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Autore: rora02L    24/02/2013    1 recensioni
Ciao, io sono Anastasia e somiglio ad un leone per tante cose, ad esempio per la mia criniera di capelli ... indomabili.
Ma la mia vita viene radicalmente cambiata un giorno, all'improvviso, come quando cade un fulmine a ciel sereno: è arrivato lui. E non sono più stata la stessa, sono diventata un gattino docile e indifeso ...
Genere: Fluff, Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Cosa si nasconde dietro ad un sorriso ...


Mi alzo di malumore per spegnere la sveglia del telefonino.
Non ho dormito nulla, maledizione !
Guardo lo schermo luminescente del cellulare, che segna le 6 e mezza del mattino. E c'è un messaggio, numero sconosciuto.
Spero che abbia una buona ragione, tipo di vita o di morte !
Apro il messaggio e mi manca il fiato per una frazione di minuto.
Non voglio crederci ...
" Sono Alice. Non so se voi conoscete la situazione di Federico, ma domani sarà l'anniversario della morte di suo padre, che è mancato un anno fa.
Sarebbe carino se partecipassimo alla messa che si terrà in suo onore ...
"
Mi lascio cadere sul letto e inizio a piangere, sussurrando al buio: "Oh Cristo ..."
E non capisco nemmeno il perchè di questa mia reazione. Ma sento che devo sfogarmi, in un modo o in un altro. Quella notizia mi ha spiazzata, facendomi male. Eppure, quando sento al tg di persone morte, non ho mai questa reazione melodrammatica. Perché allora adesso la ho ? 
                                                                                                                                                                                *
A scuola, confermo la mia partecipazione ad Alice, che esclama: "Bene, sono certa che gli farà piacere, conoscendolo ..."
Già, tu lo conosci bene ...
Ma la cosa non mi convince. Se fossi io al suo posto, non so se sarei contenta di vedere i miei compagni di classe atei venire a messa per ricordare mio padre, che non hanno mai conosciuto.
Sa così di ipocrita ... 
Io voglio andarci perchè desidero stargli vicino, in ogni momento e in ogni modo. Non so bene il perché, ma è così.
Anche se lui non sa che ...
Vorrei che lui capisse che, per qualsiasi cosa, può contare su di me. Sarò la spalla su cui piangere. La sua migliore amica. Il suo scudo, la sua mano destra, la sua spada e la sua ... 
Ma non lo scoprirà mai ...
Vado a sedermi al mio posto e Davide mi saluta allegro, appena entrato dalla porta.
"Come stai, Ania ? Tutto bene ?" mi chiede, sedendosi accanto a me e mettendo giù la borsa a tracolla bianca e rossa.
"Sì ..." rispondo con non curanza. "Davvero ?" fa lui, alzando un sopracciglio, poco convinto.
Sorrido e dico la verità: "No." 
In quel momento, entra la professoressa di italiano e nella classe torna il silenzio. Con la coda dell'occhio, guardo Federico, che scherza e sorride davanti al suo banco. Così bello ...
Non sembra che suo padre sia morto solo un anno fa ... Io non avrei il coraggio di tornare a vivere e sorridere così.
Lui ... deve avere una forza dentro davvero ...

Guardo i suoi occhi verdeacqua luminosi e brillanti, che per un attimo incrociano il mio sguardo. Abbasso il capo in fretta, presa da una specie di istinto di sopravvivenza.
Metto una mano sulla mia guancia destra. Scotta ... devo essere arrossita.
Ma non mi importa, vorrei tanto poter gridare al mondo quanto lo adoro ! E non ne capisco ancora bene il motivo. Insomma, quando è successo ? Quando mi sono innamorata del bell'imbusto della classe ?
Il punto è che lui è talmente perfetto che non può certo desiderare una come me ...
Impossibile ... rassegnati.
Ma qualcosa continua a bruciare dentro il mio cuore e la ragione non riesce a spegnere l'incendio che divampa dentro di me. 
                                                                                                                                                                                                 *
Arrivo a casa, dove mia madre sta cucinando il pranzo con mio fratello.
"Ciao, mamma !" saluto, mentre tolgo la giacca e lo zaino in fretta.
"Ciao, tesoro ... Com'è andata a scuola ?" mi chiede lei, mescolando con un cucchiaio di legno l'acqua della pasta.
La solita domanda ...
"Tutto bene ..." rispondo poco convinta e apro il cassetto delle posate.
"Sicura ?" insiste lei, scolando la pasta cotta.
"No." confesso e stringo tra le mani un coltello dalla punta affilata. Racconto a mia madre tutta la storia di Fede e lei, alla fine, esclama: "Andiamo a vedere su Internet !"
"No, figurati se c'è ..." ribatto io scettica.
Ma mi piacerebbe sapere com'è morto ...
In un "click", mia madre trova un articolo che parla del padre di Fede: " Valerio ***** , insegnante di ginnastica delle medie, morto in un incidente stradale."
Sotto il titolo, c'è una foto di un uomo che mi lascia senza fiato.
Identico al figlio ... stessi capelli, stessi occhi magnifici, stesso viso ... e stesso sorriso raggiante e solare.
Quel sorriso riesce a illuminarmi l'anima e a scaldarmi il cuore: così gratuito e genuino, senza finzioni.
Ed io non sono capace di ricambiare l'enorme favore che mi fa ogni giorno, sorridendo per me.
Presa dalla curiosità, leggo l'articolo.
Ma alla fine della pagina, ci sono anche i commenti di ex-studenti e amici, che mi fanno crollare nello sconforto.
Se ne vanno sempre i migliori ...
Mi metto a piangere, cercando di soffocare i singhiozzi per non far preoccupare mia madre, che è andata a cambiarsi. Non capisco nemmeno perché sto piangendo, è una reazione emotiva eccessiva per una persona che non conosco e che non conoscerò mai, so qualcosa di lui solo perché il figlio è in classe con me.
Mi asciugo le guancia con un fazzoletto e salgo le scale per andare in camera mia. Apro la porta e mi lascio cadere sul letto, piangente. E non so nemmeno perchè.
Non lo conoscevo, ma è come se lo conoscessi da sempre ... lo conosco grazie a suo figlio.
E lui, gli assomigliava talmente tanto che sembra sia morta una versione di lui da grande !

Affondo il viso nel cuscino e cerco di calmarmi.



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