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Autore: Green 182    24/02/2013    1 recensioni
La storia parla di Jeremy, Thomas (il suo migliore amico), Alex e Sara.
Jeremy è un ragazzo con i genitori che non vanno d'accordo.
Thomas è il suo migliore amico, successivamente litigheranno per una ragazza (Sara) e Jeremy gli cercherà di far capire che lei è una troia.
Alex è la ragazza che si innamora perdutamente di Jeremy anche se lui non potrà ricambiarla fino in fondo.
La storia è accompagnata da canzoni.
Spero vi piaccia.
Genere: Introspettivo, Romantico, Song-fic | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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3. I'm Leaving Home

 

 

Prendo un borsone e lo riempio con tutte le cose per me necessarie.

Scendo le scale e -mentre i miei si stanno urlando contro per l'ennesima volta- esco di casa sbattendo la porta.

La mia uscita li fa finire di litigare per un attimo, li sento da fuori, stanno urlando qualcosa come: -Jeremy, dove cazzo vai?-, ma io non torno mica indietro per loro.

E poi iniziano a darsi la colpa a vicenda per il fatto che me ne sono andato.

Ma che aprano gli occhi!

 

-Non c'è niente di sbagliato in me,

questo è come avevo supposto di essere-

(Jesus Of Suburbia-Green Day)

 

Chiamo Thomas, il mio migliore amico.

-Hey Tom...-

-Jeremy?-

-Si, sono io, ehm...potrei venire a vivere con te?-

-Che è successo?-

-Me ne sono andato, non li sopporto più!-

-Ah...ok, ti aspetto-

-Arrivo, ciao-

-Ciao-

Chiudo la chiamata e mi dirigo verso casa sua.

Arrivo davanti ad un edificio mal ridotto, suono e quando mi apre salgo le scale.

Aspetto davanti alla porta e quando si apre, mi ritrovo davanti un ragazzo abbastanza alto, sui vent'anni, con occhi e capelli castani.

Non ci vediamo da un po' di tempo, quindi mi abbraccia, io ricambio.

-Come stai?- chiedo.

-Bene...tu un po' meno...-

-Già- abbasso lo sguardo.

-Beh, dormo sul divano?- cambio discorso.

-No, ci sono 2 letti singoli in camera-

Annuisco.

 

La mattina dopo esco di casa mentre lui sta ancora dormendo.

Vado a comprarmi una bomboletta spray, poi ritorno a casa sua e mi metto a scrivere sul muro dietro della casa, quello più nascosto.

Tom -sentendo il rumore dello spray- esce e mi raggiunge.

-Buongiorno- gli dico senza guardarlo, ma continuando la mia 'opera'.

-Ciao- risponde sbadigliando.

Finisco il mio 'attacco d'arte' e lo guardo.

-Che c'è?-

-Jesus Of Suburbia- legge.

Annuisco.

 

-Io sono il figlio della rabbia e dell'amore,

il Gesù di Periferia-

(Jesus Of Suburbia-Green Day)

  
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