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Autore: ilcoraggiodisognare    22/02/2013    7 recensioni
- STORIA SOSPESA -
Questa volta l'avrei fatto. Non me ne sarei pentito. Ogni cosa ha il suo tempo ed io avrò la forza di fermarlo, almeno per qualche giorno. Ci riuscirò. Basta credere in me stesso.
Genere: Comico, Commedia, Drammatico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Slash | Personaggi: Harry Styles, Liam Payne, Louis Tomlinson, Niall Horan, Zayn Malik
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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Col sorriso stampato sul viso uscimmo di casa ed io, Zayn e Perrie ci dirigemmo verso la sua Rossa ma non prima di aver mandato uno sguardo complice a Safaa che stava entrando nell'auto della sorella più grande.
-Ti vedo più felice oggi, Lou. 
Notò Zayn aprendomi la portiera dell'auto.
-Mh, si. 
Gli risposi fingendo di non essermi accorto del mio sorriso.
Ci sedemmo in auto. Come solito fare di Perrie, apri la sua borsa e ne tirò fuori il suo lucidalabbra per poi metterselo sulle sue formose labbra guardandosi nello specchietto retrovisore dell'auto.
-Amore, quando hai finito..partiamo eh.
Avvertì Zayn ridacchiando. 
-Sto facendo una cosa importante, aspetta..
Alla vista dei due che batticcheccavano non riuscii a non immaginare una situazione del genere avendo me e Safaa come protagonisti. Feci un sorriso ancora più spontaneo e poi una risata che subito fu soppressa pensando a Eleanor, non avevamo mai avuto una situazione del genere. La relazione tra me ed Eleanor è sempre stata una cosa seria, a cui si pensava ad Harry ed al suo futuro, non avevamo mai riso più di tanto, mai abbiamo parlato iniziando la conversazione con un 'ti ricordi quando..'. Stavo prendendo davvero in considerazione di preferire la sua lontananza? L'unica donna che riusciva davvero a farmi sentire unico e speciale era Safa, con i suoi sorrisi, con le sue parole ed con le sue lacrime mi facevano sentire importante, un qualcosa da non farsi scappare, come dei stivali di Prada scontati al 70%, ma non dei semplici stivali neri e tristi, ma quelli rossi fiammanti di quelli che vedi solo una volta in tutta la tua vita e invidi chi li indossa con tanta disinvoltura. Se davvero avevo deciso di star bene e di riuscire ad essere felice, l'unico sistema era quello di dimenticare Eleanor, la madre di mio figlio, mia moglie. 
-Pronto per un'escursione in famiglia, Lou?
Zayn interruppe i miei pensieri ed io non riuscii a non far intravedere la mia ansia, forse perchè oggi avrei passato un'intera giornata con Safaa, magari camminando sotto il braccio come due innamorati tra gli alberi, magari soccorrendola e dicendole di stare più attenta se dovesse cadre, e..magari abbranciandoci sotto il paesaggio del tramonto.
-Tutto bene?
Si interressò Perrie.
-E' tutto bene..
Risposi con voce poco decisa.
Sentii che Zayn e Perrie decidevano dove parcheggiare e l'ansia mi salii fin in gola, ingioiai la saliva e per un certo senso mi feci coraggio. Zayn mi fece il cenno di scendere e scesi dall'auto rivolto verso di essa. 
Sentii che due mani mi cingevano i fianchi, un viso si stava avvicinando a me. Passai la lingua sulle labbra. 
-Amico, mi sei mancato! 
Safaa non mi chiama 'amico' o almeno spero non lo faccia. Mi girai e con il volto rosso per l'imbarazzo mi trovai davanti un Liam James Payne che aspettava, insieme a tutti gli altri. Abbracciai il mio amico e con la scusa di aver dimenticato qualcosa in auto mi voltai e cercai in tutti i modi di far svanire il mio rossore. Ci riuscii per fortuna.
Ci incamminammo fuori dal parcheggio. Io, Zayn, Liam e Niall scherzando e spingendoci, come al solito se non fosse che, spingendomi con troppa forza Niall mi fece cadere. Alzando gli occhi vidi due gambe, snelle, quasi da modella e non feci a meno di aprir bocca in senso di approvazione. La ragazza mi tese una mano per aiutarmi a rialzarmi. Era davvero bellissima e se non era per la sua maglia troppo scollata che indossava e la sua risata vivace nell'avergli guardato la scollatura mentre mi aiutava a rialzarmi, magari le avrei osservato anche il viso. 
-Grazie.
Le dissi con gentilezza.
Non ascoltai nemmeno la sua risposta che subito mi sentii tirare.
-Ma ti pare il caso?
Mi urlò Safaa.
-Ma..ma..
Non sapevo che parole usare e, come un bimbo di due anni che non sa cosa dire, scoppiai in una fragorosa risata a cui la maggior parte dei passanti si voltò.
-Vabbè, andiamo.
Mi disse sconfitta Safaa che mettendosi sotto il mio braccio, scatenò un rumoroso 'eeeeh' da parte di Niall e Liam.
Io e Safaa continuammo a camminare a testa alta, con orgoglio per ripicca.
Zayn e Perrie, i capofila di quella che sembrava una processione, si voltarono e ci fecero cenno di avvicinarci.
-Ragazzi, che vogliamo fare? Vogliamo prima pranzare?
-Si, che bello.
Rispose allegramente Niall..come al solito.
Io e Safaa annuimmo.
-Bene, c'è un ristorante proprio qui vicino..
Propose Zayn da bravo capo.
Ci incamminammo verso il ristorante e, come aveva detto Zayn, era davvero vicino.
L'insegna in legno era una di quelle che vedevi nei film del Far West. Mi sarei aspettato, da un momento all'altro, di incrociarmi con un cowboy.
Mentre Zayn contava quanti ne eravamo per riferirlo al cameriere che ci doveva procurare il tavolo, pensai che, dopotutto, non era male il posto e sopratutto, non lo era la compagnia. In quel giorno, ero sicuro, non c'era motivo di essere triste, i pensieri negativi non mi avrebbero toccato.
Ci sedemmo ad un tavolo, come aveva chiesto Zayn, vicino alla grande finestra che aveva un balconcino che si affanciava sul meraviglioso panorama. Il tavolo era adornato da piccole rose rosse attorcigliate ad una grande candela profumata al centro della tavola. Era tutto così strano lì, si alternava uno stile antico con uno stile romantico e leggiadro. 
-E' bellissimo, vero?
Safaa notò che stavo osservando nei minimi particolari il locale.
-Ma mai quanto te.
Le sussurrai nell'orecchio avvicinandomi a lei. 
Quell'aria così romantica e quelle rose sul tavolo facevano trapelare il mio lato dolce e romantico che celavo con il mio lato misterioso e forte quando ero a contatto con una ragazza. 
Safaa, assicurandosi che suo fratello e Perrie fossero impegnati a parlare tra di loro, ricambiò le mie parole con un dolce bacio sul collo. Mi prese per mano e, come avevo immaginato appena lo vidi, ci dirigemmo sul balconcino. 
Lentamente mi accostò al muro, sentii la sua mano scivolarmi sotto la maglia che mi provocò un brivido. Mi avvicinai piano al suo viso e feci toccare le mie labbra con le sue. Erano flebili e formose, attraenti e dolci. 
Si dice che niente è paragonabile al ''primo bacio'' ma questa volta, chiunque l'abbia detto, si sbagliava. 
I brividi aumentavano mano a mano che le sue mani scorrevano verso il basso sulla mia schiena. Curvai il viso all'indietro per darle spazio nel darmi altri baci sul collo. I suoi baci non erano nulla rispetto a qualunque altra cosa. Tutto si era assopito intorno a noi, sul quel balconcino. C'eravamo solo io e lei. Louis e Safaa. 
Un rumore proveniente dalla porta che divideva il balconcino col resto del locale ci fece sobbalzare e, in men che non si dica, eravamo uno accanto all'altro, appoggiati alla ringhiera a fingere di guardare il panorama.
-Avete finito?
Ci chiamò Niall, prendendo il mio posto da leader. 
-Ma veramente noi..
Cercai di spiegare, ma mi bloccai. Noi, quella parola così tanto strana ora mi sembrava così naturale, così valorosa. 
-Stavamo parlando e ammirando questo splendido paesaggio.
Safaa finì la mia spiegazione.
-Sì, Louis che si sofferma a guardare un paesaggio, bella battuta.. 
Ci derise Niall.
Entrammo dentro e ci sedemmo agli unici posti ancora vuoti. 
-Ma che fine avevate fatto?
Ci domandò Perrie.
-Erano ad ammirare il paesaggio.
Rispose Niall al posto mio, svelando un velo di ironia.
Rivolsi un sorriso deciso a Perrie per non farle credere niente di più, mentre nell'orecchio sussurrai a Niall una di quelle minacce che penso che non si dimenticherà mai. 
-Allora, avete programmi per oggi? 
Niall domandò a tutti, ma si soffermò su di me. 
-Louis, che programmi hai? Dimmi un pò.
Non potei non ridere all'ironia di Niall e alle facce degli altri che non capivano assolutamente nulla.
-Niall, io ti metto a dieta se non la smetti.
Lo avvertii.
Liam, intento a conversare e fare bella figura con Donija che le stava letteralmente ai suoi piedi, non ascoltò per niente l'accaduto.
-Vero, Liam? 
Lo interpellai per scherzo.
-Oh, ma certo. In qualunque caso ha ragione Louis. 
Rispose Liam provando che non aveva ascoltato nulla della loro conversazione.
-Oh Liam, anche tu no..
Disse Niall facendo finta di esser triste e facendogli un occhiolino a cui Donija arrossì.
Niall è sempre stato un asso a rovinare situazioni perfette e far fare brutte figure.
-Non so a cosa tu ti riferisca, Horan.
Rise nervosamente Liam.
-Allora, vogliamo ordinare? 
Si schiarì la voce Zayn.
-Niall, è inutile che rispondi che approvi..già sappiamo.
Chiarii Zayn provocando una risata generale perchè in quel momento Niall stava per rispondere con uno di quei 'sì' epici.
Con uno schiocco delle dita Zayn chiamò il cameriere.
-Vorremmo ordinare..
-Sì, ditemi.
-Per me uno di questi, due di questi ed uno di questi qui.
Parlò per primo Niall indicando il menù.
Io non sapevo assolutamente cosa scegliere su quel menù.
-Io lo stesso suo.
Mi sarebbe aspettata una grande sopresa avendo preso le stesse cose di Niall? 
Le ragazze e Zayn ordinarono qualcosa di vegetariano e di non grasso. Ecco, la solita famiglia Malik che vuole rimanere in forma, ma non replicai anche perchè non mi dispiaceva affatto la loro 'forma', sopratutto di una dei componenti della famiglia. Poi Liam ordinò per sè.
I primi piatti ci furono serviti subito.
Niall mi guardò soddisfatto mentre io osservavo quel piatto con tanti spaghetti quanto se ne mangia un cinese in una settimana.
-Mh, buon appettito. 
Dissi, ma non ottenni nessuna risposta. 
Liam, Niall e Zayn vedevo che si lanciavano occhiate a vicenda. 
-Che succede?
-Ehm, Louis ti dobbiamo parlare..
Si prese coraggio Liam. 
-Di cosa?
Chiesi preoccupato sollevando la forchetta per arrotolare i spaghetti.
-Di..beh, una persona. 
-Ditemi.
Li incoraggiai a parlare.
-Non ora, non qui. 
La forchetta mi cadde da mano. La mia mente si offuscò. Mi ero promesso che non avrei rovinato quel giorno, ma qualcun'altro ci aveva già pensato nel devastarmelo, nel sconvolgermelo. 
  
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