Libri > Harry Potter
Segui la storia  |       
Autore: Mrs_Weasley    24/02/2013    1 recensioni
Maria rientrò e uscì di nuovo qualche minuto dopo, quando sentì una voce di una vecchina in vicinanza che diceva -Qualcosa dal carrello?!-
Il carrello raggiunse il suo scompartimento -Qualcosa dal carrello cara?- Maria le sorrise e rispose - Oh, si... delle Gelatine Tutti i Gusti +1 e delle Cioccorane, grazie!-
La vecchina le consegnò quello che aveva ordinato e lei le consegnò i soldi. Stava per rientrare, ma la sua attenzione fu catturata da qualcos' altro: un ragazzo alto e dai capelli rossi e una ragazza bionda si avvicinavano al carrello -Tutti i gusti +1 e Api Frizzole, per favore!- disse il ragazzo sorridendo alla signora, che gli consegnò tutto e gli chiese -Qualcos'altro?-...
Genere: Comico, Fantasy, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: George e Fred Weasley, Harry Potter, Nuovo personaggio, Ron Weasley, Un po' tutti
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessun contesto
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Saaaalve! Prima di iniziare a leggere vorrei scusarmi per la lunga attesa, ma spero che il capitolo vi soddisfi, anche perchè io sono particolarmente soddisfatta u.u
Ok, ora non vi disturbo più e vi lascio leggere! Al prossimo capitolo! :D <3
-------------------------------------------------------------------------------------------------






-Cosa?! Tu e Harry?!-, -Non ci credo, stai scherzando vero?!-.
Lucia e Veronica erano sedute sul letto di Maria con le tendine chiuse. Era venerdì sera, e le due la stavano fissando sconvolte.
-Cosa c'è di male?- chiese lei. -Non c'è niente di male, anzi, non sai quanto sono felice per te!- esclamò Veronica, e subito dopo la abbracciò sorridendo entusiasta. 
Lucia, accanto a lei, guardava Maria in silenzio con gli occhi sbarrati. - E tu? Non sei felice per Maria?-,  -Oh, si, certo come no- rispose Lucia in tono poco convincente. Veronica però non sapeva quanti problemi e quanta sofferenza ci fossero dietro quei due falsi sorrisi.
 
Nel dormitorio accanto, Ron e Harry erano sdraiati nei loro letti. Tutto era molto silenzioso, ma i pensieri di Ron erano così forti da rimbombare tra quelle quattro mura.
"Ecco, e così Harry si è dichiarato. E ora stanno insieme. Lui è riuscito a trovare il coraggio... Come avrà fatto?! Ah, giusto, lui è Harry Potter. E io sono solo Ron Weasley. Soltanto Ronald Weasley. Quello che non sa neanche cosa prova per una ragazza. Per la ragazza del suo migliore amico. Quella a cui è riuscito solo a mandare una stupida lettera anonima. E  molto probabilmente lei non ha nemmeno sfiorato il pensiero che fossi stato io a scriverla, ma ha sicuramente pensato subito a lui.  Miseriaccia! Perchè sono così... STUPIDO?! Fifone. Non poteva restarsene nella sua stupida scuola?! Doveva per forza venire qui a rovinarmi tutto e a rendermi la vita impossibile eh?! Adesso appena la vedo mi si crea un nodo in gola. Uff. Le donne. Mi ammazzeranno prima o poi. Potrei andarmene. Cambiare nome e diventare un famoso giocatore di Quidditch. Altro che Viktor Krum... Ma che diavolo dico?! So cosa fare, come mettere tutto a posto. Metterò una pietra su questa storia. Sì, ma con quale coraggio?!"
-Harry, me ne presti un po' del tuo?- disse, e quando si rese conto di averlo detto ad alta voce si tinse completamente di rosso. -Che? Ma di che stai parlando?- Harry aveva un'espressione attontita sul volto. -Eh? Cosa? Niente... Non ci pensare- , -Ok, a volte penso che il tuo cervello abbia qualcosa che non va, sai amico?-, -Sì, anch'io.- replicò Ron. 
Intanto, un anello chiuso in una scatolina rivestita di velluto rosso lo fissava serio dal suo comodino.
 
-Ci state proponendo un appuntamento a sei?-. Maria fissava sconvolta Harry e Ron.
Il primo riuscì solo ad esclamare -Bhe...-, ma fu subito interrotto da Veronica -E' meraviglioso! Non vedo l'ora!- tutti si girarono verso di lei. Gli occhi le brillavano e il suo entusiasmo si avvertiva chiaramente nell'aria. -Maria, tu che ne pensi? Hai una faccia...- disse Harry perplesso. La ragazza era sconvolta. La gola le si era seccata, gli occhi a stento non le uscivano dalle orbite, e non riusciva a cambiare espressione.
-Secondo me è un'idea fantastica, ragazzi, ma purtroppo io e George non potremo venire, abbiamo altri programmi per stasera.- intervenne Lucia, spezzando la tensione che si era creata. 
-Hey! Ho sentito che stasera uscite, posso venire anch'io?- tutti si girarono, e videro Neville con una boccetta di erbe in mano. -Ehm... Neville, è un'uscita a coppie, tu chi porteresti con te?- gli chiese Harry.
-Ah... Forse è meglio se stasera resti qui- fece un piccolo sorrisetto, girò sui tacchi e si allontanò.
-Ok, allora saremo solo noi quattro- disse semplicemente Ron, anche se nemmeno per lui la prospettiva era molto allettante.
 
Quella sera Maria si sentiva un peso sullo stomaco, non era riuscita a rifiutare l'invito. D'altronde, Harry sembrava troppo entusiasta per dirgli di no. 
Veronica era già pronta, ma Maria era ancora chiusa in bagno, con l'accappatoio addosso. La sentì bussare alla porta e chiederle -Ti sbrighi?! Così faremo tardi!-.
Il cervello le era andato in tilt, non riusciva a muovere un muscolo. Scosse la testa, sbattè le palpebre ripetutmente e iniziò a prepararsi in fretta e furia. Quando uscì dal bagno trovò Veronica ad aspettarla. -Finalmente! Ce l'hai fatta!- le tese un biglietto con scritto "Ci vediamo al settimo piano".
-Ce lo hanno mandato i ragazzi- disse Veronica. Maria annuì debolmente -Forza andiamo-.
Una volta uscite dal dormitorio e arrivate al settimo piano, le due ragazze si trovarono davanti Ron ed Harry in smocking, entrambi con una rosa in mano, ad aspettarle.
I due le guardarono, erano bellissime. Veronica indossava un abito corto senza spalline con scollo a cuore, di pizzo, color cipria e una piccola fascia di perline in vita. L'attenzione di Ron però ricadeva sulla ragazza sbagliata.
Maria indossava un abito corto, nero e aderente, con le maniche lunghe e le spalle leggermente rinforzate. Era impreziosito da delle perle e dei poccoli brillantini, che circondavano il profondo scollo presente dietro la schiena, salivano fino alle spalle e rendevano Maria ancora più splenedente. Le fasciava il corpo alla perfezione, rendendola elegante e sexy allo stesso tempo.
-E' stupenda.- sussurrò Ron, più che a Harry a se stesso -Sì, lo è.- confermò lui.
C'era qualcosa di sbagliato però, e cioè che entrambi si riferivano alla stessa ragazza.
Ron si sentiva malissimo. Sapeva che avrebbe dovuto pensare solo alla sua ragazza in quel momento, ma non ci riusciva. Aveva un nodo in gola e allo stomaco. Veronica lo guardava, e lui sapeva che lei non aveva fatto niente di male, e non si meritava tutto ciò. Però lui non poteva farci niente. Doveva imparare a mettere da parte il cuore e dare retta al suo cervello. E quella sera lo avrebbe fatto. Anche se avrebbe provocato la sofferenza non solo sua, ma anche di qualcun'altro.
Maria e Veronica si avvicinarono ai ragazzi. I quattro si fissarono e si sorrisero. Le ragazze si avvicinarono ad Harry e Ron, che consegnarono loro le due rose che stringevano in mano.
Maria sorrise ad Harry e sussurrò imbarazzata un -Grazie-.
-Sei bellissima- le rispose lui, e lei replicò dicendo -Anche tu- gli sorrise e guardò Ron e Veronica mordendosi un labbro.
I due si sorridevano amorevolmente. Maria avrebbe voluto provare le stesse cose che provavano loro per la persona che aveva davanti.
Ron distolse lo sguardo da Veronica, e guardò Maria, che abbassò lo sguardo. 
-Allora, andiamo?- chiese lui. -Certo!- disse Veronica. Harry tese la mano a Maria, che la prese, tentennando.
I quattro arrivarono davanti ad una grande porta in legno. Ron la aprì, e si ritrovarono in un'ampia stanza. 
Al centro c'era un piccolo tavolo rettangolare con quattro sedie poste attorno ad esso. In un angolo c'erano due divanetti accanto ad un tavolino basso con una bottiglia di Acquaviola e quattro bicchieri da spumante. L'aria era romantica, e la stanza era cosparsa di candele e fiori qua e là.
Ad una qualsiasi ragazza sarebbe sembrato dolce e molto romantico, e forse anche a Maria, ma solo se fosse stata in un'altra situazione.
In quel momento lei si sentiva tutt'altro che romantica. Era tesa. Non aveva nemmeno il coraggio di guardare Veronica negli occhi. Si sentiva in colpa solo per il fatto di essere lì, di rovinarle una che sarebbe potuta essere una delle serate migliori della sua vita, con la sua tensione, che si caricava sempre di più nell'aria, anche se forse lei era l'unica ad avvertirla.
I ragazzi le fecero sedere al tavolo tirando indietro le sedie al posto loro.
Veronica non pensava ad altro che a Ron, e Maria tentava di fare lo stesso con Harry, risultando molto poco naturale.
Iniziarono a mangiare, riuscendo a scaricare leggermente la tensione, ridacchiando a qualche battuta di Ron, mentre Harry ricordava qualche vecchio aneddoto divertente.
Dopo un po' Maria tirò un sospiro di sollievo, sentendosi meglio e tirando fuori tutta la sua buona volontà.
Quando ebbero finito di cenare, i quattro si spostarono sul divanetto che si trovava nell'angolo.
Harry stappò la bottiglia di Aquaviola e la versò nei bicchieri. Ron prese il suo bicchiere per primo, seguito dagli altri, e disse -Vorrei fare un brindisi a... Noi-.
Disse quella parola lentamente e gli altri ripetettero brindando e sorridendo -A noi!-.
Dopodichè Ron si alzò e tirò un sospiro, per prepararsi a parlare. Maria non sapeva che quelle parole le avrebbero spezzato il cuore in mille piccoli pezzetti.
-Ho qualcosa da dire. E' molto che ci sto pensando... Mi ero preparato le parole una ad una, ma adesso il mio cervello è completamente vuoto-.
Maria e Veronica lo stavano fissando con sguardo perplesso, mentre Harry aveva un sorrisetto stampato in faccia.
-Ok... Allora... Veronica...- si voltò verso di lei e continuò -So che è presto... Che siamo giovani e tutto il resto, ma io sono sicuro che tu sei quella giusta per me, e che tu mi puoi cambiare in meglio. Sei una ragazza meravigliosa, e io sono sempre stato orgoglioso di essere il tuo ragazzo, e ora è il momento di crescere, e di chiederti una cosa-. Il ragazzo cacciò dalla tasca della giacca quel piccolo contenitore che lo tormentava da giorni. Lo aprì.
L'anello che c'era all'interno era bellissimo. Semplice, senza nessuna pretesa, e sicuramente non molto costoso, ma praticamente perfetto.
Ron si inginocchiò davanti a Veronica e prese in mano l'anello. Lei si portò le mani alla bocca, con le lacrime agli occhi. 
-Stiamo insieme da tre anni.- continuò lui. -E io voglio stare con te per sempre. Non ti sto chiedendo di farlo domani, ma quando finiremo la scuola, tra quattro anni, perchè so che entro allora staremo ancora insieme... Allora, Veronica... M-mi vuoi sposare?-.
Fatto. Tre parole. Solo tre parole e tutte le speranze di Maria si smaterializzarono. Non si era mai sentita così male. Era immobilizzata. Sarebbe voluta solo scomparire. Via. Oppure svegliarsi. E capire che tutto ciò che era successo negli ultimi mesi, e negli ultimi secondi, non fosse mai accaduto. Un bellissimo sogno, mischiato ad un orribile incubo.
Veronica saltò inpiedi e buttò le braccia al collo di Ron. -Si! Si! Certo che ti sposo!- Lo baciò e continuò ad abbracciarlo, piangendo dalla gioia.
Harry si voltò verso Maria e la fissò. -Tutto bene?-, -Benissimo. E' che... Non mi sento molto bene... Forse è meglio se vado.-
Scattò in piedi e si avviò verso la porta. -Maria! Dove vai?!- la voce di Veronica le rimbombò nella testa. Si voltò, e con le ultime forze che aveva disse -Vado a letto... Credo di avere un po' di febbre... Ah. Congratulazioni.- si girò di nuovo e uscì, senza lasciare il tempo alla ragazza di risponderle un semplice -Grazie!-.
Non appena fu fuori dalla stanza, Maria si sfilò i tacchi, e iniziò a correre. Il più veloce possibile. Non sapeva dove stava andando, ma sentiva le lacrime sommergerle il viso e farle colare il trucco.
Ad un certo punto, si scontrò contro qualcuno. -Maria! Cos'hai?!- Lucia la fissava preoccupata accanto a George. La ragazza la guardò. Il suo sguardo era la cosa più triste che Lucia avesse mai visto.
Maria restò qualche secondo a guardarla, poi iniziò a camminare all'indietro scuotendo la testa, si portò le mani sul volto, si girò, e ricominciò a correre.
Percorse tutto il castello, fino a raggiungere la torre di astronomia.
Una volta arrivata lì, si affacciò, guardò giù. Vide il riflesso della luna nel laghetto, e lanciò un urlo.
Un urlo potente. 
Un urlo che non esprimeva paura.
Un urlo che esprimeva dolore.
Tristezza.
Amarezza.
Ur urlo raggelante.
Il viso di Maria era completamente sommerso dalle lacrime. Il trucco le era colato fino alle labbra. Continuò a piangere in silenzio, fece qualche passo indietro, e si lasciò cadere contro il muro.
Hai mai incontrato qualcuno che ami così tanto da farti male?
 
 
 
-Un giorno volerò via. Lascerò tutto questo al passato.
  
Leggi le 1 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Harry Potter / Vai alla pagina dell'autore: Mrs_Weasley