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Autore: JessieRock    22/02/2013    2 recensioni
“Mio dio che coglioni! Oggi torna mia sorella…” sbuffò il riccio accasciandosi sul divano
“Hey Hudson non ci avevi mai detto di avere una sorella!” esclamò Duff sistemandosi meglio sul divanetto sgualcito
“Già, fino ad ora è stata a Londra con i miei ma ora che vuole venire qua a Los Angeles e mia madre mi costringe a tenerla a casa con me”
“Scusa ti lamenti tanto, quanti anni ha?” chiese il rosso curioso
“18!! Due anni meno di me”
“Uhm..” sussurrò Axl
“Non ci provare rosso!!! È mia sorella!! E poi è bruttissima e infantile, di sicuro la odierete anche voi” disse lui con superiorità, ma in fondo le voleva molto bene e in quegli anni gli era mancata tantissimo.
“Ahaha si vede che è tua sorella!!” rise Steven ma Slash lo fulminò con lo sguardo.
Genere: Comico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Axl Rose, Duff McKagan, Izzy Stradlin, Slash, Steven Adler
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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6.

"
“Hey Duff!”
“Oh, Sophie! Che ci fai qua!?”
“Nulla, mi stavo annoiando allora sono uscita a fare un giro!”
I due erano fermi in mezzo al Sunset Strip, uno davanti all’altro.
“Volevo andare alla spiaggia, ti va di venire con me!?” chiese Duff sorridente
“Ehm… ok!” rispose lei, seguendolo
Per strada rimasero in silenzio e la ragazza si rese conto che essere loro due soli in riva al mare non era la cosa più normale del mondo per due amici, era più una scena da fidanzatini. Scosse la testa, dandosi della stupida. Duff rise divertito per le facce della ragazza, e lei lo notò.
“Hey, che hai da ridere!?” chiese, aggrottando le sopracciglia
“Sei buffa! Ahahaha!” rise lui portandosi una mano alla testa
“Ah sì!? Buffa!? Mi paragoni a un pagliaccio, per caso!?”
“Ehm… sì!”
“Brutto stronzo…” la ragazza prese a rincorrere il ragazzo che continuava a ridere mentre scappava
“Non vale!” urlò lei “Hai le gambe più lunghe e quindi corri più veloce!”
“Ahahaha taaaaappa!” rise lui girandosi per guardarla e farle la linguaccia
Purtroppo, facendo così, non vide lo scalino che divideva la stradina dalla spiaggia, così inciampò cadendo a peso morto sulla sabbia. La ragazza sorrise malvagia, buttandosi su di lui e bloccandogli le mani per non farlo muovere.
“Dopo avermi dato del pagliaccio e della tappa hai bisogno di una bella punizione, pertica ossigenata!”
“E quale sarebbe questa ‘punizione’?”
Sophie roteò gli occhi per poi unire le sue labbra a quelle del biondo, lasciandolo spiazzato. Duff doveva ammettere che quella era l’ultima cosa che si aspettava dalla ragazza, ma in quel momento non riusciva a pensare, per lui esistevano solo le labbra di Sophie. La baciò dolcemente per poi schiudere le labbra e giocare con la lingua di lei, leccandole subito dopo il labbro inferiore. Nemmeno la ragazza capì perché l’aveva fatto, sapeva solo che in quel momento era l’unica cosa che voleva. Cavolo,  non se ne pentì neanche, quello era il bacio più bello della sua vita. Continuarono a lungo, fino a quando non mancò il fiato a entrambi. Si staccarono lentamente, per poi guardarsi negli occhi, respirando affannosamente. Si goderono quel momento, con il sottofondo delle onde che si sbattevano contro la spiaggia, regolarmente, come i loro respiri.
Fu Duff a rompere il silenzio, solo perché si era reso conto di cos’era successo.
“Dio, se è questa la tua punizione… devo farti arrabbiare più spesso dolcezza!” esclamò girandosi, in modo da trovarsi lui sopra la ragazza, lei lo guardò maliziosamente, tirandogli la giacca con forza, in modo da far unire le loro labbra di nuovo. Duff rise divertito per il gesto inaspettato di Sophie, rispondendo al bacio con foga. Iniziarono presto ad accarezzarsi, per poi arrivare a passare tutta la notte in riva al mare, sotto il tramonto del caldo sole di Los Angeles.

Sophie posò le chiavi sul comodino, togliendosi la giacca. Camminando con passi leggeri per non farsi sentire arrivò fino in camera sua, dove tirò un sospiro di sollievo: per fortuna suo fratello non l’aveva né vista né sentita. Si tolse le scarpe, posandole a lato del letto e preparandosi per mettersi sotto le coperte quando una voce la distrasse.
“Sophie.”
Suo fratello era alla porta, il suo tono era duro e la guardava sospettoso.
“Dov’eri fino ad ora?”
“Ehm… fuori, ma perché? Scusa non posso uscire senza chiederti il permesso? Che sei, mio padre?”
“Cambia tono con me, bambinetta!”
“Oh fanculo! Bambinetta non lo sono! Devi smetterla di comportarti così!!” la ragazza si era incazzata, e suo fratello lo sarebbe stato tra due minuti
“Te lo ripeto: modera i toni e dimmi subito dove sei stata!!”
“Non-te-lo-di-co!!” sbuffò lei sorridendo nervosa
Quella fu la goccia che fece traboccare il vaso, Saul strinse i denti, avvicinandosi a lei ancora di più e puntandole un dito contro
“Sophie non scherzare con me!” la ragazza sentì il puzzo di alcool, era ubriaco
“Basta hai rotto!! Madonna sono stata con Duff ok? Sulla spiaggia!!!”
“Tu… cosa!??!” il ragazzo spalancò gli occhi, incredulo
“Sì!!!! E ci ho anche scopato! Felice ora!?” urlò lei arrabbiatissima
“Ora te ne puoi anche andare, ti ho risposto!” sbuffò alla fine, vedendo che lui non si era mosso da lì, c’era rimasto piuttosto di merda. Purtroppo la reazione fu diversa da quella che si aspettava Sophie, vide gli occhi del fratello diversi, troppo concentrata nel suo sguardo fu presa alla sprovvista dal pesante schiaffo che lui le tirò. Il rumore riempì il silenzio, seguito dai passi di lui fuori dalla stanza e dallo sbattersi violento della porta.
La ragazza si posò una mano sulla guancia, rossa e caldissima. Chiuse gli occhi, suo fratello non avrebbe mai fatto una cosa del genere. Lui non le voleva più bene, lui la odiava, le rendeva la vita insopportabile, lei lo odiava. Strinse la bocca per cacciare indietro le lacrime, si buttò sul letto, coprendosi interamente con la coperta e iniziando a pensare. Purtroppo era ancora troppo sorpresa dal gesto del fratello per pensare in modo razionale, si limitò a ripetersi che lui la odiava, e che lei odiava lui. Era ubriaco, ma questo non giustificava, comunque era anche colpa sua, probabilmente non doveva dirgli una cosa del genere così direttamente, in fondo era sua sorella e lui si preoccupava. Le lacrime iniziarono a scendere lente e la ragazza cercò di nuovo di cacciarle indietro, non voleva piangere per quello stupido, ma purtroppo non ci riuscì.

Eccomi qua, mi scuso tanto tanto per il ritardo, ma ho avuto la settimana piena! D: Vabè, spero vi piaccia il capitolo, finalmente succede qualcosa ;)
Grazie, come sempre, a chi legge e recensisce! :)
Alla prossima! :3

  
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