Capitolo 6
:bullying shit
Chelsie e Liam erano comodamente
stesi nel divano in
soggiorno a guardare uno stupido talent show.
-Liam…-
sussurrò la mora
-Mhhh?-
-Domani, devo venire per forza con te
a scuola?-
-Eh, sei venuta a Londra apposta!-
-Lo so, ma ho un po’ di
paura…-
-Perché, scusa?-
-Beh, se non dovessi piacere a
nessuno?-
-è impossibile, non credi?
E poi ci sono io!- Sorrise il
ragazzo, abbracciandola.
-Grazie- Sorrise.- Io ho comunque
paura però.
Liam scoppiò in una sonora
risata, trascinando con sé anche
Chelsie.
* Il giorno dopo*
-Chelsieeee!-
Liam cercava di svegliare Chelsie,
invano. – Dai, siamo in ritardo, piccola.-
-Okay, okay,
mi sta alzando.-
I due
ragazzi si prepararono in fretta e si diressero verso scuola, dove nel
cortile,
trovarono anche Eleanor e Louis cha li attendevano.
I due
ragazzi accompagnarono le due italiane dalla preside per farsi
comunicare gli
orari e i corsi.
Eleanor e
Chelsie erano in due classi diverse in tutti i corsi, tranne uno,
inglese.
La prima ora
di chelsie era
chimica.
“
Fantastico! Non la capisco se me la si spiega in italiano, figuriamoci
se me la
si spiega in inglese!” Penso esasperata.
-Allora?- Le
chiese Liam, appena
fuori dall’ ufficio
della preside.
Chelsie gli
consegnò il foglio con stampati gli orari. Liam non fece in
tempo a leggere che
la vicepreside lo rimproverò.
-Payne! In
classe, ora!- Disse con tono autoritario.
-Ma devo
acc…- Cercò di ribattere.
-Niente ma!
Fila in classe, non voglio vederti nel mio ufficio dopo.-
-Sì
signora.- Liam salutò Chelsie e corse in classe,
già con 5 minuti di ritardo.
-Amato! Lo
stesso vale per te! Anche se sei straniera, non significa che puoi
permetterti
ritardi!- Concluse rifugiandosi in una classe, probabilmente insegnava
oltre ad
essere la preside.
La ragazza
fece fatica a trovare la classe esatta, e si trovò davanti
alla professoressa
che le faceva la ramanzina con 30 minuti di ritardo.
-I’m
s-sorry.- Si scusò.
-Okay, ora
presentati ai tuoi compagni e siediti vicino alla signorina Watson.-
Tagliò
corto la professoressa.
-Sono
Chelsie Amato, vengo da Venezia, in Italia e starò a Londra
per ancora 5 mesi.-
Si presento velocemente per sedersi immediatamente negli ultimi banchi.
-Ciao.- La
salutò freddamente una ragazza bionda platino, chiaramente
tinta, con gli occhi
color ghiaccio simili ai suoi. -Ciao-
Rispose Chelsie, cercando di essere o almeno sembrare amichevole.
-Allora
chiariamo una cosa. MI
stai già
antipatica. Io sono il capo, in questa scuola. Se non sei bella come
me, non
conti nulla, e non sperare di essermi amica. IO sono la migliore qui.
Anche i
professori mi vengono dietro come cagnolini quindi… Stai
attenta a non attirare
troppo l’attenzione perché vai a finire male.- La
smontò subito, con tono di
superiorità.
-O-okay-
Balbetto intimorita.
-Ti ho detto
che potevi rispondere?- Chiese la bionda fulminandola con lo sguardo.
-..- Chelsie
non rispose.
-Ecco brava.
Ma hai mai pensato ad una dieta?- Le chiese, ridendo sotto i baffi.
-…
Posso
sapere che ti ho
fatto?- Ribatté
finalmente Chelsie alzando un po’ troppo la voce.
-Come ti
p..- Cominciò la bionda, interrotta dalla professoressa.
-Amato,
Watson iniziate già?-
-Ma
professoressa… Mi disturba!- La accusò la bionda
-è
così
Amato?-Le chiese la professoressa strizzando gli occhi.
-Ma no!-
-Oh, non so
a chi credere, quindi credo che rimarrete entrambe
due ore in più a scuola, finite le
lezioni.-
-Ma
professoressa!-
-No!
Così ho
deciso.-
-Ma non
chiede alla preside?- Chiese la bionda, sapendo che sarebbe riuscita a
comprarla con qualche adulazione.
-No, non mi
sembra il caso, poi da quest’anno sono vicepreside quindi non
ci sono
problemi.-
-D’accordo
professoressa. Con te faccio i conti più tardi, cicciona.-
La avvertì.
A quella
minaccia Chelsie inghiottì la saliva rumorosamente subito
prima del suono della
campanella.
Si diresse
nell’aula di inglese, dove passò le seguenti due
ore, con Eleanor, a cui
ovviamente raccontò l’accaduto.
Ora di
pranzo.
Liam e Louis
le aspettavano fuori
dalla loro aula per
accompagnarle nella mensa.
Come nei
film i tavoli erano divisi a classi sociali. Liam e Louis si diressero
ad un
tavolo occupato da altri
due ragazzi.
-Eleanor,
Chelsie, loro sono Niall e Josh.- Li presentò Louis.
-Ciao!- Le
salutarono i due all’unisono.
-Ciao!-
Risposero le due ragazze sorridendo.
Josh era un
ragazzo moro, con un ciuffo di capelli alzati con il gel, gli occhi
scuri e un fisico
scolpito.
Niall era
leggermente meno muscoloso, biondo con degli occhi perfino migliori dei
suoi,
quasi come uno specchio.
Si sedettero
tutti insieme e parlarono di un po’ tutto, per conoscersi.
Chelsie raccontò
loro della punizione, nessuno poteva accompagnarla, perché
dovevano rimanere
un’ora in più in classe a fare lezione. Si sarebbe
dovuta arrangiare e questo
la inquietava maggiormente. Poi c’era la bionda, Abigail
– a detta dei ragazzi-,
quella ragazza le ricordava molto i sogni che faceva fino a poco tempo
prima,
in cui era perseguitata dai bulli,
che
finivano per ucciderla di botte, nei bagni della scuola. Le vennero i
brividi
solo al pensiero che finisse così realmente.
La
campanella suonò e i ragazzi rintanarono ognuno nella
propria classe. Un’altra
ora di una lezione barbosa di economia passò velocemente.
Eccole. Le
due ore fatidiche, da passare con la bionda e probabilmente altri
bulli.
Girava sola
per i corridoi, e con dieci minuti di ritardo riuscì a
trovare la classe. Non
c’era il professore alla cattedra dove al momento due ragazzi
si baciavano
focosamente. Quattro ragazzi facevano dei graffiti colorati sui muri ed
eccola
lì che la fulminava con lo sguardo, Abigail.
-Hey, cicciociccia!- La
salutò la bionda con quello
che probabilmente doveva essere il suo nuovo soprannome. Lei, guardando
a terra
si sedette sulla prima sedia che trovò ed infilò
gli auricolari.
“When
you feel you’re alone
Cut
off from this cruel world
Your
instincts telling you to run
Listen
to your heart
Those
angel voices
They’ll
sing to you
They’ll
be your guide
back
home”
(Vi
consiglio di ascoltarla http://www.youtube.com/watch?feature=endscreen&v=KDOkMSf-F14&NR=1 ^^)
La voce di
Chester Bennington iniziò a cullare i suoi pensieri, la
ragazza si accasciò al
banco che aveva difronte con le braccia conserte. Un colpo secco,
proveniente
da vicino a lei, la fece sobbalzare.
-Che fai?
Dormi cicciociccia?- Abigail, con le sue due caprette ammaestrate era
tornata
all’attacco.
-N-no-
-Ecco, anche
perché tu mi hai fatto finire qui, e ora la paghi.-
Chelsie non
rispose, abbassò leggermente la testa, per non incontrare lo
sguardo disgustato
della bionda.
-Rispondimi,
lurida obesa.-
Ecco, gli
occhi che pizzicano, il cuore che batte velocemente e la voglia di
lanciarsi
sotto un treno.
-Allora?
Piangi ora? Awwwwwh-
-Awwwwwh- il
coretto delle caprette addomesticate.
-Abigail.-
Una voce calda e leggermente roca, fermò la bionda dal dire
tutte le cattiverie
che stava per dire.
-Abigail,
lasciala in pace.- Continuò il ragazzo.
-Da quando
ti interessa ciò che faccio alle sfigate?-
-Abigail,
non rompere i coglioni.-
-Non
parlarmi così, tesoro.- Disse lei rivolta al ragazzo per poi
rivolgersi a
Chelsie.- Con te non ho finito lurida sfigata.- Disse girando i tacchi
seguita
dalle sue seguaci, verso l’altro capo della stanza.
-G-grazie-
Balbettò la mora.
-Non
c’è di
che.- Le rispose il ragazzo per poi allontanarsi.
Bonjourrrr!
Allors,
mi scuso tantissimo per aver continuato così tardo, ma.. Hey
è abbastanza lungo
e spero che sia anche decente c.c
( Zayn
ad Harry arriveranno a breve LOL) Fatemi sapere che ne pensate. Come al
solito
ringrazio chi recensisce, chi mette tra preferite/seguite/ricordate e
chi legge
e basta :3 Ehh non
ho altro da dire,
spero con tutto il cuore che vi sia piaciuto ^^
Sappiate che vi adoro
Muchlove9