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Autore: ValeMars    11/09/2007    5 recensioni
Fate finta che non esista più nessun Oscuro Signore, bensì provate a concentrarvi solamente all'adolescenza dei ragazzi. Questo è quello che ho fatto io per la mia prima fanfiction! Spero vi piaccia!!
Genere: Romantico, Commedia | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Coppie: Draco/Hermione, Harry/Ginny, Ron/Hermione
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Salve cari lettori! Intanto vorrei dedicare questo terzo capitolo alla mia Fede^^
Vi ringrazio moltissimo per le bellissime recensioni, e mi dispiace per non aver potuto aggiornare prima.
Spero che questo capitolo vi piaccia!! Buona lettura^^



I vincitori erano assolutamente emozionati quando salirono sull’autobus che li avrebbe condotti a Londra.
- Oh, Harry! Non avrei potuto sperare di meglio! Noi tre in gita insieme!!!-
- Eh, sì Hermione.- Sorrise Harry, mentre prendevano posto nei sedili in fondo all’autobus; Ron si sedette tra Harry e l’amica, lasciando un posto vuoto di fianco alla ragazza.
- Allora Hermione, ti è passato il broncio?- cominciò il rosso con un sorriso beffardo.
- Quale broncio, Ronald? Piuttosto quello che fa l’offeso per niente sei tu!- rispose prontamente lei.
- Ehi, ragazzi! Vorrei ricordarvi che stiamo partecipando ad una gita fantastica, e voi non fate altro che litigare!- disse Harry leggermente spazientito.
Ron ed Hermione si guardarono, poi distolsero gli sguardi, sbuffando.
In quel momento salì Ginny, seguita da Luna.
- Ehi Ginny, vieni, c’è un posto libero di fianco ad Hermione.- propose Harry alla ragazza.
- Scusate ragazzi, ma io e Luna ci sediamo vicine più avanti. Ci vediamo dopo.-
Le due amiche sorrisero e andarono alla ricerca di un altro posto.
Pian piano quasi tutti i ragazzi salirono.
Mentre Harry guardava dal finestrino, e i due litiganti non si rivolgevano nemmeno uno sguardo, salì sull’autobus Roger Davies, in tutto il suo splendore.
Guardò verso il trio e accennò un sorriso verso Hermione, la quale arrossì e distolse subito lo sguardo.
- Ti ha sorriso, ho sbaglio?- Ron sembrava un po’ nervoso.
- No, non sbagli Ronald.- ribattè lei orgogliosa.
- E perché?-
- Perché cosa?-
- perché ti ha sorriso? Non vi siete nemmeno mai rivolti parola!-
- N-non lo so, veramente…- disse sinceramente lei - E comunque non sono affari tuoi, chiaro?-
Harry si rassegnò. Non valeva la pena provare a pacarli, perché non lo avrebbero mai ascoltato.
Mentre si ringhiavano l’uno contro l’altra, salì il popolare biondino di Serpeverde, che, soprendendo tutti e tre i ragazzi, prese l’unico posto libero in fondo all’autobus: di fianco ad Hermione.
- Chi ti ha detto che puoi sederti qui, Malfoy?- sbottò Ron.
- Oh, scusa Weasley! E’ tuo? Non credevo che la tua famiglia si potesse permettere un così bel sedile!-
- Malfoy perché devi proprio sederti qui?- tagliò corto Harry.
Draco si guardò intorno e disse - Come potete vedere, la Weasley è vicino a Lunatica; la Mezzosangue Lecrosse con Davies e Nott ha avuto la bella idea di conoscere quello scocciatore di Finch-Fletchey.  Quindi scusate se ho deciso che, invece di annoiarmi per tutto il viaggio, possa stare qui e prendervi in giro tutto il tempo.-
- Senti Malfoy, se vuoi stare qui stai zitto ed eviti di prenderci in giro. Altrimenti sloggi!- ringhiò Hermione.
- Certo, certo Granger…- disse con una smorfia. - Comunque sappi che era tutta una farsa… E’stato Silente a…-
- Ci sono arrivata da sola Malfoy! Non ho mai pensato che tu potessi farmi un favore…- rispose lei.
Si guardarono negli occhi. Ad entrambi tornò in mente quel giorno in cortile, quando si trovavano ad una distanza pericolosa. Quando sentivano che qualcosa li attraeva, l’una all’altro…
- Malfoy sei il solito idiota!- sbuffò Ron, ripensando a come aveva cercato di ingannare la sua amica.
- Taci Weasley… Fai un favore a tutti…- Draco si voltò verso il finestrino e non proferì più parola.
“ Perché la Granger mi fa questo effetto? Sto forse impazzendo? E’ una mezzosangue! E non voglio assolutamente alcun contatto con lei…” Eppure Malfoy sentiva qualcosa quando la guardava negli occhi…
- Ehi ragazzi, che ne dite di una tregua?-  tentò Harry rivolto a Ron ed Hermione.
- Per me va bene. Basta che lei la pianti di fare l’egoista.- comnciò il rosso.
- Egoista, io? Tu ti sei offeso per nulla, ma sono io quella che deve sentirsi in colpa, giusto? Ronald, non capisci niente!- sbuffò Hermione.
- Ehi, ehi… Granger non ti facevo così perspicace! Hai finalmente capito che Weasley ha una zucchina al posto del cervello.- si intromise Malfoy, cercando di farle un complimento, che però lei non colse.
- Tu taci! Non metterti in mezzo! E’ tutto già abbastanza complicato!-
Draco la fissava ancora, senza replicare. Quando si arrabbiava era così bella… “Bella?!? Draco, sveglia! E’ la Granger!” pensò, e si volse a guardare dal finestrino lo scenario immobile.
Hermione si rabbuiò. Era troppo nervosa. Ron le aveva dato dell’egoista. Eppure il “complimento” di Malfoy le aveva fatto quasi piacere. Lo guardò. I suoi capelli biondi a caschetto… I suoi occhi di ghiaccio… Il suo sguardo profondo… La faceva impazzire. “ Herm? Riprenditi! Non cadere così in basso. E’ Malfoy!” pensò.
In quell’istante di momentanea pace i ragazzi cercarono di rilassarsi.

- Bene, ora che siete saliti tutti, possiamo partire.- disse il Ministro, sedendosi in uno dei sedili davanti.
L’autobus partì. E finalmente la gita ha inizio.
Molti ragazzi chiacchieravano, altri dormivano beatamente, come Ron, Harry, Hermione e Draco, che pur di non litigare, riposavano.

***

- Harry, finalmente ti sei svegliato anche tu!- Hermione gli sorrideva.
Di fianco a lui, Ron sembrava piuttosto scocciato.
- Ehi amico, tutto bene?-
- Miseriaccia Harry! Non ne posso più di questo maledetto viaggio Babbano! Ma quanto dura?-
- Non lo so Ron, ma sei sicuro di stare bene? Ti vedo un po’ pallido…-
Hermione, che intanto stava bisticciando con Draco, si voltò incuriosita.
- Ronald, Harry ha ragione. Soffri il mal d’auto?-
- Che malattia è? E comunque io sto benissimo! Non soffro di un bel niente!- disse Ron, come per diostrarsi forte.
- Weasley per una volta ammetti di essere uno sfigato! Si vede benissimo che stai male!- Si intromise Draco, beffardo.
- Malfoy taci! Non capisci un fico secco di roba Babbana! Stai zitto e basta!- urlò Ron.
- Calmo Weasley, hai ragione… Qui l’unica che ci capisce di Babbani è la mezzosangue della Granger…- ridacchiò.
- STAI ZITTO!!!- urlò Ron arrabbiatissimo.
Quasi tutti i ragazzi sull’autobus si voltarono verso di lui, che arrossì improvvisamente. Ma in un attimo la sua espressione si trasformò in una smorfia.
Attraversò l’autobus in uno scatto improvviso, sotto gli sguardi curiosi dei compagni, e arrivò dall’autista. Gli disse qualcosa all’orecchio.
- Ok Weasley è definitivamente idiota!-
- Malfoy taci… Hermione, ma che è preso a Ron?-
Hermione, ancora un po’ sorpresa dal comportamento del suo amico, si voltò verso Harry e disse - Non saprei…-
L’autobus improvvisamente si fermò, facendo scendere Ron, che nel frattempo era diventato bianco in viso.
Molti ragazzi curiosi si alzarono.
-Ma che sta facendo?- alcuni domandarono al Ministro e all’autista.
- Oh mio Dio! Guardate che schifo! Weasley sta vomitando in un cespuglio!- urlò Nott con il naso attaccato al finestrino.
Tutti gli studenti si avvicinarono.
Scoppiarono delle risate insieme ad alcuni gridolini schifati da parte delle ragazze.
- Ahahahah! Dovrebbe essere pubblicata una foto sulla Gazzetta del Profeta!- ghignò Draco.
- Taci idiota!- lo rimproverò Hermione, che corse fuori dall’amico in difficoltà.
Dal finestrino Harry vide la ragazza che pulì il viso di Ron con un fazzoletto. Decise di andare a dare una mano.
- Ehi Ron! Stai bene?- gli chiese quando li raggiunse.
- Ora sto molto meglio.- rispose sorridendo ad Hermione.
Lei rispose con un altro sorriso e aggiunse - Comunque è meglio risalire. Malfoy hanno già visto abbastanza.-
Mentre tornavano sull’autobus Inno e Luna si avvicinarono a Ron, aiutandolo a tornare al proprio posto.
Intanto Davies, cercando di essere d’aiuto domandò -Amico, tutto bene?- poi si rivolse ad Hermione, col suo affascinante sorriso - …Tu sei stata davvero brava!-
Ron decise di intervenire -Oh, non ti preoccupare…amico…io sto benissimo! - poi inconsciamente prese per mano Hermione e la portò a sedersi.
- Ronald! Stavamo parlando, se non te ne sei accorto.- lo sgridò Hermione.
- Oh, beh io ho semplicemente risposto. E poi è meglio se ci sediamo. Stiamo per ripartire.-
Appena concluse la frase, l’autista scese dall’autobus, e il Ministro disse ad alta voce - Bene ragazzi, penso che ci voglia una bella pausa. Sperando che il vostro amico Weasley stia meglio, credo che farà bene a tutti prendere una bella boccata d’aria.- detto ciò uscì dall’autbous anch’egli.
- Sentito Ron? Dovresti camminare un po’ anche tu. - Hermione diede una pacca amichevole sulla spalla dell’amico e andò verso Luna e Ginny che stavano scendendo.
Ormai tutti avevano seguito il Ministro, eccetto per Harry, Ron e Malfoy, ancora seduti ai loro posti.
- Forse faremmo meglio a uscire anche noi.- propose Harry all’amico.
- Patetici…- sussurrò Draco.
- Non abbiamo chiesto il tuo parere, Malfoy.- si arrabbiò Ron.
- Certo… Ora, se volete scusarmi…- Draco si alzò e uscì elegantemente.
- Miseriaccia Harry! Hai visto che Davies ci prova spudoratamente con Hermione? Si capisce benissimo. Però è solo un idiota. Si crede tanto bello… Ma non lo è. Forse solo un po’ affascinante, ma di certo non è il tipo di Hermione!-
- Ron…-
- Lei a volte però è così ingenua… Come fa a non capire che Davies ha solo delle pigne in testa?-
- …Ron… -
- Lo so, lo so… Lei ha la testa solo sui libri. Ma se decidesse di pensare a qualcos’altro? In fondo ha 16 anni! E’ tempo che inizi a pensare ai ragazzi… Ma se il primo che si trova davanti è quel babbuino di Roger Davies…-
- …Ron… -
- No, lasciami finire, se lei magari…-
- Ron!!! - Finalmente Harry aveva attirato la sua attenzione.
- Dimmi…-
- Non voglio sentire la tua scenata di gelosia, quindi scusa, ma raggiungo gli altri prima che la pausa finisca.-
- Gelosia? Pfff…-
Harry lo interruppe - …Se vuoi venire… Comunque stai tranquillo. E’ una ragazza con i piedi per terra. Sa ciò che fa.-
Detto questo Harry raggiunse Luna e Ginny che stavano chiacchierando tranquillamente.
- Harry! Eccoti finalmente! Mio fratello cosa sta combinando?-
- Ciao Ginny, ciao Luna! Ron sta…ehm…riflettendo…- balbettò Harry.
- Non importa, comunque sarà meglio che resti lì. A quanto pare Hermione e Roger Davies stanno facendo molta amicizia.- disse incerta la ragazza indicando i due appena nominati, che si trovavano dietro ad un albero.
- E’ molto bello quel Roger… Non trovi Ginny?- chiese vaga Luna.
- Oh, sì! E’ davvero…- poi incrociando lo sguardo torvo di Harry, Ginny si corresse- …E’ un bel ragazzo, carino, ma niente di che.-
Harry sorrise e la baciò.
- Queste schifezze risparmiatevele per quando siete da soli!- disse Draco, mentre passava bruscamente.
Non diede ai due il tempo di ribattere che era già arrivato abbastanza vicino ad Hermione e a Davies per poter ascoltare il loro dialogo.
“Bene Draco. Tu sei qui per semplice curiosità…O perché ti interessa?” pensò fra sé “ Ma cosa sto facendo? Da quando mi interesso degli affari amorosi dellla Granger? Forse da quando ci sono in mezzo anche io…?”
Mentre si faceva tante domande, ascoltava attentamente il dialogo tra i due.
- Quando torniamo ad Hogwarts potremmo vederci più spesso, che ne dici?-
- Certo Roger! Mi farebbe molto piacere…-
- Ma tu per caso stai con Weasley?-
- No! Assolutamente no! S-siamo solo amici…-
- Ah bene! Perché tu non meriti quell’idiota!-
Non è un idiota! E’ solo…-
Draco decise di intromettersi.
- Sempre a difendere Weasley! Ma quando capirai di avere bisogno di un vero uomo al tuo fianco?-
- Malfoy…- Hermione sembrava molto scocciata.
- Sì, è così che mi chiamo!-
- Draco scusa, ma stavamo parlando io e lei…-
- Sì Roger ho notato. Ma pensavo che avessi già messo gli occhi sull’altra mezzosangue, la Lecrosse.-
- Che diavolo stai dicendo?!?- arrossì Roger, che per la verità aveva guardato per quasi tutto il viaggio la bella Jacqueline.
- Quello che ho detto, Davies… Granger, stai attenta alle persone con cui fai amicizia…-
- Certo Malfoy! Infatti io voglio fare amicizia con Roger. Ma tu non sei certo d’aiuto! E ora levati di mezzo!-
Malfoy le si avvicinò pericolosamente, così da farla allontanare da Davies, che pian piano stava perdendo la pazienza.
- Malfoy lasciala in pace! E vai a rompere da un’altra parte!!!-
Roger, urlando, prese per mano Hermione, che arrossì, e insieme tornarono sull’autobus.

Ron stava ancora pensando ad Hermione e a Davies che si sorridevano, quando proprio questi salirono sull’autobus, mano nella mano, sorridenti.
- Oh Ron!- disse sorpresa Hermione.
Ron rimase a fissarli imbambolato.
- Ehm… Per il resto del viaggio mi siederò di fianco a Roger. F-fa lo stesso? Dillo anche a Harry. Tanto fra poco si riparte.- disse imbarazzata lei.
Silenzio.
- …BENE!- Ron si alzò e uscì senza degnare di uno sguardo l’amica.
Hermione non aveva intenzione di dare peso ai cambi d’umore di Ron, perciò non diede peso alla sua reazione e si sedette con Roger.
- Eccoti Ron!- Ginny sorrise al fratello che si avvicinò a lei, Harry e Luna con passo pesante.
- Ron, che è successo?- domandò Harry, notando il viso rosso dell’amico.
- Per fortuna che è una ragazza con i piedi per terra, eh, Harry?- sbuffò Ron.
Harry, Luna e Ginny non fecero in tempo a rispondergli, che il Ministro disse a tutti che era ora di ripartire.
I ragazzi fuori dall’autobus rientrarono tranquillamente. Tranne Ginny ed Harry, preoccupati per il comportamento dell’amico.

Salita sull’autobus, Jacqueline rimase stupita nel vedere Hermione al suo posto.
- Scusa Jackie, puoi sederti vicino a Weasley?- le chiese Roger, vedendola confusa.
- Ginny Weasley?- domandò lei.
- No…Al fratello!-
- Oh, - non sembrò molto felice - Ok, buon viaggio.-

- Perché ti siedi qui?- chiese Malfoy rigido, alla Tassorosso che si era avvicinata.
- Hermione Granger ha preso il mio posto.- si giustificò gentilmente lei.
- Ah, già…- sospirarono in coro Draco e Ron.
Jackie prese posto e iniziò a leggere il suo libro.
Draco attaccò il naso al finestrino assorto tra suoi pensieri.
- Ron, vuoi spiegarmi che cos’hai? Non mi parli da quando siamo risaliti!- chiese spazientito Harry all’amico, che non dava segni di interessamento.
- Non ce l’ho con te… Sono solo un po’ stanco…- mentì e chiuse gli occhi per cercare un po’ di sonno.
Una volta saliti tutti gli studenti, l’autobus ripartì.
  
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