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Autore: FairyAndX1000X    24/02/2013    2 recensioni
Ciao a tutti! :) Questa è la prima long scritta da me, Miss_fairy, e XChristian1000X :D Di che cosa parla questa long? La storia narra della storia d'amore tra Pan, ormai sedicenne e in piena adolescenza, e Onion, un ragazzo dal passato che sorprenderà tutti, pure gli stessi protagonisti abituati a tutto questo.
Spero vi abbia interessato e che entriate a leggere! ;)
Estratto
(...)-Tu chi saresti? – chiese il secondo malvivente.
- Quello che vi toglierà di mezzo – disse e, dopo questo, i tre lo attaccarono tutti insieme. (...)
Genere: Azione, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo personaggio, Pan
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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LA STORIA DI ONION

<< Come sai, io sono un Saiyan. Il mio pianeta d’origine è Zenix, un piccolo pezzo di roccia che dista più di due mesi di viaggio dalla terra. Io sono un Saiyan puro mentre tu sei una mezzo sangue. In pratica sul pianeta Vegeta tu saresti stata schiavizzata, emarginata e stuprata. Le ragazze Saiyan, mi ha raccontato mia nonna, diventavano madri di solito a sedici anni, mentre tu lo saresti diventata a quattordici, vista la tua condizione. >> raccontò il Saiyan sorridendole. Come poteva sorriderle se lei era turbata? Madre a quattordici anni? Praticamente quando era partita per lo spazio in cerca delle sfere del drago!

<< Ma come è possibile che tu sia puro se tutti i Saiyan sono stati distrutti nell’esplosione? >> chiese quando si fu calmata.

<< Mia nonna aveva quindici anni e, quando il pianeta scoppiò, era in missione con la sua squadra. Non appena seppe la notizia, si rifugiò su un pianeta che avevano conquistato ma che non valeva molto. Su Zenix, la gravità è tremila volte maggiore di quella della Terra o  un mezzo maggiore di quella del pianeta Vegeta quindi, grazie a questa, si rafforzò e divenne non molto tempo dopo il capo indiscusso di questa nuova comunità. Più tardi si unirono anche altri gruppi sopravvissuti, allargandola. In quegli anni mia nonna ebbe due figli, mia madre e mio zio. Quando avevo più o meno quattordici anni, giunse sul mio pianeta Argon e iniziò a vivere insieme a noi ma un anno dopo iniziò ad esserci ostile ed ad attaccarci. Mio padre morì stroncato da una malattia in mezzo alla guerra. Mia nonna, poco tempo dopo, cadde in battaglia, come mio zio, e mia madre, essendo l’ultima, a parte me, a rimanere in vita della mia famiglia e a possedere il potere (infatti tutti obbedivano a lei e non a lui), fu costretta a sposarlo.  A sedici anni, una settimana prima del matrimonio, mi mise mentre su una navicella e mi mandò qui sulla Terra. Quando mi svegliai, non mi ritrovavo nella navicella ma in un letto coperto di ferite. – girò lo sguardo, interrompendo il suo discorso e vide Pan che ascoltava la storia con la meraviglia negli occhi – ti piace sentire queste storie? >>

La ragazza si svegliò dal suo stato di trans, infatti stava immaginando tutto ciò che il ragazzo raccontava, e rispose annuendo, vergognandosi di essere stata scoperta e non osando chiedere di continuare perché la riteneva una cosa da bambini, ma si capiva tutto dal suo sguardo.

<< I miei salvatori furono una coppia di anziani che, dopo aver sentito l’esplosione della mia navicella, mi portarono a casa loro e mi curarono. Finì per affezionarmi e rimasi con loro ma un mese fa morirono l’uno con una settimana di distanza dall’altro e ne fui molto addolorato. Qualche mese prima della loro dipartita, iniziai la ricerca di un Saiyan che potesse aiutarmi a sconfiggere quel verme di Argon. Mia madre mi aveva messo una lettera nella navicella che i miei salvatori trovarono e mi diedero non appena mi fui ripreso, nella quale era scritto che qui c’era l’ultimo principe del pianeta Vegeta e l’eroe che aveva sconfitto Freezer, ovvero tuo nonno, con suo figlio e che erano abbastanza forti da sconfiggere Argon. Mi esortava a cercarli subito. Trovai per primo Vegeta e gli chiesi dove si trovasse l’altro. Lui mi disse che era partito per riparare a un guaio per lo spazio insieme a una ragazzina e suo figlio. Non so chi fosse quella ragazzina perché non mi ha mai detto chi era! >>

<< Sono io! Io sono partita con il nonno nello spazio! >> gridò ad un certo punto la Saiyan, prendendo alla sprovvista il ragazzo.

<< Bene… mistero risolto! Comunque… >> il racconto del Saiyan fu interrotto dal rumore di una porta aperta. Girarono lo sguardo verso quel rumore e videro la figlia di Vegeta avvicinarsi verso di loro, prendere l’amica per la manica della divisa e trascinarla verso la porta.

Salutarono Onion e scesero in classe, dove il professore di chimica stava spiegando la costante di equilibrio o qualcosa del genere che, nel momento in cui le due ragazze varcarono quella porta, si girò verso di loro, interrompendo la lezione, e irritato chiese alla nipote di Goku il perché della sua assenza (infatti aveva saltato quasi tutta la lezione), ricevendo come risposta la concordanza con la scusa che Bra aveva utilizzato per uscire, ovvero quella di andare a vedere come stesse l’amica che era in infermeria. La Saiyan gli comunicò inoltre che aveva chiamato suo padre, il quale, preoccupato per sua figlia, lasciò il lavoro e andò a prenderla. Ovviamente lei continuò la sua perfetta recita da Oscar per tutto il viaggio di ritorno (che durò pochissimo perché era tra le braccia del padre).

Quando arrivò a casa, Gohan la mise sul divano vicino a Videl che si stava intrattenendo con Chichi e Goten che, alzato lo sguardo dallo schermo del telefonino, da bravo attore che era stato, notò la recita della nipote e le sorrise, fintamente preoccupato, offrendosi di aiutarla ad andare in camera sua; quindi, messa tra le sue braccia, arrivò in camera sua e, subito dopo, sopra il suo letto, e, con la delicatezza di una pietra con tanto di aculei sulla superfice, lasciò cadere a peso morto la ragazza sul letto che per poco non batté la testa sulla testata del letto.

<< Chi stava? >> chiese una volta che la nipote si fosse messa sotto le coperte.

<< Chimica ma ora lasciami in pace! >> disse, sporgendosi per prendere il tablet che il nonno le aveva regalato al compleanno e facendogli la linguaccia come quando era piccola.

Accese la connessione e inviò un messaggio a Bra nella chat.

 

Da Panny_Saiyan: Che cosa abbiamo avuto da quello? 5263 problemi?

Da Princess_of_Saiyan: No… 5264! Mi dispiace per averti deluso! ;) Cmq abbiamo pure storia e filosofia… per gioia tua letteratura latina. xD Sabato interroga me e te la vipera! :P

Da Panny_Saiyan: Ooooohhhh questo si che illumina la mia giornata! *.*

Da Princess_of_Saiyan: Sisi! ;) Ci sent dopo… l’arpia sta arrivando! Se ritorno viva ti mando un messaggio!

Princess_of_Saiyan è offline.

 

Stava per spegnere l’aggeggio quando sentì il bip di un nuovo messaggio. Lo andò ad aprire e ne trovò uno di suo zio.

 

Da Goten_Saiyan_SSj: Come va con il mal di chimica?

Da Panny_Saiyan: Diciamo… è un male contagioso… giusto zietto caro? ;) Mamma per caso sta parlando della pace nel mondo? xD

Da Goten_Saiyan_SSj: Nono! Di una ragazza che ha preso 4 in chimica!

Da Panny_Saiyan: Povera cara! :(

Da Goten_Saiyan_SSj: Tua madre sta salendo!

Goten_Saiyan_SSj è offline.

Panny_Saiyan è offline.

 

Pose il computer sotto le coperte, giusto in tempo di entrare sua madre a controllare come stava e fare una faccia sofferente.

<< Come ti senti piccola? >> chiese preoccupata, accarezzandole la testa.

<< Male… credo di aver mangiato qualcosa che mi ha fatto male… non è che hai avvelenato lo stufato ieri ma’? >> chiese, soffocando una risatina.

<< Povera… se lo avesssi fatto ora non eri di certo qui! >> rispose, continuando il gioco e uscendo il termometro che finì in bocca alla figlia e che ritornò fuori non appena si sentì il bip. La donna controllò il display… la temperatura era normale: 39. I Saiyan avevano una temperatura corporea molto elevata; per loro era preoccupante una temperatura superiore a 41.

Pan tornò due giorni dopo a scuola, per grande gioia di Bra, e passò tutte le ore davanti alla macchinetta delle merendine e cose varie perché Videl, aiutata da Chichi, aveva fatto mangiare, se si poteva definire così, un intruglio chiamato comunemente minestrone. Verso la fine della prima ora si sentì un urlo proveniente dalla classe affianco, coetanea alla loro per età e numero degli alunni, segno premonitore di una notizia che tutti aspettavano da tempo: la gita. Infatti, di nascosto, si erano messi d’accordo con loro per avvisarli nel momento in cui fosse arrivata quella specifica circolare.

Secondo quella, la gita (o come la chiamava il prof di chimica, il viaggio di non-istruzione) si sarebbe fatta a dicembre, ovvero il mese successivo, in una località in mezzo ai monti Paoz, ovvero l’impianto sciistico vicino casa sua.

A quella notizia ebbe un pensiero dolce- amaro: sarebbe potuta andare a casa di sua nonna, di nascosto ovviamente, per gustare i  suoi deliziosi manicaretti quando voleva ma avrebbe avuto suo zio sempre alle calcagna. Per fortuna i suoi non ci sarebbero perché suo padre doveva ricevere un premio nella città del sud e sua madre l’avrebbe accompagnato.

Alla fine della giornata tornò a casa tutta felice e annunciò la notizia della gita.

 

Ciao a tutti! ;) come butta? :) prima di parlare del capitolo volevo informarvi che la pubblicazione dei capitoli, a quanto pare, stia per diventare bisettimanale... il fatto è che tra un motivo e l'altro non ho tempo nè di scrivere, o meglio, trascrivere i testi al computer per la solita e unica (in senso negativo ovviamente) scuola :( cmq spero che il capitolo sia stato di vostro gradimento e che ci lasciate un commentino! ;) MI scuso per eventuali errori e ripetizioni! Spero che si capisca anche chi parli e che abbia senso! :)

Ora vi lascio in pace... alla prossima e buona domenica! :)

  
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