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Autore: Mizar    24/02/2013    3 recensioni
La guardava a occhi sgranati, le guance accese di un insolito rossore, le mani sudate.
Il sogno della sua vita, il suo santo Graal, la sua Pietra filosofale era tra le sue mani.
Stava tutto lì, tra quelle parole spigolose vergate su vecchia pergamena, l’inchiostro sbavato dal tempo, le macchie di muffa che lo rendevano, in alcuni punti, quasi illeggibile, ma quelle poche righe facevano la differenza tra una triste e inutile vita e l’eterna felicità…
Genere: Comico, Commedia, Demenziale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Yaoi | Personaggi: I Malandrini, Lily Evans, Lucius Malfoy, Severus Piton | Coppie: James/Lily, Lily/Severus, Remus/Sirius
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Più contesti
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Lui chi è?



Remus e Sirius guardavano orripilati i frammenti del barattolo di nutella sparsi sul pavimento della cucina.
Del fantasma di Severus non c'era più nemmeno l'ombra.
“Amorino, credo che siamo nei guai” sospirò Black, sgomento.
“Non ci rimane che chiamare Silente e costituirci”, mormorò depresso il licantropo.
“Tu sei matto!Quello ci scuoia se scopre che abbiamo fatto fuggire il fantasma di Mocciosus”
“Non credi se ne accorgerà comunque, quando tra una settimana tornerà dal suo viaggio?” sbuffò sdegnato Remus.
“Tu ti arrendi troppo facilmente, ragazzo mio. Adesso riaggiustiamo il barattolo, ci infiliamo dentro Peter travestito da Mocciosus e poi avvisiamo James. Tanto è garantito che il pipistrello tornerà dov’è Lily e non appena mostrerà il suo brutto muso Potter lo catturerà, lo imbottiglierà e ce lo manderà via camino, e noi saremo salvi”.
“Sirius, lo sai vero che ti amo?” disse pacato il licantropo, guardando il suo compagno.
“Però, anche se ti amo, penso che tu sia del tutto rincitrullito! Ma secondo te Silente è cieco??? Come può scambiare Peter per Severus???”
“Cieco no, ma ha già una certa età e poi faremo in modo che non s’avvicini troppo al barattolo, distraendolo con qualcos’altro?”
“E con cosa?”
“Tu fingerai di sentirti male. Lo sai che si preoccupa sempre troppo per la tua salute”.
Remus sospirò arreso.
L’idea continuava a sembrargli stupida, ma non gli veniva in mente nulla di meglio così, qualche giorno dopo, quando Silente ritornò in sede lo trovò disteso sul pavimento di cucina con un rivolo di finto-sangue che gli colava dal naso.
Nel barattolo un Piton più basso e grasso del normale seguiva la scena atterrito.
“Cos’è successo” chiese sollecito il preside, guardando quello strano spettro.
“Era qui per il turno di guardia e poi all’improvviso ha avuto una crisi licantropica ed è crollato a terra” scricchiolò Minus, cercando di imitare il vocione baritonale di Severus.
“Bisogna chiamare subito i soccorsi” si preoccupò il docente tastando il polso del malato e chiedendosi cosa mai fosse una crisi licantropica.
“Adesso mando un Patronus a…” ma le parole gli morirono sulle labbra quando, preceduto da una nuvola di fumo nero, apparve Lord Voldemort.
“Come ti ho promesso sono venuto per vedere il fantasma”, esordì imperioso fissando Silente.
“Spero che non sia un altro dei tuoi sporchi trucchi altrimenti i miei Mangiamorte faranno saltare in aria tutto il covo”, aggiunse freddamente.
Con due falcate sicure s’avvicinò al barattolo e fissò sospettoso il povero Minus, che s’era fatto piccino, piccino.
“Per essere un fantasma mi pare molto in carne”, dichiarò assottigliando gli occhi.
“Severus, scopriti il viso”, ordinò deciso sguainando la bacchetta.
A quel punto il povero Peter ebbe uno svenimento, mentre Remus miracolosamente si riaveva e scattava in posizione di attacco a bacchetta sfoderata.
“Tradimento”ululò il Lord osservando il rubicondo viso di Peter e la parrucca nera che giaceva come un cespuglio appassito sul fondo del barattolo.
“Mangiamorte a me!!!”
In un lampo la stanza si riempì di neri figuri, mentre dalla porta entravano correndo Frank Paciock, i gemelli Prewett, Arthur Weasley e gli altri membri dell’Ordine.

Intanto nel presente ...

Severus stava viaggiando in metropolvere per tornare a Londra.
La settimana era stata un vero calvario.
Lord Voldemort lo aveva convocato in Transilvania per una missione importantissima e il povero mago, sorvegliato a vista dal capo, non era riuscito a smaterializzarsi nel passato neppure un momento.
Preso da disperazione aveva contattato Lucius via gufo e lo aveva implorato di vigilare su Lily al posto suo, ma non si poteva dire fosse tranquillo.
Stanco e preoccupato si materializzò tra le fiamme del suo camino a Spinner's End e la prima persona che vide fu Malfoy, spaparanzato in poltrona davanti alla tv.
“Severino, alla buon ora!” lo accolse abbracciandolo.
“Lei come sta?” chiese Piton ansioso.
“Bene. E’ nascosta in una casetta segreta a Godric Hollow, sorvegliata a vista del giovane Severino che praticamente vive accampato nella siepe del loro giardinetto. Per proteggerla meglio ho anche convinto il mio alterego a controllare a vista Voldemort, in modo da conoscere per tempo ogni suo movimento. Siamo in una botte di ferro, amico mio, ma stasera verrò comunque con te nel passato”.
A quelle parole Piton si commosse. Lulù era davvero il suo più caro amico

   
 
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