Turbini passionali
Uniti dal destino e dall'amore
Al castello
Pioveva. Tutto ciò che circondava il
castello era avvolto nel buio della notte. I soli rumori che si sentivano erano
le voci degli studenti che si apprestavano a raggiungere le carrozze che li
avrebbero portati Hogwarts, ora avvolto nelle tenebre. In lontananza erano solo
visibili le lievi e fioche luci delle finestre, che apparivano come tanti
puntini nel nero del cielo.
Mano a mano che le carrozze si
avvicinavano a Hogwarts, la sagoma del castello diventava sempre più nitida e visibile
con le sue alte torri e le sue guglie. Era veramente immenso. Dopotutto doveva
essere in grado di accogliere giovani maghi e streghe che si apprestavano a
imparare le arti magiche ed anche i professori che avrebbero insegnavano loro
le tecniche degli incantesimi, le ricette delle pozioni più complicate o l’arte
di trasfigurare.
Quell’anno Hermione aveva deciso di cambiare.
Sarebbe arrivata al castello in compagnia del fratello. Per questo ora si
doveva sorbire tutte le noiose e ripetitive lamentele degli amici Serpeverde di
Draco.
Non le erano mai piaciuti i Serpeverde,
ma essendo la sorellastra di Draco aveva imparato a sopportare e conoscere almeno
il suo gruppo di amici composto da Nott, Blaise, Pansy, Daphne e la sorella
Astoria. Si era accorta che soprattutto le ragazze apparivano molto diverse dalle
solite che si ritrovava intorno nella sala comune di Grifondoro. Questa loro
particolarità però non era poi così negativa come credeva prima di conoscerle. Fu
questo pensiero a smuoverla e a chinarsi verso il fratello per parlargli.
-Scusa Draco posso chiederti una cosa?-chiese
timidamente, con la paura di disturbare gli altri.
-Certo
dimmi-rispose lui, girandosi verso la sorella con un sorriso per farle capire
che non aveva nulla di cui temere e che nessuno di loro l’avrebbe mai accusata
per aver fatto una semplice domanda.
Anche se era con i suoi compagni,
infatti, trattava sempre bene la sorella. Non si permetteva mai di farle un
dispetto o di offenderla, anche se era in compagnia di Harry Potter e Ronald
Weasley, i due ragazzi che odiava per principio. Non capiva, infatti, come
Hermione riuscisse a passare così tanto tempo con loro, sopportandoli.
Fortunatamente era riuscito a convincerla a farsi dei nuovi amici, magari tra i
suoi compagni Serpeverde. In questo modo poteva avere la certezza che almeno da
parte dei suoi amici la bravura della sua sorellastra non sarebbe stata
sfruttata, come invece erano soliti fare Harry e Ron. Era questo uno dei motivi
principali per cui il biondo odiava i due amici di Hermione. Non sopportava che
nessuno usasse sua sorella.
-Ehm stavo pensando..ti ricordi il
discorso che abbiamo fatto prima di partire stamattina?-aggiunse lei sempre
titubante.
-Ovviamente, visto che era una mia idea!-
-Vorrei provare a iniziare subito con il
tuo suggerimento..credi che sia un problema?-
-Finalmente! Aspettavo questa risposta
da una vita! Ovviamente cominciamo quando vuoi-
-Perfetto fratello. Allora vai pure.
Sono pronta-sorrise lei, finalmente più serena e tranquilla. Intanto il
fratello si girò verso il gruppetto di ragazze che era con loro nella carrozza
che li stava portando a Hogwarts.
-Astoria? Daphne? Pansy? Posso chiedervi un
piccolo favore?-disse alle tre Serpeverde.
-Certo-risposero in coro le tre interpellate,
con le loro voci squillanti, così diverse dai bisbigli che si stavano scambiano
prima.
-So che non amate far entrare delle
sconosciute nel vostro gruppo ma per una volta potreste fare un’eccezione e
concedere un posto per una ragazza?-
-Esatto! Dici bene! Non accettiamo
estranee. Per l’eccezione che ci chiedi però dipende tutto da chi vuole
entrare!-rispose Pansy, una ragazza mora, con un
caschetto corto e dei lineamenti non proprio perfetti.
-Ragazze per me non ci sono problemi-rispose
Daphne, anche lei mora ma con i capelli lunghi e
mossi e un fisico molto asciutto.
-Io sono d’accordo con mia
sorella-rispose Astoria, bionda quanto la sorella era mora e come lei molto
magra.
-Beh a questo punto però vorremmo sapere
chi sarebbe la ragazza, no?-chiese Pansy.
-Si tratta di mia sorella. Sapete tutte
chi è no?-disse Draco facendo restare di sasso le tre ragazze.
-Hermione?!?-dissero in coro, ancora
scioccate dalle parole del biondo Serpeverde.
-Si. C’è qualche problema?-rispose lui,
sempre con la sua tipica calma.
-No no!-si affrettò a rispondere Pansy.
-Non ci permetteremmo mai di rifiutare
la tua sorellina Draco lo sai-intervennero le due Greengrass.
-Perfetto-concluse Draco e con il
sorriso sulle labbra tornò a rivolgersi alla sua sorellastra che intanto si era
immersa nella lettura di uno dei nuovi libri scolastici. Era risaputo, infatti,
che Hermione era una mangiatrice di libri. Semplicemente li adorava e quando
poteva si immergeva nella lettura di quelle pagine stampate che tanto
apprezzava.
-Ecco fatto sorellina. Ora tocca a
te-disse alla ragazza.
-Grazie Draco-Hermione
sorrise al fratello e poi i due si scambiarono di posto per permettere alla
ragazza di chiacchierare con le altre tre senza disturbare i ragazzi.
-Scusa Hermione posso chiederti il
perché di questa scelta?-chiese timidamente Astoria, la più piccola. Era
infatti una Serpeverde del sesto anno, al contrario di tutti gli altri. Anche se
era più piccola aveva trovato nelle amiche della sorella Daphne.
-Si...certo...beh...non mi trovo
bene...cioè...credo di non avere amici veri...penso...-rispose titubante
Hermione.
-Capisco. Quindi sapendo che siamo
amiche di tuo fratello ti sei spinta nella nostra direzione?-intervenne Daphne.
-Beh sì. Draco mi ha parlato bene di
voi. Mi sembrava un buon modo per cambiare il giro di frequentazioni-
-Si hai ragione-rispose Astoria,
sorridendo alla Grifondoro.
-Quindi accettate la mia presenza tra
voi?-
-Per me si. Per voi?-chiese Astoria,
rivolta alle due amiche.
-Io sono d’accordo-rispose Daphne.
-Io non lo so. Dopotutto resti una Grifondoro-rispose Pansy.
-Su questo hai ragione, ma non posso
farci niente. Se deve risultare un problema però toglierò il disturbo-
-No puoi restare con noi. Però sappi che
non mi fido ancora di te-
-Beh naturale Pansy,
in fondo non mi conosci bene. Comunque grazie a tutte e tre, mi avete fatto un
grande favore-
-Prego-risposero in coro.
Nel mentre le carrozze erano finalmente giunte
ai cancelli di Hogwarts. Da lì fino all’entrata purtroppo bisognava proseguire
a piedi, quindi tutti i componenti della carrozza dove vi erano Draco ed Hermione
scesero, coprendosi subito dal freddo pungente del vento e dalla pioggia
scrosciante.
Fu un’impresa percorrere il sentiero che
li conduceva al caldo tepore della Sala Grande del castello. Il brutto
temporale che imperversava non dava cenno di smettere e tutti gli studenti si
bagnarono fino alle ossa.
Giunti all’ingresso del castello,
infreddoliti e fradici, si levarono i mantelli
bagnati e dopo essere passati sotto ad un incantesimo posto sul portone d’ingresso
della Sala Grande che scaldava chi vi passava sotto per far asciugare i vestiti
inzuppati di pioggia, iniziarono a smistarsi per raggiungere i rispettivi
tavoli secondo la Casa di appartenenza. Come ogni anno nella Sala Grande veniva
allestito il banchetto di benvenuto, durante il quale avveniva anche la
cerimonia di smistamento dei nuovi giovani maghi e streghe che avrebbero
iniziato il percorso dei sette anni di studi alla Scuola di Magia e Stregoneria
di Hogwarts.
Quell’anno, come i precedenti, gli
studenti trovarono la sala decorata con i colori delle quattro case della
scuola: le tonalità di rosso e giallo per Tassorosso,
il blu e il nero per Corvonero, il verde e l’argento
per Serpeverde e l’oro e il rosso per Grifondoro.
Era
quindi giunto il momento per i due fratelli di dividersi per raggiungere i
rispettivi compagni e i relativi tavoli. Tra i Grifoni, ad attenderla, Hermione
ritrovò Harry Potter, Ronald Weasley e Ginny Weasley. I suoi amici, o meglio
coloro che aveva sempre considerato tali fino a quando suo fratello non le
aveva aperto gli occhi. Vendendo i loro sorrisi, però un senso di vergogna la
assalì. Stava incominciando a dubitare delle parole di Draco sui suoi amici.
Non riusciva a credere che potessero sfruttarla. Non riusciva a vedere in loro
del male. Doveva trovare il modo di dirlo a Draco e alle ragazze che dovevano
diventare il suo nuovo gruppo. Oppure no? Era indecisa e insicura di quello che
faceva o poteva fare. Non sapeva come reagire. Doveva voltare le spalle a
quelli che fino ad allora aveva considerato amici per andare nel gruppo delle Serpeverdi o doveva restare con loro e non seguire i
consigli del fratello?
Il
fiume di pensieri della ragazza fu interrotto dall’ingresso nella sala della
professoressa McGranitt, seguita da un piccolo
esercito di piccoli bambini di 11 anni che stavano per essere smistati nelle
varie case. Era l’inizio di un nuovo anno ad Hogwarts e quell’anno sarebbe
stato diverso per tante persone.
Ciao
a tutti!
Eccomi
qui con il terzo capitolo di questa mia storia. Ringraziate la neve che mi ha
bloccata a casa e finalmente ho avuto modo di scrivere con tranquillità e
terminare questo nuovo capitolo.
Passiamo
subito ai ringraziamenti di tutti quegli angeli che hanno lasciato un commento
alla mia storia:
ALESSIA1992: ciao tesoro!!! Non puoi voler sapere subito
tutti i particolari della storia! xD Mi rovini il
finale!! Ahaha cmq grazie per aver letto e recensito.
Aspetto di sapere che pensi di questo capitolo. Baci a presto
SuperEle483: ma guarda chi ho
trovato tra le persone che hanno commentato!! Quanto tempo che nn ti vedevo qui! Mi ha fatto molto piacere che hai letto
una delle mie nuove storie. Spero che la
continuerai a seguire. A presto baci.
Un
grazie anche a chi segue solo in silenzio, in particolare a:
Alice_xD, BlinkPictureGi, bribry85, Lallina33,
mya95, nicol86, Peacegirl, tykisgirl,
Vale17_ e Veronica91
che hanno messo la storia tra le seguite
e
ALESSIA1992 che ha messo la storia
tra le preferite.
Grazie
a tutti. Mi raccomando lasciate un commento anche se negativo.
A
presto Morkia94