diventare rosse.

Si abbassò istintivamente l’asciugamano sulle gambe,per quanto quel pezzo di stoffa potesse coprirla.

Due paia di occhi la fissavano dalla punta dei piedi nudi fino alla punta dei capelli ancora umidi.

-Miss Pirce..mi..mi dica- Louis si schiarì la voce,ponendosi d’avanti al corpo della sua alunna,facendo nascere una smorfia di delusione sul viso dei suoi amici.

-Mi,mi..scusi..io,io volevo…solo…una magliett-ta perché..la mia..er,era bagnata- la ragazza balbettò,desiderando di voler sprofondare nel pavimento.

-Certo,loro sono i miei amici..vi presento dopo,quando sarà vestita- Louis sibilò quelle parole,sentendo le mani prudergli per la meravigliosità di quel corpo e per la leggera gelosia che gli provocavano i sorrisetti divertiti dei suoi due amici.

-Anche adesso,non ci dispiace- ridacchiò Zayn, ammutolendosi all’occhiataccia che gli stava rivolgendo il suo amico Louis.

Il professore prese per il polso Becky,trascinandola di nuovo in camera sua dove gli scelse una maglietta.

-Grazie,e mi scusi se le ho fatto fare una brutta figura- sussurrò mortificata la ragazza.

-Nessun problema- rispose il professore sorridendo alle sue guancie rosse ed adorabili.

-Si vesta,la aspetto giù- Louis le accarezzò il braccio prima di allontanarsi di malavoglia da lei e dal suo corpo che profumava di lui.

-E bravo il nostro Louis- Liam si congratulò e delle risatine invasero la cucina quando il professore ritornò dai suoi amici.

-Smettetela,non è divertente- disse Louis con tono scocciato.

-Oh si che lo è,soprattutto la parte in cui sbuca la ragazza mezza nuda- precisò Zayn ridacchiando.

-La sto solo aiutando,non è come pensate- spiegò recandosi in salotto.

-Già,la sta aiutando a ripassare anatomia- scherzò Liam,mentre la risata soffusa di Zayn quasi copriva la sua voce.

Louis stava per rispondere qualcosa di poco gradevole,prima che dei passi che scendevano lentamente le scale lo interrompessero.

Becky arrivò nel salotto,dove i due ragazzi si stavano sedendo sul divano di pelle,mentre il professore le si avvicinava.

-Lei è Rebecca Pirce,una delle mie alunne- presentò il professore, poggiando una mano sui fianchi di Becky con fare protettivo.

-Lui è Zayn- Louis indicò il moro che cercava in tutti i modi di trattenere una risata.

-E’ un vero piacere- Zayn si avvicinò alla ragazza,baciandole la mano.

Becky aveva già visto quel ragazzo,ricordava alla perfezione quegli occhi scuri e profondi e quella bellezza misteriosa conferita dalla sua aria trasandata.

-Invece lui è Liam- il professore indicò un ragazzo biondo,dall’aria dolce e gli occhioni rilassanti.

Il ragazzo la strinse per qualche secondo in un abbraccio.

-Loro se ne stavano appena andando,erano venuti qui per una visita di pochi minuti- spiegò Louis incenerendo i due amici che continuavano a ridacchiare tra di loro.

-Noi in realtà volevamo restare..- cominciò Zayn aggrottando le sopracciglia.

-A Oxford per le vacanze di Natale? Ci penseremo poi,manca ancora un mese- lo interruppe Louis spingendo i due ragazzi verso la porta.

-Ma noi..- Liam cercò di sottrarsi dalla spinta del ragazzo che lo afferrò per il braccio.

-Giusto,le giacche..ecco a voi- il professore lanciò gli indumenti tra le braccia dei due ragazzi che sbuffando le indossarono.

-Okay okay..andiamo via- Liam alzò le mani in segno di resa mentre Zayn scuotendo la testa si avvicinò alla ragazza.

-Spero di rivederti presto- la salutò sorridendole,prima di lasciarle un altro bacio sulla mano causando a Louis una fitta allo stomaco.

-Ciao Zayn..Ciao Liam- salutò spingendoli definitivamente fuori e richiudendo la porta con un tonfo secco.

Louis si girò verso Becky,che osservava le crepe del pavimento.

-Si segga,deve spiegarmi un po’ di cose- il professore indicò il divano con la testa prima di andare in cucina e riempire due tazze con del the caldo.

Ne porse una alla sua alunna,sedendosi di fianco a lei.

 La osservò mentre stringeva la tazza calda tra le mani,mentre con le braccia abbracciava le sue gambe strette al petto.

-Allora?- il professore alzò un sopracciglio,aspettando che la ragazza cominciasse a raccontare.

-Ho litigato con mio padre..- sussurrò prendendo un sorso di the.

Louis annuì,avvicinandosi a lei di qualche centimetro.

-E’ che io sono stanca- appoggiò il mento sulle ginocchia,mentre si dondolava avanti e indietro.

Un sorriso dolce si dipinse sul volto di Louis che non riusciva a pensare a nulla se non che quella ragazza era terribilmente tenera in quel momento.

-Stanca di sentirmi inutile,stanca delle bugie,stanca degli uomini che porta a casa Samanta,stanca di obbedire ai suoi ordini,stanca della sua voce tremendamente fastidiosa,stanca dell’orribile puzza del cibo cinese nella serata del cibo ‘Tay’,stanca di convivere con quel mostro, stanca di sopportare quando mi dice che sono orribile, sgarbata, poco femminile, troppo grassa, troppo bassa- Becky cominciò a sentire gli occhi pesanti.

-Stanca di mio padre che la venera in tutto,stanca di mio padre che le crede e mi rimprovera ingiustamente,stanca delle conversazioni a tavola in cui si parla solo ed esclusivamente del mio comportamento scorretto e soprattutto stanca di non contare nulla per lui- concluse,mentre una delle poche lacrime che ancora le era rimasta le scorreva lungo la guancia.

Un singhiozzo pesante la scosse,mentre continuava a stringere le gambe al petto.

-Io.. non sono  molto bravo a consolare le persone - confessò Louis socchiudendo gli occhi e grattandosi la nuca.

-Ma qualcuno va in giro dicendo che un abbraccio è meglio di mille parole- aggiunse avvicinandosi a Becky che alzò la testa dalle ginocchia osservando il suo professore mentre la trascinava sulle sue gambe.

Le sue braccia muscolose le avvolsero la schiena stringendola al suo corpo,mentre quelle sottili di lei gli accarezzavano il collo.

-Può restare qui tutto il tempo che vuole- le sussurrò Louis sfiorando il lobo di Becky con la punta del naso.

-E come spieghiamo in giro che lei mi sta solo aiutando?- domandò Becky godendosi quell’abbraccio,mentre ascoltava il respiro regolare di Louis e i battiti accelerati del suo cuore.

-Se nessuno viene a saperlo,nessuno avrà bisogno di spiegazioni- rispose il ragazzo,continuando ad osservare gli occhi magnetici della sua alunna.

Le loro labbra erano a pochi centimetri di distanza le une  dalle altre.

I loro respiri si mescolavano alla perfezione.

Le loro fronti si toccavano.

Lui il professore,lei l’alunna.

Tutto tremendamente sbagliato.

Louis deviò la direzione,posando un bacio sulla guancia di Becky che sospirò comprensiva.

Sarebbe stata dura averla d’avanti agli occhi per tutto il tempo,ma doveva resistere.

 

 

One way or another,I’m gonna find yeah

I’m gonna getcha getcha getcha getcha

Il miglior video di tutti dctfvybgnhujvb8hinvtgbuh

Quanto posso amarli,sono dolcissimi e drogatissimi **

E poi il Briiiiiit ! AHHHHH,li amo.

Passiamo a noi,visto che sono barricata in casa con la febbre a 38 da…diciamo 4 giorni ho deciso di scrivere il capitolo.

Boh a me piace cdfvgybhungfvu e poi è abbastanza lungo.

Fatemi sapere cosa ve ne pare,ci tengo.

GRAZIE PER LE RECENSIONI,

siete tutte fantastiche,vi adoro.

Ora vado a saltellare per i prati con Niall.

Much love

Anto.

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