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Autore: ValeA    23/02/2013    1 recensioni
«La faccio breve...» Sperava che lui le dicesse che provava qualcosa per lei ma non se ne rendeva conto quanto fosse lontana dalla verità. Si stava sbagliando troppo.
«Tre mesi fa mi sono accorto che mi seguivi ovunque andassi, pensavo che fosse finita prima o poi ma vedendoti ancora qui...» sospirò. «Non lo è. Sono qui per dirti che sono stanco di non poter uscire tranquillamente senza che ci sia tu e ti conviene non farti più vedere perchè a me non piaci e non potrai mai piacermi!» La guardò per circa dieci secondi e poi riprese il suo discorso «Guardami e guardati... Siamo troppo diversi!»
Si era mai vista una storia tra un ragazzo popolare e una ragazza ''sfigata''? Forse sì, nelle trame dei film o dei libri ma quella era la vita reale e non sarebbe mai potuto succedere anche perchè dopo due settimane quel ragazzino dovette trasferirsi con i suoi familiari in America per il loro lavoro.
Lei non lo vide più dopo quella volta.
Genere: Commedia, Generale, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Niall Horan, Nuovo personaggio, Un po' tutti, Zayn Malik
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo 15

Pov Joyce

Non amavo la scuola e questa non era una novità ma iniziavo ad odiarla davvero molto quando avvenivano le ingiustizie.
Sì, perchè io ed Harry non ci meritavamo di essere in punizione. Non avevamo assolutamente fatto nulla di male, non quella volta. Ma eravamo lì, in quella presidenza dai colori freddi, seduti in due poltrone con di fronte il preside che ci guardava severo.
«Styles, Harrison è il quarto giorno di scuola e già vi ritrovo qui... Sapete che potete rischiare l'anno?» Se Mrs Nolan era un'amica, il preside lo potevamo considerare un fratello. Cercava di fare il severo ma con noi non ci riusciva, ormai aveva perso ogni speranza. Ci puniva di continuo ma non serviva mai a nulla, ci cacciavamo sempre nei guai.
«Questa volta non abbiamo fatto niente...» prese anche le mie difese Harold. Io annuì convinta, era vero.
Ma lui non credeva ad una sola parola, a nulla di quello che potevamo dire. In fondo eravamo sempre colpevoli la maggior parte delle volte.
«Non ne avevamo motivo, già Thompson ci odia.. Che motivo c'era di mettercelo ancora di più contro?» qualcuno aveva fatto uno scherzo di cattivo gusto a Thompson e noi eravamo stati incolpati da quest'ultimo e ovviamente il preside non aveva potuto far altro che convocarci nel suo ufficio. 
«Lui crede che siete stati voi... un perchè ci dovrà pur essere!» alzò la voce di un po'.
«Perchè ci odia.» Harold ripetè le mia stessa affermazione. Non mi sorprendevo se venivo a scoprire che avesse fatto tutto da solo, dando poi la colpa a noi due. Due Angioletti, due ragazzi modello, due che finiscono casualmente sempre nei guai.
«Quindi voi non avete fatto quella scritta sulla sua automobile?» sì, lo scherzo era una scritta con un insulto fatto con la vernice rossa sull' auto nera. C'era scritto: You are an Asshole, un insulto pesante per qualsiasi persona ma lo è ancora di più quando un alunno lo fa ad un insegnante. 
Io ed Harry scherzavamo di continuo ma non ci saremmo mai permessi di fare quella scritta, quel gesto era da maleducati e noi non lo eravamo. 
«Sì, non ci va a genio ma non arriveremo mai a quel punto!» evidentemente c'era qualche altra persona che non lo poteva vedere, non che fosse difficile da pensarlo.
«Ed ora che dovrei fare con voi due?!» come se già non lo sapesse, come se già non si era preparato una lista con mille punizioni per noi.
«Ci punisca come meglio crede... Ripeto che noi siamo innocenti.» era stanco Harry di dire la stessa cosa per duecentomila volte.
«Forse non ne capite la gravità, qui si tratta di sospensione! Ma...» io e Harry lo guardammo attentamente, quella sarebbe stata la prima sospensione scolastica e per una cosa non fatta. Ma c'era quel ma che ci dava ancora una speranza. «Voglio darvi una possibilità» eravamo interessati dalla sua proposta «Se voi per almeno il prossimo mese non finirete nel mio ufficio, non verrete sospesi. Ok?» noi senza pensarci due volte annuimmo contenti, avevamo evitato una sospensione!
Andammo ad abbracciarlo contenti ma lui ci fulminò con lo sguardo, ci allontanammo chiedendo scusa. Ci rimandò in classe e noi uscimmo dal suo ufficio. Fuori dalla porta c'era Zayn che aspettava di entrare dal preside, per non so quale motivo.
Salutò Harry ed evitò me, come immaginavo! Salutai Kate e mi diressi in classe senza proferire altre parole.
Harry mi seguì nonostante dovesse andare dalla parte opposta alla mia, avevamo due corsi diversi da seguire.
«é successo qualcosa tra te e Zayn?» 
«No, perchè?» ero poco convincente, una pessima attrice. Mi fermai in mezzo al corridoio e lui mi raggiunse. 
«Ti ha evitata, come se tu non fossi stata lì accanto a me...» gli avrei detto "non mi avrà vista" ma era impossibile. Ero davanti Harry, se aveva visto lui aveva visto me. «Capisco che non avete un rapporto di amicizia ma...» Ma cosa? Un discorso l'abbiamo fatto solo due o tre volte e lui e gli altri neanche lo sanno perchè in quelle occasioni non erano neanche presenti.
Al massimo ci salutavamo, perchè risultava strano che mi avesse evitato?
«Non mi avrà vista...» l'avevo detto davvero? Ogni giorno diventavo sempre più stupida. Sempre di più.
Lui infatti mi guardò come se avessi detto una baggianata, anche se l'avevo detta veramente.
«Scusa Capellone, devo andare in classe ora... A dopo!» lo saluai con un bacio nella guancia e mi incamminai.
«Tanto questa conversazione la riprenderemo primo o poi...» mi urlò appena fui abbastanza lontana, per poi allontanarsi anche lui. 
Ero curiosa di sapere per quale motivo Malik si trovasse dal preside. Che aveva combinato? Affari suoi...
 

*****
«Non siamo stati noi!» stavo difendendo me e il mio migliore amico ma non ci credevano. Mi dava un po' fastidio che i miei amici non MI credessero, che non CI credessero. Loro per primi dovevano sapere che non saremo mai arrivati fino a quel punto, che c'era molta gente in quella scuola a cui non andava a genio Thompson. Perchè dovevano credere tutti che eravamo stati noi due?
«Io vi credo.» non so se Sophie ci credeva veramente o l'ha detto solo per cercare di risolvere con Harry. Sì, perchè quei due cocciuti facevano un passo avanti e cento indietro. Non avevano risolto niente, lei non aveva lasciato Landon e lui non aveva insistito oltre. Sapevo che a lui questa situazione non andava tanto giù ma cercava di non dimostrarlo. Harry alle parole della ragazza, sbuffò come per dire che il suo intervento era inutile.
Al nostro tavolo si avvicinò l'oca della Jenkins. Perfetto! 
«Ti serve qualcosa?» chiese Julie cercando di essere gentile, peccato che dal suo tono sembrava tutto fuorchè gentile.
Lei guardò tutti e otto, soffermandosi poi sul volto della ragazza.
«Volevo parlare con il mio ragazzo...» non che mi interessasse sapere chi fosse il suo ragazzo, ma perchè lo cercava qui?
«E perchè lo cerchi qui?» chiese giustamente la bionda con fare ovvio. 
Stavo cercando di capire chi potesse essere. Liam era da escludere per ovvi motivi, Harry me l'avrebbe detto e stessa cosa vale per Louis che oltretutto si sta frequentando con Eleonor. Rimanevano Niall e Zayn. Speravo che non fosse nessuno dei due, speravo che avesse sbagliato tavolo della mensa o che fosse venuta per sbandierare uno delle sue conquiste.
«Amore vieni?» si rivolse verso Niall. Era lui? Davvero?! Julie sembrava che ci fosse rimasta male, ma solo per due secondi perchè la sua espressione cambiò diventando menefreghista e disgustata.
«E da quanto tempo siete fidanzati?» ero curiosa di sapere da quanto tempo si frequentano e del perchè ce l'avesse nascosto.
«Non sono affari tuoi Harrison...» Niall, che l'aveva raggiunta, stava cercando di rimprenderla ma lei non gli diede il tempo perchè si buttò sulla sua bocca. Ma un po' di pudore! Siamo pur sempre a scuola.
Julie voltò lo sguardo da un altro lato, era strano il suo comportamento. Ed ancora più strano che preferisse guardare i nerd che invece di pranzare stavano facendo una partita a scacchi. Quei ragazzi non li avevo mai capiti. In quel gruppo c'era anche Smith, il mio primo compagno di banco ed avevo scoperto anche che aveva una cotta per me.
Niall imbarazzato cercò di trascinarla lontano di lì. Lei sicuramente l'aveva fatto per dar fastidio a noi e lui invece le aveva distrutto il piano, allontanandola. Lui era un tipo riservato. Erano troppo incompatibili per stare insieme, anche se lui aveva già frequentato ragazze del genere. Erano storie poco serie, duravano all'incirca tre o quattro giorni, non raggiungevano neanche una settimana.
«Finalmente qualcuno se lo è portato via...» peccato che nessuno credeva alle parole di Julie.
«E a te questo rode...» la rimbeccò Harry, Sophie rise. Io mi trattenni, gli altri non facevano che concordare con Harold.
«Non è assolutamente vero!» si difese, non è che Julie si era presa un sbandata per il ragazzo che non sopporta? 
Se così fosse, mollo la scuola e mi metto a prevedere il futuro! 
Lasciammo cadere il discorso e lei tornò a pranzare senza proferire altre parole. Niall non tornò più in mensa.
 
 
 
*****
Ero tra i corridoi della scuola senza un meta ben precisa, a dir la verità dovrei essere in palestra a fare educazione fisica ma il professore non era presente. 
Sfortunatamente nè Harry nè Sophie o Julie frequentavano quel corso insieme a me, quindi non avevo nessuna compagnia.
Avevo sempre odiato l'educazione fisica e questo era il motivo principale, niente amici, oltre al fatto che ero zero in qualunque attività sportiva che prevedesse il correre, l'uso delle mani e che avesse una palla. Ero una schiappa.
Harry non mi chiedeva mai di andare a far jogging con lui, una volta ci andai e finì che neanche dopo tre metri ero già col fiatone. Sophie e Julie frequentavano una palestra e io che facevo? Oziavo a casa mia.
Niall e Louis giocavano a calcio, io? Andavo a guardare gli allenamenti, soffermandomi sui sederi dei ragazzi, soprattutto quello di Louis. Sembrava che l'avessero scolpito. Ok, qualcosa l'allenavo, i miei occhi!
Non che gli altri avessero un brutto sedere ma quello di Louis era... diverso.
Ok, basta pensare ai sederi dei tuoi amici Joyce! 
Oramai mi rimproveravo anche da sola... stavo diventando sempre più scema! Dovevo assolutamente trovare qualcosa da fare, non potevo stare per tutta un'ora lì. 
Non perchè c'era il rischio che il preside mi vedesse, anzi forse dovrei passare per fargli un salutino. No, meglio di no.
Era sicuramente arrabbiato per stamane ed io lo ero con lui perchè non mi credeva. Non ci credeva.
E se andassi dalla signorina Nolan? Sì, era un'idea buona.
Camminai a passo lento, molto lento. Dopo circa venti minuti arrivai, me l'ero presa con molto comodo. Mi avvicinai al suo ufficio ma non vi era nessuno, che fosse scappata da quella scuola di pazzi? Che avesse una relazione segreta col preside? Che l'avessero rapita gli alieni? Che fosse diventata una ricercatrice Pampers?
«Che ci fai qui, Joy?» mi domandò quella rossa della Nolan che mi aveva fatto preoccupare per la sua assenza. Tirai un sospiro di sollievo, sedendomi scompostamente nella poltrona del suo ufficio.
«Niente prof di ginnastica...» ero molto contenta e lei lo notò dalla mia espressione, avevo un sorriso a trentadue denti. 
«Quindi sono venuta per un salutino... Ma tu non c'eri!» finì con fare triste. 
«Ero semplicemente andata in bagno...» ok, non c'erano dubbi. Ero Stupida. Avevo pensato a mille ipotesi assurde e quella più facile ed ovvia no. Mi ero preoccupata per nulla. Che poi io agli alieni neanche ci credevo!
Mi misi ancora più comoda in quella poltrona, per quanto mi fosse possibile.
Lei aveva perso ogni speranza con me, non mi riprendeva neanche più. Era totalmente inutile, tanto non ascoltavo.
Poi mi ricordai di una domanda che le volevo fare, lei era informata su tutti e tutto. Soprattutto sui ragazzi che finivano dal preside. Volevo chiederle per quale motivo Malik oggi si trovasse là.
Senza troppi giri di parole glielo chiesi.
«Il ragazzo nuovo?» beh, non era proprio nuovo. Prima di trasferirsi frequentava quella scuola. Io annuì, intendevamo comunque lo stesso ragazzo.
«é stato trovato da un bidello fumare nei bagni della scuola...» potevo immaginarlo anche da sola. Zayn e le sue sigarette erano inseparabili, non riusciva a non fumarne una per più di due ore. «E non è la prima volta che succede in quattro giorni..» Addirittura! Proprio cattivo Malik. «Come mai ti interessa saperlo?»
«é amico di Harry e gli altri, mi stavo solo informando...» gli potevo dire la verità? Ma quale era la verità?
Ho un grave problema, penso troppo. Era meglio cambiare discorso prima che facesse domande a cui non volevo dare risposta.
Lei conosceva anche gli altri miei amici. Con Julie aveva quasi lo stesso rapporto che io avevo con lei. Quindi la conosceva abbastanza bene. Conosceva anche Niall anche se frequentava di meno il preside.
«Non ti sembra strana Julie?» Kate rivolse subito l'attenzione su di me. Si preoocupava facilmente di noi, ci teneva.
Ancora oggi mi chiedeva di Louis, le avevo detto che un giorno sarebbe andato a farle visita. Me l'aveva detto lui di dirglielo. Sapevo che ci sarebbe andato quando meno se lo sarebbe aspettato.
«C'è qualche problema?» 
«No, cioè non grave.» divenne seria. «Può essere che le piaccia Niall?» mi guardò sorpresa, si aspettava tutto tranne che una mia uscita del genere.
«Il Niall che conosciamo tutti?» conosceva altri Niall?, io le annuì. «Ero rimasta a quando si scambiavano insulti...»
«Anche ora si insultano ma sembra che sia gelosa di lui. Oggi la strega della Jenkins è venuta al nostro tavolo dicendo a tutti che era la nuova ragazza di Niall e lei sembrava esserci rimasta male... Julie ha parlato poco per il resto della pausa...»
Lei ci riflettè sopra, poi se ne uscì con ciò che non mi aspettavo.
«Io li ho sempre visti come una probabile coppia!» Oh quella donna aveva sempre di più la mia stima, la meitava tutta. La pensava come me.
Era suonata la campana, dovevo ritornare nei corridoi per prendere i prossimi libri e dirigermi alla prossima e ultima lezione. Finalmente anche quella giornata svolgeva al termine.




Note dell'autrice:
Ed eccomi qui con il quindicesimo capitolo! Oggi diversamente dal solito non sono di fretta, non devo studiare nulla e sono anche contenta perchè finalmente mi sono fatta l'interrogazione di filosofia (oltretutto è anche andata meglio del previsto :D)... La filosofia è la stessa di cui ne parlavo in qualche capitolo fa... Beh ma non parliamo di scuola! (Tutti: Hai tirato tu fuoi questo discorso!) Ok, è vero.
Parliamo del capitolo, allora a me piace. Stranamente sì.
Perchè da qui in poi si evolverà il vero succo della storia.
Sophie e Harry non hanno smosso la situazione (che poi la dovrebbe smuovere lei u.u) 
Niall è fidanzato con Brianne (è comparsa per la prima volta nello scorso capitolo e già mi sta sulle scatole.) Piccolo spoiler: Non se ne andrà presto. 
Julie non la commento, vorrei sapere cosa ne pensate voi (Piccola-piccola-piccola recensione?) su di lei.
Zayn evita Joyce, plausibile.
Joyce non sa spiegarlo a Harry, plausibile anche questo.
Beh vi lascio l'abbigliamento di Joyce: http://www.polyvore.com/capitolo_15/set?id=66538066
 
Al prossimo capitolo! 
ValeA <3
  
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