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Autore: Writers    22/02/2013    2 recensioni
Si erano amati da sempre, forse.
Erano solo amici, ma poi il cuore ha fatto la sua parte.
Lei però, è incinta di un licantropo e non c'è la fa.
Lui sconfitto, pensa di non farcela.
Pochi baci, poco tempo per stare insieme.
E poi ... fine o no?
«“Harry.” Mi chiamò, alzai il capo. “Harry, ti prego, non piangere. Lo so che io sono morta, ma non ti abbattere, troverai la persona che amerai davvero. Ero la persona sbagliata per te, mi dispiace. Ricorda Harry, devi essere forte io sarò con te. Avrai sempre un posto nel mio cuore, la sinistra. La parte più grande, perché tu sei grande. Spero che anche tu ricambi il mio sentimento, ma Harry… non pensarmi e vedi che ti passerà. Ti amo.” Disse sorridendo, mentre io iniziai a singhiozzare più forte.» -Dal 'Capitolo XIII'
Genere: Fluff, Sovrannaturale, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Harry Styles, Louis Tomlinson, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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Mi risvegliai dal mio stato ‘dormiente’ ed alzai di scatto il busto, constatando che Sara non era al mio fianco.
“Ho paura a restare da sola… Dormi con me?” Mi domandò quando ero sulla porta di casa sua.
Mi guardai in giro preoccupato, ma quando sentì lo sciacquone scorrere mi alzai di scatto dal letto e corsi in bagno.
Vidi Sara appoggiata al wc mentre respirava affannosamente, toccandosi la pancia.
Si girò verso di me con gli occhi umidi, ma li spalancò di nuovo girandosi di nuovo verso il gabinetto.
Mi avvicinai a lei prendendole i capelli e facendoli a coda.
Sposto la sua mano tremolante sul pulsante, ma la precedetti scaricando al posto suo.
Si pulì la bocca e mi guardò.
Era uno scambio di sguardi, fin quando non notai i suoi occhi diventare umidi, prima di scoppiare a piangere.
Feci una smorfia triste per poi precipitarmi verso di lei, abbracciandola.
“Calma, su, stai tranquilla.” Le sussurravo all’orecchio.
Presi a dondolare avanti e dietro come si fa con i bambini piccoli, tendendola sempre stretta.
“Non lo voglio.” Continuava a sussurrare.
Ripeteva la stessa frase, la disse almeno una cinquantina di volte, prima di riuscirsi a calmare.
Vorrei bloccare il flusso del tempo, restare abbracciato a lei, per l’eternità magari.
“Tutto bene?” Le domandai dopo un po’, incapace di stare zitto.
“Un po’ meglio.” Disse staccandosi ed alzandosi a fatica da terra.
La vidi andare verso il lavandino e sciacquarsi la faccia, lavarsi i denti ed infine ritornare in stanza sospirando.
Non riuscivo a capire cosa provava, i suoi sentimenti erano un turbine di negatività e positività.
Sapevo che lei vorrebbe un bambino, ma non adesso, non ora nel pieno della sua adolescenza.
Quando lei dovrebbe andare in discoteca, bere, fumare, divertirsi; e non stare a casa a deprimersi perché è stata messa incinta da un licantropo che non trattiene gli ormoni.
Un moto di rabbia si impossessò di me facendomi salire il sangue al cervello.
Non riuscivo a capire perché Louis aveva scelto Sara, proprio lei.
Lei è speciale, cosa  vorrebbe dire questa frase? Ha qualche potere?
Mi alzai di corsa da terra raggiungendo velocemente il letto.
Mi distesi accanto a Sara che era rannicchiata su se stessa.
Le accarezzai i capelli lentamente, sentendo i suoi muscoli rilassarsi completamente sotto il mio tocco.
“Sai… Ho fatto questo scambio di sangue con Zayn due volte. Sai che vuol dire?” Mormorò cautamente. Come se avesse paura di una mia reazione.
“No, cosa vuol dire?” Domandai corrugando le sopracciglia.
“Vuol dire che.” Si bloccò un attimo indecisa se dirmelo o no.
“Non aver paura.” Dissi sentendola tremare.
“Si dice che se farò un altro scambio di sangue diventerò vampira.” Sussurrò piano, che a stento non la capì.
Ma succedette il contrario, capì perfettamente cosa aveva detto e la mia mascella si irrigidì.
Non potevo immaginarmela vampira.
Un essere spietato che uccide gente solo per il gusto di assaporare il sapore di ferro del sangue.
Per godere, uccidere.
Un mostro.
Non potevo immaginarmela diversa da come era adesso, umana.
Con il cuore che batte, le gote che diventano rosse ogni volta che le fai un complimento, gli occhi che sprizzano allegria.
Non riuscivo ad immaginarmela come Zayn.
Le baciai i capelli “Adesso pensa a dormire, piccola.” Mi lasciai sfuggire.
E me ne pentì, sapevo che non dovevo avere nessun legame con i protagonisti delle mie predizioni.
Avrei potuto diventare loro migliori amici per poi soffrirne.
Avrei potuto conoscerlo a fondo, capire le sue emozioni.
Avrei potuto innamorarmene.
Innamorarsi, cosa si prova ad essere innamorati.
Cosa si prova a poter condividere una parte di cuore con qualcuno.
Cosa si prova a baciare, assaporare le labbra di colui che si ama.
Queste sono domande esistenziali per me.
Vorrei tanto essere nei panni di chi è innamorato per sapere cosa pensa, cosa prova.
Ed in quel momento realizzai che mi ero innamorato, sì, ero innamorato.
E sapevo che non potevo, non dovevo, era contro ogni regola.
Ma al cuor non si comanda.
E sono caduto anche io nella trappola.
Non accorgendomi che rischiavo troppo.
Non accorgendomi che avrei fatto del male a lei e a me.
Non accorgendomi che mettevo a repentaglio la mia vita; non che sia egoista, mi sarei sacrificato per lei, ma sapevo che lei non sarebbe morta.
Un po’ di speranza c’era in quello che dicevo.
E poi, mi addormentai.
La mattina dopo.
Un fascio di luce mi investì a pieno gli occhi, facendomi sussultare.
Posai una mano sull’altro cuscino fino a quando non capì che era vuoto.
L’ansia di ieri notte si ricreò in me, facendomi battere il cuore a mille.
Saltai giù dal letto dirigendomi a grandi passi verso il bagno, ma non la trovai.
Mi morsi il labbro, impaurito, cercandola nel salotto.. ma non era nemmeno lì.
Allora la mia unica speranza fu la cucina.
Corsi li trovandola che canticchiava con le cuffie nelle orecchie e cucinava qualcosa.
Uovo, suppongo.
˓’Cause I knew you were trouble when you walked in. So shame on me now.˒
Ed adesso potrei anche pensare che sia riferito a Louis, ma sono troppo impegnato ad ascoltarla.
Non mi accorsi nemmeno che si era bloccata, fissandomi.
Sorrisi incerto prima di dirigermi verso di lei abbracciandola.
“Ehi.” Mi disse sul mio collo.
“Buongiorno.” Dissi con voce insicura.
Dopo quello che pensai la notte scorsa, ero insicuro di tutto.
Non sapevo nemmeno se potevo fidarmi, in qualche modo.
“Come stai?” Dissi staccandomi da lei.
“Mmh, bene, tutto sommato.” Sussurrò toccandosi la pancia.
Le presi la mano portandola alla mia bocca, baciandole le nocche chiare.
Ma poi mi ripresi, cosa stavo facendo?
Mi staccai subito da lei, notandola sconcertata.
“Scusa, scusa. Io non so cosa mi sia presto.” Dissi velocemente, temendo una sua risposta.
Sorrise imbarazzata prima di dire “Ehi, non fa niente. Sarà che sei anche tu incinto.” Mi diede una pacca sulla spalla prima di ritornare a cucinare.
Sorrisi sedendomi a tavola, vorrei che tutto questo si ripetesse all’infinito –escludendo la figura di merda fatta prima- vorrei che fosse come una routine, che non si spezzerebbe mai.
Ed in quel momento mi accorsi che seppur conoscendola da poco, Sara avrebbe occupato un posto nel mio cuore.
Per sempre.
 

***
E rieccomi dopo la mia pausa di riflessione.
Poi alla fine ho scoperto che non ascoltavo musica ispiratrice. çwç
Ma comunque da domani a Mercoledì avrò ferie quindi mi darò
alla pazza gioia –esagerato.
Allora… passando alla storia:
-Harry scopre che si sta innamorando di Sara, ma
aha, non tutto finisce bene, ma posso cambiare anche idea.
-Sara non vuole il figlio, ma è comunque obbligata da Lou.
-Questo capitolo fa cagare, quindi vado a vomitare ‘ntu cess.
Fatemi sapere cosa ne pensate, please *si inginocchia*.
Pace,

Writers.

  
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