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Autore: Tenshi Yoko23    24/02/2013    1 recensioni
Aiko è una ragazza di 16 anni, ma ne dimostra molti di meno e tra le sorelle è l'unica a non avere nessun 'Talento' (poteri). La più piccola tra quattro sorelle, emarginata, lasciata a se stessa fin dall'infanzia.
Un giorno i suoi genitori la mandano a forza a frequentare la Sakura Academy, indirizzata inizialmente in una classe per persone prive di 'Talento'.
Ma succede qualcosa, un torneo. Che cambierà totalmente la vita della nostra eroina e delle persone attorno a lei, tra mille segreti, dolori, scontri, lacrime, tradimenti, amici e nemici nuovi, e... amori...
Prima di questa fic ne avevo scritta un'altra, ma non era un granché quindi ho cancellato l'altro e cominciato questo. Prego che sia piu' interessante dell'altra (spero sempre di non fare troppi errori di grammatica).
Genere: Azione, Drammatico, Fantasy | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Ehmmm... Ciao lettori e... Giù le armi! Ascoltatemi, so di essere in uno spaventoso ritardo, e sono veramente dispiaciuta. La voglia di scrivere è poca e per quanto riguarda l'ispirazione... non ne parliamo XC

Comunque per farmi perdonare, questo capitolo sarà più lungo di quelli che avete già letto.

Buona visione XD

 

*Guastafeste*

 

POV AIKO

 

STANZA DI SHIRA. ORE 11,30

 

Apro di scatto la porta della stanza di Shira con un sorriso entusiasta sulle labbra << KON'NICHIWA! >> urlo euforica, tiro con forza le tende color verde scuro ed i caldi raggi solari mattutini penetrano nella stanza inondandola di luce.

 

Aiko: indosso una T-shirt rosso con il disegno di un gattino bianco che gioca con un gomitolo, un paio di shorts color beige e, per finire, un paio di sandali neri. Tengo i capelli legati in una coda di cavallo con un nastro bianco.

 

<< Meaw... >> Kiki ormai non mi lascia più, nemmeno per un istante. Mi segue dappertutto. Non che mi dispiaccia.

 

<< OGGI È IL GRANDE GIORNO! >> Mari che mi spalleggia è dietro di me.

 

Mari: indossa l'uniforme ufficiale delle Dragon Knights, cioè una giacca settecentesca bianco latte con delle linee grige, una corta gonna color grigio perla che a metà coscia, ed un paio di stivali sempre grigio perla. Per l'occasione ha reso lisci i capelli.

 

Camera di Shira: è una stanza di media grandezza dalle pareti color blu scuro ed il pavimento coperto da un tappeto nero, letto singolo con le lenzuola nere dai teschi ricoperti di sangue stampati sopra (vi ho già detto che ha una passione per le cose macabre, vero?), coperte del medesimo motivo e dello stesso colore delle lenzuola, una scrivania dove sono appoggiati alcuni libri scolastici, un scaffale che occupa i 1/3 della stanza con i libri ordinati dalla A alla Z, un armadio abbastanza grande di legno di colore rosso scuro, un comodino su cui è appoggiato un libro ed infine, vicino alla finestra, un vaso di fiori appassiti.

 

<< Vediamo cosa sta leggendo... >> incuriosita dal libro grosso quanto un mattone mi avvicino al comodino per vederlo << allora... >> in un miliardesimo di secondo lo richiudo immediatamente.

 

<< Che hai? >> si avvicina guardandomi confusa, senza dire niente le passo il libro e... come ho fatto prima, anche lei richiude all'istante il libro con la faccia sbiancata.

 

<< Mhmmm... >> Shira infila la testa sotto le coperte.

 

<< Shi-chan... >> riprendendomi dal trauma, scuoto la mia amica per svegliarla << sveglia! >> recupero anche il sorriso solare.

 

<< Forza, sveglia! >> anche Mari, ripresosi, mi aiuta. Finalmente Shira scosta le coperte.

 

<< Fuori. Dalla. Mia. Camera! >> ringhia calma ma con lo sguardo da omicida e le scosse elettriche attorno a lei.

 

<< K-kon'nichiwa Shi-chan >> dico a voce bassa, mentre raggiungo la soglia della porta << Ri-chan è m-meglio se andiamo >> il mio istinto di sopravvivenza mi suggerisce di uscire da lì, se non voglio finire abbrustolita.

 

<< Meaw... >> Kiki mi segue accortasi anche lei della minaccia che incombe su di noi.

 

<< RISORGI E SPLENDI! >> Mari emana luce propria nel dirlo, ignorando il mio avviso << OGGI E' LA NOSTRA GRANDE GIORNATA!! >> ormai è troppo tardi.

 

Shira con la frangia che le copre gli occhi, fissa Mari per qualche secondo, poi... << Electroshock >> un migliaia di scariche si formano intorno al suo corpo.

 

<< AAAAHHHHHHHH! >>

le urla della mia amica, risuonano in tutta l'accademia per qualche minuto.

 

HHHHHHHHHHH

 

CORRIDOIO

 

<< Bestia >> soffia mettendo il broncio.

 

<< Dai, non fare così... >> cerco di farla tornare normale << ce lo siamo meritate, in fondo >> si gira di scatto guardandomi male.

 

<< Hai appena detto 'ce lo siamo meritate'... >> mi fissa con gli occhi a fessure, un gocciolone compare sulla mia nuca. Non so perché ma ad un tratta mi sembra che sia divenuta enorme << Con che coraggio me lo dici?! TU CHE NON HAI NEMMENO UN GRAFFIO! >> mi sbraita contro, in effetti a differenza sua sono illesa << I miei poveri capelli, ci ho messo un'ora a sistemarli >> esamina la propria chioma, tutta elettrizzata e con ancora qualche scossa tra le ciocche, i suoi occhi lacrimano.

 

<< Che esagerata, e poi io ti avevo avvertita >> dico divertita, è davvero buffa con i capelli ridotti in quello stato. Alla fine, come temevo, scoppio in una fragorosa risata.

 

<< Ti stai divertendo per caso? >> mi becco un'occhiataccia da parte del 'cespuglio umanoide'.

 

<< Macché >> mento senza incrociare il suo sguardo, la situazione è comica dal mio punto di vista. Ma è meglio che me lo tenga per me, mica voglio diventare un ghiacciolo << dai te li sistemo io, quel cespu... cioè voglio dire, capelli >> mi scandaglia con gli occhi ridotti a due fessure.

 

<< Vi detesto! >> sbotta lei con un diavolo per capello. Un'ultima risatina e poi la seguo.

 

mmmmmmmmmmmmmm

 

 

Stanza di Mari

 

Camera: come grandezza è identica a quella di Shira. La carta da parati è verde chiaro con un motivo floreale, il pavimento è in legno, il letto è in baldacchino con le coperte giallo canarino, con un disegno di coniglietto sopra (che carino ^^), una scrivania in ordine, tre armadi, sulla finestra una piantina di viola in perfetta salute, delle tende sono di color oro, una toeletta con tavolino (sopra ci sono tutti i trucchi) e sedia, la specchiera è a tre ante con quelle laterali ripiegate leggermente verso il centro; il tavolino ha uno stile tra il semplice e il ricercato con una arricciatura al bordo inferiore e un incisione in rilievo di color acquamarina mentre lo sfondo è rosato.

La sedia ha un alto schienale ma è bassa con due cuscini.

 

<< La differenza tra le due stanze è eclatante... Ok, siediti >> si accomoda sulla sedia, Kiki va ad aggomitolarsi sul letto, mentre prendo piastra e pettine << Ora sistemiamo questo cespug... >> non faccio in tempo a finire che Mari mi lancia uno sguardo truce << Pardon, volevo dire i tuoi capelli >> il suo umore diventa ogni minuto più nero. Le prendo una ciocca e comincio a farla tornare liscia, come le altre. Entrambe rimaniamo in silenzio per minuti interi, finché << Zaffiro-san si è ripreso? >> butto lì a caso, non so perché l'ho chiesto.

 

<< Si è ripreso però... >> risponde titubante.

 

<< P-però cosa? >> mi blocco di scatto e trattengo il respiro.

 

<< Ai-chan... stai bene? >> domanda preoccupata. Le mie mai stanno tremando.

 

<< Sto bene, non ti preoccupare >> le sorrido un po' incerta << Comunque perché 'però'? >> mi osserva con sguardo indecifrabile per qualche minuto, poi si decide a rispondere.

 

<< Però i medici non capiscono cos'ha causato il malessere, ma non è niente di preoccupante >> mi rassicura.

 

<< Meno male >> mormoro così piano che persino io ho fatto fatica a sentire le mie stesse parole.

 

<< Hai detto qualcosa? >> domanda.

 

<< No, niente >> rispondo sollevata. Tutto l'inquietudine che provavo prima è evaporata in un secondo. Riprendo a sistemare i capelli di Mari che mi osserva in silenzio. Ci metto una mezz'oretta e nessuna delle due ha più aperto bocca << Come ti sembra? >> nel guardarmi allo specchio mi accorgo che sto sorridendo.

 

<< Mhmmm... si, non è male >> Mari sembra soddisfatta.

 

<< Bene >> mi siedo sul letto, prendo in braccio la mia dolce gattina e comincio ad accarezzarle dolcemente il capo. Mari ci fissa, o per meglio dire, fissa me con uno sguardo indecifrabile.

 

<< Ai-chan... Che cos'hai? >> mi domanda all'improvviso seria da morire.

 

<< Non capisco >> la guardo spaesata, non so davvero di che cosa stia parlando.

 

<< Sei diversa da quel giorno, sei... cambiata >> mi rivolge uno sguardo ferito.

 

<< Io, non... >> non so cosa rispondere.

 

<< Prima quando avevi un problema ce ne parlavi, mentre ora ti tieni tutto dentro. A volte... a volte quasi non ti riconosco >> l'aria è carica di tensione quasi palpabile.

 

<< Mari, io... >> prima che io possa giustificarmi...

 

TOK TOK

Qualcuno bussa.

 

<< Signorina Marianna? >> la porta viene aperta e sulla soglia compare un uomo.

 

Maggiordomo: è un uomo piuttosto anziano, i capelli sono corti e tutti grigi, gli occhi color marrone, la pelle è rugosa, alto 178 centimetri, corporatura normale. Indossa uno smoking nero, un paio di guanti bianchi e delle scarpe di pelle nera.

 

<< Adrian, cosa c'è? >> sibila infastidita per l'intrusione.

 

<< Vostro padre e vostra madre richiedono la vostra presenza >> risponde per niente spaventato, probabilmente è abituato. Dopo avermi guardata freddamente, Mari esce senza neanche salutarmi.

L'uomo si inchina in segno di rispetto prima di chiudere la porta.

 

<< Maleducata! >> soffia rabbiosa con gli peli tutti ritti contro la porta.

 

<< Che situazione... >> sospiro guardando fuori dalla finestra << Kiki... >> mormoro piano << Secondo te, sono... cambiata? >> fatico a pronunciare l'ultima parola, ho paura della risposta.

 

<< Ma no, non stare a sentire quella stupida. Anche se... >> le ultime parole sono sussurrate, ma sono riuscita a coglierle.

 

<< Si...? >> la incito.

 

<< A volte sembri davvero una persona differente >> prosegue incerta << ma questo non vuol dire che sei cambiata! >> si affretta ad aggiungere col capo basso.

 

<< Oh piccola... >> le sussurro dolce, accarezzandole la testa << Non ti devi sentire in colpa >> le sorrido stanca << che credi? Che non l'abbia notato >> ho cercato di nascondere la realtà, rifiutando crederci. Ma ora non posso più fuggire. Senza rendermene conto sto ferendo le uniche due persone che mi vogliono bene...

 

<< Aiko-sama... >> non la sto guardando ma sono sicura che abbia un'espressione preoccupata.

 

<< Kiki... sono così stanca... >> mi siedo sul davanzale con le gambe a penzoloni fuori dalla finestra, osservando distratta il cielo.

 

<< Ancora quei sogni? >> è dal giorno che mi sono ripresa che non riesco più a dormire senza avere qualche incubo a tormentarmi, bene o male fino ad ora ho dormito al massimo quattro ore. Quando mi sveglio sono un bagno di sudore, e non molto riposata. Naturalmente davanti a Shira e Mari cerco di dimostrare il contrario, anche se penso che non potrò continuare a fingere per molto. Mi limito a farle un triste sorriso per poi tornare a guardare fuori << Lo prendo per un si >> sospira sconsolata.

 

<< Che bella giornata >> il cielo è così azzurro, non ci sono nuvole ed infine c'è un leggero venticello << com'è tranquillo >> chiudo molto lentamente gli occhi, assaporando di questo momento di serenità.

 

NNNNNNNNNNNNNNNNNNNNNNNN

 

-Sogno-

 

Riapro gli occhi trovandomi su una stradina e intorno a me... l'inferno.

 

<< AAAAHHHHH! >>

urli di persone.

 

<< N-no... >> mormoro terrorizzata mentre fisso esterrefatta la scena che mi si presenta davanti. Case che bruciano, corpi di adulti e bambini morti, le persone ancora in vita che cercano di fuggire e... loro.

 

<< AHAHAHAHAH! >> gli assassini.

 

Banditi: uomini armati fino ai denti, vestiti di pelle di animali, pieni di cicatrici, estremamente muscolosi. Tutti con un ghigno diabolico in viso e ricoperti di sangue.

 

<< TI PREGO... NON MI UCCIDERE!! >> un urlo disperato di supplica attira la mia attenzione << PIETA', PIET... >> l'altro lo decapita senza nessuna esitazione.

 

Bandito: uno sulla cinquantina, alto 1,60, muscoloso, pelle ambrata. Non riesco a distinguere il suo viso, visto ch'è avvolto dall'oscurità. In mano tiene una spada con la lama ricoperta di sangue.

 

Lui alza la lama insanguinata portandosela alle labbra, e lo lecca per poi sputarlo. Sul suo viso pian piano nasce un ghigno mentre si avvia a cercare l'ennesima vittima. Dopo un istante lo scenario cambia, mi trovo dentro una casa. Dentro c'è una donna a terra che mi fissa con uno sguardo terrorizzato.

 

Donna: è una donna sulla ventina, lunghi capelli argentei che le arrivano sino ai fianchi raccolti in una treccia, gli occhi sono di un incantevole color cenere, pelle nivea, corporatura formosa. Indossa un vestito bianco lungo fino alla caviglia, un nastro blu le cinge i fianchi mettendo in evidenza le sue forme, ed un paio di sandali alla schiava marrone scuro.

 

Il bandito di poco prima attraversa il mio corpo come se non avessi consistenza, come un fantasma << Bene, bene... bene >> si avvicina e la prende per il mento << Guarda che bel bocconcino abbiamo qui >> sogghigna << mi sa che mi divertirò con te... >> le strappa i vestiti di dosso e sussurra << prima di ucciderti >>

La penetra in un sol colpo.

 

<< AAAAHHHH >>

l'urlo straziante della donna riecheggia, mentre le lacrime le rigano il viso.

 

<< Oh, Kami... >> mi porto la mano davanti alla bocca trattenendo un urlo. Vorrei fuggire da quella scena, ma è come se le mie gambe siano diventate radici e si siano ancorate sul posto. Per qualche motivo mi ritrovo ad osservare quella raccapricciante scena << Ti prego, basta! >> supplico disperata, sperando per l'ennesima volta che quell'incubo finisca.

Sono minuti interminabili di agonia per la donna, il suo pianto è dilaniante.

Dopo un tempo che mi sembra infinito finalmente termina, ma non faccio in tempo a riprendermi che il bastardo trafigge la donna allo stomaco.

 

<< Argh! >>

una pozza di sangue sgorga da quella ferita. L'uomo si gira per andarsene come è arrivato, mi sembra di scorgere la sua faccia per un istante. Il viso mi sembra familiare, ma non ho la forza di pensare a nient'altro se non al corpo della donna a terra.

 

<< Perché?! >> domando senza trovare risposta mentre osservo il corpo della donna << Perché??! >> accascio a terra improvvisamente senza forze, intanto che l'uomo mi attraversa come se non avessi consistenza << Perché???! >> qualcosa mi scivola sulle guance... << C-cos'è? >> mi sfioro gli occhi con le dita tremanti. Qualcosa di trasparente e caldo mi si appiccica ai polpastrelli... << Acqua? >> no, sono lacrime.

Non riesco più a trattenermi... scoppio a piangere singhiozzando. Non voglio più vedere... eclisso quel che mi è attorno rannicchiandomi su me stessa e coprendo gli occhi con le mani.

Lo sgradevole sensazione allo stomaco mi fa capire che fra poco mi sveglierò, ma non riesco a gioirne.

 

HHHIIIIII

uno scricchiolio? Da dove proviene questo rumore? Alzo lentamente il capo per vedere.

 

<< Mamma... >> sussurra con voce spenta e l'ultima cosa che riesco a vedere è la figura minuta e due occhi scarlatti spenti.

 

+++++++++++++++

 

<< NOOO! >>

urlo disperata svegliandomi di soprassalto, le mie guance sono rigate di lacrime e ho il respiro affannato.

 

<< Aiko-sama! >> sobbalzo al richiamo, Kiki è tornato al suo vero aspetto << Non sta succedendo niente, è solo un sogno. Solo un sogno >> cerca di tranquillizzarmi.

 

<< Ritorno in camera >> rispondo scossa, mi dirigo verso la mia camera. Rivolgo un'ultima occhiata alla camera di Mari per poi uscire.

 

 

zzzzzzzzzzzzzzzzzzz

 

 

POV. MARI

 

TOK TOK

apro il portone della sala

 

<< Marianna >> mi accoglie la gelida voce di mio padre.

 

<< Padre >> rispondo inchinandomi.

 

Daniele Conti: non si direbbe ma il vecchio ha una quarantina d'anni abbondanti, capelli corti color castani, occhi grigi come il cielo d'inverno, lineamenti marcati, alto 1,90, carnagione ambrata, con il fisico atletico. Indossa per l'occasione una giacca nera con raffinate rifiniture dorate e i bottoni argentei con sotto una camicia di cotone, alle dita un anello con incastonato un rubino, pantaloni di lino bianco e un paio di mocassini marrone scuro.

 

<< Ti vedo agitata, figliola. Che ti è successo? >> domanda mia madre con finto interesse.

 

Nicole Conti: è sulla quarantina, possiede lunghi capelli biondi che scendono in morbide onde, occhi color nocciola, lineamenti sottili e delicati abbelliti da un filo di trucco, pelle rosea, alta circa 1,65 e dal fisico formoso, con seni prosperosi. Al collo indossa una collana dorata, dove pende uno zaffiro. Indossa un lungo abito di velluto bianco, senza spallina e lo spacco. Porta un paio di orecchini a forma di cerchio dorati, da una parte porta un bracciale di perle, mentre dall'altra due cerchietti dorati e per finire un paio di tacchi neri con il tacco di 10 centimetri.

 

<< Come se ti interessasse la mia vita. Niente di rilevante madre >> lei non insiste nel saperlo, meglio così.

 

<< Il tempo a nostra disposizione è poco per cui andrò dritto al nocciolo della questione >> mi trapassa con lo sguardo << Essere scelti come Dragon Knight è un grande onore, non è permesso commettere sbagli. Ricordati che è in ballo il buon nome della nostra famiglia >> ed ecco che arriva << Non deluderci >> stringo le mie mani a pugno, senza che lo vedano e mantengo l'espressione controllata per non far trasparire l'agitazione che ho dentro.

 

<< Si, padre >> a fatica riesco a trattenermi dal urlargli in faccia.

 

<< Bene, ora puoi congedarti >> senza perdere altro tempo mi dirigo fuori dalla porta. Mi ci vuole qualche minuto per calmarmi.

 

<< Mari >> la voce di Shira mi fa sobbalzare, ho abbassato troppo la guardia << Molla il pomello della porta >> abbasso lo sguardo e mi accorgo solo in quel momento che in preda alla collera l'ho accidentalmente congelato.

 

<< Accidenti! >> mormoro a denti stretti, prima di allontanarmi da lì. Shira mi segue senza proferire parola, tra noi è sempre stato così, non abbiamo mai avuto bisogno di parole per farci capire dall'altra.

 

<< Ti sei finalmente alzata dal letto, la solita pigrona >> la sfotto.

 

<< Tu invece la solita impulsiva >> ribatte lei.

 

<< E tu non dovresti scandire le menti altrui senza permesso >> le lancio un'occhiata stizzita, dovrò chiedere ad Ai-chan di spiegarmi come costruire una barriera mentale...

 

<< Non ho ancora il pieno controllo di questo nuovo potere, e lo sai. Comunque ritengo alquanto improbabile che Aiko ti possa aiutare >> mi fermo e la guardo stranita.

 

<< Cosa vorresti dire? >> chiedo confusa.

 

<< E' tardi >> decreta lei avviandosi.

 

<< Shira!!! Dimmelo!!! >> insisto io, odio non sapere le cose.

 

<< Ci staranno aspettando >> fa finta di non sentirmi.

 

<< Antipatica! >> sospiro sconsolata. Non riuscirò mai a cavare una parola da lady mistero << Chi sono gli altri knight? >> le chiedo così per parlare. In realtà non mi interessa chi siano le altre, mi basta che siano simpatiche.

 

<< Vediamo >> ci pensa << Tsuki Uchiha, cavaliere di Opale proveniente dal regno di Fiori. Carol Evans, cavaliere di Ametista dal regno dei Cristalli. Marianna Conti, cavaliere di Diamante dal regno della Notte. Aya Kimura, cavaliere di Rubino dal regno della Giorno. Eleonor Taylor, cavaliere di Ametista... >> prendo per il colletto Shi-chan e la comincio a scuotere.

 

<< Quell'antipatica, viziata, boriosa e vanitosa di Eleonor è stata scelta???? >> non ci voglio credere, non può essere vero!

 

Bonk!

Shira colpisce la mia testa con un pugno.

 

<< Ahia! >> mi tengo il capo dolente. La sua forza è incredibile, a volte faccio fatica a credere che sia una donna.

 

<< Beh, biologicamente lo sono >> dice sistemandosi il colletto. Maledetta! Quanto odio quel potere << Ed io invece lo adoro >> ghigna divertita << Comunque tornando al discorso di prima, Eleonor Taylor è il nuovo cavaliere di Smeraldo dal regno della Notte. Ed infine io, cavaliere di Zaffiro dal regno del Giorno >> come se non lo sapessi.

 

<< Voglio sapere con quale criterio del diavolo hanno scelto le nuove knight!?! >> ringhio.

 

<< Beh... è stato la sfera dell'infinito a designarci >> allora si deve essere guastata! Ha bisogno di una riparata! Ora che mi ci fa pensare...

 

<< Sono stati tutti sostituiti!?! >> solitamente, le knights vengono rimpiazzate solo alla loro morte.

 

<< Smettila di chiedere e cammina più in fretta >> che nervi! A volte Shira sa essere veramente fastidiosa.

 

AAAAAAAAAAAAAAA

 

POV AIKO

 

<< D-Dove... >> intorno a me c'è solo oscurità << n-no, non un altro sogno. No basta! >> rannicchio su me stessa e comincio a piangere.

 

<< Mi dispiace >> una voce mi fa sobbalzare dalla paura, è lo stesso di quel uccellino strano. La cerco in tutto quel buio, ma non la trovo.

 

<< Dove sei Silver? >> comincio a guardarmi intorno, ma non la vedo. All'improvviso sento una mano sulla spalla, di riflesso lo afferro e lo scaglio lontano da me. La misteriosa figura fa una triplice capriola in aria per poi atterrare con grazia sulle punte dei piedi << E' incredibile, sembra una piuma >> rimango a guardarla con un misto di diffidenza e di rispetto.

 

<< Non sei male. Riflessi un po' lentini, ma si può lavorarci su >> si gira di scatto.

 

<< Tu chi sei? >> le chiedo pronta a combattere.

 

<< Calma, non sono tua nemica >> come se le credessi, sorride dolce, cercando di rassicurarmi << Non mi riconosci? Sono Silver >> sgrano gli occhi vedendola.

 

Silver: Si mostra come una ragazza sui diciott'anni, alta 1,80 circa. Ha dei lungi capelli lisci ed argentei, carnagione rosea, gli occhi di un intenso color rosso. Lineamenti dolci e delicati e dal fisico slanciato. Indossa un vestitino senza maniche, bianco, dai bordi dorati, che arriva a mezza coscia e che le copre a mala pena il seno. All'altezza del petto un ornamento d'oro cinge i seni, e da cui partono due fili paralleli, sempre d'oro.
Indossa un paio di guanti lunghi fino al di sopra del gomito che terminano con uno sbuffo arricciato, sulla destra vi è un ornamento d'oro e d'argento a forma di ali. Una paio di calze che arrivano fino a metà coscia. Sulla fronte c'è una tiara d'oro con due ali che sporgono. La cosa veramente stupefacente, più del fatto che abbia l'aspetto di una vampira e che indossi dei vestiti (se così li si può chiamare) osceni, è che abbia delle ali!!! Delle grandi ali bianche da angelo.

 

<< Sei in una diversa dimensione spazio-temporale, qui il tempo passa diversamente dal mondo reale >> lei è Silver???

 

<< E che ci faccio qua? E tu non puoi essere la Silver che conosco io >> insomma è un... un... un uccellino!

 

<< Guardami... >> in uno sbuffo al posto della ragazza è apparso l'animale dell'altra volta << visto? >> faccio di si con la testa << Bene >> in uno soffio ritorna come all'inizio << ah, e prima che tu lo chieda. No, non è il Talento della copia >> rimango con gli occhi sgranati.

 

<< Come... cosa... tu... >> balbetto con il cervello in tilt.

 

<< Per piacere, ho perso già abbastanza tempo e ormai non ho più molto tempo >> sotto quello sguardo supplicante non riesco a negargliela << Scusa, per è solo per colpa mia se hai quegli incubi >> si inchina mortificata. Quindi...

 

<< Tu...! >> scatto imbufalita, ma tutta la mia rabbia evapora in un istante vedendola. Trema, si morde le labbra, cercando di trattenere le lacrime. È sinceramente dispiaciuta, è evidente che non è stato volontario. Quegli occhi... << quelli... erano i tuoi ricordi >> domandai tremante, più che una domanda sembra un'affermazione la mia.

 

<< Te ne sei accorta... >> sorride amara. Sento la gola seccarsi, il corpo farsi pesante.

 

<< Io... >> le rivolgo uno sguardo pieno di pietà.

 

La vedo indietreggiare di un passo e stringersi sulle spalle. << Non guardarmi in quel modo >> la sua voce, che un momento prima mi è sembrata così triste, ora appare rabbiosa. I suoi occhi sono pieni di rabbia e di paura, ma sopratutto un profondo dolore << non voglio che tu mi compatisca! >> mi urla contro indietreggiando di un altro passo.

 

<< Scu-scusa, io... >> abbasso il capo mortificata.

 

<< Ho dovuto portarti qui per chiederti scusa e dirti che non succederà più >> mi da le spalle << E' tutto... >> sta per andarsene.

 

<< Aspetta! >> le urlo << tu chi sei veramente? E perché sei dentro di me? È a causa tua se a volte mi comporto in modo strano? >> pretendo delle risposte, voglio capire.

 

La vedo fermarsi e mi sembra di sentire un sospiro << Non so perché sono nel tuo stesso corpo, così nemmeno le altre... Se vuoi saperlo devi chiedere ai Dei, se essi si degneranno di darti una risposta. Per quanto riguarda alla tua ambigua condotta, è stata influenzata da me. Ma ritornerà presto nella norma >> detto questo riprende a camminare.

 

<< Ehi! Non mi hai ancora detto chi sei!? >> il suo atteggiamento è molto diverso da quella dell'altra volta.

 

<< Non c'è motivo per cui tu ti debba ricordare di una come me >> risponde tristemente << Ma se proprio vuoi conoscere la mia storia, chiedi a Natsumi Aizawa >> dopo quella risposta, il suo corpo si dissolve come la nebbia. L'oscurità che mi circondava si dissolve e mi ritrovo di nuovo nella stanza.

 

Mi guardo intorno disorientata, quello si prima è stato un'allucinazione oppure la realtà? In questi giorni sembrano la stessa cosa... NATSUMI! L'unica che mi può dare delle risposte è lei.

 

 

<< KIKI! >> la faccio trasalire << S-scusa >> faccio tornare la voce normale << puoi andare a chiamare Natsumi? >> annuisce senza farmi domande e corre via. Finalmente avrò delle risposte. Mi sdraio sul letto e involontariamente i miei occhi cadono sulla sveglia che segna... LE SETTE!!! Ma prima erano solo le dodici...

 

<< Sei in una diversa dimensione spazio-temporale, qui il tempo passa diversamente dal mondo reale >>

Ora si spiega tutto! Però è incredibile lo stesso.

 

10 Minuti dopo

 

Tok Tok

senza aspettare una mia risposta apre la porta.

 

<< Aiko cara, sei pronta? >> la signora Natsumi entra sorridendomi dolce. Sono le cinque di pomeriggio, avrei dovuto essere pronta già da un pezzo.

 

Vestito da sera: un lungo abito con un'unica spallina avvolge il suo corpo. E' di pura seta, con dei ricami di bellissimi gigli; i bordi sono dorati e c'è un vertiginoso spacco al livello delle cosce che mostrano le sue belle gambe. Un paio di guanti neri di velluto che ricoprono quasi tutto il braccio. Un leggero silo di trucco, giusto per far risaltare un po'. I capelli sono raccolti in un'elaborata acconciatura. Sulla fronte c'è un cerchio dorato, dove al centro vi è posto un zaffiro. Ai polsi due bracciali d'oro tempestati di pietre preziose, un paio di orecchini sempre di zaffiro e una sottile collana dorata con su un ciondolo ovale. Per concludere un paio di tacchi neri, dal tacco assassino di 15 centimetri.

 

<< Come fai a camminare con quelle scarpe? >> chiedo incredula guardandoli con gli occhi socchiusi.

 

<< Ci si fa l'abitudine. Tu piuttosto... >> guarda il mio abito per la sera poggiata appesa sulla parete.

 

Vestito da sera 2: è un abito azzurro con due spalline a velo bianco, che davanti mi arriva a metà coscia, mentre dietro sfiora quasi il pavimento. Fino ai fianchi il vestito è di velluto e ha un colore di azzurro molto più intenso in cui è ricamato un intricato arabesco a fili dorati. La gonna è il risultato di tanti veli ed è più chiara. Alla vita, a metà tra le due parti, c'è una fascia bianca che termina a fiocco dietro. Poi per quanto riguarda gli accessori dovrei mettermi un cerchio molto simile a quello della signora Natsumi di oro bianco e senza pietra al centro, un cerchietto d'argento con al centro uno smeraldo a forma di rombo da mettere sul bicipite, un paio di orecchini a forma di luna di diamanti, due sottili bracciali di perle, una collana d'argento sui cui c'è un ciondolo a forma di rosa di rubino ed un paio di guanti di pizzo bianchi. Le scarpe invece un paio di sandali bianchi con il tacco di 5 centimetri, con allacciatura alla schiava. Ah, e una maschera blu intenso con bordi neri.

 

<< Io non ho mai indossato nemmeno una gonna, figurati se mi metto un vestito >> mi presenterò alla festa così come sono, me ne frego del parere altri.

 

<< Che peccato, secondo me staresti benissimo >> si siede accanto a me << Kiki, ha detto che mi cercavi. Che c'è? Vuoi che ti aiuti a cercare un nuovo vestito? >> chiede con fare cospiratorio.

 

<< Chi è veramente Silver? >> le chiedo seria, a quella domanda il sorriso che aveva prima scompare lasciando un espressione seria.

 

<< Aiko ma Silver sei... >> la interrompo prima che concluda la frase.

 

<< Lei ha detto che tu mi avresti detto. Basta bugie, voglio la verità >> la guardo decisa, lei sospira ed abbassa il capo.

 

<< Quindi... vi siete infine incontrati. Che cosa ti ha detto di preciso? >> si mette le mani sui occhi.

 

<< Che non sa il motivo per cui si trova dentro di me e che in questi giorni mi comportavo in modo strano per la sua presenza >> mi pare di vederla digrignare i denti, ma non ne sono sicura per via delle mani che ora coprono tutta la faccia.

 

<< Nient'altro? >> sibila, facendomi sobbalzare. Che ho detto di sbagliato?

 

<< N-nient'altro. Ora mi vuoi dire chi è lei? >> insomma, sono io che le ho fatto la domanda per primo.

 

<< E va bene >> si leva le mani dalla faccia << cosa vuoi sapere? >> sorride amara.

 

<< Tutto quello che sai >> affermo.

 

<< Beh, io so solo che è vissuta due secoli prima di noi... >> DUE SECOLI???

 

<< Eh? Ma come fai a conoscerla allora??? >> la interrompo di nuovo.

 

<< Se mi permetti di raccontartelo. L'ho conosciuta molti anni fa, quando riportò le mie bambine sane e salve a casa >> eh, questo mi ricorda...

 

<< La misteriosa salvatrice! >> mi tappo la bocca. Aspetta! Se io e questa Silver siamo una sola entità... allora, in pratica sono stata io a salvare la vita alle due.

 

<< Shira deve avertelo raccontato, vero? >> faccio di si con la testa << Ebbene, da quel giorno vidi spesso una bambina dai capelli argentei e occhi rossi aggirarsi nei d'intorni. Se ne stava sempre ad spiare i movimenti di Zaffiro, sempre con l'aria così triste. A volte la vedevo correre via piangendo >> Zaffiro e Silver? Che si conoscano? Non c'è da escludere una simile eventualità << Ogni volta che qualcuno si avvicinava troppo al suo nascondiglio fuggiva via >> come un animale selvatico << dovetti utilizzare il mio Talento per bloccarla. Aveva una faccia, aveva una faccia quando l'ho fatto >> sorride divertita al ricordo << fin da subito mi parve chiara come il sole che quella non era una bambina come le altre, anche se ha provato a fingere >> non resisto a non farle una domanda.

 

<< Cosa aveva di diverso? >> che cosa la rende differente?

 

<< I suoi occhi >> afferma lei con un triste sorriso << quelli sono gli occhi di una persona che hanno già visto il peggio nella vita ed è riuscito a rimettersi in piedi e continuare a vivere e ad non arrendersi >> ora che mi ci fa pensare... << Comunque cercai di scoprirne un po' di più su di lei. Ma ricevevo risposte quasi sempre risposte del tipo 'mi sono persa' o 'sono capitata per caso qui', e certe scuse campate in aria. Sai... in un primo sguardo mi era sembrata chiusa ed associale, con il tempo dovetti cambiare completamente parere. Altro che chiusa, era un vulcano di energie. Non nego che mi affezionai alla piccola. Da quel giorno in poi non l'ho mai più vista piangere o mostrare alcuna debolezza, era sempre sorridente >> a poco a poco vedo il suo sorriso spegnersi << anche se avrei preferito che non lo facesse >> ora sono confusa.

 

<< Non eri contenta che fosse felice? >> che per qualche motivo Natsumi ce l'avesse con Silver? Fino ad ora mi è parso che le volesse bene.

 

<< I suoi non erano sorrisi sinceri, non erano altro che una mera maschera >> possibile che tentare di nascondere il dolore ferisca tanto le persone che ci vogliono bene? << Comunque un giorno venne da me, in quel momento non assomigliava per niente alla bambina che avevo conosciuto. Era diversa, sembrava... adulta >> solleva gli occhi all'aria << mi raccontò ogni cosa >> mi guarda con un accenno di sorriso, mentre si gratta una guancia << Ammetto che le ho riso in faccia all'epoca. Pensai solo che fosse una bambina con una fervida immaginazione >> la guardai stupita.

 

<< In effetti, anch'io lo avrei fatto >> la differenza è che avrei chiamato un guaritore per farla visitare non sia mai che avesse battuto la testa << Allora come ha fatto per convincerti >> il suo viso si fa scuro.

 

<< Mi ha fatto vedere i suoi ricordi >> sobbalzo, anche lei ha visto quei orrori << abbassò le sue barriere mentali e mi lasciò vedere >> trema visibilmente << Se non fosse per l'intervento di Silver, che mi scaraventò fuori dalla sua mente, penso che ne sarei rimasta bloccata lì >> la capivo, anch'io li avevo visti << Però fu anche un emozione nel sapere di trovarmi davanti ad uno dei precedenti Knights di Zaffiro >> certo prec... COSA!?!!

 

<< COSA!?! >> il movimento troppo mi ha fatto ruzzolare giù dal letto.

 

<< Shockata? >> altroché!

 

<< MA CERTO! >> urlo a squarciagola. C'è qualcosa che stona << Aspetta! Ma nei libri di storia non ho mai sentito parlare di qualcuno chiamato Silver >> eppure ho letto e riletto tutti i libri riguardanti tutti i cavalieri, nessuna esclusa.

 

<< Questo perché nessuno vuole ricordarsi di una... una traditrice >> fatica a dirlo.

 

<< T-traditrice? >> sento una fitta al cuore nel sentirla pronunciare quella parola << Come? Perché? >> le chiedo allarmata.

 

<< Lei ha ucciso il cavaliere di Diamante e un generale dell'epoca, venne colta nell'atto. Venne giustiziata la mattina dopo >> ma...

 

<< E il processo? >> a tutti viene dato il beneficio del dubbio, anche ai peggiori criminali.

 

<< Non ce n'è stato bisogno. Affermò lei stessa di averli uccisi, per cui non è stato fatto nessuna indagine >> non sarà mica...

 

<< Le hanno trafitto il cuore? >> chiedo con un groppo in gola.

 

<< Eh? No, le hanno somministrato un veleno mortale. Perché questa domanda? >> ah, ora che ci penso. Il nome di quella ragazza era Chrystal, che sia un altro dei ricordi di Silver?

 

<< Beh, poco prima che svenissi dopo l'attacco di Rubino. Nella mia mente si è fatto capolino un ricordo >> anche se non so di preciso se lo fosse o meno.

 

<< Vuoi raccontarmelo? >> è questo che mi piace della mamma di Shira, non costringe mai gli altri a fare nulla contro la loro volontà. Tutto il contrario di mia madre.

 

<< Allora... >> mi metto a sedere bene con le gambe incrociate << sono sicura che eravamo in una sala, però non ne sono certa perché era tutto avvolto dall'oscurità. Un ragazzo tenuto ferma da delle catene e urlava di risparmiare la vita di lei e uccidere lui al suo posto o qualcosa del genere. Poi tutto finisce tutto con la morte della ragazza che viene trafitta al cuore e il ragazzo urla Chrystal. Penso che sia il nome della ragazza >> a grandi linee è così che è andata, lei sembra pensarci.

 

<< No, non so niente di... >> sento un rumore forte da dietro la porta e scorgo le figure di Rubino e mia madre sulla soglia. Lei ha un'espressione impassibile, mentre lui è scuro in viso e stringe spasmodicamente le mani a pugno. Anche loro si sono messo in ghingheri per la festa.

 

Vestito da sera 3: è bellissimo abito che arriva fino ai piedi e mette in mostra il perfetto fisico di mia madre. È tutto dorato e luccica per via dei brillantini, sparso sul vestito sono presenti pietre di topazio, ha una sola spallina su cui c'è posato una rosa rossa e ai fianchi un cinturino di pietre di vario genere. Indossa un paio di orecchini bianchi a forma di rose, dei bracciali argentati su entrambi i polsi, una collana di rubini e sul bicipite porta un cerchietto che al centro c'è un opale. Un filo di trucco giusto per rendere più evidenti gli occhi e le carnose labbra. I capelli sono tenuti su in un'elaborata acconciatura e sembra che ci abbia aggiunto anche un pizzico di brillantini. E come scarpe un paio di sandali con i tacchi da 15 centimetri, dal colore bianco.

 

Modello pinguino: indossa una camicia bianca, giacca nera, cravatta rossa, con tanto di fermacravatta, pantaloni neri e un paio di scarpe di pelle nera. E i capelli sono tenuti in una coda di cavallo.

I maschi hanno un vestiario molto semplice.

 

<< Gli altri vi stanno aspettando, muovete il sedere >> dice gelido, scoccandomi un'occhiata da brividi, per poi voltarsi ed andare via. Ma che ho detto di male????

 

<< Beh, io vado. Sarà meglio che ti cominci a preparare >> se ne va lasciandomi con mia madre che mi fissa insistentemente. Che hanno tutti oggi?

 

<< Tesoro? >> cantilena mia madre << Come mai non ti sei ancora messa il costume? >> sorride sinistra.

 

<< Io non me la metto quella cosa >> indietreggio impaurita. Kami-sama, aiuto!!! Quando ha quell'espressione significa che non finirà per niente bene per me.

 

<< Questo non sarà possibile >> richiude la porta dietro di sé.

 

<< NNNOOOOOOO!!!! >>

e comincia la tortura.

 

èèèèèèèèèè

 

POV RUBINO

 

CRUSH

colpisco con tutta la forza il muro, lesionandolo. Copiose lacrime rigano il mio viso.

 

<< Chrystal... >> sussurro piano il nome della mia amata. Se quel dannato giorno fossi riuscito a liberarmi. Mi appoggio alla parete e lentamente scivolo a terra.

Avrei rinunciato a qualunque cosa pur di stare con lei, sarei stato disposto anche a rinunciare la mia vita da immortale e a tutti i miei poteri. Anche se dubito che me lo avrebbe lasciato fare, sapeva benissimo che privarmeli sarebbe stato come uccidere una parte di me. Per questo non lo avrebbe mai permesso. Ma senza di lei, tutto non ha ormai più senso.

 

<< Un giorno mi dimenticherai... >> rido di una risata senza allegria. Da dove le saranno venuti fuori quelle parole. Quella dolce bugia non ha alleviato per niente il mio dolore per la sua perdita, dopo tutto questo tempo l'amo come la prima volta. Perché sono ancora vivo? Potrei farla finita qui, sarebbe così semplice...

<< Continua a vivere, amore mio. Ti prometto che ritornerò da te >> ecco, sono queste parole che mi hanno permesso di non cadere nell'oblio, di non arrendermi e di continuare ad andare avanti.

Anche se a volte avrei davvero voluto dimenticarla, ma sarebbe stato come infangare la sua memoria. Non importa quanto tempo passerà ancora. Che siano giorni, anni, secoli o millenni... io sarò sempre qui ad attenderla.

Asciugo le mie lacrime con la manica e mi rialzo. Mi dirigo verso il luogo dove ci sono gli altri, un pensiero fa capolino nella mia mente e mi blocca sul posto.

Ora che ci penso... come fa quella ragazzina a sapere della mia Chrystal? Può anche essere la reincarnazione di Silver, ma lei è morta due anni prima del mio amore.

Un'altra cosa strana è che come mai quel cretino di Zaffiro ha reagito in modo così calmo al suo ritorno, sembra quasi che non la riconosca. La prima volta che l'ho vista mi è preso un colpo, impossibile non riconoscerla, nonostante i suoi lineamenti fossero diversi.

Dei dubbi li ho avuti anch'io all'inizio ma dopo cinque minuti passati con lei, le mie certezze sono state del 100%, perché poche sono le persone irriverenti come quella mocciosa. Poi se ci aggiungiamo colore dei capelli, occhi e nome siamo bello che a posto.

Eppure quello stupido non ha fatto una piega.

 

<< Un attimo... >> incrocio le mani e mi appoggio di nuovo alla parete << pensandoci... >> dopo quel giorno nessuno ha più accennato la ragazza e tutto è ritornato nella norma. E lui dopo pochi giorni di dormita è tornato quello di sempre... strano, molto strano. Mhmmm...

 

Flashback

 

<< Ma quanto ci mette? >> pensai nervoso << Che cazzo staranno facendo lì dentro??? >> battei gli pieni nervosamente << Adesso entro! >> aprii la porta di scatto.

 

<< RUBINO! >> lei saltò di paura, a terra c'era quell'idiota addormentato di Zaffiro.

 

<< Che hai Chry? >> guardava con panico il cretino.

 

<< Niente. Piuttosto tu, non ti hanno insegnato a bussare prima di entrare? >> mi rimprovera.

 

<< Si, si >> le vado incontro e l'abbraccio possessivamente, la sento sospirare.

 

<< Porti Zaffiro nella sua stanza? >> chiese facendo gli occhi da cucciola.

 

<< Okay >> sbuffo, dopo averle dato un bacio sulla bocca mi carico l'idiota e mi avviai verso la sua stanza.

 

<< Il danno è fatto >> fu l'ultima cosa che sentii.

 

Fine flashback

 

Che Chrystal centri qualcosa con questa faccenda?

 

88888888888

 

POV AIKO. ORE 20,25

 

<< Che orrore! >> che mia madre sia maledetta! Lei e il suo Talento! << Come mi hai sistemato i capelli???? >> i miei capelli sono per metà raccolti in una coda di cavallo da un fermaglio a forma di farfalla, e in parte sciolti. Nella parte sciolta sono alternate delle sottili trecce. Da lisci sono passati a ondulati e per non parlare del fatto che è pieno di brillantini << come ti è saltata in mente di truccarmi!?! >> è proprio solo un filo di trucco, ma mi dava fastidio lo stesso << E LE UNGHIE! >> la parte bianca è tutta in brillantini blu, mentre sotto ha messo lo smalto trasparente con dei disegni di farfalla. Ma per caso vuole trasformarmi in una farfalla?

 

<< Smettila di lamentarti, forza andiamo >> mi trascina fuori. Non si direbbe ma lei è forte, molto forte.

 

<< No! No! NO! >> mi aggrappo ad ogni cosa che incontro sulla nostra strada, rallentandola non poco.

 

<< Che pazienza >> fa una faccia infastidita. Che si sia arresa? << Perché va a finire sempre così? >> mi guarda con tristezza. Oh no, sta per usarla!!! Mi fissa negli occhi << Ora mi seguirai senza fare storie >> dice suadente. Lo seguo meccanicamente senza dire una parola verso la Sky machine.

 

Sky machine: è un veicolo di grandezza media, dal colore nero come la notte e i vetri sono di un materiale speciale. Da trasparente può passare ad oscurato, basta un semplice click.

La peculiarità, come si è capito già dal nome, è che vola. Infatti non ha ruote, ma uno sofisticato sistema che permette di azzerare la gravità intorno alla macchina e con dei razzi incorporati riesce a spostarsi ad alta velocità. Funziona con poca energia, facile da usare e non è ingombrante, una meraviglia.

 

<< Ti odio! >> appena entro interrompe il suo potere.

<< Parti Saki >> non mi calcola nemmeno.

<< Si signora >> neanche un minuto dopo, ci ritroviamo sopra le nuvole. La destinazione è chiara. Sona, il tempio delle Dee Nyx e Lux. Non è lontano dall'accademia giusto una mezz'oretta se si va a piedi, oppure una decina di minuti come nel caso nostro. Comunque è una terra sacra, quindi una zona non accessibile ai comuni mortali, con Talenti o non. Solo in occasioni speciali, come quella di oggi, che l'accesso è estesa a tutti.

Non ci sono mai stata, ma dai racconti di mia madre sembra che sia un posto di straordinaria bellezza.

Ho sempre voluto visitarlo, ma solo ai vari Knights è permessa accedervi oltre a pochi eccezioni.

 

Osservo incantata le nuvole grigie... eppure prima c'era un bel cielo azzurro. Chiudo gli occhi e appoggio la fronte sul freddo vetro.

 

<< Non c'è motivo per cui tu ti debba ricordare di una come me >>

quelle parole continuano a ronzarmi in testa.

 

<< Questo perché nessuno vuole ricordarsi di una... una traditrice >>

Silver è una traditrice. Silver... Traditrice... Silver... Traditrice... Silver... Traditrice. Suona così... falso, come se stessi ripetendo qualcosa di non vero.

Chiudo gli occhi, ascoltando la dolce 'voce' del vento. Ho sempre l'impressione di avere qualcuno di invisibile accanto a me, che mi fa sentire... amata. Non è come quando sono con Shira e Mari, è diversa. Ma non me la so spiegare nemmeno io, ma che importa infondo. Va bene così, darle un nome ora sarebbe come sminuirla.

L'aria... il mio Talento. Sorrido al solo pensiero, è così che ci si sente a possedere un Elements? È questa la sensazione che prova Aya?

 

<< Scendi >> la voce ferma di mia madre mi riscuote dai miei pensieri. Non volendo essere di nuovo controllata scendo senza fiatare, non senza lanciarle un'occhiataccia << Comportati bene, mi raccomando. E non farci fare figuracce >> detto questo se ne va via. Sento una fitta all'altezza del petto, stringo spasmodicamente le mani.

<< Credevo che ormai nulla di quello che fanno poteva più ferirmi >> fa un male cane! Sento le lacrime pizzicare. No! Non devo piangere, mi sono ripromessa che non lo avrei più fatto. Non per loro almeno, non ne vale la pena. Li ricaccio indietro a fatica, inghiottisco l'ennesimo boccone amaro.

Una folata di vento mi investe improvvisamente, facendo fluttuare i miei lunghi capelli celesti. È un venticello caldo e piacevole, in un attimo tutta la tristezza di prima svanisce lasciandomi serena, seppur un po' frastornata.

<< Grazie >> mormoro riconoscente, avviandomi verso il tempio. È davvero favoloso in questa zona, e nell'aria c'è un non so che di... mistico. Quel luogo mi incute un certo timore, però anche una certa calma.

Tutte le mie preoccupazioni, paure, tristezza e rabbia, svaniscono come neve al Sole. Mi sento ben voluta e accettata, sensazione di essere... a casa.

 

<< Suteki* >> rimango senza fiato nel vedere il tempio. Da fuori era stupendo, ma dentro è qualcosa di surreale.

 

Tempio: L'intera costruzione è del bianco marmo più pregiato. È circolare, alto venti metri e di raggio quattrocento. Sorge su una piattaforma di un metro e mezzo scarso, la sua struttura assomiglia a quello di un gazebo.
Sette scalinate sono bianche con al centro una lastra in argento che portano verso l'unica entrata del tempio. Sette sono le colonne portanti, costruite a forma di drago che guardano verso il centro. Tutte uguali. L'unico dettaglio che distingue l'un dall'altro è una pietra preziosa grossa quanto la testa di un uomo; incastonata nella fronte e tagliata in modo da riflettere la luce. Rubino, zaffiro, diamante, ametista, smeraldo e topazio. Beh, quasi tutti. Tranne uno.

Nella sala sono disposte altre sette colonnine messe in modo circolare, ma questi sono un alternarsi di colori dell'arcobaleno. Rosso, blu, azzurro, viola, verde e giallo. Uno è bianco, quella davanti al drago senza pietra. Su ogni colonnina sono presenti degli rampicanti con su dei boccioli.

Al centro del doppio cerchio costruito dalle colonne, vi sono due statue l'una opposta all'altra.

La volta era qualcosa di mozzafiato. C'è rappresentato il cielo azzurro, con tanto di nuvole e Sole. Il pavimento è in lucido marmo nero. Non le pareti, a quanto vedo...

 

Mi soffermo ad osservare le due statue.

 

Due statue: raffigurano due donne una interamente in ossidiana, mentre l'altra in tutto dorato. Entrambe hanno un aspetto celestiale.

 

<< Questa deve essere Lux >> osservo quello posto alla mia destra.

 

Statua dorata (Lux): ha un dolcissimo sorriso, lunghi capelli che scendono in morbide onde, i lineamenti del viso sono morbidi e delicati ed il fisico è formoso. Indossa una corona di rose bianche ed i suoi occhi sono chiusi. Sul petto intravedo una pietra bianca a forma esagonale, che brilla di una candida luce. Le mani sono intrecciate in segno di preghiera. Tutto di lei esprime dolcezza e allegria, sembra un'adolescente non le darei più di diciott'anni anni.

 

Solo guardandola, mi sento felice. Senza un motivo preciso. Rimango ad osservarla per qualche istante, per poi passare all'altra << Questa invece dovrebbe essere Nox >> esamino la seconda.

 

Statua di ossidiana (Nox): lei invece ha un espressione neutra, i capelli sono lunghi e mossi, i lineamenti sono aristocratici ed armoniosi e il fisico è slanciato e con le curve giuste. Anche lei ha una pietra bianca, ma è incastonata sulla fronte ed manda bagliori scuri. Anche le sue mani sono poste in segno di preghiera. Esprime risolutezza e calma, e nemmeno a lei darei più di diciott'anni, ma ispira un senso di maturità.

 

L'altra ha una bellezza classica, però quest'ultima emana un fascino seducente. Quello che la maggior parte dei uomini definirebbe sexy.

 

<< Bella, vero? >> salto di paura, non mi sono accorta che qualcuno si fosse avvicinato.

 

Sconosciuto: sembra avere la mia stessa età, alto circa 1,80, carnagione rosea, con i capelli lunghi fino al collo e biondi, occhi color sono di un incantevole verde chiaro, i lineamento sono dolci e ha un fisico snello. Indossa una camicia viola, una giacca bianca con l'interno nero, non è abbottonata. La allentata è di un bel colore azzurro. I pantaloni sono bianchi come la giacca, e per concludere un paio di scarpe di pelle nera.

 

<< Gomen'nasai**, ti ho spaventata? >> mi giro verso di lui e guardo storto. Lui ridacchia sommessamente poi ritorna ad osservare le due statue << Sai quella in ossidiana è Nyx, mentre quella dorata è Lux >> mi spiega lo sconosciuto.

 

<< Come se non lo sapessi >> mormoro, io e il genere maschile non siamo mai andati d'accordo. Probabilmente è dovuta alla spiacevole esperienza che ho passato tempo fa.

 

<< Io sono Shoji Watanabe, piacere >> fa lui per niente offeso e mi sorride gioiosamente, tendendomi la mano. Lo osservo per qualche secondo, per decidere cosa fare.

 

<< Kimura Aiko >> gli stringo la mano. Non posso non farlo, sarebbe maleducazione.

 

<< Kimura? >> mi fissa sorpreso << sei imparentata con Aya? >> tipica domanda.

 

<< Esatto >> rispondo atona, sempre la stessa storia << è inutile che mi fai domande su di lei, a mala pena la vedo >> preciso, non so il perché ma mi scoppia a ridere in faccia attirandosi addosso delle occhiatacce.

 

<< Tranquilla, è l'ultimo dei miei pensieri voler sapere qualcosa su miss popolarità >> è la prima volta che sento qualcuno parlare così di Aya << Piuttosto, tu devi essere la nuova studentessa trasferita >> le notizie viaggiano in fretta << Sai, quando ho sentito che stava per arrivare un'altra Kimura, mi sono quasi messo a strapparmi i capelli. Anche se alla fine mi sono solo limitato a urlare un 'NO!' facendomi guadagnare un biglietto di andata per l'ufficio della preside >> che reazione singolare, sghignazzo divertita.

 

<< Ma davvero!? Che strano, io pensavo che fossero venerate tutte e tre come principesse >> sopratutto la maggiore.

 

<< Oh, lo sono. Si potrebbe dire che io sono un eccezione >> si gratta la testa fattosi improvvisamente nervoso << forse è perché ne ho in classe due su tre >> cosa!?!

 

<< Non dirmelo... Saori e Shiori? >> lui annuisce sconsolato << Mi dispiace >> gli dico in segno solidale << Allora come mai ti sei messa a parlare con l'ultimogenita? Se non sopporti le mie 'care' sorelle >> gli domando con un ghigno.

 

<< Semplice. Tu non mi hai snobbato quando ti ho rivolto la parola e non hai fatto una faccia disgustata >> ammicca verso di me.

 

<< Sei simpatico >> è piacevole parlare con lui.

 

<< Lo so >> dice sicuro di sé << Sono bello, forte e simpatico >> rido divertita dal suo comportamento.

 

<< Non darti troppe arie >> mi trovo a mio agio con lui. Ci ritroviamo a sganasciaci dalle risate, con tutte le persone intorno a noi che ci guardano male.

 

<< Eccoti >> sento una voce dietro di me, è Shira.

 

<< Shi-chan! >> ci viene incontro << Ma stai da favola! >> indossa anche lei la divisa, solo che la sua è blu e ha linee nere. A differenza di Mari, lei ha raccolto i suoi capelli in una coda bassa appoggiata sulla spalla sinistra.

 

<< Grazie >> risponde senza lasciar trapelare nessuna emozione, controllata come sempre << e tu sei? >> fissa intensamente il ragazzo accanto a me.

 

<< Watanabe Shoji, Shira-dono >> si fa rigido e rivolge alla mia amica un impacciato inchino, tendendole poi la mano come aveva fatto prima con me. Shira lo squadra per un lungo tempo, troppo direi. Ma quando Shoji sta per abbassare la mano, l'altra si decide finalmente a stringerglielo. Ma continua a guardarlo strano. Quasi con ostilità.

 

<< E' meglio che vi lasci da sole >> ritira le mani come se si fosse scottato, sorride però si vede ch'è nervoso. Se ne va abbastanza in fretta. Noto con la coda dell'occhio che Shira lo segue con lo sguardo.

 

<< Non dirmelo. Colpo di fulmine? >> attiro la sua attenzione.

 

<< Eh...? Cosa? >> si risveglia alle mie parole.

 

<< Ti sei innamorata? >> la guardo con gli occhi socchiusi e un ghigno sulle labbra.

 

<< Di chi? >> fa la finta tonta.

 

<< Di mio padre. Di Shoji, no? >> faccio del sarcasmo.

 

<< Ah-ah, molto divertente. Certo che no >> maledetta la sua calma.

 

<< Allora perché lo guardavi in quel modo? >> sogghigno malefica.

 

<< Perché non mi convince >> fissa la direzione dove è andato il biondo.

 

<< Che vuoi dire? >> la guardo seria.

 

<< Voglio dire che ha un non so qualcosa che non mi piace, ma non riesco a capire cosa >> si mette una mano sotto il mento e ha un espressione assorta, come se stesse cercando di risolvere un intricato enigma << Non lo so, quando l'ho visto accanto a te ho sentito una sgradevole sensazione >> mi rivela.

 

<< Oppure non ti piace vedermi accanto ad un ragazzo >> ipotizzo con un sorriso << Non essere sempre così diffidente >> Shira è sempre stata iperprotettiva con me e Mari. Sopratutto con me. Definirei il suo atteggiamento quasi materno verso di noi. In fondo ci deve essere qualcuno di responsabile nel gruppo, no?

 

<< Mhmmm... forse hai ragione... >> dalla sua espressione non pare tanto convinta << Comunque, non simpatizzare troppo con lui >> si raccomanda.

 

<< Okay. Non ti preoccupare, non è il mio tipo >> la rassicuro, dopo quello che ho passato non voglio più innamorarmi. Io infatti rimarrò single a vita << Comunque, ma i muri non ci sono? >> Da fuori sembravano che ci fossero, ma da dentro sembrano non esserci.

 

<< Ah... Questo perché il muro è fatto di un materiale speciale. Quelli di fuori non possono vedere dentro, ma da dentro possiamo vedere fuori >> interessante.

 

<< Fantastico! >> dico con gli occhi che luccicano << A proposito, mi stavi per caso cercando? >> le chiedo curiosa.

 

<< Già. Perdona Mari, sta passando un periodo difficile per via delle pressioni che le sottopongono la sua famiglia >> ah, è questa la cosa importante.

 

<< No, non ha niente da farsi perdonare. Semmai sono io quella che deve delle scuse, a tutti e due. So che in questi giorni sono stata... strana, distante >> dico con lo sguardo basso << Non mi sentivo affatto bene, ma non ho voluto dirvi niente perché non volevo farvi preoccupare >> confesso triste.

 

<< Ai... >> lei si accinge a dire qualcosa ma non le lascio il tempo e continuo.

 

<< So che in questa maniera, vi ho ferite e fatte preoccupare ancora di più. Scusa, non lo farò più >> prometto solennemente alzando lo sguardo. Lei sorride dolce verso di me.

 

<< Sei una sciocca >> colpendomi la fronte con una dita << Per questa volta sei perdonata, ma non rifarlo mai più. Capito? >> annuisco energicamente.

 

<< Io vado a cercare Mari ora... >> sto per correre via, ma vengo fermata da Shira.

 

<< Oh, non ce ne sarà bisogno, è proprio lì >> con lo sguardo mi indica un punto dietro di me << Mari esci fuori! L'hai sentita, no? >> da dietro la colonnina azzurra appare Mari.

 

<< Ai-chan... >> viene verso di noi << Scusa, io non dovevo essere così dura con te oggi... >> si scusa con gli occhi lucidi.

 

<< No, sono io che devo scusarmi per il mio comportamento in questi giorni >> ribatto.

 

<< No! Prima io! >> afferma lei.

<< Io ho la precedenza! >> controbatto.

<< No, io! >> lei non molla.

<< Io! >> di certo non mollo.

<< Io! >>

<< Io! >>

 

BONK BONK

ci becchiamo entrambe un pugno in testa.

 

<< Smettetela, state dando spettacolo >> infatti le persone ci guardano in un modo...

Arrossiamo di botto << Ora fatevi le vostre scuse tranquillamente, o vi arriva di nuovo un pugno >> e per farci vedere che non sta affatto scherzando scrocchia le dita. Noi spaventate, facciamo le reciproche scuse e infine tutto si conclude con una risata di gruppo.

 

<< Allora Ai-chan, cosa ti è successo nell'ultimo periodo? >> ad un tratto, mi chiede Mari.

 

<< Ecco vedi... >> non faccio in tempo nemmeno a iniziare che...

 

<< CHE LA CERIMONIA ABBIA INIZIO! >>

risuona una voce melodiosa, che allo stesso tempo è risoluta e potente. Vedo tutti allontanarsi dal centro e posizionarsi sul lato.

 

<< Vi racconto tutto la prossima volta. Buona fortuna >> sussurro allontanandomi con gli altri. Come se avessero spento le luci, la sala cala nel buio più assoluto. Stranamente anche se siamo circondati dall'oscurità, riesco distintamente ad vedermi. Come le colonnine, le statue delle due Dee e le statue dei draghi. Tutto il resto, sembra esser scomparso. Anche l'uscita.

Tutti i draghi e le prescelte si posizionano al centro, in modo circolare. A coppie sono posizionati in posizione circolare, in corrispondenza al colore della colonnina. Tipo Mari e Diamante si sono messi davanti alla colonnina azzurra, mia sorella e Rubino danti a quella rossa e Shira con Zaffiro davanti a quello blu.

 

<< Oggi siamo riuniti qui... >>

si fa avanti una donna.

 

Sacerdotessa: una donna sulla ventina, alta ad occhio e croce verso 1,70, carnagione rosea, con i capelli ondulati e lunghissimi dal colore viola, con riflessi blu e su alcune punte assumono un colore dorato, occhi di un ipnotico verde chiaro, i lineamenti sono affilati, il fisico è formoso e dai seni prosperosi.

Indossa un abito svolazzante con un sottoveste bianca dai volant, che a pochi metri da sotto la coscia si apre a metà, così come sopraveste di un impreciso viola e blu scuro. Maniche lunghe che avvolgono il braccio terminando in un leggero volant sul polso, e per tutta la lunghezza un nastro viola avvolge il braccio formando delle 'x'. Sulle spalle c'è un sbuffo ampio. La sopraveste che con lacci incrociati al centro, la fanno aderire al torace come una seconda pelle. Indossa stivali marroncini con sfumature rosse alte fino a poco sotto al ginocchio, un leggero nastro azzurrino lo avvolge a tratti.

Ha un espressione fredda e composta... mi ricorda quasi Shira.

 

<< … nuova generazione >>

mi sono persa buona parte del discorso, ma vabbé... Va incontro a Mari, che si inchina da prode cavaliere e con la mano posta sul cuore.

<< Giuri di compiere il tuo dovere come Kishi-dan no gādian, anteponendo i tuoi doveri sopra ad ogni altra cosa? >> chiede solenne.

 

<< Lo giuro >> risponde senza esitazioni, a quelle sue parole la pietra sulla fronte di Diamante si illumina di un bagliore azzurro. La sacerdotessa si sposta verso la coppia successiva, e ripone la domanda a tutte le altre. Naturalmente le risposte sono sempre le stesse, e ogni volta la pietra sulla fronte delle statue si illuminano.

 

<< E così sia. In nome delle nostre amate divinità, vi nomino Kishi-dan no gādian della ventesima generazione >> dal buio più totale ad un bel cielo azzurro, con tanto di nuvole.

 

<< Bello, vero? >> mi sussurra Shoji avvicinandosi a me di soppiatto, questa volta non mi faccio prendere di sorpresa << dallo sguardo della tua amica, mi pare di non andarle molto a genio... >> dice con la fronte corrugata.

 

<< Così lo hai notato...? >> domando sarcastica, lui mi guarda con un sopracciglio inarcato, ridacchio alla sua espressione << diciamo che Shira a volte si comporti da madre iperprotettiva con me, soprattutto quando si tratta di ragazzi >> lui sorride di rimando.

 

<< Allora che non si preoccupi, tu non sei assolutamente il mio tipo >> questo mi tranquillizza assai.

 

<< Neanche tu >> Shira si sarà sbagliata questa volta << Amici? >> gli pongo la mano.

 

<< Mhmmm... >> finge di pensarci su << Certo >> sorrido felice. L'ambiente intorno a noi cambia l'ennesima volta dal cielo blu si passa allo spazio profondo, con milioni e milioni di stelle. Sembra proprio di essere sospesi. Osservo rapita quello spettacolo, non ho mai assistito a qualcosa di tanto straordinario.

 

<< Ma che bel spettacolino... >> una voce maschile, arrogante e pieno di sé rimbomba << Quasi quasi mi dispiace rovinarlo >> il luogo muta di nuovo, ritorna al suo aspetto iniziale. Solo che ora le pareti che circondano il tempio, sono visibili e... sono specchi! << Movimentiamo un po' la serata >> dal nulla appare il possessore della voce.

 

Uomo mascherato: ha capelli lunghi raccorti in una coda bassa, che poggia sulla spalla destra, carnagione diafana e il suo fisico è muscoloso, ma snello. Il viso è coperto da una maschera rossa, nascondendo la sua identità. Indossa una camicia di seta bianca, non abbottonata del tutto così da lasciare in mostra lo scolpito petto. Sopra di esso una giacca nera come la notte, che al livello del cuore è presente una stemma, cioè un esagono rovesciato con al centro una stupenda farfalla blu intrappolata in una ragnatela rossa, e i bordi sono grigio cenere. Dietro di lui si scorge un mantello nero, con la parte interna viola. Pantaloni sempre neri e dei guanti bianchi. Un paio di scarpe di pelle nera e lucida.

 

<< USCITE MIEI SHI NO HEISHI! E' ORA DI DARE IL BENVENUTO ALLA NUOVA GENERAZIONE! >> alle sue parole, l'unica porta del tempio si apre di scatto e come un'onda i guerrieri oscuri si riversano in sala.

 

<< COME OSATE PROFONARE QUESTO SACRO LUOGO, ANDATEVENE SCIAGURATI! >> tuona la donna.

 

L'uomo mascherato a capo dell'esercito, ride. Di una risata vuota, che fa accapponare la pelle << Io non credo proprio... >> svanisce ad un tratto e ricompare dietro alla sacerdotessa << dolcezza >> un istante dopo la donna è in distesa a terra a ridosso del muro, con uno squarcio profondo alla testa e i cocci dei specchi su di lei. Ma lo specchio danneggiato si ripara subito, senza lasciare nemmeno un graffio.

 

<< Maledetto >> digrigna mia madre prima di sferrare un potente pugno allo stomaco del tipo. Con quell'azione, da la via alla battaglia. Le persone presenti in sala cominciano a combattere contro i uomini in nero, però stranamente nessuno sta usando i propri poteri. La risposta viene da sola, perché non possono. Finché siamo su questa terra sacra, essi non funzionano.

 

<< AIKO ATTENZIO... >> mi urla il mio nuovo amico.

 

<< SEI FINITA! >> da dietro di me ne spunta uno, impugna una spada in modo osceno. Blocco la spada con due dita, e subito dopo, con un calcio allo stomaco lo mando a sbattere contro un suo compagno. Tengo ancora la spada per la lama, e con un colpo di polso lo afferro per elsa. Non sapevo di essere diventata tanto brava con la spada.

 

<< Wow! Ma sei un fenomeno! Dovresti entrare nella squadra di scherm... >> faccio appena in tempo a bloccare una lama che sta per arrivare.

 

<< Non distrarti >> lo rimprovero lanciandogli un'occhiataccia. Per quanto riguarda allo sfidante con un abile colpo di spada gli faccio mollare la presa sull'arma, e velocemente mi porto dietro di lui finendolo con un colpo alla nuca.

 

<< Agli ordini, signore! >> si mette sull'attenti, per poco non lo colpiscono. Sorrido divertita e allo stesso tempo esasperata, possibile che qualcuno possa fare lo scemo anche in momenti critici come questi? A quanto pare si. Con la coda dell'occhio vedo Aya affrontare più di uno dei guerrieri, così senza pensarci.

 

<< AYA! >>

le lancio la spada che ho appena sottratto al nemico. La afferra e in pochi secondi mette fuori combattimento i suoi nemici, mia sorella è sempre stata la più dotata nel uso delle armi.

Aspetta, manca all'appello qualcuno... Mia madre e il gruppo dei vecchi cavalieri! Magari sono usciti... Sono preoccupata, ma perché? Cos'è questa sensazione? Vedo Shoji combattere lontano da dove sono io. E' come se intorno a me si è venuto a creare un vuoto, nemmeno i Shi no heishi si avvicinano. Che sta succedendo? Perché?

 

<< Ora è il mio turno >> nella mia mente risuona una voce dolce e gentile, assomiglia ad una melodia. Sento le forze mancarmi, strano che non sia caduta come un sacco di patate << Shinpaishinaidekudasai***, ti sono amica >> sento le palpebre pesanti. Mi sembra di scorgere una figura, prima di perdere completamente coscienza.

 

VVVVVVVVVVVVVVVVVV

 

POV AUTRICE

 

Mentre la battaglia imperversa nel tempio, tre figure rimangono sospesi in aria, nascoste nell'ombra. Attraverso uno specchio osservano ciò che sta avvenendo, senza tuttavia intervenire. Sono X, W e Y. Con qualcosa di non visibile ad occhio nudo, tiene le tre ragazze in aria.

 

Specchio: Di aspetto sembra un comune specchio che si possono trovare ovunque. La forma è quella di un cerchio e le dimensioni sono di diametro 40 e altezza 50. la cornice è di metallo bianco, con sopra dei quadrati.

 

<< Li aiutiamo? >> domanda W alle sue colleghe e amiche. Dal loro silenzio, lei capisce che la risposta è no << E... la reincarnazione di Silver? Non la aiutiamo? >> chiede con una nota preoccupata nella voce.

 

<< Neanche per sogno, non ho voglia di aiutare quelle mocciose che puzzano ancora di latte. Mi chiedo, perché quella stupida sfera abbia voluto scegliere loro >> appare incazzata... più del solito, almeno << che se la cavino da soli per una volta! E poi Silver se la sta cavando benissimo >> X dice nervosa << Non sapevo che Sil fosse così brava in spada... >> è stupita nel vedere tanta abilità.

 

<< Quello stile...>> le sembra familiare << Nah, impossibile >> si da mentalmente della stupida per averlo solo pensato << In effetti... >> anche lei è rimasta a bocca aperta << Y? Tu che dici? >> si rivolge all'altra.

 

<< X ha ragione. Sono cavalieri, come tali devono imparare a cavarseli da soli. Per quanto riguarda Silver, lei è forte. Non ha bisogno del nostro aiuto >> afferma convinta, tuttavia con un leggero tremolio nella voce.

 

<< Hai ragione, per... Y! Le tue mani!?! >> W le prende le mani e vede che stanno sanguinando. L'altra fino a quel momento aveva stretto spasmodicamente le mani, tanto che le unghie hanno lacerato la pelle.

 

<< Non è niente >> ritrae le mani senza staccare lo sguardo dallo specchio-schermo.

 

<< Stai bene? >> anche X comincia a preoccuparsi.

 

<< Si >> risponde trattenendo un ringhio. Le due compagne sussultarono dallo spavento, l'amica sta emettendo un'aura omicida senza pari.

 

<< Fiuuu... E meno male che qui i nostri Talenti non funzionano... >> pensa X sollevata. Non è che avesse paura, solo che non vuole finire sotto le cure del loro 'capo'. Anche se quest'ultima non lo vuole ammettere, è lei a tutti gli effetti il leader dei tre.

 

<< … sennò saremmo già morte >> conclude W, che ringrazia internamente tutte le divinità esistenti.

 

<< Non serve più la presenza qui, me ne vado >> si volta e si tocca il polso << Alla base >> qualcosa che ha al polso lui si illumina di botto di una luce azzurra, e in un attimo sparisce.

 

<< Certo che quando si arrabbia fa venire la pelle d'oca >> X commenta per poi riportare lo sguardo sullo specchio.

 

<< Bisogna capirla. E poi la sua capacità di autocontrollo è stupefacente, se fosse per me, non ci sarei riuscita >> mi pare che stia facendo un sorriso triste.

 

<< Lo puoi dire forte. Non è forse stato per questo che l'abbiamo seguita? >> lei non dimenticherà mai il giorno in cui ella ha cambiato la sua vita.

 

<< Già >> poi rivolge un'ultima occhiata allo specchio << Evanescant**** >> esso smette di funzionare e pian piano ritorna nelle mani di W.

 

<< Andiamocene >> ringhia lei, la rabbia le è tornata.

 

<< Che cos'hai oggi? Da quando siamo arrivate non hai fatto altro che comportarti così!!! >> quella con la mantellina nero pece, non riesce a capirla.

 

<< CAZZI MIEI! >> le inveisce contro.

 

<< Lo voglio sapere! >> pensa decisa, e sa come far sputare l'accaduto a X << Sigh, sigh, sigh... >> comincia a piangere a dirotto, così mette in atto il suo malefico piano.

 

<< Ma porca miseria! >> suda freddo. Il suo senso di colpa sale << S-scusa W, n-non piangere >> presa dal panico.

 

<< Sei mia! Muahahahah... >> quella che sembra il componente più dolce del gruppo, una volta messosi in testa di voler qualcosa, fa di tutto per ottenerla << La... sigh... smetto solo... sigh... mi dici... sigh... cos'hai >> recita lei.

 

<< RICATTATRICE! >> maledice il giorno in cui Y l'ha fatta entrare nel gruppo << O-Ok, ma ora smettila >> acconsente sconfitta.

 

<< Yatta! >> esulta ballando il samba.

 

<< Maledetta! >> borbotta secca.

 

<< Ora. Sputa il rospo! >> W pretende di sapere cosa sia accaduto.

 

<< Ho... visto solo... LEI >> confessa rosso di rabbia.

 

<< Oh, ma non è possibile, io non... >> si interrompe << Non dirmi che... >> e finalmente capisce.

 

<< Esatto. E' lei >> afferma con uno sbuffo infastidito.

 

<< Le andiamo incontro????? >> chiede con i occhi a stelline.

 

<< VACCI TU! >> sbraita furibonda << ALLA BASE! >> come è successa a Y sul suo polso si illumina qualcosa, tuttavia a differenza dell'altra è color verde smeraldo, e sparisce.

 

W sospira sconsolata, rivolge un'ultima occhiata al tempio << Silver, sorella, Cassandra. Bentornate >> in un bagliore viola segue le sue due compagne.

 

QQQQQQQQQQQQ

 

POV NATSUMI

 

Io e le mie compagne, abbiamo attirato un sacco di guerrieri e il tizio con la maschera fuori dalla terra sacra, così da poter attivare i nostri Talenti << Swallow >> le ombre li inghiottiscono senza lasciare una minima traccia.

 

<< AAAAAAHHHHHHHH!!! >>

Corro verso la direzione dalla quale proviene e mi ritrovo davanti i cadaveri di Miki e Shannah. Tutte e due fatti a pezzi.

 

<< NO!!!! >>

copiose lacrime cadono dai miei occhi, un conato di vomito mi sale per la gola.

 

<< Ma guarda >> distolgo lo sguardo e mi ritrovo ad osservare il responsabile di quella strage << n'è arrivata un'altra >> l'uomo mi osserva con un ghigno malvagio, mentre tiene per la gola Kaede. Vorrei aiutarla, ma rimango ferma, paralizzata dalla paura.

 

ZZZOOOOOOTTTTT

intorno al suo corpo scaturiscono scariche rosso sangue.

 

<< AAAAHHHHHH! >>

osservo disgustata dalla scena. Quel bastardo ha privato di ogni lembo di pelle a Kaede, quello che è rimasto non è altro che una massa sanguinolenta.

 

<< E' divertente giocare con voi cavalieri >> osserva il corpo nelle sue mani, estasiato << Siete dei ossi duri, è difficile uccidervi >> mi rivolge un sorriso solare. Indietreggio di un passo da quel pazzo << Bene, anche con lei ho finito >> molla il corpo, che cade senza vita e carbonizzata sul terreno << Ne manca solo tre >> io, Rina e Makiko. Sospiro sollevata, almeno loro sono salve << Anzi due >> mi osserva ghignando.

 

<< Lo vedremo >> mi metto in posizione di attacco. Lui dal canto suo muovendosi ad una velocità sovrumana, mi sferra un pugno diretto allo stomaco. Ma io la blocco e gli sferro un calcio, che lui prontamente evita. Ci scambiamo colpi su colpi per lungo tempo << Psyco >> con il Talento della telecinesi, gli scaglio addosso un'enorme roccia, che lui manda in frantumi.

 

<< Ahahahah >> ride sinistro << finalmente un degno avversario >> così che ripartiamo. Pugno, calcio, parata, calcio... Inizio ad essere stanca, mentre lui sembra ancora pieno di forze. Se continuo così mi avrebbe uccisa. Nella mia mente comincio ad elaborare strategie su strategie, ed eccolo. Però per portare a compimento il piano, avrei dovuto sacrificarmi.

 

<< Shira... >> l'immagine di mia figlia compare nella mia mente << avrei voluto vederti un'ultima volta e dirti che sono fiera di te >> anche senza di me, se la sarebbe cavata. In fondo è mia figlia.

 

<< E' ora di finirla! >> si lancia contro di me, con il suo Talento. Che ironia del destino, essere uccisa dallo stesso potere della mia bambina. Invece di schivarlo questa volta rimango ferma, aspettando il momento giusto << SEI FINITA! THUNDERBOLT TEARS! >> nel momento che mi sfonda lo stomaco gli afferro la mano, anche se mi becco una scarica di un milione di Volt.

 

<< SHADOW THORNS >> le ombre assumono forme di migliaia di spine pronte ad infilzarlo. Lui accortosi del pericolo cerca di scansarsi, ma non glielo permetto. Tengo saldo il suo braccio, impedendogli di scappare << T-ti t-tr-s-scin-nerò.. cogh, cogh... n-ne-ella t-to-tom-ba c-con m-me >> mentre parlo sputo fiotti di sangue. Lui invece di inveirmi contro e maledirmi, si limita a ridere.

 

<< Ahahahah >> lo guardo confusa, perché si comporta così << Sono onorato di morire per mano tua >> dice prima che il mio attacco lo penetri uccidendolo.

Mollo il suo braccio e cado in ginocchia e poi sul terreno. Il dolore è accecante, ogni secondo che passa sento la vita scivolare via dal mio corpo.

Penso a Shira, al mio piccolo angelo.

Non ho rimpianti, non mi pento di essermi sacrificata. Solo mi spiace di non essermi congratulata con lei prima e di averle detto di quanto sia fiera di lei.

Apro gli occhi ed osservo il bel cielo di stanotte, chiudo gli occhi aspettando che la morte mi prenda.

Il rumore dei passi, mi costringe ad aprire gli occhi. La mia vista è appannata, per cui non riesco a identificarla. Nemico o amico? Che importanza ha ormai?

Le sue mani toccano la mia ferita, ed io di risposta gemo di dolore. Che vuole? Sono ormai ad un passo dal morire, che mi lasci spirare in pace.

Invece lei continua a toccare la ferita mortale, causandomi spasmi su spasmi.

 

<< ...è ancora integra >> la sento dire. Dalla voce sembrerebbe una ragazza.

Sento una strana sensazione all'altezza dello stomaco, sento qualcosa di fresco. Il dolore pian piano si attenua, fino ad a sparire completamente. Cosa...? << Sssshhh... >> mi appoggia la sua mano sulla fronte. Le palpebre si fanno pesanti.

 

<< V-vuoi uccidermi? >> è una domanda un po' stupida da fare visto che mi ha appena salvata, però non si può mai sapere. La sento fare una piccola risata, eppure non mi risponde << Cosa mi stai facendo? >> ogni secondo che passa mi sento più sonno.

 

<< Addio... >> l'ultima cosa che sento prima di cadere nell'oblio.

 

LLLLLLLLLLLLLLL

 

 

To Be Continued

 

Giapponese (conosco solo qualche parola)

 

Suteki*= Stupenda/Bellissima

Gomen'nasai**= Scusa

Shinpaishinaidekudasai***= Non ti preoccupare

 

Latino (io non faccio latino u.u)

 

Evanescant****= Svanisci

 

Lux e Nox sono latini, significano rispettivamente 'Luce' e 'Notte'. Avrei voluto fare luce e buio, ma il termine che ho trovato non mi piaceva. Quindi ho tenuto questi due u.u

 

Allora, in questo capitolo sono successe un sacco di cose.

Si hanno le prime rivelazione su Silver. Ma trovato una risposta ne arrivano altre.

La festa procede bene, finché certi scocciatori non vengono a rompere.

Natsumi per poco ci lasciava le penne, fortuna che una misteriosa fanciulla la salva. Ma chi è? E perché le dice 'addio'?

 

Anticipazioni

 

La battaglia è finita, i Shi no heishi sono stati cacciati via. Tuttavia ci sono molti feriti e molte vittime.

Quale sarà la reazione di Shira?

 

'...State bene?...'

Titolo sarà: 'Triste conclusione'

 

E' tutto. Alla prossima ;D

E se avete un minuto, lasciate un commentino ^^ Andando in ordine: La madre di Mari, suo padre, la sacerdotessa, Shoji e Aiko. 
 

    

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E' tutto, ciao (-^u^-)
  
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