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Autore: DarkYuna    23/02/2013    0 recensioni
Potevo fingere stasera.
Potevo farcela.
Avrei potuto fingere per molto tempo, cercando di convincere me stessa di stare bene, fino al giorno in cui mi sarei svegliata e finalmente sarei guarita davvero da quell'amore malsano.
Genere: Malinconico, Song-fic | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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*Ti lascio vivere*






Non c'è più niente da dirsi io vorrei già starne fuori soffrirò, 
ma tu non lo saprai. 
Mentire non ci servirà ora basta per davvero 
Da stasera in poi son fatti miei …

 
 
 
Il cuore batteva a tonfi lenti e dolorosi sotto gli strati di pelle, muscoli ed ossa e per ogni affondo sentivo la mia forza di volontà sbriciolarsi veloce tra le mie mani, mandando a monte gli ultimi due mesi di calma apparente.
 
 
Ancor prima che potessi trattenere l’uragano, le lacrime erano già scese bollenti dagli occhi e bruciavano la pelle. Nascosi il viso tra le braccia e gemetti in silenzio.
Tremavo come una foglia e la voragine nel petto si spalancò di nuovo con tutta la violenza che avevo imbrigliato stupidamente, sicura che da sola potevo rialzarmi in volo come prima.
 
 
Quanto tempo era trascorso dall’ultimo vero sorriso? Dall’ultima volta che ero stata entusiasta per qualcosa? L’ultima volta che avevo ascoltato una canzone senza spezzarmi in due?
 
 
D’improvviso una calda coperta si poggiò sulle mie spalle e spaventata alzai lo sguardo sull’uomo moro che si sedeva sul terrazzino del balcone a pochi centimetri da me.
Si accese una sigaretta, aspirò una lunga boccata e sensualmente il fumo gli uscì dalla bocca carnosa.
 
 
<< Con questo freddo e a quest’ora cosa ci fai qui a piangere? Perché fai l’eremita? Di là qualcuno ti stava cercando. >>. Gli occhi verdi mi scrutavano seri, con lo sguardo di chi già aveva capito cosa c’era che non andava in quella tarda notte di febbraio.
 
 
Rabbrividii e non solo per il gelo dell'inverno e mi abbarbicai meglio nella calda coperta colorata, riscontrando di avere più freddo di quel che credessi.
 
 
<< Si è fatto sentire, vero? >>.
Non pronunciò il suo nome, ma conoscevo bene la persona a cui si stava riferendo.
 
 
Annuii e tenni lo sguardo basso.
 
 
<< Peccato… >>, mormorò come se nulla fosse. << Ti stavi riprendendo così bene e negli ultimi tempi sembravi più allegra… tutti quegli sforzi buttati al vento… solo per una persona che non ti vuole. >>.
 
 
<< Sono io che l’ho mandato via: non so amare e mi disturba essere amata. >>.
 
 
Lui fece uno strano verso, come di scherno.
<< Cazzate! Come non sai amare? Tutti sanno farlo. >>.
 
 
<< Io no. >>, insistei dura. << So quale sono i miei limiti e so che non posso andare oltre quelli. >>.
 
 
Fumò ancora prima di parlare di nuovo.
<< Lui lo sa che lo ami? >>, chiese, sicuro delle sue convinzioni.
 
 
<< Ha importanza? Ormai mi considera passato… sono qualcuno con cui non vuole avere a che fare… gli ho detto che mi mancava qualche settimana fa e nemmeno mi ha risposto: lo considerava superfluo. Sono il passato, te l’ho detto… e io volevo solo che per una volta qualcuno mi capisse sul serio e restasse comunque. >>, singhiozzai forte e la voce si incrinò. << Devo vedermela da sola. >>.
 
 
<< Nessuno resta per sempre, lo sai meglio di me. >>.
 
 
<< Già. >>, mormorai afflitta, tirando su con il naso e asciugando gli occhi.
Ed inevitabilmente ripensai a tutti i mesi trascorsi con la persona che amavo, le risate, le nottate passate insieme, i baci, le carezze, i segreti, l’amore. Quello stesso amore che mi stava massacrando l’anima, si divertiva a masticarmi tra le sue fauci e risputarmi sfatta e a pezzi.
Il nodo in gola si fece più insistente e ricominciai a piangere, rompendomi in mille schegge diverse.
 
 
<< La cosa che mi fa davvero male è che mi abbia sostituita con i suoi amici… non sono mai stata davvero importante, non gli sono mancata mai davvero, non mi ha mai amata davvero… ero qualcuno con cui passare il tempo e alla fine sono stata accusata di essere io quella che lo ha usato per passare il tempo… adesso il tempo mi sommerge e mi uccide nel ricordo di quel che è stato. >>.
 
 
 
…E se mi cadesse a pezzi l'anima 
taglierò con le sue schegge il filo che mi lega a te… 
 
 
 

<< Chi ti ama davvero non se ne va. >>, rispose lui, scrutando il cielo nero, privo di stelle, luce e speranza. << Ti resta accanto e ti ama così come sei, senza cambiarti. >>.
 
 
<< Ci sono dei momenti in cui lo odio da morire… vorrei che soffrisse come sto soffrendo io… vorrei che sentisse quello che mi sta facendo passare. Sono diventata qualcosa che non ero. Sai, prima, anche se avevo i miei problemi, riuscivo a stare bene grazie a me stessa… avevo un equilibrio… ero viva e mi piaceva fare tante cose… adesso mi sento come l’ombra che ero una volta, sono apatica e asociale. >>.
 
 
…Ti ho voluta ad ogni costo 
come amante e come amica 
per capire il meglio di noi due 
e sapessi come è duro dirtela 
senza maschera sul cuore, la verità… 
 
 
 
 
<< Perché lo hai mandato via? Il vero motivo, intendo… oltre il fatto che non riesci ad amare. >>.
 
 
Sospirai e deglutii, respirando quell’odore pungente di sigaretta.
<< Perché l’unica cosa che riuscivamo a fare era distruggerci e più questo accadeva e più davamo il peggio di noi stessi… ma io lo amo ancora e sto annegando dentro me stessa per questo… avrei voluto dirgli che lo amo da morire, pregarlo in ginocchio di restare stavolta, di amarmi… di fare quello che voleva di me… ma non l’ho fatto, ho continuato a trattarlo male, con la speranza che capisse che dietro le parole dure c’era tanto di quell’amore che può annientarmi. Desideravo che per un momento si fermasse a comprendermi e non per giudicarmi, ma per venirmi incontro e abbracciarmi. Gli ho detto di crepare perché non riesce a capire che sto morendo dentro, per lui… non riesce a capire che sono niente, adesso che se ne è andato. >>.
 
 
…Ti lascio vivere 
per non morire io, così potrò...
conoscere quello che sarei, senza te... 
Questa specie di finale
 lo avevamo già previsto 
non si può addestrare la libertà 
sono quello che non sono 
quando esplode la mia rabbia 
ma non morderò se non ci sei… 
 
 
 
<< Gliele hai dette queste cose? >>.
 
 
Annuì ancora e inspirai profondamente.
<< Non è servito a niente… sai, forse è meglio così… adesso sarà felice con qualcun’altra, qualcuna che riesce ad amarlo come non sono riuscita a fare io… perfino i suoi amici erano più importanti di me… il mondo intero è stato sempre più importante di me… va dicendo a tutti che pensava che questo fosse un grande amore e invece non era assolutamente nulla. Mi ha fatta sentire una merda, ha sempre detto che a me non mi vuole nessuno e quelli che penso che siano miei amici, in realtà neanche mi sopportano. >>.
 
 
<< Allora è meglio che sia finita … nessuno merita di vivere un amore così, nemmeno tu che sei una piccola peste. >>, scherzò per farmi sorridere e ci riuscì. << Adesso torna dentro, i tanti amici che il tuo ex dice che non ti sopportano stanno facendo una bella cioccolata calda e aspettano solo te per farti sentire il loro affetto. Quindi muovi quel sedere pesante e torna tra le persone che ti hanno sempre amata e non hanno cercato di farti diventare qualcuno che non sei. >>.
 
 
Si alzò con un balzo agile, gettò la cicca della sigaretta dal balcone e poi rientrò nella stanza.
 
 
Potevo fingere stasera.
Potevo farcela.
Avrei potuto fingere per molto tempo, cercando di convincere me stessa di stare bene, fino al giorno in cui mi sarei svegliata e finalmente sarei guarita davvero da quell’amore malsano.
 
 
…Non mi mancheranno le abitudini 
meglio ritrovarsi soli, che restare qui. 
Ti lascio vivere 
per non morire io, così potrò... 
conoscere quello che sarei, io senza te. 





 

Ebbene sì, eccomi qui con l'ennesima one-shot: sono quelle che riesco a scrivere meglio, anche se questa volta è una song-fic.
La canzone che ho usato è di Adriano Celentano, "Ti lascio vivere" e siccome sono una pippa, non so come aggiungerla alla storia, 
però vale davvero la pena ascoltarla mentre leggete.

Ho scritto di getto e quindi ci saranno pure una marea di errori non corretti... devo pur tenere occupata questa insonnia maledetta, perciò
me ne esco con queste cretinate senza senso. 

Ringrazio chi commenterà o chi leggerà solamente e abbiate cuore, perché la mia Beta a quest'ora dorme e io devo pubblicare di getto, altrimenti scoppio.

Un abbraccio.
DarkYuna. 
  
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