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Autore: hugmesuprauhl    25/02/2013    2 recensioni
ATTENZIONE: In questa FanFiction ci sarà anche Justin Bieber !
Summer, 18 anni, è ribelle, strafottente, menefreghista degli altri ma anche molto sensibile se colpita nel suo punto debole.
Da un po' a smesso di credere all'amore. Pensava che fosse una cosa falsa, un'invenzione che le persone creano per avere legami con altri.
Ha un passato difficile, solamente lei lo sa.
E' un'enigma troppo difficile per le persone, quasi indecifrabile, per quello è sempre sola, se non fosse per Jessi, la sua best.
Poi arriveranno loro 6 (compreso Bieber) e vedrete se riusciranno a risolvere questo enigma, che nemmeno forse lei sa essere.
QUI LORO SONO FAMOSI.
Genere: Commedia, Drammatico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: AU | Avvertimenti: Triangolo
Capitoli:
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 A Big Secret





- Oddio, quanta fame ho, nessuno lo sa - sospirò Carly al mio fianco mentre ci dirigevamo verso la mensa. Erano passati due giorni dal Together Day e anche dal suono di voce più bello che abbia mai sentito.
- Ma mi ascolti? - disse Carly scuotendomi il braccio. - Si, ti sento - risposi con indifferenza. Ci avviammo con calma verso la mensa quando mi vibrò il cellulare.
- Vai avanti, magari ti raggiungo dopo - dissi a Carly, la quale non mi degnò neanche di uno sguardo.
Presi il mio cellulare dalla borsa e mentre camminavo mi schiantai contro qualcuno. - Ma attento, cazzo - dissi arrabbiata, avevo schiantato la testa contro il petto di...- Guarda te dove vai, e fammi passare - disse Zayn spostandomi, ma ogni volta ci dobbiamo scontrare così?
- E comunque si dice scusa - risposi quando lui mi sorpassò ma ancora vicino da poter sentirmi. - Allora chiedimi scusa, ti sei fatta la domanda da sola - replicò lui camminando dall'altra parte.
- Fanculizzati Malik - l'ultima parola che dissi per poi andare via.
Ci dovevamo sempre scontrare o per un motivo, o per l'altro finivamo sempre per litigare, non so il perchè. Sarà per il mio temperamento, ma quel ragazzo non lo capirà mai nessuno.
Mi diressi verso la Greenway Oxford Campus per respirare un po' d'aria e lessi il messaggio che mi era arrivato:
 
Hey S, come stai, sono Jes!
E' da prima che ti chiamo ma non rispondi! Quindi ora mi richiami, sai com'è, non ho più credito... (:
 
- La solita! - dissi tra me e me e in effetti avevo 5 chiamate perse da lei - Questa mi ammazza ora...- 
Presi il mio Blackbarry e digitai il suo nome e mi sedetti su una panchina del GreenWay
 
S: Jessi Lean Horan!
J: Summer Jean McKlain!
S: Oddio da quanto tempo, mi manchi Lean!
J: Anche tu mi manchi Jean, allora come va?
S: Ho i miei problemi, ma me la cavo, tu?
J: Senza di te Londra non è niente!
S: Aww Che dolce..
J: Come stanno le star li?
S: Sono dei rompicazzo, fattelo dire, poi tuo fratell...
J: Zitta cretina! Non lo deve sapere nessuno, capito?
S: Perchè non vuoi?
J: Perchè...perchè...non c'è un perchè!
S: Okay...Lean, ti devo dire una cosa...
J: Pure io Jean, riguardo a...
S: Andy!
J: Pure io...beh vedi...
S: Lui...
J: Si...beh,lui...
S: Lean, Andy è in questa scuola, cazzo!
J: Si..beh,lo sapevo già..
S: Come lo sapevi già? 
J: Fammi spiegare, beh..è successo che..
S: No, Jessi, adesso spiegami, mi stai nascondendo qualcosa?
J: Jean, quando eravamo ai Caraibi...
S: Si...continua
J: Beh, ecco, appunto quando eravamo ai Caraibi, la sera del falò, quando tu sei tornata a casa lui...bip bip bip
S: Lean, Lean, ci sei?

 
- Cazzo, ho la batteria scarica, porca puzzola in calore! - urlai dal nervoso, quando mi accorsi in un secondo momento che c'era Andy che mi stava guardando da lontano.
- Cazzo vuoi, gira lo sguardo - urlai per farmi sentire 
- Con chi parli? - disse lui serio avvicinandosi a me pericolosamente
- Non ti riguarda, poi chi sei tu, per dire a me con chi parlo? - risposi con un tono alto, decisamente troppo alto.
-  Adesso vattene - e se ne andò.
C'era qualcosa sotto, lo sapevo perchè non ero stupida, però cosa?
 
 
 
Stavo camminando nel parco, diretta verso l'appartamento, forse non avrei fatto le ultime due ore.
Avevo le cuffie, ascoltavo Sparks Fly di Taylor Swift, mi rendeva così libera e mentre ero immersa nei miei pensieri vidi in fondo Justin.
Era con Harry e Niall e stava parlando e scherzando con loro. Per un momento non mi videro ma poi Niall si accorse e tutti e tre si misero a guardare nella mia direzione.
Incrociai lo sguardo di Justin e si mise a correre verso di me. Istintivamente lo feci anche io, non sapendo cosa dovevo dirgli.
Correvo e correva pure lui. Sorrideva e sorridevo anche io. Volevo...abbracciarlo?
- NO! - mi fermai dal pensiero di volerlo, abbracciare.
- No cosa? - disse Justin continuando a sorridere, oddio mi mancava il fiato.
- Cosa? - risposi anche io, non capendo neanch'io
- Cosa che? - replicò Justin, che non ci stava capendo niente.
- Ciao Harold - dissi pacata.
Si avvicinò a me, mi prese sottobraccio e mi guardò.
- E questo? - riferendomi a quello che aveva fatto
- Non ti è piaciuto il mio saluto? - chiese dolcemente
- Ah, era un saluto per caso? - dissi ironica e togliendo il suo braccio attorno al mio collo.
Lui rise e per la prima volta notai le sue fossete e il suo sorriso. Non riuscivo a distogliere lo sguardo, anche se lui lo sapeva, perchè appunto, lo faceva apposta.
Distolsi lo sguardo da lui con fatica, riguardando di nuovo Justin,in tutta la sia bellezza.
- Non entri nelle prossime due ore? - mi chiese quest'ultimo.
- No..non penso - risposi 
- Vuoi venire con noi al bar, perchè neanche noi non andiamo - disse Harry da dietro, continuandomi a guardare.
- Si, grazie - dissi e li seguì dietro.
Mentre ci dirigevamo verso il bar dell' Oxford Campus, mi fermai un secondo. Avevo un mal di testa incredibile e i ragazzi se ne accorsero.
- Stai bene Sum? - mi chiese Harry preoccupato
-Si..grazie sto bene - dissi a fatica. Il mal di testa aumentava sempre di più.
- Vuoi che ti porti in infermeria? - mi domandò Niall porgendo sulla mia spalla la sua mano.
- NO! - urlai facendoli sobbalzare.
- Scusate, comunque no, non voglio....- lo dissi chiaro e tondo. Non volevo proprio andare in infermeria, non che avessi paura, ma perchè sennò avrebbero scoperto.....sì, che mi tagliavo.
- Perchè non vuoi? Sei pallida, non ti senti bene, si vede che c'è un problema, ti prego, cosa c'è che non va? - disse speranzoso Justin obbligandomi a guardarlo.
Giuro, mi ha fatto quasi tenerezza vederlo così preoccupato...per me che manco mi conosce. Ha significato tanto per me.
- Sto bene, non preoccupatevi per così poco, eh dai! Ora, voglio andare a mangiare e penso che la persona vicino a me sia più che d'accordo, giusto? -chiesi con ironia a Niall, alla quale annuì subito.
- Okay, allora...a mangiareee - disse quest'ultimo.
 
 
- Allora avete capito tutti cosa sono le espressioni letterali? - chiese la prof. di algebra, ovvero la Smith.
- Sii - dimmo tutti all'unisono.
Io ero in fondo come sempre, stanchissima. Forse dovevo mangiare qualcosa, accidenti alla mia testardaggine.
- Lei ha capito, signorina McKlain? - mi chiese quella vecchia decrepita di prof.
- Mm? Em.. si prof - dissi nel tono più convincente possibile
- Okay, allora se tutti voi avete capito, facciamo subito una verifica, ORA! - sottolineò l'ultima parola.
- Cazzo.. - dissi tra me e me.
- Non hai studiato, babe? - domandò Andy da dietro. Trattenevo la rabbia dal tirargli uno schiaffo in faccia per avermi solo chiamata 'babe'. 
Non risposi, non volevo, perchè se gli avrei risposto sarebbe andata davvero a finire male.
- Allora, babe, perchè non mi vuoi rispondere? - chiese in tono malizioso.
Non risposi ancora. Stavo facendo una fatica bestiale a trattenermi. Perchè doveva sempre provocarmi sapendo che poi reagivo?
- Allora, non hai studiato, tesoro? - disse Andy scandendo bene l'ultima parola.
Non mi trattenni più.
Mi girai verso di lui, mi alzai facendo indietreggiare la sedia e mi avvicinai a lui. Ora tutta la classe aveva gli occhi puntati su di me.
- Cazzo, mi stai rompendo i coglioni, la vuoi finire? Smettila! - urlai in faccia a lui, la quale non si mosse. Lo guardai con i miei occhi azzurro-verde mentre lui mi guardò con i suoi occhi azzurri, quasi ghiaccio. Mi domando come mi sia passato per la mente piacermi un tipo come....lui?!
Ci fissiamo per qualche minuto, senza proferire parola. Il mio respiro era irregolare, il mio petto andava su e giù velocemente, mentre lui, passibile come sempre.
- Jean McKlain, subito in presidenza! Subito! - urlò la prof facendomi imbestialire ancora di più, ma mi trattenni.
- Fanculo - bisbigliai a bassa voce, mentre mi dirigevo verso la porta.
Mentre andavo,  pensavo a quello che era sucesso prima. Ma perchè ce l'ha con me? Solo per averlo rifiutato a quella festa? Ti prego, no...non è il tipo di persona che si dispera per così poco. Ma allora perchè?
Poi mi venne in mente che Jessi mi doveva dire una cosa riguardo a lui ma non me l'ha potuta dire perchè parlavo troppo e quindi la mia batteria si è scaricata. Fanculo alla mia stupida bocca.
Mi sto rendendo conto solo ora che sono così egoista, sono uno schifo di persona. Parlo, parlo ma non do mai retta alle persone.
Sono uno schifo di persona
 
 
*Mi prese i fianchi e li incrociai nel suo bacino. Ci sdraiamo sul letto mentre lui continuava a farmi i succhiotti sul collo. Mi staccai da lui guardandolo. Ricordo di aver pensato ' Ma che cosa sto facendo? ' poi pensai che se ero in questa situazione era a causa mia, solo mia.
Lo guardai ancora per qualche secondo poi lui senza chiedermi il permesso mi baciò con foga, voleva il contatto con la mia lingua. All'inizio non volevo, ma poi schiusi la bocca per il passaggio. 
Mi tolse i miei slip, mentre io i suoi boxer ed entrò in me violentamente.
Gemetti, mentre il mio respiro era irregolare. Quando arrivammo all'orgasmo, si sdraiò di fianco a me.
- Sei uno schifo di persona, puttana..ma mi piaci - lo disse in modo malizioso guardandomi mentre io cercavo di trattenere le lacrime...*


 
- Ehi Summer! Che ci fai qui? - mi richiamò Harry, distraendomi dai miei pensieri. Non mi ero neanche accorta di essere già arrivata.
- Secondo te perchè sono qui? Eh? - chiesi seccata.
La stanza era mediamente grande, c'erano varie sedie e io mi sedetti in una il più lontano possibile da lui.
Non rispose. Si limitò solamente a fare le spalluccie.
La stanza era silenziosa, come piaceva a me. Non mi sono mai piaciuti i luoghi troppo rumorosi. Forse anche per via di quello che avevo passato.
Notai che Harry continuava a fissarmi. Mi girai verso la finestra per vedere se quello che fissava era fuori dalla finestra. Non notai niente.
- Guarda che sto guardando te se lo volessi sapere - mi rigirai per trovarmi di fronte Harry seduto di fianco a me. Eravamo vicinissimi.
Guardai prima la sua bocca, così bella e soffice che non toccasse la mia, poi mi soffermai sugli occhi verdi smeraldo, forse anche per troppo tempo. Sentivo le mie guance arrossire.
' No, ora no ti prego..' pensai tra me e me.
 
Pov. Harry
 
Quando si rigirò su se stessa avevamo i nasi che a malapena si toccavano, eravamo molto vicini. Vedevo lei che guardava il mio labbro, cosa che ho trovato molto bello. Poi si soffermò sui miei occhi. Speravo che questa volta cadesse ai miei piedi, invece si è solamente limitata a guardarli per alcuni minuti e vedevo che stava arrossendo molto. Non avevo mai notato il suo rossore prima d'ora ed ero felice di essere stato il primo.
Guardai i suoi occhi. Erano di un'azzurro verde. Così strano, ma così affascinante da vedere.
- Il colore dei tuoi occhi....è diverso dagli altri - dissi senza togliergli lo sguardo di dosso, pure lei.
Abbassò lo sguardo, forse un po' imbarazzata. Volendo ancora quel contatto visivo gli stavo per prendere il mento per portarlo in alto, invece rialzò di nuovo lo sguardo verso me, da sola.
- Si, sono davvero strani. E' la parte che preferisco del mio corpo - lo disse senza imbarazzo, sicura e forte di sè.
Prima di lei, alzavo io lo sguardo alle altre e con il mio tocco, finivano per cadere ai miei piedi, Lei, invece, ha alzato lo sguardo da sola, come se non volesse essere aiutata da nessuno, poi si allontanò da me.
 
 
Pov. Summer J.
 
Mi allontanai da lui pensando di essere stata un'illusa. Boh, per una volta sentivo che qualcosa poteva cambiare nella mi stupida vita di sempre, che in fondo, dovevo solo crederci. Scacciai via quei pensieri per riguardarlo di nuovo vicino a me.
- Cos'è che hai fatto per essere mandato qui? - lo chiesi senza vergogna.
- Ho risposto alla prof. Poi non mi piace restare in un luogo per molto, quindi diciamo che è anche per volere mio se sto qua, invece tu? - Harry mi guardò con quei occhi verdi.
- Stavo litigando con uno e la prof. rincretinita com'è, mi ha mandato qui. E' assurdo! - ironizzai.
Non avevo voglia di vedere il preside, quindi mi alzai per andare via. Mentre mi alzavo sentivo che qualcuno mi prese il polso. Mi girai per vederlo.
- Dove stai andando? Non puoi andare - lo chiese come una supplica. Pure lui ci metteva ora?
- Me ne vado, sinceramente non ho voglia di vedere il preside e nessun'altro. Sai, non mi piace restare in un luogo per molto tempo, non te l'ho detto?- risposi ironica a lui, il quale mi aveva tolto la mano dal polso e mi guardava malizioso.
Stavo per aprire la porta e quando la aprì, mi scontrai con il petto di qualcuno, che a quanto pare faceva molta palestra.
Guardai in alto per vedere. Solo lui, non riuscivo a decifrare il suo sguardo. Solo lui, il più rincoglionito di tutti. 
- Se vuoi prenotare una notte insieme a me, chiamami, però non ora! -
Si lui, l'unico che posso odiari fino a morte, Malik.

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Rieccomi dopo un mese ad aggiornare. Scusate per il ritardo, diciamo che ho avuto un blocco mentale e da ieri questo 'blocco' è svanito ed ho scritto ben più di 4 capitoli in un giorno, mi sorpendo di me stessa lol.
Vi dico solo una cosa: se continuate a seguire questa storia, vi giuro, vi sorpenderete di quanti segreti ci sono, quanto mistero c'è dietro a una vita normale di un'adolescente, quindi vi prego, continuate a seguirla.
Non vi voglio anticipare niente, il capitolo successivo sarà solo di passaggio ed è li che vi anticiperò qualcosa di frizzante.
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 Vestito di Summer



Vestito di Carly
  
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