25/02/2013
4 recensioni''Vieni a sederti,o rimane lì?'' la voce di Louis mi risveglia dai miei pensieri.
Annuisco seguendolo,per poi sedermi accanto il biondino che saluto con un lungo bacio sulla guancia.
Lui,come previsto,arrossisce.
''Ehi! A me non hai saluto così!'' protesta il castano dagl'occhi blu.
Alzo gli occhi al cielo,accoccolandomi sulla spalla di Niall.
''Almeno lui non mi chiede di giocare a guardia e ladri.''
Lui ride,seguito dagli altri,tranne dal riccio.
''In che senso?'' chiede aggrottando la fronte.
''In quel senso.'' rispondo calcando il 'quel',non muovendomi dalla mia posizione.
Loro riscoppiano a ridere,anche Stephanie.
''Se fossi te,ci ripenserei.'' mi dice quest'ultima.
In tutta risposta chiudo le gamba,accavallandole.
Sentendo,per la terza volta,le loro risate.
Smettono all'istante,quando sentiamo un fruscio tra gli alberi.
Seguito da un altro.
E un altro ancora.
Me ne ero completamente dimenticata..
Mi alzo di scatto,e i loro occhi si spostano su di me.
Non riesco a non notare quelli divertiti della riccia,accompagnati dal suo ghigno.
''Devo andare,scusate.'' dico semplicemente facendo per andarmene.
''Vai vai, Wheir,non vorrai far aspettare il tuo principe azzurro...o meglio dire,nero?'' mi chiede divertita.
Gli occhi mi si colorano di rosso,e la guardo truce per poi sparire,accompagnata dal quarto fruscio.
''Iniziavo a pensare che non saresti venuta.'' mi sorride sghembo.
''Me ne ero dimenticata..'' rispondo atona,camminando nella sua direzione.
''O eri troppo occupata a dare il benvenuto ai nuovi arrivi,mh?''
Cazzo.
''Non devi pedinarmi.'' dico ormai di fronte a lui.
''Non hai risposto alla mia domanda.'' dice duro,lui,avvicinandomi al suo corpo con le mani sui miei fianchi.
''Si. Mi hai visto,no? Ero con loro.''
Abbasso lo sguardo,che lui prontamente rialza poggiandomi due dita sotto il mento.
''Perchè?''
''Il castano dagli occhi chiari mi è venuto a prendere in cella,sono speciali e possono fare quello che vogliono. Così la guardia l'ha accontentato.''
Un batter di ciglio,e sono con le spalle a una delle pareti al di fuori del carcere.
Le sue braccia ai lati del mio corpo,evitandomi qualsiasi via di fuga.
''Stagli lontana. Non è bella gente quella.'' mi ordina pacato.
Sta cercando di trattenersi..
''Gabriel,sbaglio,o sono loro?'' Jason,anche lui è qui.
''Si,sono loro. Dovremmo venire più spesso di quanto già facciamo d'ora in poi.'' risponde non distogliendo lo sguardo dal mio.
''Oh,ciao anche a te Hellis.'' mi saluta sornione.
''Non è il momento,Jason.''
''Vedo,vedo.'' risponde allontanandosi,''ti aspetto dall'altra parte della strada Gabriel,sbrigati.''
L'interessato annuisce all'amico,che sparisce poco dopo.
''Stagli.Lontana.'' mi ordina.
''E' inevitabile..''
''Non te lo ripeto una terza volta,'' avvicina il suo viso al mio ''sai le conseguenze.''
''Dimmi solo,il perchè.'' sussurro.
''Non ho tempo di spiegartelo adesso,'' viene interrotto dal amico che lo chiama ''Arrivo!'' sbotta.
Mi lascia un bacio sulla fronte.
''A domani. Stessa ora,stesso posto.'' e sparisce,via,nel buio.
Grandioso.
Penso.
''Aspetta,aspetta,'' mi ferma Amber,dall'altra parte del vetro.
Le ho raccontato tutto,senza tralasciare l'umore di Gabriel.
''vedi se ho capito bene. Gabriel conosce i nuovi e,evidentemente,non gli vanno per niente a genio. Così ti ordina di stragli lontana,e,in più,di avverte che verrà più spesso di quanto già non lo faccia?''
Annuisco con veemenza 'Esatto.''
Si alza iniziando a camminare da destra a sinistra,e viceversa,davanti al vetro che ci divide.
''Mh,qui qualcosa non mi torna.''
Mi sdraio,sul pavimento,guardando il soffitto.
''Neanche me.'' sospiro.
Lei mi guarda,pensierosa.
''Dormici su,e domani ti fai spiegare.''
Annuisco,alzandomi per prendere il pigiama.
Levo la maglietta della divisa del giorno,rimanendo in reggiseno,apro il cassetto del piccolo comò ti fianco al letto,tirandoci fuori il pigiama. Con la coda dell'occhio vedo Amber fare lo stesso.
Che monotonia,che fastidiosa monotonia.
''Credo che mi ci potrei abituare a questo,tu che ne pensi Zayn?''
Mi giro con calma indossando la maglia.
Il moro annuisce con un sorriso malizioso,lo stesso che hai il riccio.
''Carino lo spettacolo,vero?'' rispondo amabilmente ai due,togliendomi anche il pantalone per indossare quello del pigiama.
''Più di quanto immagini,splendore.'' risponde il moro dagli occhi scuri.
Mentre il riccio tira fuori la lingua per inumidirsi le labbra,piene e rosee.
-Caro diario,eccolo qui,tra le mie braccia. Ha cacciato la piccola lingua fuori,e serrato gli occhioni verdi. Dorme. E' così piccolo e,innocuo. Troppo piccolo per questo posto,troppo innocuo per questa mondo. Anne ha avuto delle complicazioni dopo il parto,ed è in infermeria da due giorni. La nostra 'fuga' è rimandata. Ma,nonostante questo,non intendo annullarla,mio figlio dovrà essere libero,dovrà vivere la sua vita.
I'M BITCH,BITCH PLEASE(?)
Ecco,ecco,ecco il secondo capitolo.Vi dico che non ho aggiornato prima perchè ci sono stati i pagellini,e,diciamo,che i professori non mi amano,lol.
Ringrazio chi ha recensito,e chi ha messo la storia tra le preferite,le seguite e le ricordate. c:
Vi lascio con Gabriel..
..e Jason.
