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Autore: Birbi_alex    22/02/2013    22 recensioni
Con lui doveva andare diversamente, lui era diverso. E in un certo senso ero diversa anche io.
Perché da quando l’avevo conosciuto mi sembrava di impazzire, non mi era mai capitato di avere la pelle d’oca solo perché qualcuno mi sfiorava ma con lui era così. Non ero mai stata quel genere di ragazza che si invaghiva di un ragazzo solo per la sua bellezza, e non lo ero tutt’ora perché in effetti Zayn non era solo quello, era anche simpatico e intelligente, dolce ma serio, misterioso quanto espansivo. Sapeva chiudere i discorsi con le sue frecciatine anche meglio di me, e parlare con lui era quello che aspettavo in tutta la giornata.
Anche dopo essermi svegliata presto, non aver bevuto il mio caffè, aver assistito a lezioni noiosissime, vedere il suo sorriso e i suoi occhi riusciva a cambiarmi la giornata e renderla migliore.
Genere: Commedia, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo personaggio, Un po' tutti, Zayn Malik
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Nota d'autrice: vi consiglio di ascoltare "Lego house" di Ed Sheeran durante il capitolo, renderà più piacevole la lettura.
Ci sentiamo alla fine del capitolo, ho tante cose da dirvi.





CAPITOLO 48
 

Mi svegliai diversamente dal solito quella mattina, a cominciare dal fatto che sentii una mano accarezzarmi la schiena, e non capii come questa potesse essere scoperta per esempio.
Aprii appena gli occhi incontrando la luce chiara proveniente da una finestra sconosciuta, finché mettendo a fuoco l’ambiente riconobbi le pareti senape e i pochi mobili della stanza, ricordandomi di essere in gita scolastica.
Alzai lo sguardo incontrando una mascella squadrata e due labbra familiari, e muovendomi leggermente trovai effettivamente un petto caldo sotto le mie mani, ma non ci messi troppo neanche in quel caso a riconoscere quella pelle ambrata.
Sentii ancora un tocco delicato lungo la schiena nuda, finché una mano del ragazzo emerse posandosi sulla mia vita e tirando verso il mio corpo il lenzuolo che era scivolato via durante la notte.
- oh ti sei svegliata finalmente.. – mormorò quella voce roca spezzando il silenzio e facendomi alzare il viso verso l’alto, dove incontrai gli occhi scuri di Zayn intenti a guardarmi dolcemente.
- mm.. che ora è? – chiesi con la voce ancora impastata dal sonno, cercando di raggomitolarmi meglio al suo fianco.
- quasi le otto, è presto – rispose tornando a stringermi a lui con un braccio.
Socchiusi gli occhi rimanendo appoggiata al suo petto sentendo con piacere il rumore del suo respiro caldo e cominciai a disegnare dei cerchi immaginari sulla sua pelle con le dita distrattamente.
- stai bene? O hai male da qualche parte? – mi domandò poco dopo piegandomi in una smorfia divertita.
- no no sto bene, stai tranquillo – balbettai subito non trovando quella volta il coraggio per incrociare il suo sguardo, tracciando linee confuse fino al suo ombelico con la mano.
- d’accordo, però fossi in te la smetterei di accarezzarmi in quel modo se non vuoi assistere all’alza bandiera mattutino – disse al mio orecchio in un sorriso sghembo facendomi sgranare gli occhi, e appena ritrassi la mano dal suo petto lo sentii ridere di gusto.
- scherzavo, puoi farmi tutto quello che vuoi, finché vuoi – aggiunse e le sue parole arrivarono al mio cervello in un modo decisamente malizioso e sexy, tanto che alzai il viso verso il suo divertita.
- stai cercando di sedurmi, Malik? – gli chiesi retorica avvicinandomi alla sua bocca in modo eloquente, cercando di non ridere.
- ma quando mai! – rispose con sarcasmo alzando le mani dal materasso con innocenza, aprendosi in un mezzo sorriso che catturai tra le mie labbra.
Mi allungai sul suo corpo per arrivare al suo viso e gli accarezzai le guance con le mani, sentendomi poco dopo tirare sopra di lui e successivamente sul fianco opposto.
Ricambiò il bacio con trasporto passando una mano lungo la mia schiena nuda e facendomi venire così la pelle d’oca.
Mi staccai dopo qualche secondo immergendomi nei suoi occhi scuri e profondi che trovai a fissarmi attenti – ti amo – abbozzai a quel punto in un sorriso passandogli appena le dita tra i capelli mori e vedendolo subito aprirsi in quella fila di denti luminosi.
Non feci in tempo a lasciargli un altro bacio che il cellulare di Zayn sul comodino prese a vibrare con insistenza, tanto che dovette allungarsi per prenderlo e guardare tra i messaggi ricevuti trovandone tre di Louis a quanto pare.
- Lou ci da il buongiorno, se vuoi saperlo – annunciò dopo una breve pausa, lasciando poi il telefono sul lenzuolo al mio fianco, tornando a me.
- avrei vissuto lo stesso, ma grazie dell’informazione – commentai ricominciando a passare le dita lungo il suo petto, finché in un sospiro stanco sciolse la presa sul mio corpo tirandosi a sedere goffamente.
Lo fissai cercare i suoi boxer nel letto con lo sguardo finché trovati se li portò sotto la coperta per infilarseli, mentre io rimasi sdraiata col tessuto a coprirmi fino al seno.
- dove vai? – chiesi a bassa voce sfiorandogli la schiena ambrata con la mano.
- in bagno a sistemarmi, tu intanto comincia a vestirti – rispose in un sorriso tranquillo piegandosi un secondo a darmi un ultimo bacio sulle labbra, prima che potesse alzarsi e un po’ barcollante cominciare a gironzolare per la stanza.
Le spalle larghe erano rilassate e comunque risaltavano sopra i fianchi stretti fasciati solo dai boxer scuri, che a loro volta stavano bene col color caffèlatte della sua pelle calda e levigata quasi.
I capelli mori erano rimasti spettinati dalla notte prima anche se a me piacevano comunque.
Si piegò appena verso la sua valigia posata su una sedia e potei notare i leggeri muscoli delle sue braccia tendersi e poi gonfiarsi, come anche quelli delle gambe nude.
Prese infine un paio di jeans scuri e una maglietta blu, lanciandomi un’occhiata veloce prima di chiudersi in bagno senza troppa fretta.
Rimasta sola mi permisi di lasciarmi ad un sospiro liberatorio, lungo e pesante, mettendomi seduta tra le coperte sentendo ancora la parte del letto di Zayn calda sotto di me.
Avevo fatto l’amore col mio ragazzo, avevo fatto l’amore con Zayn.
Mi morsi il labbro emozionata e velocemente le immagini della sera prima mi passarono per la mente, piegandomi in un sorriso.
E lui.. lui mi amava.
L’aveva ammesso con mio grande stupore, portandomi a fare lo stesso.
Trovai tra le lenzuola la canotta nera del moro e la strinsi a me, sentendo subito parte del suo profumo riempirmi i polmoni.
Il mio amore per lui mi riempì i polmoni.
Feci ricadere l’indumento sulle mie gambe e abbassando lo sguardo alle mie mani notai ancora sul dorso di una il cuore nero con le nostre iniziali della mattina prima, e non riuscii a non aprirmi in un sorriso felice.
Il rumore dello scroscio della doccia mi fece rinsavire, anche se l’idea di Zayn sotto quel getto d’acqua non fu esattamente molto consolatorio.
Mi tirai in piedi accorgendomi di sentire le gambe indolenzite, ma comunque afferrai i miei slip e il reggiseno infilandomeli velocemente, sentendomi così subito meno infreddolita per qualche strana ragione.
Raccattai la mia borsa e ne tirai fuori una canotta bianca, una camicetta celeste, i miei jeans chiari e le superga bianche, sforzandomi di indossare almeno le prime due nonostante mi tremassero un po’ le mani.
Infilati anche i pantaloni mi portai davanti allo specchio appeso dentro una delle ante dell’armadio, controllando che fosse tutto a posto.
Cercai di sistemarmi i capelli con le mani con scarsi risultati, allora preferii cominciare a incalzare le scarpe che avevo buttato ai piedi del letto ma quando mi avvicinai a quest’ultimo notai per la prima volta qualche macchia ormai scura tra il tessuto chiaro del lenzuolo che mi fece trasalire.
Arrotolai le lenzuola in un mucchio disordinato in modo che la donna delle pulizie non si accorgesse subito del danno, e lo buttai malamente sull’altro letto.
Nervosa infilai i miei vestiti usati nella borsa e mi avviai per il bagno, facendo attenzione a bussare.
- chi è? – mi rispose Zayn dall’interno facendomi alzare gli occhi al cielo.
- Babbo Natale.. posso entrare? Devo pettinarmi e truccarmi, lo farei anche di qua ma la mia roba è lì dentro – risposi con sarcasmo posando le mani contro la porta.
- certo che puoi entrare, sempre se Babbo Natale non ha paura a vedermi mezzo nudo – ribatté a tono e quando varcai l’entrata della stanza lo trovai già con i jeans indosso, ma senza maglietta e intento ad asciugarsi i capelli con un asciugamano che aveva attorno alle spalle.
- ma che simpatico – commentai per la sua battutina ovvia, schioccandogli una manata sulla schiena che lo fece ridere.
Occupai il lavandino libero e presa la spazzola cercai di sistemarmi i capelli mossi, anche se quella mattina erano più disordinati del solito.
Dopo qualche tentativo optai per una coda alta e morbida, legandoli e facendomi così ricadere le punte arricciate sulle spalle.
Il moro nel frattempo continuò a passarsi l’asciugamano sulla testa con tenacia, sperando forse che bastasse quello.
Solo quando anche io cominciai a truccarmi decise di provare a usare il piccolo phon appeso alla parete, che come previsto non sembrò soddisfarlo date le sue lievi smorfie.
- questo phon fa schifo, e tu ti trucchi troppo – se ne uscì dopo qualche minuto tenendo lo sguardo fisso nel mio attraverso lo specchio, trovandomi a mettere il mascara.
- oh scusami se voglio sembrare carina ogni tanto – borbottai finendo di aggiustarmi le ciglia, riponendo poi compiaciuta l’oggetto nel mio astuccio.
- neanche dovessi sedurre qualcuno, che senso ha? – chiese ancora ostinandosi a usare quell’asciuga capelli da quattro soldi.
Mi girai verso di lui con un sopracciglio inarcato e gli scappò un sorrisetto divertito – sul serio Zayn? Adesso non posso neanche più essere appetibile per il mio ragazzo? – sbottai usando quel suo termine assurdo del giorno precedente.
- tu sei già fin troppo appetibile di tuo, non c’è bisogno che ti sforzi – continuò a dire facendomi arrossire in uno sbuffo.
- la smetti con queste frasi da maniaco sessuale? Ho capito che adesso sei in una fase di estasi, ma datti una calmata – esclamai catturando l’attenzione dei suoi occhi scuri che si girarono direttamente verso di me, e solo dopo mi accorsi di quello che avevo detto arrossendo.
- ma sentila! – borbottò divertito puntandomi l’aria calda del phon addosso in una risata, costringendomi a spostarmi.
- e smettila pure con questo asciuga capelli del cavolo, tanto non funziona! – aggiunsi con enfasi facendogli scuotere la testa in un sorriso.
- grazie per avermelo ricordato – abbozzò in una smorfia cercando con scarsi risultati di far stare su il suo ciuffo moro fermandolo con l’aria calda e del gel in un grugnito.
Mi concessi di ridere per la scena buffa, poi mi riaffiancai a lui in un sospiro – dai lascia, faccio io in un altro modo – dissi rubandogli l’oggetto acceso dalle mani per poi frizionargli i capelli con la mano libera lasciandoli così ricadere sulla fronte, allora li asciugai piegandoli da un lato.
- uffa io volevo li volevo sparati – si lamentò facendomi ridere sommessamente – per oggi ne farai a meno, e poi com’è che avevi detto? Non ha senso farsi belli se non devi sedurre nessuno – gli ricordai con aria furba continuando ad asciugargli i capelli in una specie di ciuffo ma basso, come rare volte l’avevo visto pettinarsi.
Eravamo in silenzio, uno di fronte all’altro, in quel momento.
Rimase zitto senza dire nulla e quando abbassando lo sguardo mi accorsi di come mi stesse guardando negli occhi arrossii di nuovo, sorridendo imbarazzata.
Allungando una mano sul mio fianco mi spostò fino a portarmi tra il lavandino e il suo petto, lasciandomi comunque il tempo di continuare il mio lavoro sebbene avessi perso ogni interesse ai suoi capelli quando sentii l’altra sua mano passarmi dietro la schiena per attirarmi a sé in un sorriso, facendo così scontrare i nostri bacini di nuovo.
- Zayn cuccia che ti viene fuori un ciuffo alla Justin Bieber se non stai fermo, ti avviso – lo avvertii ma il sorrisetto sghembo in cui si aprì dopo qualche secondo mi fece cambiare idea all’istante.
Spensi l’asciuga capelli e feci finta di controllare che la piega fosse a posto un’ultima volta, prima di abbassare gli occhi nei suoi lasciandomi a un sorriso malizioso che subito lui riuscì a cogliere in un bacio sentito.
Allacciai le mani dietro al suo collo sentendo il suo petto nudo e caldo aderire alla mia canotta, e non mi preoccupai nemmeno troppo di rovinargli la pettinatura appena fatta infilandogli le dita tra i capelli quando la sua bocca cominciò a lasciarmi dei baci lungo tutto il collo, soffermandosi in un punto intensificando la presa sulla mia pelle.
 
 



 
Finalmente dopo la mattinata passata prevalentemente dentro all’albergo, se non per aver fatto un giretto nel cortile dell’edificio, ci eravamo incamminati con la guida verso la Torre Eiffel.
Parigi era proprio bella dovevo dire, e fortunatamente quel giorno un sole caldo splendeva alto in cielo, mi basto infatti indossare sopra i vestiti solo una giacchetta di pelle marrone che non abbottonai neanche.
Continuai a chiacchierare con Niall e Harry di quante cose uniche stessimo vedendo per la strada, anche se il riccio commentava più che altro le ragazze che passavano, sentendo comunque Zayn alla mia sinistra stringere la mano nella mia facendo incrociare le nostre dita.
- poi non ti dico ieri sera, mi sono affacciato un attimo dalla finestra e sotto l’hotel è passato un quartetto di ragazze da urlo, avresti dovuto vederle.. – esclamò Harry a Niall facendomi scuotere il capo senza speranza.
Io di certo avevo avuto di meglio da fare la sera prima, anche se non potevo parlarne perché non lo sapeva ancora nessuno, e di certo non avrei urlato ai quattro venti la mia prima volta.
- mi è bastata quella biondina col cappello di prima, grazie – ribatté l’altro facendomi sgranare gli occhi.
- e io che ti credevo un bravo ragazzo, complimenti Niall – sbottai teatralmente guardandolo male.
- guarda che è lui che mi istiga a dire queste cose, e poi quando la natura chiama.. – rispose indicando il ragazzo accanto a lui - ..si deve rispondere a gran voce, se se. Rimane il fatto che siete due porci – completai la sua frase piegandoli entrambi in un sorrisetto divertito.
- non sono un porco, semplicemente ammiro con piacere la bellezza che mi viene offerta sotto agli occhi – specificò il riccio guardandosi attorno attento con quei suoi occhi verdi.
- oh scusami tanto, devo averti preso per un’altra persona allora.. – mormorai con sarcasmo fingendo un sorriso cordiale, e quando si girò dall’altra parte approfittai per allungare il braccio dietro Niall e tirargli uno scappellotto dietro al collo.
- ahia! Disgraziata! – squittì dal dolore lanciandomi un’occhiata bruta nonostante il biondo avesse cominciato a ridere di cuore contagiandomi nella sua ilarità.
- di niente, pervertito – lo apostrofai ricambiando la sua occhiataccia accompagnata anche da una linguaccia.
Lui fece per ribattere ma Louis spuntò all’improvviso tra di noi placando il suo carattere, anche se entrambi ci lasciammo a dei grugniti di disprezzo l’un per l’altro.
Alzai allora gli occhi al cielo e mi girai verso Zayn circondandogli i fianchi con la mano che prima tenevo nella sua, appoggiando la testa sul suo petto e sentendolo fare lo stesso passandomi un braccio attorno alle spalle.
- se davvero mi ami, ti prego butta giù Harry quando siamo là sopra – borbottai indicando la mano la grande struttura di ferro che avevamo davanti e sulla quale dopo poco saremmo saliti.
- ehm.. una domanda di riserva? – ipotizzò facendomi capire che purtroppo non gli era possibile, riuscendo a piegarmi in un sorrisetto allegro.
- perché è così pervertito? Me lo spieghi? – chiesi a quel punto e fu il suo turno di ridacchiare.
- perché è un ragazzo turbato – rispose scherzando contagiandomi nelle sue risate, e quando alzai il viso per guardarlo lo trovai a sorridermi.
- un po’ come te allora, ah adesso ho capito – ribattei prendendolo in giro, perdendomi nel suo sguardo penetrante.
- anche tu non sei da meno, ti ricordo che chi si somiglia si piglia – disse a tono guardandomi e alzando le sopracciglia scure in modo sicuro.
- ma ti piglio io a schiaffi adesso! – sbottai divertita vedendolo ridere ancora, facendomi mancare il fiato come sempre.
 
 



 
- Harry divertiti pure finché vuoi ma non avvicinarti a me se non vuoi fare un bel volo – avvisai il riccio che per sbaglio mi posò una mano sulla schiena una volta saliti su una terrazzina in ferro della Torre Eiffel, non altissima ma comunque che ci permettesse di vedere tutta la città e il fiume che la attraversava.
Certo non era paragonabile alla vista mozzafiato della London Eye, ma era comunque stupenda.
Girai insieme ai miei amici tutta la lunghezza della pedana dove ci avevano fatto salire, facendo ben attenzione a non sporgerci troppo dato il vuoto sotto di noi.
- mio Dio.. – mi lasciai scappare estasiata perdendomi nel panorama e appoggiandomi appena alla ringhiera, riconoscendo quel paesaggio in alcune foto artistiche che avevo visto su internet.
Lasciai quella leggera brezza smuovermi i capelli ancora legati, portandomi qualche ciuffetto più corto sul viso finché due braccia mi avvolsero i fianchi da dietro.
- mi hai chiamato? – mormorò una voce familiare piegandomi in un sorriso divertito, sussurrando quelle parole al mio orecchio dolcemente.
- mi stavo solo.. godendo la vista mozzafiato – risposi sentendo Zayn appoggiare la testa sulla mia spalla e facendo aderire il suo petto alla mia schiena.
“Come il tuo sorriso” avrei voluto aggiungere nel profondo ma mi sembrò troppo anche per la situazione, allora rimasi in silenzio a farmi cullare tra le sue braccia.
- già, è davvero bellissimo qua sopra – concordò con me annuendo sul mio collo.
Mi persi nelle curve che il senna copriva sulla città prima che le mani di Zayn mi inducessero a girare su me stessa a guardarlo, cosa che feci in un sorriso.
- stavo pensando.. ehm.. siamo a Parigi, una delle città più romantiche del mondo, sulla Torre Eiffel insieme a guardare l’orizzonte, è o non è il momento giusto per una dichiarazione? – se ne uscì a quel punto in un sospiro facendomi sgranare gli occhi un secondo.
- e cosa dovresti dirmi ancora che non so, mm? – chiesi non capendo le sue parole, continuando a guardarlo negli occhi sperando di intuire qualcosa da quelle due pozze scure.
- oh ci sono tante cose che non sai ancora, non ne hai neanche idea.. – commentò forse un po’ imbarazzato aprendosi in un sorrisetto e distogliendo lo sguardo dal mio per un attimo.
- è che.. non so se ieri hai capito bene le mie parole ma io ti amo davvero – aggiunse mantenendo quel mezzo sorriso timido, incrociando poi di nuovo i nostri occhi come a volermi inchiodare a lui.
- credo di averlo capito il giorno del mio compleanno quando.. quando mi hai fatto quella sorpresa, perché ho capito quanto in effetti conoscessi ogni lato di me, riuscendo comunque a sorprendermi. Non so se riuscirò a rendere l’idea ma quando sono insieme a te io mi sento bene, mi sento vivo, migliore. È come se finalmente avessi uno scopo per svegliarmi al mattino, e sai qual è? – mi domandò gentile portando le mani sulle mie guance, mentre io rimasi attenta ad ascoltarlo, per non perdermi neanche una sua parola.
- è venire da te e farti sorridere. Non mi importa come o perché, ma a me basta che tu sia felice. Per questo non faccio storie quando stai con Niall o con gli altri, o anche solo quando te ne esci con tutta quella tua grinta per il Manchester, perché so che ti fa felice. Tu dici sempre che è difficile prenderti, riuscire a capirti, ma non è così.. almeno, per me non lo è. Ormai credo di conoscere ogni parte del tuo carattere, anche solo quando alzi gli occhi  al cielo se dico una stupidaggine potrei scommettere su cosa stai pensando – continuò a dire e sentii il cuore accelerare e gli occhi inumidirsi alle sue parole.
- anche se spesso probabilmente pensi che sono un cretino, sappi che lo faccio per farti ridere, per farti felice, perché vederti allegra fa stare bene anche me. Eppure anche quando litighiamo e vedo quella luce sinistra nei tuoi occhi non riesco a mollare, per questo cerco sempre di sdrammatizzare quando ti arrabbi, perché anche volendo non credo riuscirei ad avercela con te.
E non credo di avertelo mai detto ma io ti ho desiderata sin dall’inizio, ti ho conosciuta e ho capito che saresti stata diversa dalle altre ragazze con cui parlavo di solito; tu eri forte, eri sicura di te, non ti facevi contraddire da nessuno, ed è forse per questo che non mi sono fatto subito avanti. Avevo paura che mi rifiutassi, che mandassi all’aria quei mesi di amicizia con una delle tue frasi pungenti, ma ti assicuro che non ti ho mai rifiutata davvero. E adesso che sei mia sono più felice ogni giorno che passa, soprattutto da quando ho capito di provare qualcosa di vero per te. Pensa un po’ che sono nervoso anche adesso a dirti tutte queste cose per la paura di una tua battutina acida..
– mormorò guardandomi come se potessi rompermi da un momento all’altro, come se potessi dissolvermi tra le sue braccia e non tornare più.
Mi guardò con la paura che avevo avuto probabilmente io tutta la notte passata, ma vedevo amore lo stesso.
- ti ascolto invece, continua – sussurrai col fiato mozzato annuendo e accarezzandogli il viso con le dita un attimo.
- e.. ho paura anche di me stesso perché non mi è mai capitata una cosa simile, di essere tanto bisognoso di un’altra persona come lo sono con te, e non so quali sono i miei limiti, ho sempre paura di poter rovinare tutto. Anche ieri temevo di mettere a repentaglio tutto ammettendo di amarti, ma quando mi hai risposto lo stesso mi sono sentito il ragazzo più leggero di questo mondo. Mi sono tolto un peso e spero di non avertene dato uno a te, perché non voglio che ti senta costretta a fare nulla con me, non ti costringerò mai a fare nulla che tu non voglia, a cominciare dal fatto che tu mi ami o no. Non ti avrei obbligato neanche a fare l’amore con me stanotte, se tu non avessi voluto io avrei aspettato che fossi pronta, e so che era la nostra prima volta e.. e dovevamo ancora prendere confidenza l’un con l’altro, ma io non credo di essermi mai sentito tanto completo in vita mia. Ogni volta che tremavi tu tremavo io, quando avevi la pelle d’oca sentivo i brividi anche io, e so che possa essere stato doloroso per te ma ti assicuro che non sarà di nuovo così, che riuscirai a lasciarti andare anche tu.. ero già stato a letto con una ragazza prima, lo so, ma con te è stato completamente diverso perché.. perché io ti amo e sei tu quella giusta per me.. con l'altra non era lo stesso, la prima vera volta che ho fatto davvero l'amore è stato con te stanotte – concluse in un sussurro perdendosi a guardare i dettagli del mio viso in attesa di una risposta, tanto che piegò appena le sopracciglia nervoso sperando di non aver sbagliato.
Aprii la bocca per rispondere ma non riuscii a dire niente, troppo le cose che avrei voluto dirgli per il poco tempo che avevamo, e infine rimasi immobile a fissarlo con le labbra socchiuse, sentendo gli occhi pizzicare.
Sbattei le palpebre velocemente e senza che potessi accorgermene una lacrima emozionata mi rigò la guancia, facendo immediatamente scattare il ragazzo davanti a me che mi strinse in un abbraccio sentito.
Allacciai le mani dietro al suo collo e ricambiai l’abbraccio stringendolo più forte che potessi, sentendo anche lui fare lo stesso.
Se avesse potuto mi avrebbe fatto entrare nel suo petto durante quell’abbraccio, lasciandomi aggrappata alle sua spalle e al suo collo profumato.
- ti amo, ti amo come non avrei creduto fosse possibile – mormorai al suo orecchio lasciandogli vari baci sulle guance, prima che sciogliendo appena la presa sul mio corpo potesse darmi respiro e darmi un vero bacio.
Sentii il cuore nel petto esplodere quando mi premette di nuovo contro la ringhiera della terrazzina, immobilizzandomi tra il suo petto e le piccole sbarre di ferro neanche volessi scappare.
Continuò a baciarmi dolcemente ma con trasporto, in un bacio infinito che sperai non finisse mai davvero.
Avrei voluto che nessuna cosa di noi finisse.
Avrei voluto passare l’intera estate con lui.
Avrei voluto essere io a sentirlo ogni giorno ancora.
Avrei voluto essere io la prima persona tra i preferiti nella rubrica del suo cellulare.
Avrei voluto essere io a fargli gli auguri per prima quando sarebbe diventato maggiorenne.
Avrei voluto essere io ad accompagnarlo alla scaletta del diploma due anni dopo.
Avrei voluto essere io a raccogliere le nostre foto da adolescenti in un album dei ricordi e regalarglielo al suo ventesimo compleanno.
Avrei voluto essere io a vederlo tornare a dal primo colloquio di lavoro e abbracciarlo orgogliosa.
Avrei voluto essere io a dividere una casa con lui un giorno, una tutta nostra.
Avrei voluto essere io la prima cosa che vedeva ogni mattina aprendo gli occhi.
Avrei voluto fare l’amore con lui altre mille volte e poi continuare ancora.
Avrei voluto essere io a vederlo comunque ancora aggiustarsi i capelli in modo maniacale prima di uscire al mattino, nonostante non fosse più un ragazzino.
Avrei voluto essere io il destinatario infinito delle sue battutine.
Avrei voluto essere io a ricevere i suoi baci al risveglio, prima di chiudere gli occhi la notte, quando entrava e usciva di casa, o semplicemente quando gli andava.
Avrei voluto essere io quella che portava a cena in un ristorante romantico al sabato sera.
Avrei voluto essere io a farlo sorridere quando tutto sembrava andare storto.
Avrei voluto essere io a rimproverarlo se avesse fatto cadere un vaso in cucina.
Avrei voluto essere io a vederlo inginocchiarsi e porgermi un anello emozionato.
Avrei voluto essere io a rigirarmi la fede con inciso il suo nome nell’anulare.
Avrei voluto essere io a percorrere la navata di una chiesa per diventare sua per tutta la vita.
Avrei voluto essere io ad essere portata in braccio dentro la soglia di casa.
Avrei voluto essere io a condividere il suo cognome.
Avrei voluto essere io a vederlo diventare un uomo.
Avrei voluto essere io a sentire la sua risata cambiare col tempo.
Avrei voluto essere io ad annunciargli di essere diventato padre.
Avrei voluto tanto avere un bambino moro con i miei occhi cioccolato.
Avrei voluto essere io quella degli suoceri antipatici.
Avrei voluto essere io a vederlo prendere una promozione a lavoro e tornare a casa tutto felice.
Avrei voluto essere io la donna che avrebbe cominciato a infastidirlo con l’andare avanti degli anni, ma che avrebbe amato comunque.
Avrei voluto essere io a passare ogni giorno della mia vita con lui fino alla fine.
Avrei voluto essere io l’ultima cosa che avrebbe visto.
Avrei voluto essere io a guardar chiudersi quegli occhi scuri per sempre un giorno.
Avrei voluto essere io quella delle foto ricordo sul comodino.
Avrei voluto essere io a raccontare un giorno la storia dell’amore della mia vita; raccontando di lui, di me, di tutto quanto.
- figuriamoci se non erano lì a sbaciucchiarsi – commentò Louis rompendo il silenzio dei nostri baci, facendoci voltare incontrando così gli altri nostri cinque amici.
- Tomlinson sempre a rompere stai? – borbottai sciogliendo la presa sul corpo di Zayn per avvicinarmi al ragazzo dagli occhi azzurri.
- veramente io non.. aspetta un attimo.. ma quello è mica un succhiotto? – fece per ribattere fermandosi poi a indicare qualcosa sul mio collo quando fummo più vicini, e dopo qualche secondo di silenzio mi ricordai i baci di Zayn quel mattino in bagno.
- Malik, hai tre secondi per scappare – sibilai a denti stretti rigirandomi verso il moro che sgranò gli occhi all’istante e alzò le braccia con innocenza.
- uno.. – cominciai a contare con le dita vedendolo semplicemente indietreggiare intimorito.
- ..due.. – continuai avanzando verso di lui con aria minacciosa.
- ..tre! – esclamai prima di cominciare a corrergli dietro lungo la stretta terrazza circolare che circondava la torre in ferro.
Fosse stato per me avrei potuto seguirlo per tutta la vita su quella pedana, se quello voleva dire vedere i suoi occhi illuminarsi per il divertimento e sentire il suono cristallino della sua risata in continuazione, allora sì.
L’avrei rincorso all’infinito senza stancarmi mai davvero.
 
Avrei voluto essere io quella del “per sempre” perché lui.. Zayn era diverso da tutti gli altri.




















Buonsalve! *si asciuga le lacrime*
Non ci posso credere, questa storia è finita çwwwwç
E' la prima volta che riesco a concludere una FF per bene, sono molto soddisfatta ahah
Prima di tutto spero che il capitolo vi sia piaciuto ovviamente, non nascondo di aver scritto l'ultima parte in un mare di lacrime c':
Questa storia ha significato davvero molto per me, e completandola perdo un pezzo di me stessa.
Mi sembra ieri che pubblicavo il primo capitolo speranzosa che potesse piacere a qualcuno, e adesso mi trovo con più di 400 recensioni e tutte voi stupende lettrici! GRAZIE MILLE.
Grazie a voi sono riuscita a migliorarmi capitolo per capitolo, leggendo le vostre recensioni ho ritrovato un po' di sicurezza in me stessa e la forza di andare avanti a scrivere la FF, parlando con voi su twitter mi sono emozionata mille volte e anche oltre.
QUINDI ANCORA GRAZIE.
GRAZIE a tutte le persone che hanno recensito la storia, siete sempre state tutte molto gentili con me.
GRAZIE a tutte le persone che l'hanno messa tra seguite, preferite o ricordate.
GRAZIE a tutte le persone che hanno consigliato la FF per le scelte.
GRAZIE a tutte le persone che anche solo su twitter si sono fatte sentire.
GRAZIE a tutte le lettrici silenziose in ogni caso.
GRAZIE a tutte le persone che mi hanno fatto sentire importante almeno in questo caso.
GRAZIE a Sara (sarasavedme) per avermi incitato a ogni capitolo a fare sempre meglio e per avermi ascoltato in tutti questi mesi, per non aver dubitato di me.
GRAZIE ad Alessia (boobearsvans) per avermi strappato una risata in ogni recensione, riuscendo a tirarmi su di morale anche nei momenti un po' tristi.
GRAZIE a Sara (zainsaddict) per avermi sopportato per tutto il tempo, riuscendo addirittura a creare un rapporto così speciale con me tanto da averci fatte incontrare un giorno, convincendomi anche a portarla con me al concerto. Sei speciale, Sara.
GRAZIE a Martina (xmarty1D) per non avermi dimenticato nonostante tutto e per farmi sognare con i suoi Pov Zayn che riesce a immaginare in ogni situazione.
GRAZIE ad Annarita (shishining_), a Sara (IWantForget), a Seshat_V, ad abigail_malik, a Chanel7, ad enricastylesgomez, a tutte le persone che hanno recensito ogni capitolo con costanza.
GRAZIE ovviamente ai One Direction, a Zayn Malik e a Kaya Scodelario per avermi ispirato a scrivere e ad aver dato un volto ai miei personaggi.
GRAZIE a Ed Sheeran per avermi aiutato a scrivere gli ultimi capitoli con le sue canzoni stupende.
GRAZIE ancora a tutte voi per ogni singola cosa.
GRAZIE per avermi dato tutta questa fiducia che spero sia stata ricompensata.


E tutta questa fiducia io intendo ricambiarla ancora, perchè ho una sorpresa per voi!
Alcune di voi lo sanno già, ma io ho voluto tenere il segreto fino ad ora, ma.. CI SARA' UN SEGUITO A QUESTA FF!
Esatto, la storia di Zayn e Scarlett non finisce qui.
Non è una semplice supposizione, sto già scrivendo il capitolo 14 del continuo, la notizia è ufficiale!
Ho sempre avuto questa idea, e quando mi sono ritrovata a finire questa FF ai primi di Gennaio non sono riuscita ad abbandonare gli Zarlett.. SOOOO NON DISPERATEVI! AHAHAHAHHAH
Comincerò a postare il seguito, che si chiamerà "Let me be your last first kiss", il 13 Marzo, quindi ci saranno quasi tre settimane di pausa da adesso.
Potrete quindi trovare la nuova FF mercoledì 13 tenendo d'occhio il mio profilo EFP, se siete su twitter e non vi conosco già potete scrivermi il vostro nick in un messaggio o in una recensione e vi avviserò con un tweet quando l'avrò pubblicata.
Non voglio anticiparvi troppo ma nel seguito i ragazzi saranno semplicemente un po' più grandi avranno sui 21 anni, ma non preoccupatevi rimarranno sempre i soliti svitati ahahahahah
Se volete qualche giorno fa ho creato questo specie di trailer per il seguito della FF, potete trovarlo a questo link 
http://www.youtube.com/watch?v=_ek9gY_FaDE 
Ci saranno anche delle novità ma ne parlerò poi meglio col primo capitolo il 13 Marzo, non preoccupatevi.
NON VI LIBERERETE COSI' FACILMENTE DI ME, MUAHAHAHAHAHHAH!

Come sempre se vi va potete passare dalle mie One-Shot:













E come sempre vi saluto, anche se questo non sarà un vero addio!
Ci risentiamo con gli Zarlett il 13 Marzo, quando posterò il seguito della FF che vi ricordo si intitolerà "Let me be your last first kiss".
Un bacione a tutte, GRAZIE ancora per tutte le emozioni che mi avete fatto provare in questi mesi stupendi, siete la mia forza.
   
 
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