One Direction, 'Carry on.' di ScemHazza su EFP Fanfiction

2 Agosto 2012.

Eccola lì,di fronte al suo ragazzo,pronta per salutarlo mentre lo baciava,Hope odiava vederlo partire così,pur non essendo la sua prima missione superata non voleva mai lasciarlo andar via,era il suo ragazzo e non voleva rischiare di perderlo,ora poi che si stavano per sposare.

Si trovano all'aereoporto dell’esercito militare,il posto che ormai lei conosce fin troppo bene,sono ripetuti anni che ci ritorna.

Hope odia ogni tipo di addio,di qualsiasi forma,perchè quello che si davano ogni volta era un addio non sapendo se si sarebbero mai più rivisti.

Il momento dell'imbarcazione è arrivato,deve lasciarlo andare,deve buttarlo fuori dalla sua vita per un mese.

«Tu lo sai benissimo che non c'è posto per nessun altro ragazzo dentro di me.» dichiarò al ricciolo in un singhiozzo.

«Non piangere,piccola. Io ritornerò da te,te lo prometto.» affermò asciugandole una lacrima e baciandola dolcemente.

«Ti amo.» soffia sulle sue labbra.

«Anch'io,tanto. Ti scriverò amore,lo farò.» le mollò la mano e senza togliere gli occhi da quelli della ragazza inizio a camminare verso l'aereo.

Lei sorrise,per assicurare il ragazzo,ma dentro moriva. Prima di imbarcarsi il ragazzo cerca ancora il suo sguardo appena lo trova le manda un bacio volante.

Circa venti minuti dopo,Hope,vede quel volo prendere quota,vede che ormai è partito che oramai dovrebbe prepararsi a tutto.

2 Settembre 2012

Dopo un mese,già Hope aveva ricevuto circa quindici lettera dal futuro marito e aveva anche scoperto chi gli avrebbe accompagnati all'altare,il loro primo figlio.

Era in dolce attesa da tre/quattro mesi ormai.

Guardando la scatola della posta,trovò una lettera,desiderava tanto che fosse del suo amato Harry,desiderava tanto che fosse stato lui a darli ancora segno che è in vita e che è pronto a ritornare a casa.

Entusiasta la ragazza inizia a leggere.

‘Ciao, amore.

Alla fine è successo. Non sarebbe dovuta finire così..
Sai,mi sto accorgendo solo ora di non averti mi detto il motivo per cui faccio il soldato,non ti ho mai detto il motivo per il quale mi sono sacrificato,per il quale ho lavorato duramente per sei anni massacrando il mio corpo per essere un perfetto soldato. Per essere uno dei migliori.
Per te.
Per te,amore.
Volevo darti solo e solamente il meglio,che tu fossi felice come in quella foto che mi porto sempre nel tascapane,sul cuore.
Sto cercando di prenderla,ma quel proiettile l’ha perforata.
Sento che le mie forze mi stanno lasciando,ma io sento il bisogno di restare in vita,non per me ma per te tesoro,ho voglia di accompagnarti per il resto della vita e spero sia possibile.
Se solo penso a ciò che non vedrò.
Penso a non poter concepire nostro figlio,a non vederlo screscere a non arrivare all'altare con te,a sentirmi chiamare nonno,lo stringere forte a me mio nipote.
Se solo penso agli abbracci che non potrò più darti quando sarai in lacrime,l’amore e la sicurezza che non potrò mai più donarti,le risate e i sorrisi che non potrò mai più condividere con te.
Dio,perché a me? Non ho mai ucciso nessuno,eppure oggi un uomo è venuto con la sua armatura e mi ha sparato: a nulla è valso l’addestramento,a nulla.
Ho pagato la colpa di essere un buon futuro marito: è un mondo ingiusto.
Chissà cosa diranno i pacifisti: che sono solo uno dei molti amanti della guerra morto combattendo chissà dove? Non si rendono conto che però siamo noi i primi a odiarla.
La guerra la puoi odiare solo se l’hai provata sulla pelle,se hai imbracciato un fucile e sparato contro altri uomini,se hai visto gli occhi terrorizzati di chi stava per morire e lo sapeva ma non voleva.
Combattiamo per far cessare i combattimenti: che assurdo mondo,questo.
E ora sono qui,appoggiato contro una jeep,il sole rovente in fronte,il fucile imbracciato,il sangue caldo che cola dai fori e nel frattempo cerco in tutti i modi di finire di scriverti questa lettera e far si che un mio compagno te la possa mandare.
Eravamo in dieci,ma solo due di noi,domani,torneranno a casa.
C’erano fuoco,proiettili e morte ovunque mi girassi,la stessa morte che poi ha scelto me per il suo ultimo ballo.
Ecco,ormai sento gli arti farsi rigidi,il freddo mi sta lentamente assalendo.
Le palpebre sono pesanti.
Addio amore,un bacio e fa’ si di conservare il mio ricordo,fa si di conservare il ricordo del tuo futuro marito partito troppo presto: Harold Edward Styles, Tenente dell’esercito Americano,morto in servizio in zona ostile,portando con sé cinque nemici della pace.
Addio,amore mio.
Non cercare di raggiungermi.

Il tuo principe'

Carote di Tomlinson

Ciao,allora non chiedetemi il perchè di questa piccola one shot,avevo voglia di scrivere un qualcosa di simile,poi magari mi ci faccio anche una fiction con questa idea e questo diventa un momento mancante nella storia (?) che ve ne pare,sarebbe un'idea e che intendo che nessuno tenti copiare.
Amo,la lettera che scrive il nostro Harry,è una os corta e lo so,ma non importa la lunghezza qui,non è questo il messaggio e chiunque l'avrebbe capito me lo scriva in una recensione.
Grazie dell'attenzione,vado a scrivere il prossimo capitolo di fucking perfect.

Nicole xoxo