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Autore: Take_Me_ Home    24/02/2013    4 recensioni
Amanda è stata trasformata in un vampiro all'età di 16 anni da un vampiro di nome Michael, per motivi a lei sconosciuti. Dopo la sua trasformazione ha pochi ricordi della sua vita da umana, ma un giorno incontrerà una persona che rappresenta il legame tra lei e la sua vita passata: Liam.
Se vi ho incuriosito entrate.
Genere: Dark, Horror, Sovrannaturale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: Contenuti forti, Violenza
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L’uomo sotto di me esalò il suo ultimo respiro prima di morire. Era vero, la caccia mi aveva aiutata a svuotare la mente. All’improvviso però vidi una strana luce e sentii dei rumori. Mi girai pronta ad attaccare di nuovo. Un ragazzo era fermi davanti a me, con un IPhone in mano con cui faceva luce. Me lo puntò negli occhi e quindi non riuscii a cogliere altri dettagli del suo viso. Sapevo solo una cosa: quel ragazzo mi aveva vista nutrirmi di un uomo e quindi andava eliminato. Ringhiando per la fastidiosa luce mi avvicinai al ragazzo che si immobilizzò ancor di più per la paura. Lo sentii mormorare qualcosa, ma ero concentrata sull’attacco e quindi non riuscii a capire bene. Improvvisamente il ragazzo si sciolse e cominciò a correre. Ma dove pensava di poter scappare? Beh, devo dire che per essere un umano era piuttosto veloce, ma l’avrei ripreso subito senza il minimo sforzo. Lo raggiunsi e lo buttai a terra, proprio sotto un lampione. Avevo il riflesso della luce del telefono ancora negli occhi e quindi non riuscivo a vedere altro che macchie bianche. Che fastidio! Tornai a concentrarmi sul ragazzo a terra. Non dovevo commettere lo stesso errore di prima: avrei dovuto zittirlo prima di ucciderlo.
“Non fiatare e stai fermo!”. Gli dissi soggiogandolo. Mi rilassai un po’ sapendo che ora sarebbe rimasto zitto e fermo a terra. Mi appoggiai al lampione, strofinandomi gli occhi per cercare di vedere bene. All’improvviso il ragazzo si alzò e continuò a correre. Ma com’era possibile? L’avevo soggiogato! Nessuno riusciva a resistere al soggiogamento a parte...
“Liam!”. Urlai capendo cosa avevo combinato.
“Liam ti prego torna qui! Non voglio farti del male!”. Cominciai a correre e lo raggiunsi in un attimo.
“Lasciami Amanda!”. Urlò lui quando mi vide.
“Ti prego ascoltami! Non voglio farti del male! Ti spiegherò tutto, devi solo ascoltarmi!”. Ma era inutile, non voleva calmarsi! Se l’avessi lasciato andare così avrebbe combinato qualche guaio e mi avrebbe fatta scoprire, ma non potevo ucciderlo! Dovevo solo spiegargli come stavano le cose. Avrebbe capito, no? Provò di nuovo a scappare ma questa volta lo ripresi prima che avesse percorso 2 metri.
“Liam ascoltami! Sono io! Amanda!”. Dissi tenendolo per non farlo scappare di nuovo.
“No, tu non sei Amanda! Tu sei un mostro!”. Urlò per poi accasciarsi al suolo. Quelle parole mi ferirono. Beh, dopotutto lo sapevo: una persona che sopravvive strappando la vita ad altre persone che cosa può essere se non qualcosa di cattivo? Però sentire quelle parole da Liam faceva davvero male.
“Lo so, hai ragione. Sono un mostro, ma non è stata una mia scelta! Non ho mai chiesto di diventare così. Ti prego lasciami spiegare! Se ora te ne vai così mi farai scoprire e mi uccideranno. Vuoi che muoia, Liam?”. Gli chiesi. Lo vidi guardarmi per poi abbassare lo sguardo.
“No”. Disse in un sussurro.
“Ora fammi spiegare. Chiarirò tutti i tuoi dubbi e ti prometto che dopo ti lascerò in pace, non ti cercherò più. Ti lascerò vivere la tua vita lontano da me”. Dissi calma. Era il minimo che potessi fare. Non potevo costringerlo a stare con un mostro come me. Liam annuì, alzandosi. Dove l’avrei portato? A casa mia non si poteva. Se Michael avesse saputo che Liam mi aveva scoperta... ci avrebbe uccidi entrambi.
“Ehm... Liam?”. Chiesi imbarazzata.
“Che c’è?”, chiese senza guardarmi. Mi resi conto solo in quel momento di avere ancora la faccia sporca di sangue. Mi girai dando le spalle a Liam e cercai di pulirmi. Ero un disastro!
“Non so dove portarti. Se Michael ti vede ti uccide, quindi da me non si può andare. Possiamo andare a casa tua? Se vuoi ci fermiamo di fuori, così non entro, ma non mi fido di parlarti qui”. Dissi continuando a dargli le spalle.
“Va bene, andiamo”. Disse avviandosi. Lo seguii verso la sua macchina. Quando la raggiungemmo però salì da solo, bloccando le portiere, e partì, lasciandomi lì. Beh, era comprensibile. Chi vorrebbe trovarsi solo in una macchina con un vampiro? Sospirai e cominciai a correre verso casa sua. Sorpassai facilmente la sua macchina e una volta arrivata mi sedetti sugli scalini ad aspettarlo. Cosa gli avrei detto? Gli avrei raccontato la mia storia, spiegandogli come avevo fatto a diventare così. Gli avrei permesso di sapere tutto e, alla fine, lo avrei lasciato libero di scegliere. Sperai con tutto il cuore di riuscire ad essere convincente. Liam mi aveva aiutata tantissimo. Da quando l’avevo conosciuto avevo ricordato tantissime cose del mio passato. Era come se fosse il mio filo conduttore tra il presente e il passato, quello che mi avrebbe aiutato a riaccendere tutte le lampadine. Ma Liam era davvero solo quello? Quando ero con lui mi sentivo bene, normale, umana. Mi sentivo come avessi la certezza che lui ci sarebbe stato, che, per una volta, avrei avuto qualcuno a proteggermi. Ero più fragile, ma allo stesso tempo più forte. Era una cosa inspiegabile. Mentre pensavo a queste cose Liam arrivò. Quando scese dalla macchina e si accorse di me spalancò gli occhi, come se si stesse chiedendo come avevo fatto ad arrivare così presto.
“E’ una cosa da vampiri”. Dissi piano, abbassando lo sguardo. Con la coda dell’occhio lo vidi annuire, come per farsi coraggio. Riluttante mi si avvicinò, salendo gli scalini. Lo guardai alzandomi piano per non spaventarlo. Rimase a qualche metro da me e facendosi coraggio parlò:
“Ti ascolterò e cercherò di capirci qualcosa, poi valuterò cosa fare. Ti chiedo solo di non mentirmi”. Disse guardandomi negli occhi per la prima volta da quando lo avevo quasi ucciso nel bosco. Entrammo e mi fece segno di accomodarmi sul divano. Dopo aver controllato che non ci fosse nessuno in casa mi raggiunse, sedendosi ad una certa distanza da me.
“Ti ascolto”. Mi disse calmo. Era il momento.
“Quando avevo 16 anni la mia vita faceva schifo. Tutti mi prendevano in giro per la musica che ascoltavo, non rendendosi conto che quella musica era una delle poche cose che mi faceva andare avanti. I miei genitori non c’erano mai per me, non avevo amici. Ero abituata a stare da sola. Diciamo che sono cresciuta abbastanza in fretta, per quello che ricordo”. Mi fermai un attimo e Liam mi interruppe.
“Che vuol dire “per quello che ricordo”?”. Mi chiese.
“Ci arriveremo dopo. Ogni sera mi sedevo sul davanzale della mia finestra sognando il giorno in cui avrei incontrato quei 5 ragazzi che mi facevano sentire bene, nonostante tutto. Anche se i miei genitori erano ricchi, non avendo mai tempo per me, non erano nemmeno a conoscenza di questo sogno. Loro non sapevano praticamente niente di me. Erano troppo impegnati con i loro affari per conoscermi davvero. Strano no? Nemmeno i miei genitori mi conoscevano. L’unica che si interessava davvero a me era mia sorella Samantha. Purtroppo anche lei era spesso in giro per lavoro. Lei mi capiva, e stava facendo di tutto per farmi incontrare voi. Dopo un po’ però neanche questo sogno bastò più a rendermi felice. Continuavo ad ascoltarvi e voi continuavate ad aiutarmi, ma mi ero arresa. Ogni sera mi ritrovavo a sperare di sparire nel nulla. Una notte vidi un movimento fuori dalla finestra. Un uomo affascinante era sull’albero, proprio davanti alla mia camera. Mi chiese di aprire la finestra e, ingenuamente, lo feci. Lo avevo già visto: era un cliente di mio padre. Non ricordo molto, so solo che l’uomo mi morse e che fece molto male. Quando mi svegliai gironzolai per la casa, raccogliendo cose che mi sembravano importanti, come la lettera di mia sorella o la chiave di mia madre. Non ricordavo niente, non riconobbi neanche me stessa. Quando provai a scappare da quella casa in preda alla confusione, incontrai Michael. Lui mi ha insegnato come sopravvivere e mi ha tenuta con lui. Non dico che mi piaccia, ma senza di lui adesso sarei morta. A volte riesce anche ad essere quasi simpatico, ma è estremamente testardo e irascibile. Come ho già detto, non mi ricordavo niente del mio passato da umana. Le uniche cose che mi collegavano alla mia vita passata erano gli oggetti che ero riuscita a raccogliere a casa mia, quella notte. Te le mostrerò. Sai, le tengo ben nascoste”. Mi fermai di nuovo e Liam colse l’occasione per parlare.
“Ma come puoi essere così? Insomma, i vampiri non esistono!”. Disse.
“Hai visto con i tuoi occhi che cosa sono capace di fare. I vampiri esistono, Liam, e non sono pochi”.
“Ma tu ne conosci altri? Sono in città?”. Chiese turbato.
“No. Michael mi ha sempre tenuta nascosta, ma so che ha degli amici in città”. Confessai.
“E perché?”.
“Vorrei saperlo anch’io”. Dissi triste. Era sempre stato deprimente stare da sola, sapendo che c’erano altri vampiri oltre a Michael che avrei potuto incontrare, ma dopo un po’ mi ci ero abituata.
“Dimmi qualcosa di più dei vampiri in generale. Dovete nutrirvi per forza di sangue umano?”.
“Sì. Una volta ho chiesto a Michael se fosse possibile nutrirsi di sangue animale e lui mi ha detto che sarebbe stato come non nutrirsi affatto. Noi non beviamo sangue solo perché abbiamo sete, ma perché sennò ci essiccheremmo. Il sangue animale non contiene ciò che ci serve per vivere. Poi, hai già visto che sono molto veloce, no?”.
“Sì. Come prima! Sei arrivata prima di me, ed ero in macchina! Al parco mi hai ripreso senza sforzo, e dire che mi sono sempre considerato piuttosto veloce! E poi quando abbiamo incontrato Michael, a casa tua. Appena lo hai sentito ti sei voltata con una velocità incredibile!”. Almeno era attento ai dettagli.
“Esatto.  E comunque è vero che sei veloce, almeno per un umano.”. Gli sorrisi e lui ricambiò, prima di tornare a fissarsi le mani. Sospirando continuai:
“Possiamo manipolare la mente umana leggendo i pensieri di una persona e controllandoli, facendogli fare ciò che vogliamo”.Alzò di poco la testa, pensieroso.
“Se hai qualche domanda falla”, lo esortai.
“Lo hai mai usato con me? Mi hai mai manipolato? Sii sincera”. Disse Liam alzando lo sguardo e piantando i suoi occhi marroni nei miei.
“E’ proprio questo che ti ha salvato, questa sera. Quando hai insistito tanto per accompagnarmi a casa oggi, ci ho provato. Non volevo che ti facessi del male incontrando Michael. Ero disperata e quindi ci ho provato ma, non so perché, non ha funzionato. E’ come se fossi immune al soggiogamento”. Dissi.
“E come mi avrebbe salvato?”.
“Oggi al parco ho cercato di soggiogarti per farti stare fermo e zitto e quando ho visto che non aveva funzionato ho capito che eri tu”. Confessai. Liam si avvicinò un po’ di più. Fece come per prendermi la mano, ma all’ultimo si fermò.
“Perché volevi uccidermi?”. Chiese calmo.
“Non avrei mai voluto farti del male, Liam”.
“Se non ti fossi resa conto che stavi attaccando me mi avresti ucciso! Quello che voglio sapere è perché mi hai attaccato”.
“Mi avevi vista uccidere quell’uomo! Non potevo lasciarti andare a spifferare tutto! C’è gente che crede nell’esistenza dei vampiri e che sa anche come combatterci. Non siamo completamente indistruttibili! Se si dovesse venire a sapere che in città ci sono i vampiri mi darebbero la caccia e mi ucciderebbero!”.
“In che senso non siete completamente indistruttibili?”.
“Ci sono dei modi per uccidere un vampiro. Quello più usato il paletto di legno, oppure il rogo, sennò c’è la decapitazione, oppure ci dovreste strappare il cuore dal petto”. Vidi Liam rabbrividire.
“E’... raccapricciante!”. Disse.
“Già”, confermai io.
“Posso chiederti una cosa?”.
“Spara”. Avevo promesso di rispondere a tutte le sue domande.
“Se esistono davvero questi modi per uccidervi, perché me li stai dicendo?”. Capii dove voleva arrivare e sorrisi.
“Perché mi fido di te e perché voglio che se mai ti trovassi in una situazione pericolosa con un vampiro tu sappia cosa fare”. Ma quella non era la completa verità. Sì, era vero che mi fidavo di lui e volevo che sapesse come difendersi, ma c’era di più. Volevo che, semmai avesse deciso di continuare a vedermi, lui sapesse come comportarsi qualora io avessi perso il controllo. Non mi fidavo tanto neanche di me stessa, dopotutto. Liam però sembrò soddisfatto della mia risposta e non fece altre domande al riguardo.
“C’è qualcos’altro che devo sapere sui vampiri?”, mi chiese invece.
“Beh sì. Michael mi ha raccontato che esistono alcuni vampiri con dei poteri speciali. Un suo amico per esempio sa capire se qualcuno mente”.
“E tu? Hai qualche potere speciale?”. Mi chiese.
“No. Sono un normalissimo vampiro”, dissi sorridendo.
“Come si fa a capire se un vampiro è affamato?”. Mi chiese stranamente. A cosa poteva servirgli questa informazione? Poi capii e il mio cuore fermo fece un saltino. Prima di fare congetture però lo chiesi direttamente a lui.
“Perché lo vuoi sapere?”.
“Perché almeno sarò in grado di capire quando hai sete o no e saprò come comportarmi!”. Rispose.
“Quindi hai intenzione di rivedermi?”. Chiesi titubante. Ero preparata ad un “no” come risposta, ma mi avrebbe fatto comunque male.
“Certo!”, disse Liam. Sorrisi come un’idiota e mi sforzai per non mettermi a ballare. Quindi aveva comunque deciso di rivedermi? Anche se ero un mostro che succhiava via la vita agli uomini? Istintivamente lo abbracciai. Si irrigidì, non so se per paura o per la sorpresa, ma dopo qualche secondo si sciolse e ricambiò l’abbraccio. Ora mi sentivo davvero bene. Liam sapeva chi ero e aveva scelto di rimanere comunque al mio fianco. Si poteva essere più felici?


Yoooooooooooooooooooooooooooooooo!
Come va? A me tutto bene (tanto non vi interessa, lol)
Scusate se ho aggiornato così tardi ma non ho trovato mai un attimo per finire di scrivere il capitolo!
Dato che in questi giorni però non andrò a scuola dovrei riuscire ad aggiornare prima, forse anche dopodomani!
Ringrazio le stupendissime (?) recensioni! Siete davvero dolciose quando recensite!
E poi ho visto che questa volta ce ne sono state di più!
GRAZIEGRAZIEGRAZIEGRAZIEEEEEE!
Comunque mi è venuta un'idea, anche se un po' bastarda.
Personalmente odio quando lo fanno, ma per una volta voglio provarci anch'io.
Ce la fate a farmi arrivare a minimo 3 recensioni a questo capitolo entro dopodomani?
Se ce la fate il prossimo lo posto dopodomani stesso, sennò quando ho tempo, lol.
Tanto ve lo posto lo stesso, però è soltanto un giochino!
Mi raccomando recensite e avrete il capitolo.
Grazie ancora a chi segue la mia ff.
Ora mi dileguo.
CIAOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOO!

  
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