Mi alzo che sono le sette, il cellulare sul comodino squilla a ritmo di You need me,I don't need you di Ed Sheeran, mi sento uno straccio, ieri notte sono stata a pensare solo a Harry ed a quello che è successo.
Mi alzo pesantemente dal letto e mi dirigo scalza fino in bagno per sciacquarmi la il viso con dell'acqua fredda, sento la testa scoppiare, io voglio comportarmi bene, non essere una schifosa doppiogiochista, illudere entrambi e rimanere sola, ma non so veramente come comportarmi.
Mi metto un filo di trucco senza pensarci più di tanto e lego i capelli con una pinza alla cazzo, tanto non mi importa più del mio aspetto, anzi.
Guardo un secondo l'orologio appeso al muro del corridoio e mi rendo conto che sono le otto meno un quarto e che devo sbrigarmi per arrivare a scuola, e dopo essermi vestita metto lo zaino in spalla ed esco di casa, orripilante come sempre.
Pochi passi, ancora pochi passi e dovrò entrare nella prigione, poi stamattina ho la prima ora con la Puckett, la prof di chimica, quella donna è un mostro, Dio santo, devo recuperare anche tre insufficienze tra cui un quattro,verrò bocciata, me lo sento.
'Hey' Claire mi viene incontro salutandomi.
Lei è la mia migliore amica da quando avevo sette anni, si chiama Claire Dutton, è magra, ha i capelli lunghissimi, lisci e castani e gli occhi azzurri, è praticamente la ragazza che tutti vorrebbero avere, è il contrario di me.
'Come stai?' Mi chiede curiosa, forse perchè ha visto le condizioni dei miei capelli. 'Credo bene, cioè sto bene..grazie. Tu?'
'Non c'è male, stasera io, Harry e Nathalie andiamo in pizzeria, vuoi venire?' Harry? No, se c'è Harry no, io non vengo.
'No grazie,ho un impegno' Rispondo scontrosa, poi giro i tacchi e entro nella prigione con aria amareggiata.
'Buongiorno signorina Lambert, lei è in ritardo'
urla la Puckett, la guardo male e mi siedo al mio banco assonnata come un orso durante il letargo.
'Sa dirmi qualcosa su ciò che c'era da studiare per oggi?' continua sogghignando, sembra quasi che ci goda a mettere brutti voti, quell'essere.
L'unica cosa che mi limito a dire è un semplice 'no' a bassa voce, con la testa abbassata, peggio di così non può andare tanto.
'Mi aspetto che lei recuperi la prossima volta allora, vuole essere bocciata per caso?'
'No' rispondo di nuovo, anche se nel mio profondo avrei voluto rispondere con un 'Si cazzo, non me ne frega niente di te e della tua fottuta materia'
. Dopo un'ora finalmente suona la campanella, quell'amato suono che mi fa capire che è ora che la Puckett se ne vada. D'un tratto Liam si avvicina a me furtivo, con un sorriso luminoso su quel viso che tanto amo. E' vestito con un paio di blue jeans e una felpa nera chiusa, ha la barba fatta e un buon profumo, lui sì che sa come prepararsi per la sua ragazza, non come me, che sembro una barbona sbucata da una fogna.



CONTINUERO' AL PIU' PRESTO,INTANTO LASCERESTE UNA RECENSIONE? C_C